Nei giorni scorsi è stato presentato dal Governo e approvato dalla Camera dei Deputati, durante l'esame del disegno di legge di conversione del DL Mezzogiorno, un emendamento recante modifiche al credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.
L'emendamento accoglie in toto le richieste di Confindustria, espresse da ultimo anche nel corso dell'Audizione parlamentare del 19 gennaio scorso sul DL Mezzogiorno, con l'obiettivo di rafforzare la portata applicativa e l'efficacia dell'incentivo eliminando i principali vincoli al suo utilizzo da parte delle imprese.
Il provvedimento passerà ora all'esame del Senato per l'approvazione definitiva entro il prossimo 28 febbraio (data di scadenza della delega).
In allegato una sintesi del provvedimento
Credito d'imposta Mezzogiorno.pdf|Visualizza dettagli
Modificato il da Francesco Ungaro 954B265C-5E5F-4465-C125-73DB00523D03
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Si è tenuta nei giorni scorsi la riunione del Sottocomitato Mezzogiorno relativo all'accordo di Partenariato 2014-20 dei Fondi strutturali europei.
Obiettivo dell’incontro, discutere lo stato di avanzamento dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali dedicati al Mezzogiorno e le prospettive per il futuro della politica di coesione.
In allegato la nota di sintesi e le slides presentate durante la riunione.
Sottocomitato Mezzogiorno 3 ott.pdf|Visualizza dettagli Slides Sottocomitato Mezzogiorno 03_10_2017.pdf|Visualizza dettagli
Modificato il da Giulia Bollino D105D37A-A55B-4C2E-C125-7855004C4451 [email protected]
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Si segnala la pubblicazione in GU del decreto MISE 31 maggio 2017, n. 115 Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell'articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni.
regolamento MISE registro aiuti di stato.pdf|Visualizza dettagli
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Il Dipartimento per le Politiche di Coesione ha avviato i lavori per la redazione dell'Accordo di Partenariato 2021-2027, il documento con cui l'Italia sarà chiamata a definire la propria strategia, le priorità e le modalità di impiego dei fondi strutturali europei per il prossimo ciclo di programmazione.
I lavori sono in corso e termineranno in autunno: nella nota allegata la sintesi dello stato di avanzamento dei lavori.
I documenti presentati fino ad ora sono disponibili cliccando qui
Nota Copre_AP 2021 2027.pdf|Visualizza dettagli
Modificato il da Giulia Bollino D105D37A-A55B-4C2E-C125-7855004C4451 [email protected]
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E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno.
Fra i temi affrontati in questo numero:
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Approvata la manovra 2019
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Stato di avanzamento della programmazione 2014-20
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A Matera incontro annuale con la Commissione europea sull'attuazione dei fondi strutturali
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Al via anche le ZES in Puglia e Basilicata
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Via libera al voucher digitalizzazione
Come di consueto, nella sezione Incentivi e agevolazioni, una selezione degli strumenti attualmente disponibili a valere sulla programmazione 2014-20 dei fondi strutturali europei, e, in allegato, le attività promozionali di Export Sud attualmente aperte.
Per leggere e scaricare il Dossier: Aggiornamento Dossier Mezz_Settembre 2018.pdf|Visualizza dettagli
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Convegno “Diamo credito alle imprese. Verso il 2020 – Aziende, banche e fonti di finanziamento per la crescita della Basilicata”, Matera 27 gennaio 2017 ore 9.30.
Diamo Credito alle Imprese_save-the-date_27012017.pdf|Visualizza dettagli
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Il Programma "Iniziativa PMI" rappresenta uno strumento finanziario innovativo previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) che permette di combinare i fondi gestiti a livello nazionale (o regionale) con risorse del programma europeo COSME (Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises) e risorse del Gruppo BEI.
