FONDI UE REGIONE SICILIA: DISERTATI PER LA PRIMA VOLTA I COMITATI DI SORVEGLIANZA
Trentacinque associazioni economiche e sociali criticano la gestione dei fondi Ue. Si rifiutano di partecipare alla riunione dei Comitati Fesr e Psr e consegnano un documento. Vi si chiede la radicale correzione di rotta nella programmazione 2014-20.
Qui di seguito il comunicato stampa e il documento congiunto del Partenariato sulla programmazione 2014-20:
PALERMO, 1 MARZO 2015 - Sedie vuote stamani, per la prima volta, ai comitati di sorveglianza dei programmi europei Fesr e Psr, convocati a Palermo. Il Tavolo del partenariato, che raccoglie trentacinque sigle tra associazioni, sindacati, cooperative e imprese, ha disertato polemicamente, a eccezione di qualche componente, l’incontro che avrebbe dovuto avere al centro i piani operativi dei due programmi comunitari. Vi hanno preso parte due soli rappresentanti, Giorgio Tessitore (Cisl) e Mario Filippello (Cna) che, a nome di tutti, presente il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello ed esponenti dell’esecutivo nazionale e della Commissione Ue, hanno dato lettura della nota comune e consegnato il documento deliberato il 23 febbraio dal Tavolo. Sono quattro cartelle fitte attraverso le quali le associazioni chiedono la radicale correzione di rotta della programmazione 2014-20 rispetto ai cicli precedenti di programmazione che “non hanno prodotto alcun beneficio” per l’economia e la società siciliane.
Nella nota si legge, tra l’altro, che il Partenariato esprime preoccupazione per la “mancanza di una governance” intelligente dei fondi Ue. Soprattutto, perché fin qui “i fondi sono serviti più a coprire la spesa corrente che a dare impulsi allo sviluppo”. Per questo il documento consegnato vuole essere, precisano i firmatari, il “primo passo di un nuovo approccio verso un indispensabile cambiamento”. Che passa in primo luogo, sottolineano le associazioni economiche e sociali, attraverso il superamento del gap costituito dalla “mancanza di coordinamento tra i diversi rami dell’amministrazione competenti in materia di autorità di gestione dei programmi regionali”.
Il documento è stato messo a punto nei giorni scorsi dalla segreteria del Tavolo che per la prima volta si è autoconvocata, e approvato successivamente dalle trentacinque associazioni. Punta il dito contro la classe dirigente regionale che pare non percepire la “reale gravità della situazione” e segnala “criticità del passato che sembrano essersi cronicizzate”. Alla Regione si chiede la rimozione dei vincoli che “impediscono che si sviluppi un ambiente attrattivo e sostenibile per imprese e cittadini”. Si sollecita il varo di un piano di rafforzamento delle competenze amministrative (Pra) funzionale allo sviluppo delle imprese. Si motiva la necessità di un “tavolo permanente per il coordinamento e l’integrazione del programma” e si insiste sull’urgenza di una “programmazione unica e coerente” delle diverse fonti di finanziamento, nazionali, regionali e Ue. Il documento, inoltre, invita il governo della Regione a concordare un cronoprogramma verificabile degli obiettivi da raggiungere e rimarca l’imprescindibilità della pubblicazione dei primi bandi in tempo utile per “avviare la spesa entro il 2016”. “A cosa serve – vi si legge – un’agevolazione non ancora erogata nel 2016 rispetto a un bando del 2011?”. Anche perché a causa dei ritardi nell’erogazione “molte imprese sono pesantemente indebitate o sono fallite”.
I firmatari aggiungono, ancora, che nella gestione dei fondi comunitari sono mancati finora un’idea di insieme e una strategia della spesa orientata alla crescita. E anche piani di marketing territoriale, dell’offerta turistica e per la competitività delle imprese. Anche per questo occorre, ripetono, una governance dei fondi “autorevole, competente, trasparente e duratura per l’intero periodo della programmazione”. A monte, che siano precisate le responsabilità di direttori generali e dirigenti dei servizi, “evitandone il più possibile la sostituzione a ogni cambio di assessore”.
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Delega a De Vincenti per Politica di Coesione e Istituzione Cabina di Regia del Fondo Sviluppo e Coesione
Con gli ultimi decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale, vengono stabilite alcune questioni rimaste in sospeso sulla gestione a livello centrale di alcune materie legate alla politica di coesione.
