Online la rassegna stampa del 14 dicembre 2015 - http://www.confindustria.eu/it/item/7432-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_14_dicembre_2015
Europa

Oggi in Europa - Rassegna stampa del 14 dicembre 2015 |
Accordo globale sul Clima raggiunto a ParigiLo scorso 12 dicembre, nel corso della 21° Conferenza delle Parti sul Clima delle Nazioni Unite (COP21), è stato raggiunto a Parigi il primo accordo globale sui cambiamenti climatici. L’Accordo, definito dal Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius “storico, ambizioso, giusto, sostenibile, dinamico, equilibrato e legalmente vincolante”, è stato firmato da 195 Paesi. Francois Hollande lo ha definito “il primo accordo globale nella storia dei cambiamenti c cambiamenti climatici (Art. 7). Per quanto riguarda gli aspetti finanziari (Art.9), i Paesi sviluppati si impegnano ad assistere finanziariamente i Paesi in via di sviluppo sia sul fronte della riduzione delle emissioni (mitigazione) che degli adattamenti, con una progressione degli sforzi finanziari nel tempo e con un equilibrio tra le azioni di sostegno alla mitigazione e quelle agli adattamenti. Il Meccanismo Finanziario della Convenzione fungerà da meccanismo finanziario dell’Accordo. Il riferimento alla mobilitazione dei 100 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020 è nominato nelle decisioni e non nel testo dell’Accordo. Il trasferimento tecnologico (Art. 10) per accelerare, incoraggiare e promuovere l’innovazione, sarà finanziato attraverso il Meccanismo Finanziario, mentre un Meccanismo Tecnologico della Convenzione definirà il quadro normativo di riferimento per facilitare la cooperazione nella ricerca e nello sviluppo e l’accesso alle tecnologie, specie nei primi stadi di sviluppo delle stesse. I Paesi sviluppati si impegnano a sostenere Paesi in via di sviluppo, anche finanziariamente, nell’implementazione di questo articolo e dovranno rendere conto dei loro sforzi nella revisione (“global stocktake”). Riguardo al capacity building, dovrà essere collettivo ma specifico per ogni Paese e rispondere a esigenze nazionali, con un’attenzione particolare per i Paesi più vulnerabili. La cooperazione dovrà riguardare anche le misure per aumentare l’educazione, la consapevolezza e la partecipazione pubblica. Il principio di “differenziazione” è presente anche negli obblighi di trasparenza (Art.13). Qui il testo dell’Accordo si fa ambiguo perché da una parte si intende stabilire un quadro comune che richieda a tutti i Paesi di informare sulle emissioni nel loro territorio e sui progressi verso i rispettivi contributi nazionali, dall’altra si lascia flessibilità a quei Paesi in via di sviluppo alla luce delle proprie capacità e si specifica che le modalità del quadro di riferimento saranno stabilite nel 2016. Infine, si dichiara che per i Paesi meno sviluppati l’implementazione di questo obbligo non dovrà comportare azioni intrusive, punitive o onerose. L’Accordo prevede un inventario globale periodico ai fini di valutare il progresso collettivo nell’implementazione degli obiettivi dell’Accordo e i suoi obiettivi a lungo termine (“global stoacktake”). Il primo inventario globale è stabilito per ora nel 2023 e ogni 5 anni a partire da questa data. Per facilitare l’implementazione e promuovere il recepimento delle clausole dell’Accordo, viene istituito un comitato, che dovrà operare in modo trasparente e non punitivo, nel rispetto delle capacità e delle circostanze di tutte le Parti. Testo dell’Accordo in inglese http://unfccc.int/documentation/documents/advanced_search/items/6911.php?priref=600008829 |
Oggi in Europa - Rassegna stampa dell'11 dicembre 2015Online la rassegna stampa dell'11 dicembre 2015 - http://www.confindustria.eu/it/item/7428-Oggi_in_Europa___Rassegna_stampa_dell_11_dicembre_2015 |
Oggi in Europa - Rassegna stampa del 10 dicembre 2015Online la rassegna stampa della Delegazione - http://www.confindustria.eu/it/item/7421-Oggi_in_Europa___Rassegna_stampa_della_Delegazione_del_10_dicembre_2015 |
Prime proposte legislative in ambito DSMIl 9 dicembre, il collegio dei Commissari ha approvato una serie di proposte legislative che riguardano il mercato unico digitale, la proprietà intellettuale e i diritti dei consumatori. In particolare, per quanto riguarda la PI, è stata approvata una proposta di Re;">· The tangible goods proposal provides for an acceptable level of protection in several key rules (e.g. caps at 2 years the legal guarantee period, keeps the choice for the trader on the appropriate remedy). Main concerns · Extending the scope of the digital content proposal to “free” digital content. This risks leading towards a slippery slope of excessive regulation on digital creativity. Even the UK, one of the only national legal systems that regulated sale of digital content, has chosen to leave free content out. · Limiting the new rules on tangible goods to (only) online sales could be problematic. This might lead to setting-up different unjustified contractual standards depending on the sales channel used. · Extension of reversal of burden of proof on the trader to 2 years in the tangible goods proposal. This shifts the proof of compliance exclusively to the seller which we consider highly unbalanced. So far in the quasi unanimity of member states (24) it is always for the consumer to prove that the bought good is defective after 6 months of the contract. Absence of a consumer’s duty to notify defect.