L’Italia ha messo a disposizione di questo progetto 100 milioni di Fondi strutturali FESR, a cui il Governo ha aggiunto altri 102,5 milioni: 202,5 milioni in tutto di contributo statale. Grazie all’innovatività dello strumento finanziario Iniziativa PMI, basato sulla tecnica della cartolarizzazione di crediti esistenti e grazie all’intervento di BEI e FEI, circa 1,2 miliardi di nuovi prestiti a tassi favorevoli sarà erogato a PMI operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Come funziona l’Iniziativa PMI in Italia
Nel dettaglio, l’Iniziativa PMI (SME Initiative) adottata dall’Italia si basa sullo strumento finanziario della cartolarizzazione di crediti esistenti per liberare risorse di banche e altri intermediari finanziari per la concessione di nuovi prestiti alle piccole e medie imprese. Gli intermediari selezionati dal Fondo europeo per investimenti (FEI, controllato BEI) avranno la possibilità di cartolarizzare tali portafogli, cioè cederli a una società veicolo (SPV, Special purpose vehicle), che si finanzierà tramite l’emissione di obbligazioni (ABS, asset backed securities). A sottoscrivere le obbligazioni saranno la BEI (tranche senior) ed il FEI (tranche mezzanine). La partecipazione di BEI e FEI, con l’utilizzo del proprio bilancio, sarà possibile grazie all’ulteriore intervento del FEI che, come gestore dell’iniziativa, sottoscriverà parte delle obbligazioni junior (più rischiose) utilizzando sia i 202,5 milioni messi a disposizione dallo Stato italiano sia il contributo di quattro milioni messo a disposizione dalla Commissione Europea con il programma COSME.
Di fatto, invece che essere destinati al finanziamento diretto di progetti di imprese per pari importo (202,5 milioni), la risorse nazionali agiscono da catalizzatore per fondi BEI e FEI: lo Stato si assume il rischio delle prime perdite di un portafoglio esistente, permettendo cosi l’intervento del gruppo BEI per oltre un miliardo. Con un effetto leva positivo per l’economia italiana e un uso efficace delle risorse comunitarie.
Ma come si arriva ad avere nuova finanza per le PMI nel Mezzogiorno? Grazie al duplice ruolo degli intermediari finanziari selezionati che da un lato grazie alla cartolarizzazione dei crediti esistenti possono liberare capitale di vigilanza da reimpiegare per nuovi finanziamenti. Dall’altro lato, grazie al miglioramento dei ratios patrimoniali, dovranno concedere nuovi prestiti a PMI (incluse le microimprese) nelle otto regioni menzionate per un importo pari ad un multiplo delle risorse pubbliche utilizzate. In pratica l’utilizzo combinato di risorse europee e nazionali ha un effetto leva finale di circa uno a sei. Invece di poco più di 200 milioni arriverà ad almeno 1,2 miliardi di nuova finanza all’economia.
Nei prossimi giorni il FEI pubblicherà un invito a manifestare interesse finalizzato a selezionare gli intermediari finanziari ammissibili (banche, istituti di garanzia, società di leasing).
Per maggiori informazioni cliccare qui e qui.
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E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno
Fra i temi affrontati in questo numero:
- Nota di aggiornamento al DEF: interventi in favore del Mezzogiorno
- Relazione dell'Agenzia per la Coesione sui conti pubblici territoriali
- II edizione Piano Export Sud: avvio delle attività
-Start up innovative al Sud: crescita e dimensioni
Per visionare e scaricare il dossier cliccare qui Aggiornamento Dossier Mezz Settembre 2017.pdf
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Il Vice Presidente Alessandro Laterza interviene nel dibattito aperto dall'intervento del Ministro Trigilia all'Accademia dei Lincei sulle responsabilità della classe dirigente meridionale nei ritardi del Mezzogiorno. In allegato l'intervista e il testo integrale dell'intervento del Ministro Trigilia.
Laterza Lincei Sud.pdf|Visualizza dettagli Leconomia-reale-nel-Mezzogiorno.pdf|Visualizza dettagli
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A seguito di contraddittorio con le Autorità italiane sullo stato di avanzamento della messa in regola delle discariche dichiarate non conformi alle direttive europee 77/442 e 91/96, la Direzione generale Ambiente della Commissione europea ha cancellato 25 di questi siti dall’elenco di quelli ritenuti abusivi ai sensi della sentenza del 2 dicembre 2014 con cui la Corte di giustizia UE ha condannato il nostro Paese a corrispondere una rilevante penalità semestrale.
La maggior parte dei siti esclusi dalla condanna, ben 14, riguarda la Regione Campania, 4 l'Abruzzo, 3 il Lazio, e una a testa la Sicilia, l'Umbria, il Veneto e la Toscana. L’elenco nominativo è disponibile cliccando il seguente link.
Pertanto, dalla lista iniziale che contava 200 siti in infrazione, con una prima sanzione semestrale a carico del bilancio nazionale di 39,8 milioni di euro, ad oggi rimangono 77 discariche abusive distribuite in diverse regioni italiane (23 in Calabria, 14 in Abruzzo, 11 in Campania, 10 in Sicilia, 6 nel Lazio, in Puglia e in Veneto, una nelle Marche), cui corrisponde un costo per il quinto semestre successivo alla sentenza di 16 milioni di euro.
Si tratta di ingenti somme, alla cui copertura, peraltro, si fa spesso fronte mediante l’improprio utilizzo di risorse destinate alla politica di coesione. La progressiva riduzione dei siti abusivi è perciò un risultato importante, determinando la diminuzione di costi ambientali ed economici inaccettabili per i contribuenti e favorendo al contempo un corretto impiego delle risorse disponibili in favore di risanamento, sviluppo e investimenti.
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La Commissione europea ha presentato il progetto di bilancio per l'esercizio 2018, che prevede impegni per 161 miliardi di euro per stimolare la creazione di posti di lavoro, in particolare per i giovani, e incentivare la crescita e gli investimenti strategici. Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Unione europea dovranno ora discutere congiuntamente questa proposta.
Il progetto di bilancio dell'UE comprende due importi (impegni e pagamenti) per ciascun programma da finanziare. Per "impegni" si intendono i finanziamenti che possono essere stabiliti nei contratti in un determinato anno, mentre i "pagamenti" sono gli importi effettivamente erogati. Nel progetto di bilancio 2018 gli impegni rappresentano 161 miliardi di EUR (+1,4% rispetto al 2017) e i pagamenti 145 miliardi di EUR (+8,1% rispetto al 2017). Dopo l'avvio lento dei primi anni, si prevede che i programmi dei fondi strutturali e di investimento dell'UE del periodo 2014-2020 raggiungano nel 2018 la velocità di crociera, conformemente agli impegni concordati dagli Stati membri e dal Parlamento europeo. Questo spiega l'aumento dell'8,1% dei pagamenti complessivi rispetto al bilancio 2017.
Tra i principali capitoli di spesa, si sottolineano:
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Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS): nel 2018 la Commissione propone di alimentare il fondo di garanzia del FEIS con ulteriori 2 miliardi di euro.
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Fondi SIE: il bilancio dell’UE assegna 55,4 miliardi di euro ai fondi strutturali e di investimento a favore delle regioni e degli Stati membri e quasi 59,6 miliardi allo sviluppo rurale.
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Programma ERASMUS +: Il progetto di bilancio 2018 riserva a tal fine 2,3 miliardi di euro , con un aumento del 9,5% rispetto al bilancio 2017.
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Garanzia Giovani: nel periodo 2017-2020 dovrebbero essere destinati a questa iniziativa ulteriori 1,2 miliardi di EUR, di cui 233 milioni di EUR inclusi nel progetto di bilancio 2018 e 500 milioni di euro nel bilancio rettificativo per l'esercizio 2017.
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Sicurezza: per il periodo 2017-2019 è stato iscritto in bilancio un totale di 90 milioni di euro per finanziare la ricerca collaborativa in tecnologie e prodotti di difesa innovativi.
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Il 15 e 16 novembre si è tenuto il Consiglio Affari generali. La sessione del 16 novembre è stata dedicata alla politica di coesione. In particolare sono state adottate le conclusioni sulla politica di coesione, Fondi strutturali e d’investimento europei. Obiettivo della Presidenza slovacca del Consiglio dell’UE è stato, in linea generale, fare il punto degli sviluppi recenti e in corso della politica di coesione al fine di definire gli elementi portanti per il futuro della politica.
In particolare, il Consiglio ha riconosciuto come la politica di coesione costituisca la principale politica di investimento a livello UE ma ha rilevato alcune carenze in termini di pertinenza, monitoraggio, efficacia e coerenza delle azioni intraprese, e sottolineato l’esigenza di potenziare la capacità amministrativa a livello di gestione dei programmi e di diminuire costi e oneri amministrativi per i beneficiari.
I Ministri hanno ricordato, tra le altre cose, come il sostegno finanziario nel quadro dei programmi del FESR abbia aiutato 400mila PMI a sopportare le conseguenze della crisi economica e finanziaria e ad aumentare competitività ed esportazioni attraverso l’innovazione. Il Consiglio ha anche valutato positivamente i nuovi elementi della politica di coesione 2014-2020, quali: il quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione, la concentrazione tematica, le condizionalità ex ante e il collegamento con la governance economica dell’UE.
Interessante e in linea con la posizione di Confindustria e con il lavoro condotto dal Gruppo di Alto livello sulla semplificazione dei fondi SIE, l’impegno del Consiglio a operare una semplificazione sostanziale, con una riduzione significativa dei costi e degli oneri amministrativi nel periodo post-2020. In particolare, il Consiglio ritiene che occorrano una serie di norme semplici, chiare e agili per i fondi SIE con un’enfasi accentuata su un approccio integrato, assicurando nel contempo che ciascun fondo possa conseguire in maniera efficace ed efficiente i propri obiettivi specifici.
Per i Ministri, le norme relative ai fondi SIE e le norme applicabili ad altri fondi dell’UE (in particolare le norme sugli aiuti di Stato) dovrebbero essere ulteriormente allineati gli uni agli altri in modo da semplificare l’attuazione dei fondi per i beneficiari.
Per il futuro, il Consiglio si impegna ad approfondire alcune delle possibile caratteristiche future della politica, tra cui: 1. un’ulteriore facilitazione dell’assorbimento e uso delle opzioni semplificate in materia di costi, accompagnati da requisiti chiari in materia di controllo e audit; 2. un modello di gestione condivisa più semplice e razionalizzato, allo scopo di rafforzare ulteriormente l’approccio orientato ai risultati; 3. una valutazione sul fatto che gli insegnamenti da trarre dai meccanismi di erogazione utilizzati in altri settori politici dell’UE possano o meno contribuire a migliorare l’efficacia della politica di coesione; 4. un’applicazione più ampia della proporzionalità.
Infine, i ministri si sono impegnati a tenere un dibattito politico regolare sulla preparazione delle politica di coesione per il periodo successivo al 2020. In particolare, hanno sottolineato come la futura politica dovrà tenere in debito conto la necessità di salvaguardare la crescita, i posti di lavoro e gli sforzi fatti per colmare i divari regionali e dovrà dotarsi di un insieme di regole più semplici per rafforzare il potenziale della politica e rendere i risultati più tangibili per i cittadini.
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Provvedimenti di carattere nazionale
1) Decreto Legge n. 35 del 30 aprile 2019 (Misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria)
Lo scorso 30 maggio la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione in legge del decreto legge n. 35 del 30 aprile 2019 recante misure emergenziali per il servizio sanitario della regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria. Il provvedimento è successivamente passato all'esame della Commissione Sanità del Senato della Repubblica, che ha nominato relatrice la Sen. Maria Castellone (M5s).
Si allega il testo attualmente in discussione al Senato.
DL Calabria-AS1315.pdf|Visualizza dettagli
2) Decreto Legge n. 34 del 2019 (Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi) - Emendamenti approvati
E' stato approvato l'emendamento all'art. 14 (enti associativi assistenziali) che riconosce agli enti associativi assistenziali, non rientranti nella disciplina specifica del Terzo Settore, la possibilità di continuare a fruire dell'agevolazione consistente nella decommercializzazione dei corrispettivi specifici per attività istituzionali a favore degli iscritti.
Si allega il testo degli emendamenti approvati.
DL Crescita - approvati 12 giugno.pdf|Visualizza dettagli
Attività delle Conferenze - i documenti più rilevanti per le politiche della salute
1) Conferenza delle Regioni - 9 maggio 2019
Approvato il documento di posizione delle Regioni e delle Province Autonome sul disegno di legge di conversione in legge del decreto legge n. 35 del 30 aprile 2019 recante misure emergenziali per il servizio sanitario della regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria.
