Il 27 ottobre, il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato a larghissima maggioranza la relazione dell’On. Pilar del Castillo Vera (PPE – ES) sul mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche. Si tratta del voto dell’accordo in seconda lettura, dopo che il Consiglio e PE avevano raggiunto l’accordo in prima lettura il 30 giugno.
La relazione, da un lato cancella i costi addizionali di roaming su tutto il territorio dell’Unione a partire dal 15 giugno 2017 (con un periodo transitorio che inizierà dal 30 aprile del prossimo anno), e dall’altro stabilisce adeguate garanzie legali volte ad assicurare un più giusto e neutrale accesso alla rete.
Con riferimento al periodo transitorio che porterà nel 2017 alla cancellazione del roaming, è stato stabilito che a partire dal 30 aprile 2016, le maggiorazioni del roaming non dovranno superare:
· €0,05 al minuto per le chiamate vocali
· €0,02 per ogni messaggio di testo (SMS)
· €0,05 per ogni MB di navigazione su internet.
Il tetto per i costi delle chiamate ricevute sarà deciso entro l’anno e ci si aspetta che tali costi siano considerevolmente più bassi rispetto a quelli previsti per le chiamate effettuate.
Se gli operatori possono dimostrare che non sono in grado di recuperare i loro costi, incidendo sui prezzi interni, le autorità nazionali di regolamentazione potrebbero autorizzare gli operatori ad imporre, in casi eccezionali, maggiorazioni minime al fine di recuperare questi costi. I deputati hanno avuto garanzie che le autorità nazionali di regolamentazione avranno i mezzi per modificare o respingere le sovrattasse.
Per proteggere il settore da abusi, come ad esempio il “roaming permanente”, gli operatori potranno, in talune circostanze, essere autorizzati ad addebitare una tariffa di lieve entità, più bassa rispetto agli attuali tetti, sulla base del principio dell'”uso corretto”. I dettagli precisi saranno definiti dalla Commissione e dalle autorità per le telecomunicazioni.
Con riferimento alla neutralità della rete, invece, numerosi emendamenti sono stati respinti dalla camera di Strasburgo. Alla luce delle norme approvate ieri, gli operatori internet potranno offrire servizi specializzati (per esempio riservando una parte di banda per determinati servizi specifici) solo se tali servizi non comportano ricadute negative sulla rete.
I deputati hanno assicurato che i provider di servizi internet dovranno infine fornire agli utenti, che stanno per firmare contratti su servizi di accesso a internet fissi o mobili, una spiegazione chiara sulle velocità di download e upload (rispetto a quelle pubblicizzate) che possono aspettarsi dal servizio. Ogni differenza evidente darà diritto a compensazioni, quali l'estinzione del contratto o l'ottenimento di un rimborso. Spetterà alle autorità nazionali di regolamentazione verificare se eventuali differenze possano o meno costituire una violazione del contratto.
Alla luce del voto dell’Europarlamento, il vice-presidente e responsabile per il mercato unico digitale Andrus Ansip e il Commissario per l’economia digitale Oettinger hanno espresso il loro apprezzamento per il voto favorevole da parte della Plenaria di Strasburgo