- WD37U Costruzioni di imbarcazioni
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Calendario delle riunioni degli studi di settore 2015
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il calendario delle riunioni destinati all'esame dei prototipi degli studi di settore, pianificate fino al 31 luglio p.v., ivi allegato.
Gli studi del settore delle manifatture interessate dalla revisione sono:
- WD05U Produzione di carne
- WD11U Produzione di olio di oliva da olive prevalentemente non di produzione propri
- WD17U Fabbricazione di imballaggi in materiale plastico,
- WD23U Laboratori di corniciai
- WD25U Preparazione e concia del cuoio e pelle; preparazione e tintura di pellicce
- WD31U Fabbricazione di saponi, detergenti e di agenti organici tensioattivi
- WD36U Siderurgia - Fabbricazione di ferro, acciaio e ferroleghe
- WD37U Costruzioni di imbarcazioni
Gli studi di settore in oggetto, applicabili a decorrere dall'anno di imposta 2015, potranno essere utilizzati dall'Agenzia delle Entrate come strumenti di accertamento presuntivo dei redditi delle imprese del settore interessato (le imprese soggette agli studi settore sono quelle con ricavi inferiore a 5,165 milioni di euro).
Le associazioni di categoria sono invitate a partecipare agli incontri con l'Agenzia delle Entrate, per verificare l'affidabilità dei prototipi di studio di settore. La partecipazione è aperta alle loro imprese associate ed ai loro consulenti fiscali.
Le associazioni potranno inviare, prima dei predetti incontri, alla SOSE (in forma anonima) degli esempi relativi ai modelli degli studi di settore presentati dalle loro imprese associate per le annualità precedenti.
Gli esempi inviati saranno discussi, in forma anonima, nel corso degli incontri in SOSE per testare l'affidabilità dei nuovi prototipi di studi di settore.
Si prega cortesemente di comunicare alla segreteria dell'Area Politiche Fiscali ([email protected]) la volontà dell'associazione di partecipare alle predette riunioni.
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IVA su crediti non riscossiIn merito alla questione del recupero dell’IVA su crediti di modesta entità non pagati (art. 26, co. 2 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633), segnaliamo la recente istanza di consulenza giuridica presentata da ANIGAS e la relativa risposta fornita dall’Agenzia delle entrate. Nella risposta, l’Agenzia delle entrate – pur ribadendo alcune indicazioni già fornite con precedenti documenti di prassi, circa l’individuazione del momento a decorrere dal quale è possibile emettere una nota di variazione in presenza di procedure esecutive rimaste infruttuose – ha tuttavia ammesso la possibilità, in presenza di contratti ad esecuzione continuata o periodica, di variare in diminuzione l’IVA nei casi in cui, a seguito del mancato pagamento, cessino gli effetti del contratto a causa della sua risoluzione giudiziale o di diritto. In particolare, secondo l’Agenzia delle entrate, il verificarsi della condizione contemplata da una clausola risolutiva espressa apposta al contratto, quale il mancato pagamento (art. 1456 c.c.) o l’inutile decorso del congruo termine intimato per iscritto alla parte inadempiente (art. 1454 c.c.) costituiscono il presupposto legittimante l’attivazione della procedura della variazione IVA di cui all’art. 26 del DPR n. 633/1972, con il conseguente recupero dell’imposta addebitata sulle prestazioni effettuate solo dalla società fornitrice per le quali invece il cliente si è reso inadempiente a seguito del mancato pagamento. Questi chiarimenti – pur con qualche apertura – confermano, ad ogni modo, la necessità di una modifica dei presupposti di applicazione dell’art. 26, co. 2 del DPR n. 633/72, su cui Confindustria si sta impegnando da tempo. Nota Agenzia Entrate 16.3.15.pdf Prot. 5233 - Agenzia delle Entrate - Consulenza giuridica perdite su crediti.pdf |
Imbullonati - Impegno dell'Agenzia delle Entrate a riscontrare la correttezza degli accertamenti catastali eseguiti sul territorio
Nel question time di ieri in Commissione finanze alla Camera, il Sottosegretario all'economia, On. Enrico Zanetti ha annunciato che, a seguito della segnalazioni (pervenute da Confindustria) sugli accertamenti catastali sugli immobili industriali operati da alcuni uffici provinciali dell'Agenzia delle entrate, l'Amministrazione finanziaria procederà ad una approfondita analisi sulle modalità applicative della norma sugli "imbullonati" , introdotta con la legge di stabilità 2015 (art. 1, comma 244 legge 190/2014).
Tale verifica è finalizzata a riscontrare:
- le tipologie di impianti ordinariamente presenti negli immobili a destinazione produttiva, per verificarne specificatamente le caratteristiche di immobiliarità e quindi la loro rilevanza catastale;
- l'uniformità dell'operato di tutti gli Uffici provinciali dell'Agenzia delle entrate (Territorio) e la presenza di adeguate motivazioni all'interno dei predetti avvisi di accertamento.
