Il 5 luglio, la Commissione europea ha avviato il primo partenariato europeo pubblico-privato per la sicurezza informatica che prevede un investimento da parte dell’Unione europea di 450 milioni di euro a valere su Horizon 2020 (gli investimenti degli operatori del mercato della cibersicurezza dovrebbero essere tre volte superiori) e che, secondo la Commissione, dovrebbe generare investimenti per 1,8 miliardi di euro entro il 2020.
Il partenariato, così come preannunciato nella strategia per il mercato unico digitale, fa parte di una serie di nuove iniziative finalizzate a dotare l’Europa di strumenti più efficaci contro gli attacchi informatici e a rafforzare la cooperazione tra gli Stati e tutti gli attori che si occupano di cibersicurezza per condividere le proprie conoscenze, informazioni e competenze e accrescere la resilienza informatica dell’Europa soprattutto in settori quali l’energia, la sanità, i trasporti e la finanza. Peraltro, in un’industria dotata di processi produttivi sempre più digitalizzati il tema è senz’altro legato alla sicurezza delle reti su cui viaggeranno i dati industriali.
Al partenariato parteciperanno anche rappresentanti di pubbliche amministrazioni nazionali, regionali e locali, centri di ricerca e università.
La Commissione stabilisce inoltre varie misure per affrontare la frammentazione del mercato della cibersicurezza dell’UE. Attualmente una società che opera nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione può, infatti, trovarsi ad affrontare processi di certificazione diversi per vendere i suoi prodotti e servizi in più Stati membri. Per questo la Commissione intende realizzare un quadro europeo di certificazione per i prodotti per la sicurezza nel campo delle TIC.
La Commissione intende inoltre agevolare l’accesso ai finanziamenti per le PMI che operano nel campo della cibersicurezza e a questo scopo valuterà diverse opzioni nel quadro del piano di investimenti dell’UE.
Qui di seguito i link ai documenti adottati oggi:
- Documento di lavoro dei servizi della Commissione sul processo di consultazione