Nella sezione documenti si pubblica l'ACCADE all'UE n. 239, di cui di seguito l'editoriale e la settimana.
Piano Juncker e conti dell'Italia
Settimana intensa al Parlamento europeo a Strasburgo, con appuntamenti e scadenze rilevanti.
Dopo la visita di Papa Francesco, accolta con sincera partecipazione dall'intero emiciclo, il Presidente della Commissione Jean Claude Juncker presenta mercoledì il suo piano di investimenti che dovrebbe rilanciare la competitività e la crescita in Europa, prima di assistere, giovedi, al voto sulla mozione di censura presentata da grillini ed altri partiti e movimenti antieuropei sulla vicenda Lux-leaks e che sarà certamente respinta.
Secondo le ultime voci, la montagna dovrebbe partorire un topolino, con poco più di 20 miliardi di fondi pubblici (già esistenti) suscettibili, secondo i tecnici della Commissione europea, di mobilitare attraverso un effetto leverage i famosi 300 miliardi, per lo più provenienti da capitale privato.
Vedremo quali saranno le reazioni prima del PE e poi dei governi, in vista del dibattito che seguirà per l'approvazione definitiva del Piano al Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre, ultimo del semestre italiano di presidenza.
Quello che è buono è che il piano prevederebbe lo scorporo di eventuali futuri contributi al fondo da parte degli Stati membri dal calcolo del deficit. Seppure si tratti di una modalità di contabilizzazione analoga a quella già adottata nel caso di contributi nazionali in fondi internazionali (quali il Fondo salva stati o il Fondo monetario internazionale), alla luce della finalità del fondo verrebbe così introdotto un primo embrione di flessibilità nella governance economica europea reclamato a gran voce da molti, Confindustria compresa."
Grande attesa infine anche per il giudizio finale sulla legge di stabilità italiana, anche se appare ormai quasi certo il voto positivo, pur se condizionato da una serie di impegni coerenti con le raccomandazioni rivolte all'Italia nei mesi scorsi ed un nuovo esame già nella prossima primavera.
Il Governo sembra riuscito a spuntare quella valutazione relative alle "condizioni eccezionali" e alle "riforme strutturali". che hanno permesso una valutazione politica e non meramente contabile delle misure proposte, non strettamente in linea con quanto previsto da un applicazione rigida delle norme del fiscal compact.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 24 al 28 novembre
Il centro della settimana sarà il Parlamento europeo dove il punto all'ordine del giorno maggiormente atteso è il discorso di Sua Santità Papa Francesco davanti alla Plenaria. È la seconda volta che un Sommo Pontefice si rivolge direttamente ai deputati europei, il primo fu Papa Giovanni PaoloII, 26 anni fa.
Inoltre si segnala all'ordine del giorno la risoluzione sul mercato unico digitale.
Per quanto riguarda la Commissione , il punto principale sarà la presentazione del piano Juncker che dovrebbe contenere 300 miliardi di euro, inoltre il President Juncker dovrà fare fronte a una mozione di sfiducia davanti al Parlamento europeo che sarà votata giovedì e che, sebbene abbia ben poche possibilità di essere approvata, sicuramente costituisce un campanello di allarme importante per l'Esecutivo comunitario, ancora incerto nel muovere i primi passi.
Per il Consiglio si segnala la riunione del Consiglio Telecomunicazioni, durante la quale i Ministri saranno chiamati ad adottare le conclusioni sulla governance di internet. In agenda anche la discussione della proposta di modifica del quadro normativo UE per le telecomunicazioni, e il miglioramento dell’accessibilità di internet.
Matteo Borsani