Regioni Doc audizione-DL Calabria.pdf|Visualizza dettagli
2) Conferenza Stato - Regioni - 6 giugno 2019
- Sancita intesa sulla proposta del Ministero della salute di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l'anno 2019.
- Sancita intesa sulla proposta del Ministero della salute di deliberazione CIPE relativa alla ripartizione alle Regioni delle quote vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l'anno 2019.
- Sancito accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sulla proposta del Ministro della salute di linee progettuali per l'utilizzo da parte delle Regioni delle risorse vincolate, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l'anno 2019.
- Sancita intesa sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, di ripartizione delle quote premiali per l'anno 2019.
- Sancita intesa sulla proposta del Ministero della salute di ripartizione dei fondi, di cui agli articoli 10 comma 8, 12 comma 4, 16 comma 3 e 17 comma 2 della legge 1 aprile 1999, n. 91. anno 2019.
- Sancita intesa sullo schema di decreto del Ministro della salute sul finanziamento di specifici obiettivi connessi all'attività di ricerca, assistenza e cura relativi al miglioramento dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
Documenti/Ricerche/Notizie in sanità esterni al Sistema confederale
1) Corte dei Conti - Rapporto coordinamento di Finanza Pubblica 2019
Il 29 maggio 2019, al Senato della Repubblica, la Corte dei Conti ha presentato il "Rapporto 2019 sul coordinamento della finanza pubblica". Con riferimento alla sanità, la Corte ha sottolineato che: "il settore sanitario ha ottenuto risultati importanti nell'azione di risanamento dei conti, ma deve confrontarsi oggi con le necessità poste da: innovazioni in grado di migliorare la qualità delle cure; vincoli sulla disponibilità di risorse; il persistere (e, in alcuni casi, l'aggravarsi) di squilibri territoriali nella garanzia dei LEA".
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Si è tenuta nei giorni scorsi la terza riunione del Comitato di sorveglianza ed accompagnamento dell'Accordo di Partenariato sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2014-2020, presieduto dall’Agenzia per la coesione territoriale e dal Dipartimento per le politiche di coesione, con la partecipazione delle Amministrazioni regionali e nazionali titolari di Programmi, dei rappresentanti della Commissione Europea e del Partenariato istituzionale economico e sociale.
In allegato, la nota di sintesi della riunione.
Stato Attuazione AP luglio 2017.pdf|Visualizza dettagli
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Il 10 settembre scorso sono stati firmati i Patti per il Sud anche con la Regione Puglia e la Regione Sicilia.
Il Patto per la Puglia alloca circa 5,7 miliardi di euro. Nello specifico, gli interventi previsti attengono a: "Infrastrutture" (866,4 milioni di euro), "Ambiente" (1,7 miliardi di euro), "Sviluppo economico e produttivo" (1,4 miliardi di euro), "Turismo, Cultura e Valorizzazione Risorse Naturali" (451 milioni di euro), "Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione" (1,1 miliardi di euro) ed, infine, alla voce "Altro, completamenti" (212 milioni).
Anche le risorse del Patto per il Sud con la Regione Sicilia ammontano a circa 5,7 miliardi di euro: “Infrastrutture” (866,4 milioni di euro), “Ambiente” (1,7 miliardi di euro), “Sviluppo economico e produttivo” (1,4 miliardi di euro), “Turismo e Cultura” (451 milioni di euro) e “Sicurezza, legalità e vivibilità del territorio” (119 milioni di euro).
Ad oggi i Patti siglati sono 11: Abruzzo (1,5 mld), Campania (9,5 mld), Basilicata (3,8 mld), Calabria (4,9 mld), Molise (727,7 milioni), Puglia (5,7 mld), Sicilia (5,7 mld), Bari (657 milioni), Reggio Calabria (657 milioni), Palermo (771 milioni) e Catania (739 milioni). Infine, il Contratto istituzionale di sviluppo di Taranto attiva risorse per 864 milioni.
Nelle prossime settimane si dovrebbe procedere alla firma dei restanti quattro Patti: Sardegna, Cagliari, Messina e Napoli.