BUSINESSEUROPE will continue to be active in the follow-up to these proposals. We will also provide you with a more detailed assessment in the near future and start preparing BUSINESSEUROPE draft comments paper. We will also set a meeting of the Consumer Marketing Working Group in the beginning of 2016 to discuss them in detail |
Oggi in Europa - Rassegna stampa del 9 dicembre 2015Online la rassegna stampa del 9 dicembre 2015 -http://www.confindustria.eu/it/item/7415-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_9_dicembre_2015 |
Raggiunto accordo informale sulla Direttiva UE sulla sicurezza informatica (NIS)Il 7 dicembre 2015, la presidenza lussemburghese del Consiglio dell’UE ha raggiunto un accordo informale con il Parlamento europeo che fissa norme comuni per rafforzare la sicurezza delle reti e dell’ informazione (NIS) in tutta l'UE. La nuova direttiva definirà obblighi di sicurezza informatica per gli operatori di servizi essenziali e fornitori di servizi digitali. Questi operatori saranno tenuti ad adottare misure di gestione dei rischi informatici e segnalare incidenti di sicurezza, ma le due categorie saranno soggette a regimi diversi. La direttiva elenca una serie di settori critici in cui gli operatori di servizi essenziali sono attivi, come l'energia, i trasporti, la finanza e la sanità. All'interno di questi settori, gli Stati membri dovranno identificare gli operatori che forniscono servizi essenziali, sulla base di criteri chiari stabiliti dalla direttiva. I requisiti saranno più stringenti per questi operatori che per i fornitori di servizi digitali. Ciò riflette il grado di rischio che eventuali interruzioni ai loro servizi possono comportare per la società e l'economia. I seguenti servizi digitali saranno coperti dalla direttiva: piattaforme di e-commerce, motori di ricerca e servizi cloud. Le norme si applicheranno a tutti gli operatori che forniscono servizi digitali, con l'esclusione delle piccole imprese. Ogni paese dell'UE sarà tenuto a designare una o più autorità nazionali e stabilire una strategia per affrontare le questioni informatiche. Gli Stati membri dovranno inoltre intensificare la loro cooperazione in materia di sicurezza informatica. Verrà creato un gruppo a livello europeo per sostenere la cooperazione strategica e lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri. Sarà istituita una rete di squadre di sicurezza informatica in risposta agli incidenti nazionali (CSIRT). Gli Stati membri dovranno adottare le disposizioni nazionali necessarie entro 21 mesi dalla entrata in vigore della direttiva. A seguito di questo periodo, avranno 6 mesi di tempo per individuare ulteriori operatori di servizi essenziali. Per il Consiglio, l'accordo deve ancora essere confermato dagli Stati membri. La presidenza presenterà il testo concordato per l'approvazione del Coreper il 18 dicembre. Per concludere la procedura, è necessaria l'adozione formale sia dal Consiglio e dal Parlamento. |
Oggi in Europa - Rassegna stampa dell'8 dicembre 2015Online la rassegna stampa dell'8 dicembre - http://www.confindustria.eu/it/item/7407-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_dell_8_dicembre_2015;jsessionid=CD917E0916BDD8263D28746D6E64FBE4 |
Consiglio Competitività 30 novembre / 1° dicembre 2015 - Risultati parte industria e parte ricercaLo scorso 30 novembre e 1° dicembre, il Consiglio Competitività ha tenuto la sua ultima riunione sotto Presidenza lussemburghese, affrontando numerosi temi.
Nella formazione “Mercato interno e industria” |
Oggi in Europa - Rassegna stampa del 7 dicembre 2015Online la rassegna stampa del 7 dicembre 2015 - http://www.confindustria.eu/it/item/7397-Oggi_in_Europa___Rassegna_Stampa_del_7_dicembre_2015;jsessionid=DB0451E584F02A14DCE7A467D22552E8 |