L'INPS ha pubblicato il primo aggiornamento dell'osservatorio statistico sul Reddito di Cittadinanza. Si tratta del report che fotografa il passaggio dal Reddito di inclusione a quello di cittadinanza.
Al 17 luglio 2019 sono circa 1,4 milioni le domande arrivate all'INPS, di cui 905 mila accolte (65%). Delle 905 mila domande finora accolte, 793 mila riguardano il Reddito di Cittadinanza (2,1 milioni di persone coinvolte), le restanti 112 mila riguardano la Pensione di Cittadinanza (128 mila persone coinvolte).
A fronte delle 2,2 milioni di persone coinvolte, 1,4 milioni risiedono nelle regioni del Sud e nelle Isole (pari al 64,5%), 480 mila nelle regioni del Nord (21,6%) e 308 mila in quelle del Centro (13,9%).
La metà delle persone coinvolte risiede in 3 regioni: Campania (22% delle prestazioni erogate), Sicilia (18,4%) e Puglia (9,5%).
I single si confermano la tipologia di nucleo da cui proviene il numero più alto di richieste (tra quelle accettate): sono 345.516 (38% del totale).
Le famiglie con minori sono 328 mila (il 36% del totale) la maggior parte delle quali (104 mila) con quattro componenti. I nuclei con disabili sono 192 mila (il 21% del totale).
Per quanto riguarda la cittadinanza dei percettori, visti i requisiti previsti dalla normativa, l'89,9% degli assegni sono erogati a un nucleo italiano (corrispondenti all'87,5% delle persone coinvolte), il 5,5% a un cittadino extra-comunitario con permesso di soggiorno (7,2% delle persone coinvolte), il 3,3% a un cittadino europeo (3,5% delle persone coinvolte) e, infine, l’1,3% a familiari dei casi precedenti (1,8% delle persone coinvolte).
Quanto agli importi, in aprile sono state erogate 564 mila prestazioni, per una cifra media di 498 euro. A maggio si è registrato un incremento del 26% nel numero degli assegni, con 713 mila prestazioni, per un importo medio sostanzialmente uguale (497 euro). A giugno si è raggiunto il picco di 809 mila prestazioni, per un importo medio di 477 euro. L’importo medio mensile erogato nei primi tre mesi di erogazione (aprile, maggio e giugno) è stato complessivamente pari a circa 490 euro (526 euro per il reddito e 207 per la pensione di cittadinanza).
Tutto questo mentre, come metteva in luce l'OCSE a maggio, "la recente introduzione del Reddito di cittadinanza aggiunge ulteriori responsabilità ai centri per l’impiego in quanto i nuovi beneficiari dovrebbero ricevere adeguate misure di supporto e accompagnamento nella ricerca di un nuovo lavoro". Il potenziamento delle politiche attive, tuttavia, procede a rilento. Tra i 2.980 navigator, il 28% dovrà attendere per essere contrattualizzato: sono gli 831 che hanno superato il test e sono stati assegnati ai centri per l’impiego delle regioni che ancora non hanno firmato la convenzione con Anpal Servizi.
Di seguto il link al report completo dell'Inps: