L’iter di definizione della proposta di Regolamento macchine (vedi nostra news del 22 febbraio 2021) è in fase conclusiva.
Per quanto riguarda l’adozione formale, dal lato del Parlamento, il testo sarà approvato in commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori (IMCO) il 1° marzo e in Plenaria ad aprile o maggio. Si allega il testo disponibile in vista del voto in commissione di domani.
Dal lato del Consiglio, invece, l'accordo provvisorio raggiunto sarà adottato formalmente a marzo dai Ministri dello Sviluppo Economico riuniti in Consiglio Competitività (COMPET).
In dettaglio, il 21 aprile 2021 la Commissione europea ha pubblicato la proposta di Regolamento sulle macchine (COM(2021) 202 final), che normerà la materia, sostituendo la vigente Direttiva 2006/42/CE con uno strumento legislativo, il Regolamento per l’appunto, che mira anche ad una applicazione più uniforme delle disposizioni.
A seguito di una valutazione condotta dalla Commissione era emersa, peraltro, la necessità di tener conto di nuove innovazioni e di una maggiore semplificazione e chiarezza in ordine ad alcune disposizioni in materia.
Il Parlamento ha approvato il report con gli emendamenti il 5 maggio 2022.
Dopo un lungo esame in Consiglio, il 24 giugno 2022 gli Stati Membri hanno trovato un accordo sul testo del Regolamento macchine ed il 12 luglio si è tenuto il primo trilogo tra Consiglio, Parlamento e Commissione.
Lo scorso 25 gennaio è stato trovato un accordo tra i negoziatori del Parlamento, Consiglio e Commissione sul testo della direttiva macchine. Il 15 dicembre 2022, dopo quattro riunioni di trilogo e diverse riunioni informali tra le istituzioni, era già stato trovato un primo accordo provvisorio, che aveva visto l’Italia contraria insieme ad altri tre Paesi. Confindustria ha sollecitato, invece, il Ministero ad accettare il compromesso proposto dalla Presidenza ceca e a finalizzare il negoziato, per consentire all’Industria tutta di iniziare a lavorare sul nuovo Regolamento, evitando il rischio di scenari negoziali assai più sfavorevoli sotto la guida della Presidenza svedese, nel frattempo subentrata a quella ceca.
Il testo di compromesso è molto migliorativo rispetto alle versioni precedenti ed accoglie molte delle istanze prioritarie sostenute dall’Industria italiana, anche grazie al lavoro di tessitura portato avanti, con il coinvolgimento del Sistema, insieme alla delegazione di Bruxelles, a livello italiano ed europeo.
Nel merito, evidenziamo in particolare, che solo le seguenti sei categorie di macchine saranno soggette all'obbligo di valutazione della conformità da parte di terzi (parte A dell’Allegato 1):
“14. Removable mechanical transmission devices including their guards.
15. Guards for removable mechanical transmission devices.
16. Vehicle servicing lifts.
18. Portable cartridge-operated fixing and other impact machinery.
24. Safety components with fully or partially self-evolving behaviour using machine learning approaches ensuring safety functions.
25. Machinery embedding systems with fully or partially self-evolving behaviour using machine learning approaches ensuring safety functions that have not been placed independently on the market, in respect only to those systems” .
In questo modo si mantiene aperta l'opzione dell'autovalutazione della conformità da parte dei produttori per la maggior parte delle categorie di prodotti (parte B dell’Allegato I).
Per quanto riguarda la documentazione da fornire ai consumatori, Parlamento e Consiglio hanno concordato in linea di principio che le istruzioni digitali saranno l'opzione predefinita e che le istruzioni cartacee rimarranno un'opzione al momento dell'acquisto per i clienti che ne faranno richiesta, entro un mese.
Anche in merito alla tempistica di applicazione, positivamente, il testo prevede un ampliamento dei termini (il regolamento si applicherà 42 mesi dopo la data di entrata in vigore, invece che 30 mesi come previsto dalla Proposta).
Ci riserviamo di trasmettere ulteriori aggiornamenti.
IMCO_Testo 7 febbraio 2023.pdfVisualizza dettagli