Il 13 giugno la Commissione europea e l’Alto Rappresentante hanno presentato una comunicazione congiunta: “Aumentare la resilienza e rafforzare le capacità per affrontare le minacce ibride”.
Le attività ibride da parte di entità statali e non statali reppresentano una seria e grave minaccia per l'UE e i suoi Stati membri. Le campagne ibride sono rappresentate da misure coercitive e sovversive, che utilizzano sia strumenti convenzionali che non (diplomatici, militari, economici e tecnologici) per destabilizzare l'avversario. Sono progettate per essere difficili da rilevare e possono essere utilizzate da attori statali e non statali.
Se da un lato potenziare la resilienza a tali minacce e rafforzare le capacità sono principalmente di competenza dei singoli Stati membri, dall'altro l'UE ha lavorato per sviluppare le capacità necessarie per farvi fronte, anche collaborando con i partner internazionali come la NATO. Per rafforzare ulteriormente la risposta collettiva alle minacce in continua evoluzione, la Commissione e l'Alto rappresentante hanno individuato, nella comunicazione congiunta, le aree in cui andrebbero adottate ulteriori misure:
- Rafforzare la resilienza e la dissuasione nel settore della sicurezza informatica: nel corso dell'ultimo anno l'UE ha proposto una serie di strumenti chiave per sviluppare competenze e contrastare le minacce informatiche, fra cui una proposta di un quadro per la certificazione della cibersicurezza e un mandato per rafforzare e modernizzare l’ENISA. In questo contesto, la comunicazione incita il Parlamento e il Consiglio ad accelerare i lavori per portare a termine i negoziati sul regolamento sulla cibersicurezza.
- Conoscenza situazionale: sarà ampliata la cellula per l'analisi delle minacce ibride, che è stata istituita dal Servizio europeo per l'azione esterna ed è già una risorsa importante, in quanto riceve e analizza le informazioni. Tuttavia necessita ancora delle competenze specifiche per affrontare l'intera gamma di minacce ibride, anche nel settore chimico, biologico, radiologico e nucleare, così come il controspionaggio. Per questo nella comunicazione si legge che gli Stati membri sono invitati a intensificare i contributi dell'intelligence alla cellula ibrida di fusione per l'analisi delle minacce ibride esistenti ed emergenti;
- Comunicazione strategica: una sfida importante rispetto alle minacce ibride è quella di sensibilizzare ed educare l'opinione pubblica a discernere le informazioni dalla disinformazione. In tale contesto, Il SEAE e la Commissione lavoreranno insieme nell'ambito delle rispettive competenze per stabilire una cooperazione più strutturata sulle comunicazioni strategiche per affrontare la disinformazione proveniente dall'interno. Inoltre la Commissione organizzerà eventi di alto livello in autunno con gli Stati membri e le parti interessate per promuovere le migliori pratiche e linee guida su come rispondere alle minacce informatiche e alla disinformazione delle elezioni.
- Rafforzare la resilienza alle attività di intelligence ostile: la lotta contro l'attività di intelligence ostile richiede un coordinamento rafforzato tra gli Stati membri oltre che un aumento delle capacità delle istituzioni dell'UE per contrastare la crescente minaccia di tale attività rivolta specificamente alle istituzioni e costruire una cultura della consapevolezza della sicurezza, supportata da una migliore formazione e sicurezza fisica. Il SEAE e la Commissione metteranno in atto misure concrete per sostenere e migliorare la capacità interattiva dell'UE al fine di contrastare le attività ostili di intelligence dirette contro le istituzioni. La cellula per l'analisi delle minacce ibride sarà rafforzata con competenze di controspionaggio per disporre di analisi dettagliate e note informative.
Per maggiori informazioni qui il Comunciato stampa
Per il testo completo, questo è il link Dichiarazione congiunta