L’Istat ha comunicato venerdì 30 agosto il dato definitivo sul PIL nel secondo trimestre 2019. L’istituto ha, inoltre, pubblicato l’ultimo aggiornamento relativo a occupati e disoccupati nel nostro Paese, relativo al mese di luglio. In sintesi:
- Il PIL nel secondo trimestre del 2019 è rimasto fermo rispetto al primo trimestre ed è diminuito dello 0,1% rispetto al secondo trimestre 2018.
- Nello stesso periodo si registra una flessione delle ore lavorate pari allo 0,1% rispetto ad inizio anno.
- Inoltre, le statistiche sul mercato del lavoro indicano a luglio un rallentamento del mercato del lavoro in parallelo al rallentamento generale dell'economia, in particolare visto il forte calo dei lavoratori a tempo indeterminato (-44 mila unità).
- Infine, incrociando le informazioni dei conti economici nazionali sul PIL (-0,1% tra il secondo trimestre 2018 e 2019) e sulle ore lavorate (+0,4% nello stesso periodo) si deriva una diminuzione nei livelli di produttività del lavoro di circa mezzo punto percentuale in un anno.
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Di seguito il dettaglio dei dati pubblicati a fine agosto dall’Istat.
- Dopo 5 mesi di crescita, più o meno sostenuta, a luglio 2019 il numero degli occupati diminuisce di 18 mila unità (-0,1% rispetto a giugno). Su base trimestrale (+101 mila) come su base annua (+193 mila) il dato rimane positivo. Il tasso di occupazione cala dello 0,1 per cento, fermandosi al 59,1%.
- In aumento i disoccupati complessivi (+28 mila unità in un mese), così come il tasso di disoccupazione, al 9,9% (+0,1 punti percentuali rispetto a giugno). Si tratta del terzo tasso di disoccupazione più alto in Europa, dopo Grecia e Spagna, mentre in Germania il tasso di disoccupazione è al 3%.
- La battuta d’arresto più rilevante nel mese è quella dei lavoratori dipendenti che diminuiscono di 46 mila unità. Il calo è determinato quasi interamente dalla componente a tempo indeterminato (-44 mila). In controtendenza, invece, i lavoratori autonomi (+27 mila). Da segnalare, su base annua (quindi luglio 2019 rispetto a luglio 2018), l’aumento di 197 mila unità per gli occupati a tempo indeterminato, a fronte di una sostanziale stabilità di quelli a termine (+3 mila).
- Capitolo occupazione giovanile: aumentano sia il tasso di disoccupazione giovanile (al 28,9%, +0,8 punti percentuali) sia il tasso di occupazione giovanile (al 19,1%, +0,3 punti percentuali). In parallelo si registra, quindi, una maggiore partecipazione dei giovani al mercato del lavoro nel mese di luglio (il tasso di inattività diminuisce infatti di 0,7 punti percentuali), probabile effetto dei lavori estivi.
- Rispetto ai conti economici nazionali, nel secondo trimestre 2019 si registra una diminuzione delle ore lavorate dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Nello stesso periodo (aprile-giugno) l’Istat aveva evidenziato un aumento rilevante del numero di persone occupate. Mettendo insieme le due informazioni, si deduce che l’aumento dell’occupazione di cui si tanto si è scritto nella primavera scorsa è relativa ad impieghi part-time.
- Passando ad osservare i dati in via tendenziale (secondo trimestre 2019 su secondo trimestre 2018), si osserva un aumento complessivo delle ore lavorate dello 0,4%, più intenso nel settore dell’industria in senso stretto (+1,2%). Considerando che il PIL ha registrato nello stesso periodo una diminuzione (-0,1% nel sistema economico complessivo e -0,7% nell’industria), ne deriva un deciso calo nella produttività del lavoro.
In allegato i link ai comunicati ufficiali dell'Istat.
https://www.istat.it/it/files//2019/08/CS_Occupati_e_disoccupati_Luglio_2019.pdf
https://www.istat.it/it/files//2019/08/CET_2019q2.pdf