- spese relative al cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali dell'Unione europea sostenute dalle regioni
- spese per opere prioritarie del programma infrastrutture strategiche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, allegato al DEF 2015
- opere e interventi cofinanziati dai Fondi strutturali europei delle programmazioni 2007-13 e 2014-20 entrambe a valere sulla quota di cofinanziamento a carico dei suddetti Enti locali
Politiche Regionali, Coesione Territoriale e Salute

Patto di stabilità interno delle Regioni e Città Metropolitane 2015 e Fondi Strutturali
La Legge di Stabilità n.190 del 2014, poi modificata dal DL Enti Locali (n.125/2015) aveva stabilito l'esclusione dei saldi di finanza pubblica delle Regioni a statuto ordinario e dal patto di stabilità interno dei Comuni sede delle città metropolitane, per un importo massimo di 700 milioni di euro per alcune tipologie di spesa da sostenersi da parte di Regioni e Comuni sede delle Città metropolitane. Le spese a cui si fa riferimento sono:
Secondo le indicazioni del DPCM, che dovrebbe essere approvato oggi in conferenza unificata e la cui bozza trovate in allegato, lo sblocco riguarderebbe 462 milioni in conto capitale bloccate dal patto di stabilità, di cui 448,15 milioni di euro in 14 regioni e 14,8 milioni di euro in sei città metropolitane. L'importo massimo previsto dalla finanziaria 2014 di 700 milioni non è stato raggiunto poiché una parte di quelle risorse è stata erosa dal parziale drenaggio a favore del Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
La Regione che ha visto in assoluto lo sblocco più elevato è la Puglia, con 72 milioni, seguita dalla Campania con 62 milioni e dalla Lombardia con quasi 48 milioni. Le altre regioni sono: Lazio (39,8 milioni), Piemonte e Calabria (con 37,6 milioni), Veneto (34 milioni), Toscana (31 milioni), Basilicata (26 milioni), Abruzzo (18,2 milioni), Marche (16,8 milioni), Emilia Romagna (15,2 milioni), Umbria (5,2 milioni) e Liguria (3,6 milioni). Le risorse liberate per le città metropolitane sono così ripartite: Firenze (con 8,4 milioni),Torino (2,4 milioni), Genova (1,4), Messina (1,2), Cagliari (525mila euro) e Venezia (265mila euro).
Il via libera riguarda la sola quota di cofinanziamento relativa a interventi inclusi nei programmi europei del Fondo sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale (Fse). La possibilità riguarda prioritariamente la spesa del vecchio ciclo 2007-2013, da effettuare necessariamente entro fine 2015, ma potrà includere progetti del ciclo 2014-2020 realizzati nell'anno in corso. Complessivamente - considerando il contributo europeo - lo sblocco consente oltre 1,2 miliardi di investimenti. La stima tiene conto del fatto che il cofinanziamento sbloccato è differenziato tra le Regioni e le città del Centro-nord e quelle del Mezzogiorno.
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Aggiornamento su alcuni temi di attualità riguardanti il Mezzogiorno - Novembre 2015E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno. Fra i temi affrontati in questo mese:
- Linee guida del Masterplan per il Sud - Legge di Stabilità 2016: le novità del maxiemendamento - Fondi strutturali europei 2007-13: avanzamento dei pagamenti al 31/8/2015 - Consiglio Affari generali europeo del 18 novembre
Per visionare e scaricare il dossier Aggiornamento dossier Mezzogiorno_ 11 nov..pdfVisualizza dettagli |
Le Regioni per le reti di impresa: guida ai finanziamenti regionali
Nel 2014 è stata pubblicata la “prima edizione” del volume “Le Regioni a favore delle Reti d’Impresa”: prima guida ai finanziamenti regionali alle aggregazioni. Grazie alla rinnovata collaborazione tra RetImpresa-Confindustria e Conferenza delle Regioni (Commissione Attività produttive)Regioni (Commissione Attività produttive) è stata realizzata una “seconda edizione”, un “aggiornamento 2015”.
L'aggiornamento della ricerca copre il periodo 2010-2014 della programmazione dei fondi comunitari/regionali, con un breve focus sui bandi/risorse del primo quadrimestre del 2015.
Per scaricare il volume cliccare qui
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Presentazione PON Governance e capacità istituzionale 2014-20
E' stato presentato ieri il PON Governance e Capacità istituzionale alla presenza del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.
Il PON vale 827,7 milioni di euro, di cui 583,8 a carico dei fondi strutturali europei e 243,9 a carico del bilancio nazionale italiano.
Il programma è maggiormente concentrato sulle regioni del Sud (679,8 milioni), mentre al Centro-nord vanno 102 milioni e alle regioni "in transizione" (Abruzzo, Molise e Sardegna) 45,9 milioni.
