Si pubblica nella sezione documenti l'Accade all'UE di questa settimana, di cui si riporta di seguito l'editoriale e la settimana.
Italia: Il cerchio si stringe
Si moltiplicano gli attacchi alla “tenuta” economica del nostro paese e i moniti a rimboccarsi le maniche sulle riforme con minacce neanche tanto velate di non voler fare altri “sconti” all’Italia. Non è passato giorno nell’ultima settimana senza che questo concetto fosse ribadito ora da Juncker, con qualche tracotanza, ora da Katainen o da Moscovici e per ultimo dal governatore della Bundesbank, Weidmann, con un’intervista a gamba tesa su “Repubblica”.
Non è esattamente un buon viatico per la fine della Presidenza italiana, tanto che all’ultimo consiglio Ecofin della settimana scorsa il Ministro Padoan è dovuto restare sulla difensiva anche sullo spinoso -e ad oggi congelato- argomento dello scorporo degli investimenti dal calcolo di deficit / debito ai fini dell'applicazione del Patto di Stabilità.
Si ha l’impressione che, anche a causa della crisi greca, ci sia qualche pentimento sul via libera concesso all’Italia sulla legge di stabilità 2015 e si abbia l’intenzione di voler stringere la cinghia già a marzo prossimo.
Nel mirino anche la strategia del Presidente BCE sul quantitative easing che, maggioritaria al Consiglio di Amministrazione della Banca centrale, incassa molti distinguo non solo dai banchieri, ma anche dal mondo politico.
E meno male che Draghi c’è.
Importante su questo tema l’appuntamento del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre, tappa finale del semestre di Presidenza italiana.
All’ordine del giorno in particolare l’approvazione “politica” del piano Juncker dove alcuni snodi non ancora da sciogliere, prima di avviare le procedure formali di adozione per un avvio effettivo non prima di giugno 2015.
Vedremo in quella sede se i margini di manovra si allargheranno o se invece ne uscirà una proposta più restrittiva come sembrano chiedere, incredibile ma vero, alcuni stati membri.
Gianfranco Dell’Alba
La Settimana dal 15 al 19 dicembre
La Presidenza italiana ormai volge al termine: quella che si apre il 15 dicembre sarà l'ultima settimana di lavoro delle Istituzioni europee sotto Presidenza italiana.
A Strasburgo si riunisce il Parlamento europeo con, all'ordine del giorno, tra l'altro, il voto sulla mozione, approvata in commissione ENVI, che respinge la proposta di Direttiva della Commissione europea che stabilisce i metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione ai sensi della Direttiva 98/70/CE relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel.
Inoltre, il 18 e il 19 si riunirà il Consiglio europeo, durante il quale i Capi di Stato e di Governo discuteranno anche del cd "Piano Juncker" e, ancora una volta, dei margini di flessibilità, che molti vorrebbero restringere (come descritto nell'editoriale di questo numero).
Infine, il 17 dicembre si riunisce a Bruxelles il Consiglio Ambiente, durante il quale la Presidenza italiana proverà a raggiungere alcuni importanti risultati; come l'orientamento generale sulla Direttiva sulla limitazione delle emissioni nell'aria di alcuni inquinanti da medi impianti di combustione, e l'accordo politico sulle nuove regole sulle emissioni di CO2 delle navi.
In ultimo, mentre l'Accade all'UE sarà pubblicato anche lunedi' prossimo, 22 dicembre, con il resoconto di questa settimana, la pubblicazione di questa rubrica verrà sospesa dopo questo numero. Tornerà con l'Accade all'UE che verrà pubblicato il 12 gennaio 2015. Buone vacanze a tutti!
Matteo Carlo Borsani