Modificato il da Francesco Ungaro 954B265C-5E5F-4465-C125-73DB00523D03
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Nella seduta dello scorso 1 dicembre, il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato i Piani Operativi dei Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti, delle Politiche Agricole e dell'Ambiente, per 20,8 miliardi nell'ambito del Fondo Sviluppe FSC.pdf">Visualizza dettagli Lista Interventi Infrastrutture FSC.pdf|Visualizza dettagli
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E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno.
Fra i temi affrontati in questo numero:
- Approvazione del Dl n.91/207 Sviluppo Sud
- Il futuro della politica di coesione post 2020: Position paper di Confindustria e delle istituzioni europee
- Conclusioni del 7° Forum sulla coesione a Bruxelles
- Riunioni dei Comitati di Sorveglianza PON nazionali
Per visionare e scaricare il dossier cliccare qui Aggiornamento Dossier Mezz Giugno 2017.pdf|Visualizza dettagli
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Si mantiene stabile il valore delle esportazioni delle province e delle regioni del Mezzogiorno nel primo semestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,1%): il Sud ha, infatti, esportato merci per un valore pari a 21,2 miliardi di euro (pari all’10,2% del totale nazionale, che ha un valore assoluto di circa 206 miliardi di euro). A crescere è soprattutto il valore delle esportazioni del Mezzogiorno continentale (11,1%), al contrario di quello insulare (-23,1%), che ne perde, viceversa, una quota significativa (pari a oltre 1,5 miliardi di euro).
4 regioni su 8 registrano valori positivi: particolarmente alto è l’incremento di Molise (+92,8%) e Basilicata (+82,7%), le due regioni con le variazioni tendenziali più significative strettamente connesse al proseguo della ripresa dell’automotive, avviatasi già lo scorso anno. Il settore degli autoveicoli registra, infatti, una crescita in Molise pari al 66% e dell’114,5% in Basilicata. Seguono poi Abruzzo (+13,6) e Calabria (+6,1%).
In caduta libera, invece, il valore dell’export di Sardegna (-30,5%) e Sicilia (-18,6%) che continuano a risentire della contrazione delle vendite di prodotti petroliferi: il settore dei prodotti raffinati (coke e prodotti petroliferi) registra, infatti, un calo rispettivamente di -33,6% e -26,9%. Siracusa e Cagliari sono, non a caso le province che contribuiscono maggiormente alla diminuzione delle vendite sui mercati esteri. In calo anche l’export in Puglia (-2,7%) e Campania (-0,3%), quest’ultima con una variazione più contenuta. In particolare, la Puglia, dopo un periodo di lenta e lieve crescita torna a registrare valori negativi: fa registrare cali nell’agroalimentare (-29%); nei prodotti di estrazione mineraria (-43%); nei prodotti di metallo (-27,5%) e nei prodotti petroliferi (-56,7%).
Guardando il dato settoriale della macroarea meridionale, cresce lievemente la manifattura (+0,3%), con un valore pari a circa il 10% di quello nazionale, mentre sono in calo agroalimentare (-4,2%) e, soprattutto, i prodotti di estrazione mineraria (-28,8%).
Scendendo ancora di più nel dettaglio della manifattura del Mezzogiorno, tra i settori che registrano una variazione negativa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno emergono il settore dei tessili e delle pelli (-4,2%); il legno e prodotti in legno (-8,3%); le sostanze chimiche (-12,3%); i coke e i prodotti raffinati (-30,7%). Al contrario, aumentano il loro export il settore farmaceutico (+9,3%); i metalli (16,6%); i mezzi di trasporto (28,6%).
Su base provinciale, guardando alle singole tipologie di merce, le variazioni delle esportazioni percentuali più significative rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente si osservano nelle seguenti province:
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· Agroalimentare: Bari (-64,4%)
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· Estrazione mineraria: Taranto (-92,4%);
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· Manifattura: Potenza (+101,7%); Campobasso (+118,8%)
Le principali province esportatrici (da 500 mln € per trimestre in su) presentano i seguenti andamenti sul totale:
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· Chieti (+14,5%)
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· Cagliari (-31,6%)
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· Napoli (+4,7%)
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· Salerno (-5%%)
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· Bari (-7,1%)
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· Siracusa (-24,7%)
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· Messina (-19,5%
Negativi, tuttavia, i valori di Taranto, sia per quanto riguarda l’estrazione di minerali sia per la manifattura.
