Attività di comunicazione del PON Metro
Smau Milano
Martedi 25 ottobre ore 11.30 - Smau Live Show - Partecipazione Adg – Giorgio Martini, incontro moderato da Federico Pedrocchi
ore 14:30- Il PON Metro 2014-2020 , le città protagoniste dell’innovazione
Modalità di Accredito:
Link per la generazione dei pass d’ingresso valido anche per i relatori, www.smau.it/invite/mi16/pon1
Come arrivare in Fiera: http://www.smau.it/milano16/pages/location/
|
Lanciata oggi “Iniziativa PMI” (SME Initiative) da MISE, Commissione europea e Gruppo BEI
Il Programma "Iniziativa PMI" rappresenta uno strumento finanziario innovativo previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) che permette di combinare i fondi gestiti a livello nazionale (o regionale) con risorse del programma europeo COSME (Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises) e risorse del Gruppo BEI.
L’Italia ha messo a disposizione di questo progetto 100 milioni di Fondi strutturali FESR, a cui il Governo ha aggiunto altri 102,5 milioni: 202,5 milioni in tutto di contributo statale. Grazie all’innovatività dello strumento finanziario Iniziativa PMI, basato sulla tecnica della cartolarizzazione di crediti esistenti e grazie all’intervento di BEI e FEI, circa 1,2 miliardi di nuovi prestiti a tassi favorevoli sarà erogato a PMI operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Come funziona l’Iniziativa PMI in Italia
Nel dettaglio, l’Iniziativa PMI (SME Initiative) adottata dall’Italia si basa sullo strumento finanziario della cartolarizzazione di crediti esistenti per liberare risorse di banche e altri intermediari finanziari per la concessione di nuovi prestiti alle piccole e medie imprese. Gli intermediari selezionati dal Fondo europeo per investimenti (FEI, controllato BEI) avranno la possibilità di cartolarizzare tali portafogli, cioè cederli a una società veicolo (SPV, Special purpose vehicle), che si finanzierà tramite l’emissione di obbligazioni (ABS, asset backed securities). A sottoscrivere le obbligazioni saranno la BEI (tranche senior) ed il FEI (tranche mezzanine). La partecipazione di BEI e FEI, con l’utilizzo del proprio bilancio, sarà possibile grazie all’ulteriore intervento del FEI che, come gestore dell’iniziativa, sottoscriverà parte delle obbligazioni junior (più rischiose) utilizzando sia i 202,5 milioni messi a disposizione dallo Stato italiano sia il contributo di quattro milioni messo a disposizione dalla Commissione Europea con il programma COSME.
Di fatto, invece che essere destinati al finanziamento diretto di progetti di imprese per pari importo (202,5 milioni), la risorse nazionali agiscono da catalizzatore per fondi BEI e FEI: lo Stato si assume il rischio delle prime perdite di un portafoglio esistente, permettendo cosi l’intervento del gruppo BEI per oltre un miliardo. Con un effetto leva positivo per l’economia italiana e un uso efficace delle risorse comunitarie.
Ma come si arriva ad avere nuova finanza per le PMI nel Mezzogiorno? Grazie al duplice ruolo degli intermediari finanziari selezionati che da un lato grazie alla cartolarizzazione dei crediti esistenti possono liberare capitale di vigilanza da reimpiegare per nuovi finanziamenti. Dall’altro lato, grazie al miglioramento dei ratios patrimoniali, dovranno concedere nuovi prestiti a PMI (incluse le microimprese) nelle otto regioni menzionate per un importo pari ad un multiplo delle risorse pubbliche utilizzate. In pratica l’utilizzo combinato di risorse europee e nazionali ha un effetto leva finale di circa uno a sei. Invece di poco più di 200 milioni arriverà ad almeno 1,2 miliardi di nuova finanza all’economia.
