Il 19 novembre 2013, dopo mesi di complesse negoziazioni, il Consiglio ha formalmente approvato l'accordo con il Parlamento europeo sul Quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2014-2020, stabilendo che l’Unione europea potrà investire fino a 960 miliardi di euro in stanziamenti d’impegno (1% del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE) e 908,4 miliardi di euro in pagamenti (0,95% dell’RNL dell’UE). Il nuovo bilancio 2014-2020 definisce priorità di spesa finalizzate alla crescita sostenibile, all’occupazione e alla competitività dell’Unione, in linea con la strategia di crescita Europa 2020. Alla politica di coesione economica, sociale e territoriale viene assegnata la parte più consistente del bilancio, pari (nei 7 anni) a 325,1 miliardi di euro. Il Consiglio dovrebbe approvare il Quadro finanziario pluriennale, senza dibattito, durante Consiglio competitività del 2 dicembre prossimo.
Parallelamente il 20 novembre scorso il Parlamento ha approvato il pacchetto legislativo sulla Politica di Coesione. Le questioni oggetto dell’ultima fase del negoziato, su cui si è stabilito il compromesso, riguardano: la condizionalità macroeconomica, per cui viene mantenuto il principio della potenziale possibilità di sospensione dei pagamenti, ma si precisano gli indicatori del contesto socio–economico da tenere in considerazione e viene previsto il coinvolgimento del Parlamento mediante la cd procedura di “dialogo strutturato”; la riserva di efficacia ed efficienza, che è stata ridotta dal 7 al 6%; il tasso di cofinanziamento, che è aumentato per stanziamenti supplementari e per le regioni ultraperiferiche e Cipro (85%); i livelli di prefinanziamento, la cui metodologia di calcolo viene stata modificata, pur mantenendo il livello complessivo del prefinanziamento per il periodo 2014-2020.
Con l'approvazione del budget e del pacchetto legislativo si avvia, anche ufficialmente, il processo di definizione della programmazione operativa dei fondi strutturali 2014-2020.
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