Nell'ambito di tale verifica, l'Agenzia delle Entrate effettuerà futuri incontri con le associazioni interessate, con l'obiettivo di elaborare una nuova circolare di chiarimenti per i suoi uffici provinciali.
Si allega la risposta data dal Sottosegretario all'economia. On. Zanetti. Risposta Q. Time on. Paglia.pdf
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Split payment – Ulteriori chiarimenti dell’Agenzia delle entrateL’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 15/E pubblicata oggi, fornisce nuovi chiarimenti relativi allo split payment, disciplina introdotta dalla Legge di stabilità 2015 per l’assolvimento dell’IVA relativa alle forniture nei confronti della Pubblica Amministrazione. La Circolare – riprendendo i chiarimenti già forniti con le circolari n. 1/E del 9 febbraio 2015 e n. 6/E del 19 febbraio 2015 – meglio delinea i profili applicativi della nuova disciplina. Nello specifico, la circolare:
Si allega il testo della circolare. circolare+15_E+del+13+apr+2015.pdf
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Dichiarazioni d’intento – Modalità di presentazione in doganaCon la risoluzione n. 38/E pubblicata oggi, l’Agenzia delle entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito alle modalità di utilizzo in dogana della dichiarazione d’intento da parte degli esportatori abituali. In particolare, accogliendo una precisa richiesta avanzata da Confindustria, l’Agenzia delle entrate ha ammesso la possibilità che, analogamente a quanto previsto per gli acquisti di beni e servizi da fornitori/prestatori nazionali, una dichiarazione d'intento possa riguardare una serie di operazioni doganali d'importazione, fino a concorrenza di un determinato ammontare da utilizzarsi nell'anno di riferimento. L’Agenzia delle entrate ritiene, pertanto, superato il precedente orientamento di prassi (Risoluzione n. 355235 del 27 luglio 1985) che imponeva agli operatori economici di presentare in dogana esclusivamente dichiarazioni di intento per ogni singola operazione di importazione. Il superamento della precedente prassi amministrativa si è reso possibile, secondo l’Agenzia delle entrate, grazie alla messa a disposizione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, della banca dati delle dichiarazioni di intento, così come previsto dall’art. 20, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 21 novembre 2014, n. 175 (c.d. decreto semplificazioni), che ha modificato gli adempimenti a carico degli esportatori abituali e dei loro fornitori. Per effetto della nuova interpretazione recata dalla risoluzione n. 38/E di oggi, devono inoltre ritenersi aggiornate anche le Istruzioni al Modello di dichiarazione di intento, approvate con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 12 dicembre 2014 (e successive modificazioni); secondo l’Agenzia delle entrate, infatti, “per le operazioni di importazione l’operatore potrà compilare alternativamente il campo 1 ovvero il campo 2 del modello di dichiarazione d’intento, inserendo in quest’ultimo caso l’importo corrispondente all’ammontare della quota parte del proprio plafond IVA che presume di utilizzare all’importazione nel periodo di riferimento”. Si allega il testo della risoluzione n. 38/E del 2015. |
Rimborsi d'imposta - Erogazione del 9 aprile 2015L'Agenzia delle Entrate ha comunicato che oggi, 9 aprile 2015, è stata autorizzata l'erogazione di 543 milioni di euro per rimborsi in conto fiscale, a copertura di rimborsi aventi data presunta di erogazione fino al 9 aprile stesso. La precedente autorizzazione risaliva al 10 marzo 2015, per un importo di 299 milioni di euro. Con questa nuova tranche la somma delle risorse per rimborsi, erogate nel corso dei primi quattro mesi del 2015, risulta pari a circa 2,903 miliardi di euro; nel corso del 2014, le corrispondenti erogazioni erano ammontate a circa 2,632 miliardi di euro. Si allega il dettaglio dei dati per provincia dell’ultima erogazione. |
Aggiornate le black-list relative a indeducibilità dei costi e CFCIl Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha firmato ieri due decreti ministeriali che apportano modifiche alle black list relative alla disciplina sulla indeducibilità dei costi e alla normativa sulle Controlled Foreign Companies (CFC), già emanate in attuazione degli articoli 110 e 167, TUIR; lo ha reso noto il MEF, con comunicato stampa n. 77 del 1° aprile 2015. I due decreti danno attuazione alle previsioni contenute nella Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 678, L. 23 dicembre 2014, n. 190) che hanno modificato i criteri di elaborazione delle black-list. L'elenco aggiornato delle black list, come modificate in base ai decreti, è disponibile sul sito istituzionale del MEF al seguente link: http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2015/comunicato_0077.html |