Nei prossimi giorni il FEI pubblicherà un invito a manifestare interesse finalizzato a selezionare gli intermediari finanziari ammissibili (banche, istituti di garanzia, società di leasing).
|
"La Settimana europea delle regioni e delle città" in corso BruxellesLa Settimana europea delle regioni e delle città è un evento, della durata di quattro giorni, che si svolge ogni anno a Bruxelles e che consente a funzionari delle amministrazioni regionali e locali, esperti e accademici di scambiare buone pratiche e competenze tecniche in materia di sviluppo regionale e urbano. Per il report quotidiano delle iniziative, cliccare qui. |
La politica di coesione in azione: principali risultati degli investimenti UE 2007-2013La Commissione europea ha pubblicato i risultati di una valutazione indipendente degli investimenti effettuati dall'UE nel periodo 2007-2013, con relazioni specifiche per ciascuno Stato membro. Un milione di posti di lavoro creati, corrispondenti a un terzo della creazione netta complessiva di posti di lavoro nell'UE nel periodo in esame, e 2,74 EUR supplementari di PIL per ogni euro investito proveniente dai fondi della politica di coesione, pari a un rendimento stimato di 1 000 miliardi di EUR di PIL aggiuntivo entro il 2023: questi i principali risultati della valutazione per il periodo 2007-2013. Corina Creţu, Commissaria per la Politica regionale, ha dichiarato: "I dati parlano da soli: la politica di coesione produce risultati. Sono convinta che questa politica sia necessaria e dobbiamo mantenerla forte, anche oltre il 2020. La valutazione contribuisce alla nostra riflessione su come rafforzare ulteriormente l'efficienza e le prestazioni della politica di coesione per il periodo 2014-2020 e negli anni successivi." Maggiori informazioni, disponibili qui. |
Programmi Cooperazione Territoriale Europea - Aggiornamento
Si è tenuta la scorsa settimana la prima riunione del Gruppo di Coordinamento Strategico dell’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020.
La Cooperazione Territoriale Europea realizza interventi di cooperazione congiunti volti a individuare soluzioni comuni a problemi condivisi e si suddivide in tre componenti:
L’Italia partecipa a 19 programmi CTE:
10 sono i programmi di cooperazione che hanno l’Autorità di Gestione italiana: 6 Transfrontalieri (Italia-Francia M.; Italia- Svizzera; Italia-Austria; Italia Slovenia; Italia Croazia; Italia-Malta), tutti i 3 Programmi transfrontalieri esterni e un programma Transnazionale (ADRION).
L’Italia è lo Stato Membro che ha ottenuto l’allocazione più elevata di risorse finanziarie per la Cooperazione territoriale, pari a 1.136,7 milioni di euro a prezzi correnti, in ragione della elevata quota di popolazione residente nelle aree eleggibili.
La maggiore concentrazione di risorse (circa 70%) è distribuita in 4 Obiettivi Tematici:
Alla data della riunione tutti i programmi hanno istituito il proprio Comitato di sorveglianza; 10 programmi hanno previsto la costituzione di un Comitato Direttivo per la selezione delle operazioni; quasi tutti i programmi hanno pubblicato almeno un avviso relativo a proposte progettuali, per un totale di 19 bandi pubblicati; alcuni hanno già pubblicato il secondo avviso, mentre alcuni programmi sono in procinto di avviare la prima call (Italia-Croazia, Eni CBC Italia-Tunisia, Eni CBC Med, Ipa Italia-Albania-Montenegro). Solo pochi programmi, tuttavia, hanno già concluso l’iter di approvazione dei progetti, per un totale di 164 progetti approvati.
