Torna in campo l’antitrust europeo
Dopo i primi mesi di rodaggio la nuova Commissaria europea alla Concorrenza, la danese Margrethe Vestager, é intenzionata ad accusare Google di abuso di posizione dominante per il monopolio che esercita sulle ricerche online.
Si tratta di uno dei filoni, accanto a quello fiscale, dell’inchiesta che da anni la Commissione porta avanti sul colosso americano e che questa settimana potrebbe condurre la Commissione ad aprire formalmente la procedura con il rischio di comminare una multa che secondo le indiscrezioni può salire fino a 6 miliardi di euro.
Dopo il caso Microsoft, che vide scontrarsi la società di Bill Gates con l’allora Commissario europeo Mario Monti, si riapre insomma una partita che naturalmente va al di là del caso singolo perché investe potenzialmente tutti i giganti della new economy che la fanno da padroni nel mondo digitale.
A livello fiscale, ad esempio, molti vedono come un problema il fatto che tutte queste compagnie pesino poco a fronte del regime di assoluto monopolio nel quale anche in Europa operano liberamente.
Non a caso proprio l’economia digitale è al centro dell’attenzione della Commissione europea ed il Vice Presidente Ansip e il Commissario Oettinger, proprio in questi giorni, hanno annunciato le grandi linee della futura strategia europea per lo sviluppo del mercato unico digitale che il Collegio dei Commissari adotterà il 6 maggio prossimo.
L’obiettivo chiaramente espresso è quello proprio di giungere a creare dei concorrenti potenziali di Google, di Facebook e di altri “campioni” americani. Sarà quindi importante seguire l’iter delle misure che la Commissione assumerà in base alle regole di concorrenza europea perché una loro applicazione oltre a costare caro alla società di Mountain Views imporrebbe di fatto la necessità che il mercato diventi più aperto alla concorrenza di altri motori di ricerca o imprese analoghe a quelle oggi dominanti.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana
Questa settimana a Bruxelles si svolgerà una mini-plenaria del PE, ma i dossier di maggiore interesse saranno affrontati nelle riunioni delle varie commissioni parlamentari, a cominciare dal voto, previsto per martedì 14, sulla proposta sui cd “conflict minerals” cioè sui minerali provenienti da zone di conflitto, la proposta è limitata a tantalio, tungsteno, stagno e oro, ma alcuni emendamenti proposti dal gruppo S&D mirano ad estendere il campo di applicazione della proposta. Inoltre la commissione ITRE si esprimerà sulla proposta di regolamento FEIS (il cd “Fondo Juncker”) che prevede un taglio della disponibilità finanzia del programma Horizon 2020 di circa 2,7 miliardi di euro: i deputati non sono d’accordo, ma qualora si opponessero con decisione al taglio si profilerebbe un ritardo nell’adozione del piano, e quindi nella sua operatività. Inoltre, in commissione Affari giuridici saranno discussi gli emendamenti presentati sulla proposta di Regolamento sul segreto industriale, per il quale è relatrice la francese On. Le Grip.
Inoltre, va segnalato che lunedì si terrà un evento per il lancio dell’intergruppo parlamentare sul FEIS: il programma prevede un ruolo rilevante dell’On. Simona Bonafè, tra i promotori dell’intergruppo, e del Presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini.
Last, but not least, Il Consiglio delle Rappresentanze Regionali, guidato dal Vice Presidente per il Mezzogiorno e le Politiche regionali di Confindustria Alessandro Laterza, i prossimi 15 e 16 aprile si riunirà a Bruxelles per una due giorni di approfondimento sui temi europei, per incontrare i deputati italiani della commissione REGI e la Delegazione italiana del Comitato delle Regioni.
Matteo Borsani