Si conferma anche in questa prima parte dell’anno la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati che ha pesato in modo significativo, come già detto, in Sicilia e in Sardegna quest’ultima la regione d’Italia che ha registrato la variazione tendenziale più bassa in assoluto. Sia Siracusa che Cagliari registrano una ripresa nei prodotti di estrazione, ma continua la diminuzione in quelli di manifattura. Guardando, infine, ai mercati di destinazione, rispetto al I semestre 2015, le regioni meridionali registrano una crescita del 5,2% con riferimento alle esportazioni nell’Ue ed in particolare verso i Paesi Bassi (+20,8%) e la Spagna (+23,8); aumentano, in particolare, le esportazioni verso gli Stati Uniti (+77,3%), mentre diminuisce il valore dell’export soprattutto verso la Turchia (-38,5%) e il Medio Oriente (-28,2%), proseguendo una tendenza già avviata nei trimestri precedenti.
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E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno.
Fra i temi affrontati in questo numero:
-Il bilancio Ue 2021-2017: le proposte della Commissione
-Le proposte della CE sui Regolamenti dei Fondi strutturali 2021--2027
-Programmazione Fondi strutturali 2014-20: stato di attuazione del Mezzogiorno
-Il Mezzogiorno nel Rapporto Istat 2018
-ZES Campania e Calabria: firmati i DPCM
Per scaricare il Dossier Aggiornamento Dossier Mezz_Maggio2018_.pdf|Visualizza dettagli
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E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno.
Fra i temi affrontati in questo numero:
- Assise Confindustria: i punti chiave per il rilancio del Paese
- Check up Mezzogiorno: focus Campania
- Politica di Coesione: avvio del dibattito sul Quadro Finanziario post 2020
- Delibere CIPE sul Fondo Sviluppo e Coesione
- Resto al Sud: primi dati sulla misura
- ZES: pubblicato DPCM in Gazzetta Ufficiale
Per visionare e scaricare il dossier cliccare qui Aggiornamento Dossier Mezz Febbraio 2018_.pdf|Visualizza dettagli
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Si è tenuto a Napoli, lo scorso 4 maggio, l’evento “Italy is Now and next! Imprese, venture capital e private equity nel Sud del Paese” organizzato da Confindustria in collaborazione con il Governo.
L’iniziativa - che si è svolta presso la sede dell’Unione Industriali di Napoli - è stata dedicata ad approfondire le prospettive di sviluppo del Mezzogiorno nonché i benefici per le imprese derivanti dal private equity e dal venture capital e gli ostacoli che frenano l’apertura delle stesse a capitali esterni.
All’evento, rivolto alle imprese del Mezzogiorno ad alto potenziale di crescita e interessate a dialogare con fondi di investimento, hanno partecipato il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti e il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto. Per Confindustria era inoltre presente, tra gli altri, il Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali, Stefan Pan.
All’iniziativa hanno partecipato 11 fondi di investimento e circa 40 imprese e start-up innovative, provenienti dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e attive nei principali settori e filiere di interesse per l’economia del Mezzogiorno (in particolare aerospazio, automotive, meccanica, siderurgia, abbigliamento, arredamento, alimentare e turismo).
La giornata si è svolta in due sessioni: la prima incentrata su un confronto a porte chiuse tra Governo, imprese del Mezzogiorno e fondi di investimento; la seconda dedicata a incontri individuali tra le imprese partecipanti e i fondi ovvero il Team del Programma Elite di Borsa Italiana. Nel complesso sono stati realizzati oltre 70 incontri che hanno coinvolto circa la metà delle imprese presenti.
In allegato la documentazione distribuita in occasione dell’incontro.
Napoli 4 maggio 2017 - Intervento AIFI.pdf|Visualizza dettagli Finance for Growth - Brochure MEF.pdf|Visualizza dettagli
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INFOSALUTE APRILE 2019
Documenti/iniziative di Confindustria
Audizione di Confindustria sull'indagine conoscitiva in materia di fondi sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale.