Il DPCM del 25 febbraio scorso (GU Serie Generale n.56 del 8-3-2016) ha formalmente assegnato al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti le deleghe sulla politica di coesione.
Nel testo sono previste, in particolare, tutte le azioni di coordinamento, anche normative, relative alla materia delle politiche per la coesione territoriale e per il coordinamento degli interventi finalizzati allo sviluppo economico dei territori (ivi comprese, fra le altre, le azioni di promozione e coordinamento delle Aree interne e per lo sviluppo dell'area di Taranto), nonché il coordinamento, l'indirizzo e il monitoraggio dell'Agenzia per la Coesione territoriale.
Il DPCM specifica che la delega riguarda sia gli interventi finanziati con le risorse dei Fondi Strutturali della programmazione 2014-20, sia quelli finanziati con le risorse nazionali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC): in relazione a queste ultime, nella delega sono ricompresi anche i compiti di istituzione della Cabina di Regia relativa alla programmazione del FSC e di definizione (in collaborazione con le amministrazioni centrali e regionali interessate) dei piani settoriali e a stralcio per l'utilizzo del FSC 2014-20, in attuazione della Legge di Stabilità del 2015.
De Vincenti rappresenterà anche il Governo a livello internazionale ed europeo sulle materie su cui è stato delegato, servendosi del Dipartimento per la Politica di Coesione come struttura di supporto.
L'ultimo DPCM pubblicato (GU Serie Generale n.67 del 21-3-2016) , istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Cabina di regia già prevista dalla legge di Stabilità 2015 per il coordinamento della programmazione e dell'utilizzo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC).
La Cabina sarà la sede di confronto tra tutte le Amministrazioni competenti, per la definizione dei piani operativi per ciascuna area tematica nazionale che dovrebbero consentire un utilizzo mirato del FSC: dovrà inoltre assicurare il raccordo politico strategico tra politiche governative e politiche di coesione territoriale, oltre che il monitoraggio dei tempi di attuazione e dei fabbisogni finanziari. La Cabina di Regia potrà, altresì, formulare indicazioni e proposte per la destinazione più opportuna dei finanziamenti disponibili.
La Cabina sarà composta dall'Autorità politica per la Coesione, che la presiede; dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di Segretario del CIPE; dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie; dal Ministro delegato per l'attuazione del programma di Governo; dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; da un Presidente di Città metropolitana designato dall'ANCI; dal Presidente della Conferenza delle Regioni, parte della delegazione regionale composta da un rappresentante delle Regioni in ritardo, un rappresentante delle regioni più sviluppate, un rappresentante delle regioni "in transizione".
E' interessante notare che è il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ad assicurare il coordinamento delle attività propedeutiche all'esame, in Cabina di regia, dei progetti concernenti le infrastrutture materiali: in questo modo il Ministro Delrio conserva una forma di coordinamento su parte rilevante delle attività finanziate dal FSC.
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Comunicazione della Commissione europea su sinergie tra EFSI e Fondi Strutturali
La Commissione Europea ha presentato nei giorni scorsi una comunicazione sulle sinergie tra il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), fulcro del piano di investimenti per l'Europa, e i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE).
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Il futuro della Politica di Coesione: Seminario Comitato delle RegioniSi è svolto nel mese di marzo a Bruxelles il Seminario conclusivo del progetto del Comitato delle Regioni sulle prospettive della politica di coesione post 2020. Obiettivo del Seminario è di fornire indicazioni utili per la redazione di un parere del Comitato stesso sul futuro della politica di Coesione. In allegato una sintesi della riunione. |
Contratti di sviluppo: in GU i criteri di selezione delle operazioni cofinanziate dal Pon Imprese e competitività 2014-2020 FesrPubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 29 febbraio 2016 la Circolare Ministero dello sviluppo economico del 18 febbraio 2016, n. 14722 su “Contratti di sviluppo di cui al decreto 9 dicembre 2014. Criteri di selezione delle operazioni cofinanziate dal Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020 FESR”. La Circolare fornisce in particolare indicazioni in ordine alle condizioni di utilizzo e ai criteri di valutazione delle domande di agevolazione per le quali è previsto il cofinanziamento con le risorse degli Assi I e III del PON IC sulla base dei criteri di selezione delle operazioni del PON IC approvati dal Comitato di sorveglianza del programma e ferme restando le altre disposizioni di cui al decreto ministeriale 9 dicembre 2014. Per maggiori informazioni consultare il sito del MISE a questo link.
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