Il 19 dicembre si è tenuto l’ultimo Consiglio Ambiente sotto Presidenza slovacca. Il piatto forte in agenda è stato il dibattito sulla proposta di revisione della Direttiva ETS. Non essendo stato possibile raggiungere un accordo di massima durante il semestre, la Presidenza slovacca si è limitata a presentare un progress report e a sollecitare un dibattito sui tre punti politici sui quali il negoziato si è incagliato: revisione del funzionamento dell’ETS per eliminare il surplus di quote attraverso un raddoppio del prelievo dalla Market Stability Reserve a partire dal suo avvio (2019), necessità di limitare il taglio uniforme di quote gratuite per l’industria e le opzioni sul tavolo, modalità del Fondo di Modernizzazione per i Paesi dell’Est.
Il Ministro Gian Luca Galletti ha dichiarato che lo stato di avanzamento del negoziato non corrisponde alle aspettative. Nonostante le delegazioni siano concordi nell’evitare un taglio uniforme delle quote gratuite, nell’ultimo testo proposto dalla Presidenza la percentuale di quote alle aste è rimasta inalterata al 57%, cioè quanto proposto dalla Commissione UE. Ha reiterato il suo sostegno ad una diminuzione delle quote alle aste fino al 52%, in modo da mettere a disposizione più quote per l’industria e minimizzare il fattore di correzione. Inoltre, ha chiesto un ricalcolo dei benchmark sulla base di dati reali e che eviti riduzioni arbitrarie, una reintroduzione dei codici Prodcom nella lista carbon leakage e un adeguato criterio qualitativo. Infine, ha deplorato la mancata volontà politica di affrontare il problema dei costi indiretti e delle distorsioni del meccanismo attuale (aiuti di Stato).
Nel dibattito tra gli Stati Membri riguardo alla revisione del funzionamento dell’ETS tramite un raddoppio del prelievo della MSR per ridurre il surplus di quote, si sono espressi a favore: SE, DE, FR, UK, BE, FL,NL, DK, Lussemburgo.
Tutti i Paesi dell’Est (Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Croazia, Latvia Lituania) si sono espressi contro, sostenendo che le Conclusioni del Consiglio UE del 2014 dovranno essere rispettate alla lettera e che, in ogni caso, un intervento nella MSR ancor prima della sua entrata in vigore (2019) sarebbe destabilizzante. Anche l’Irlanda si è espressa contro un intervento preventivo. Alcuni Stati Membri hanno detto che la proposta dovrà essere approfondita. L’Italia non si è espressa su questo punto.
Riguardo alla diminuzione delle quote alle aste e quindi una maggiore dotazione di quote gratuite per l’industria, si sono espressi contro tutti i Paesi dell’Est, insieme a FR, NL, AT, Cipro, Lussemburgo,
Sull’armonizzazione dei costi indiretti attraverso un fondo UE, si sono espressi a favore FR, GR, PT, AT. L’Irlanda simpatizza, ma è preoccupata per le ingerenze della Commissione UE nella fiscalità interna. La Lituania è a favore di un’armonizzazione ma contraria all’idea del fondo. Il Regno Unito si è detto contrario per via di ingerenze nella fiscalità nazionale, la Germania non ha fatto dichiarazioni in merito.
Il Commissario M. Arias Cañete ha dichiarato che la questione del funzionamento della MSR, e quindi dell’eliminazione del surplus di quote dal sistema, è fondamentale per il conseguimento dell’obiettivo a lungo termine, in vista degli impegni dell’Accordo di Parigi. Su questo punto, ha espresso apprezzamento per l’esito del voto della Commissione ENVI del Parlamento UE lo scorso 15 dicembre, che ha chiesto all’unanimità diversi interventi nel mercato delle quote. L’altro punto messo in evidenza da Cañete riguarda il taglio uniforme di quote gratuite in caso di insufficienza, sul quale il Commissario ha dichiarato che l’abbassamento del quantitativo di quote alle aste dovrebbe essere considerata solo come ultima ipotesi. Infine, ha incoraggiato gli Stati Membri a trovare un accordo in vista del Consiglio Ambiente di febbraio, in modo da potere orientare il dibattito sugli argomenti politici (obiettivo al 2030, revisione della MSR) al Consiglio Europeo di marzo.
In merito all’altro dossier legislativo in itinere (Regolamenti Effort Sharing e LULUCF), la Presidenza slovacca ha presentato uno stato dell'arte del negoziato. Il Commissario Cañete ha dichiarato che le resistenze degli Stati Membri relative agli obiettivi nazionali proposti dalla Commissione UE sembrano superate, e che ora ci si dovrà concentrare sui meccanismi di flessibilità e su come conseguire l’obiettivo europeo. Alcuni Stati Membri sono intervenuti per reiterare le loro posizioni. Per quanto riguarda l’Italia, il Ministro Galletti ha dichiarato che gli sforzi già compiuti da alcuni Stati Membri dovranno essere tenuti in debito conto nel contributo all’obiettivo europeo.
I Ministri hanno anche adottato Conclusioni politiche su "Una sana gestione delle sostanze chimiche". Il testo pone in evidenza la necessita' di mantenere un livello elevato di protezione dell'ambiente e della salute e ha lo scopo di inviare un messaggio politico in vista della prossima revisione della normativa di riferimento.
Progress report 14 12 2016 compromises.docxAfficher les détails
Conclusioni sulle sostanze chimiche Chemicals management final text for adoption.pdfAfficher les détails
State of Play non ETS 19 dicembre.pdfAfficher les détails