Consiglio europeo: ancora un nulla di fatto
I capi di stato e di governo dei paesi UE, riuniti per l'ultima volta dell'anno sotto presidenza italiana, hanno preferito fare "surplace" sulla questione dello scorporo dei fondi nazionali messi a contributo del Piano Juncker sugli investimenti, nonostante le ripetute avances di Matteo Renzi per ottenere una presa di posizione più definita.
Tutto rinviato all'anno prossimo, ma è chiaro sin d'ora che tuttalpiù ci sarà un via libera per quei fondi che andranno ad alimentare il "nocciolo duro" destinato a fare da garanzia per gli investimenti effettivi, pubblici o privati, mentre sembra escluso che possa andare in porto la richiesta italiana di uno scorporo dal calcolo del deficit e del debito degli investimenti pubblici come Renzi li ha evocati in aula alla vigilia del Consiglio europeo, per opere pubbliche, dissesto idrogeologico, scuole eccetera.
La "battaglia sulla flessibilità", insomma, non si è risolta durante il semestre, nonostante i vari angoli d'attacco e le condizioni dell'economia europea, ancora alle prese con una modestissima crescita complessiva e con alcuni paesi, tra cui il nostro, in stagnazione.
Bisognerà ora attendere il 13 gennaio, giorno peraltro in cui Renzi presenterà al Parlamento europeo il bilancio del semestre si presidenza, perché la Commissione formalizzi la sua proposta legislativa per dare vita concreta al Piano Juncker e avviarne così l'iter di aprovazione. Se ci saranno margini interpretativi nella dinamica Parlamento europeo-Consiglio dei Ministri, anche alla luce del "fitness check" appena avviato dalla Commissione sull'applicazione del Patto di stabilità e crescita, ben vengano. Ma le prospettive non sono molto incoraggianti.
Si è così chiuso di fatto, anche se il passaggio di testimone formale alla Lettonia avverrà il primo gennaio 2015, il semestre di Presidenza italiano del Consiglio UE, e vi sarà tempo per farne un bilancio accurato, tanti sono stati i fronti aperti, nonostante il periodo di transizione e di ricambio dei vertici istituzionali UE coinciso col periodo luglio-dicembre 2014. E probabilmente sarà il Presidente Napolitano stesso a trarne uno, durante l'importante e atteso - per le ragioni a tuti note - discorso di fine anno.
Per parte nostra, con questo numero formuliamo a chi legge i migliori auguri di Buon Natale e Buon Anno, dando appuntamento alla ripresa dell'attività europea a gennaio.
Gianfranco Dell’Alba
Settimana dal 15 al 19 dicembre 2014
L’Accade all’UE di questa settimana, l’ultimo prima della pausa natalizia, rendiconta l’attività delle Istituzioni europee della settimana scorsa.
La pubblicazione del bollettino di informazione sull’attività delle Istituzioni europee riprenderà il 12 gennaio 2015.
Cogliamo l’occasione per augurarvi Buon Natale e Felice 2015 !