Il 9 aprile 2019 la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha visto l'audizione di Confindustria sull'indagine conoscitiva in materia di fondi sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale.
Nel corso dell'audizione Confindustria ha sottolineato che potenziare la sanità integrativa - che oggi assiste più di 10 milioni di persone - non significa penalizzare la sanità pubblica, ma piuttosto rendere più efficiente la spesa sanitaria privata (circa 40 miliardi di euro). I due sistemi, infatti, devono essere strategicamente integrati ma rispondere a logiche e regole indipendenti uno dall'altro. E' stato, inoltre, evidenziato che ipotesi di limitazione delle prestazioni rimborsabili e di riduzione dei benefici fiscali e previdenziali avrebbero effetti negativi sia sull'adesione dei cittadini/lavoratori ai fondi, sia sul versante della sostenibilità dei fondi stessi, sia sul piano della trasparenza per lo Stato, dal momento che i fondi sanitari per erogare i rimborsi chiedono la documentazione di spesa, consentendo l'emersione del sommerso "cash".
Confindustria, infine, ha sottolineato la necessità di uno sviluppo ordinato e trasparente della sanità integrativa, anche iniziando a riflettere sull'architettura di un sistema di vigilanza che assicuri efficienza, certezza della gestione economica-finanziaria e tutela degli iscritti.
Confindustria-memoria e allegato indagine fondi sanitari 9.04.19.pdf|Visualizza dettagli Confindustria-intervento su indagine fondi sanitari 9.04.19.pdf|Visualizza dettagli
Provvedimenti di carattere nazionale
" Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie" (Sunshine Act) - Testo trasmesso al Senato della Repubblica
Si allega il provvedimento (AS 1201) del Sunshine Act approvato lo scorso 4 aprile dalla Camera dei Deputati e trasmesso al Senato della Repubblica per l'avvio dell'iter.
Sunshine Act_AS 1201.pdf|Visualizza dettagli
Eventi/Notizie dal Sistema
Workshop AIOP "Affrontare i problemi del presente per migliorare il futuro della sanità integrativa" del 10 aprile 2019
Il 10 aprile 2019 si è svolto a Genova il workshop " Affrontare i problemi del presente per migliorare il futuro della sanità integrativa" organizzato da Aiop. Obiettivo dell'iniziativa è stato quello di valorizzare il significato dell'assistenza sanitaria integrativa nell'ambito di un Sistema sanitario che è e che deve rimanere universalistico.
Il workshop ha riunito i principali interlocutori del sistema per promuovere un confronto costruttivo sul ruolo che l'assistenza sanitaria integrativa potrebbe sviluppare nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale.
Modificato il da Giulia Bollino D105D37A-A55B-4C2E-C125-7855004C4451 [email protected]
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È stata pubblicata online la nuova guida che RetImpresa, ITACA (Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli appalti e la Compatibilità Ambientale) in collaborazione con La Conferenza delle Regioni hanno realizzato per favorire la conoscenza delle reti di impresa alle stazioni appaltanti delle regioni e in genere a tutti gli operatori economici interessati.
Per scaricare il documento cliccare qui
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E' stato pubblicato il dossier di approfondimento sulle principali questioni riguardanti il Mezzogiorno.
Fra i temi affrontati in questo numero:
- Legge di Bilancio 2018 : misure per il Mezzogiorno
-Tavoli istituzionali su completamento TAP e creazione ZES
- Piano Export Sud : partenza delle attività della seconda edizione
- Pubblicazione del settimo Rapporto UE sulla Coesione Economica, Sociale e Territoriale
- Esiti del Settimo Business Forum tra Confindustria e BDI
Per visionare e scarica il dossier cliccare qui Aggiornamento Dossier Mezz Ottobre 2017.pdf|Visualizza dettagli
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Si allega la sintesi di una recente riunione tenutasi a BusinessEurope sul futuro della politica di coesione: Esiti WG Regional Policy BusinessEurope - Rev.10.03.17.docx|Visualizza dettagli
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