In allegato le slide presentate Presentazione DPCoe-ACT_ I riunione GCS CTE_21.09.2016_fin.pdfVisualizza dettagli |
Le esportazioni nelle regioni e province meridionali nel I semestre 2016 (su I semestre 2015)Si mantiene stabile il valore delle esportazioni delle province e delle regioni del Mezzogiorno nel primo semestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,1%): il Sud ha, infatti, esportato merci per un valore pari a 21,2 miliardi di euro (pari all’10,2% del totale nazionale, che ha un valore assoluto di circa 206 miliardi di euro). A crescere è soprattutto il valore delle esportazioni del Mezzogiorno continentale (11,1%), al contrario di quello insulare (-23,1%), che ne perde, viceversa, una quota significativa (pari a oltre 1,5 miliardi di euro). 4 regioni su 8 registrano valori positivi: particolarmente alto è l’incremento di Molise (+92,8%) e Basilicata (+82,7%), le due regioni con le variazioni tendenziali più significative strettamente connesse al proseguo della ripresa dell’automotive, avviatasi già lo scorso anno. Il settore degli autoveicoli registra, infatti, una crescita in Molise pari al 66% e dell’114,5% in Basilicata. Seguono poi Abruzzo (+13,6) e Calabria (+6,1%). In caduta libera, invece, il valore dell’export di Sardegna (-30,5%) e Sicilia (-18,6%) che continuano a risentire della contrazione delle vendite di prodotti petroliferi: il settore dei prodotti raffinati (coke e prodotti petroliferi) registra, infatti, un calo rispettivamente di -33,6% e -26,9%. Siracusa e Cagliari sono, non a caso le province che contribuiscono maggiormente alla diminuzione delle vendite sui mercati esteri. In calo anche l’export in Puglia (-2,7%) e Campania (-0,3%), quest’ultima con una variazione più contenuta. In particolare, la Puglia, dopo un periodo di lenta e lieve crescita torna a registrare valori negativi: fa registrare cali nell’agroalimentare (-29%); nei prodotti di estrazione mineraria (-43%); nei prodotti di metallo (-27,5%) e nei prodotti petroliferi (-56,7%). Guardando il dato settoriale della macroarea meridionale, cresce lievemente la manifattura (+0,3%), con un valore pari a circa il 10% di quello nazionale, mentre sono in calo agroalimentare (-4,2%) e, soprattutto, i prodotti di estrazione mineraria (-28,8%). Scendendo ancora di più nel dettaglio della manifattura del Mezzogiorno, tra i settori che registrano una variazione negativa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno emergono il settore dei tessili e delle pelli (-4,2%); il legno e prodotti in legno (-8,3%); le sostanze chimiche (-12,3%); i coke e i prodotti raffinati (-30,7%). Al contrario, aumentano il loro export il settore farmaceutico (+9,3%); i metalli (16,6%); i mezzi di trasporto (28,6%). Su base provinciale, guardando alle singole tipologie di merce, le variazioni delle esportazioni percentuali più significative rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente si osservano nelle seguenti province:
Le principali province esportatrici (da 500 mln € per trimestre in su) presentano i seguenti andamenti sul totale:
Negativi, tuttavia, i valori di Taranto, sia per quanto riguarda l’estrazione di minerali sia per la manifattura. Si conferma anche in questa prima parte dell’anno la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati che ha pesato in modo significativo, come già detto, in Sicilia e in Sardegna quest’ultima la regione d’Italia che ha registrato la variazione tendenziale più bassa in assoluto. Sia Siracusa che Cagliari registrano una ripresa nei prodotti di estrazione, ma continua la diminuzione in quelli di manifattura. Guardando, infine, ai mercati di destinazione, rispetto al I semestre 2015, le regioni meridionali registrano una crescita del 5,2% con riferimento alle esportazioni nell’Ue ed in particolare verso i Paesi Bassi (+20,8%) e la Spagna (+23,8); aumentano, in particolare, le esportazioni verso gli Stati Uniti (+77,3%), mentre diminuisce il valore dell’export soprattutto verso la Turchia (-38,5%) e il Medio Oriente (-28,2%), proseguendo una tendenza già avviata nei trimestri precedenti. |
Aggiornamento su alcuni temi di attualità riguardanti il Mezzogiorno - Settembre 2016
E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno. Fra i temi affrontati in questo numero: - CIPE: ripartizione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione e approvazione Programmi Complementari - Fondi UE: pieno assorbimento delle risorse 2007-2013 e avvio delle misure operative dei programmi 2014-20 - Masterplan Mezzogiorno: firma Patti attuativi di Puglia e Sicilia - Presentazione Piano Industria 4.0 - Export e occupazione nelle regioni del Mezzogiorno Per visionare e scaricare il dossier Aggiornamento con tab SETTEMBRE 2016.pdfVisualizza dettagli
|