Sentenza della Corte Costituzionale e riflessi europei
Proprio alla vigilia della pubblicazione delle previsioni di primavera da parte della Commissione europea sullo stato di salute delle economie dei Paesi membri, la Corte Costituzionale, bocciando parte della cosiddetta Legge Fornero sulle pensioni, rimette in discussione i conti dell’Italia per un ammontare stimato almeno a nove/dieci miliardi di euro.
È un grosso sasso nello stagno questo perché, sempre la Commissione, non ha calcolato sinora l’aggravio per i conti pubblici per questa decisione, e lo farà molto probabilmente la settimana prossima quando renderà note le raccomandazioni– paese nel contesto del “semestre europeo”.
Come si ricorderà, il taglio di parte delle pensioni – giudicato dalla Corte come una violazione di diritti acquisiti – era stato deciso dal Governo Monti tra le misure varate per far rientrare l’Italia nei parametri della governance economica europea e della procedura d’infrazione che allora pendeva sul nostro Paese.
Tanto è vero che qualcuno, in nome della “primazia” del diritto comunitario sul diritto nazionale, ha ipotizzato un ricorso presso la Corte di Giustizia UE sulla sentenza della consulta (strada che appare poco praticabile).
Il problema di fondo, però, c’è tutto e ben presto il Governo dovrà far fronte alla nuova situazione creatasi.
Attesa per le decisioni della Commissione europea e per le elezioni britanniche
La settimana è anche marcata da un’importante riunione del Collegio dei Commissari chiamato a varare l’ambiziosa strategia per il mercato unico digitale e a discutere di Made in.
Sul primo punto il disegno della Commissione è quello di fare del mercato unico digitale una priorità chiave dell’attuale ciclo istituzionale e di lanciare una serie di cantieri a tutto campo al fine di garantire il libero movimento di prodotti e servizi, creare le giuste condizioni per lo sviluppo delle reti digitali e di servizi e favorire la transizione digitale del manifatturiero.
Si tratta naturalmente dell’avvio di un processo che comporterà successivamente concrete proposte legislative e che andrà seguito con grande attenzione per le sue numerose implicazioni.
L’altro punto “caldo” dell’agenda dei Commissari europei è l’annunciata discussione sul Made in - sulla quale già nei giorni scorsi Confindustria attraverso la Vice Presidente per l’Europa, Lisa Ferrarini, è intervenuta pubblicamente – per cercare di trovare un compromesso che possa favorire un accordo fra Parlamento europeo e Consiglio, e consenta di sbloccare in senso favorevole agli interessi dell’industria italiana un dossier fermo, ormai, da anni.
Giovedì, infine, si tengono le elezioni politiche in Gran Bretagna, il cui esito, al momento ancora incerto, avrà certamente ripercussioni non solo in prospettiva sull’appartenenza o meno di quel paese all’Unione europea, ma anche, più nell’immediato, sul posizionamento del governo, probabilmente di coalizione, che uscirà dalle urne sulle attuali politiche UE
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana
Questa settimana si riuniranno le commissioni parlamentari, con numerosi punti all'odg di interesse per l'industria. Si comincia dalla commissione Ambiente, dove il 6 maggio sarà votata la relazione dell’On. Grzyb (PPE, Polonia) sulla proposta di Direttiva sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi.
In commissione Commercio internazionale, nel pomeriggio, si terrà invece uno scambio di opinioni con Cecilia Malmstrom (Commissario Ue per il commercio) in particolare sullo stato dei negoziati sul TTIP. Inoltre, in commissione Affari giuridici il 7 maggio sarà votata la relazione dell'On. Cofferati sulla revisione della Direttiva sui diritti degli azionisti: un negoziato molto serrato che ha visto i due principali gruppi del PE su fronti molto distanti.
Inoltre, la Commissione europea il 6 maggio presenterà la comunicazione “A Digital Single Market Strategy for Europe”, che contiene le azioni prioritarie sulle quali la Commissione europea si concentrerà nel corso del suo mandato con l’obiettivo di creare un mercato unico digitale. La comunicazione sarà accompagnata da uno staff working document contenente maggiori dettagli sulla natura delle sfide che la Commissione si propone di affrontare e alcuni dati a supporto di tale iniziativa.
Infine, in settimana si riuniranno i ministri degli Affari Esteri, che tra i vari punti parleranno anche del TTIP.
Matteo Borsani