E' articolato in quattro assi:
In allegato l'articolo del Sole24Ore. |
1° Rapporto MiSE sulle Zone Franche UrbaneE' stato pubblicata una nota di sintesi e commento e la versione integrale del 1° Rapporto del MiSE che fa il punto sulle Zone Franche Urbane. Per maggiori informazioni cliccare qui |
Rapporto MED 2015: Mediterraneo opportunità per il SudE' stato presentato, a Napoli, il Quinto Rapporto Annuale "Le relazioni economiche tra l’Italia e il Mediterraneo", curato da SRM. In allegato una nota di sintesi. Per una sintesi del Rapporto, e tutti i materiali dell'evento cliccare qui
Rapporto MED2015.pdfVisualizza dettagli |
Legge di Stabilità & Mezzogiorno: Il Vice Presidente Laterza sul Sole 24 OreVi segnalo l'articolo del Vice Presidente Laterza pubblicato sabato su Il Sole 24 Ore, relativo al Disegno di Legge di Stabilità e i suoi riflessi sul Mezzogiorno
Laterza Sabato 7 nov.pdfVisualizza dettagli |
Pubblicato il Rapporto Svimez 2015
Prorogare nel Mezzogiorno anche per il 2016 con la stessa intensità e la stessa durata l’esonero dal pagamento dei contributi INPS a carico del datore di lavoro per i nuovi assunti a tempo indeterminato; introdurre misure di contrasto alla povertà nelle famiglie a rischio; definire una nuova politica industriale per il rilancio del Mezzogiorno; utilizzare l’energia geotermica del sottosuolo per riscaldare e raffreddare 40mila edifici di Napoli e provincia e creare 15mila posti di lavoro; creare una Zona Economica Speciale nel porto di Gioia Tauro. Necessaria quindi la ripresa del processo di industrializzazione del Sud quale elemento catalizzatore della crescita e il ripristino del ruolo degli investimenti pubblici. Per consultare i materiali Cliccare qui |
Presentazione PON Cultura e Sviluppo 2014-20 - Sintesi e PresentazioniSi è tenuta, il 3 novembre scorso, in Confindustria la presentazione de PON Cultura e Sviluppo, alla presenza del Vice Presidente Alessandro Laterza, da parte dal Segretario Generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Arch. Antonia Pasqua Recchia, e dal Dirigente del Servizio II - Programmazione Strategica Nazionale e Comunitaria, Arch. Dora Di Francesco: il servizio è frutto di una riorganizzazione interna del Ministero, funzionale proprio al coordinamento di tutte le attività collegate alla programmazione della politica di coesione per il patrimonio culturale. Nel complesso, i fondi a disposizione per il prossimo periodo programmatorio, oltre a quelli del PON in oggetto, sono relativi al Programma parallelo del PON, derivanti dalla riduzione della quota di cofinanziamento del Programma, di cui ancora deve essere determinato l’importo; il piano strategico “Beni Culturali” che destina 85 milioni di euro per le regioni del Centro Nord per il periodo 2014-2016; il Piano Operativo per l’area tematica Cultura e Turismo a valere sul FSC 2014-20, di cui ancora deve essere determinato l’importo delle risorse. Il PON Cultura e Sviluppo, a valere sui fondi FESR 2014-20 per un importo complessivo (compreso del cofinanziamento nazionale al 25%) di 490,9 milioni di euro e destinato alle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), è articolato in 2 assi di intervento, più uno relativo all’Assistenza Tecnica del Programma. Il primo asse è orientato al rafforzamento del segmento culturale della domanda e dell’offerta di attrattori culturali. Sessanta di questi attrattori sono già stati individuati nel PON in accordo con le regioni ma ne potranno essere attivati degli altri e le azioni specifiche riguardano principalmente la conservazione, protezione, promozione del patrimonio naturale e culturale. Diversi progetti che saranno finanziati dai circa 360 milioni di euro di quest’asse riguarderanno progetti programmati e/o non conclusi della programmazione 2007-13. Il secondo asse, che prevede circa 114 milioni di euro, è dedicato principalmente al supporto delle imprese dell’industria culturale. Si articola in tre azioni principali:
La strategia immaginata dal Mibact prevede di raggiungere poco meno di 1800 imprese del settore; le azioni da individuare dovranno permettere la complementarietà tra fondi, sia con le azioni previste dai vari Programmi Operativi Regionali, garantendo così una sinergia efficace e unitaria con la programmazione regionale, sia con altri programmi (ad esempio il PON Ricerca e Innovazione) e andrà previsto un maggiore coinvolgimento dei territori; andrà costruito un parco progetti di qualità e verrà agevolata la concentrazione degli investimenti. Il Mibact prevede di erogare i primi bandi intorno a febbraio 2016, e, in accordo con la Commissione Europea, prevede di accelerare la spesa nei primi anni di programmazione, con l’obiettivo di impegnare tutte le risorse entro il 2018. Il coinvolgimento del partenariato economico e sociale, è rilevante, in questa fase, sia con riferimento alla più efficace predisposizione di strumenti di incentivazione, all’individuazione dei criteri di selezione delle operazioni, alla mappatura delle imprese dell’industria culturale presenti sui territori interessati, sia per la costruzione degli Accordi Operativi di Programma, da stipularsi regione per regione, al fine di trasferire alla programmazione il patrimonio di conoscenze e di capacità tecnica del sistema delle imprese.
Presentazione MIBACT_3.11.2015.pptx Presentazione_Sabatini_Open Coesione.pptxVisualizza dettagli |