Ieri si è svolto il terzo incontro con Federmanager per il rinnovo del ccnl dirigenti.
I temi oggetto del confronto sono stati la formazione e le politiche attive.
Sul primo tema Federmanager ha richiamato le proposte formulate nel testo che vi abbiamo inviato in allegato alla nostra mail del 13 febbraio scorso.
Da parte nostra abbiamo replicato che, in coerenza con l'impostazione che ha animato già il rinnovo del 2004 e poi quello del 2014, riteniamo più consono con la figura del dirigente che, sui temi della formazione, vengano create delle effettive opportunità di arricchimento professionale piuttosto che attribuiti dei generici "diritti alla formazione".
In questa logica, per quanto riguarda il funzionamento di Fondirigenti, abbiamo sottolineato la necessità che venga rigorosamente perseguita la mission del Fondo, che deve incentrarsi pienamente sul finanziamento delle azioni di formazione dei dirigenti in servizio, tenendo conto delle necessità di questi ultimi ma opportunamente coniugate con le istanze dell'impresa.
Per quanto, invece, attiene alla formazione da erogare al di fuori del perimetro di azione di Fondirigenti, la nostra proposta è stata quella di creare un gruppo di lavoro paritetico che studi la possibilità di mettere a disposizione dei dirigenti una piattaforma informatica ( da creare ad hoc o utilizzando strumenti già presenti sul mercato), con contenuti da definire tra le parti, cui i manager possano rivolgersi attraverso l'utilizzo di voucher messi a disposizione dall'impresa.
Federmanager ha condiviso l'idea di lavorare su questa proposta pur rimarcando la necessità che nel rinnovo del contratto venga evidenziata la centralità della formazione per i manager, a tutela del loro sviluppo professionale.
Il gruppo di lavoro è stato già costituito ed avvierà a breve i suoi lavori.
Sul tema delle politiche attive Federmanager ha evidenziato la necessità di affrontare il problema degli andamenti del mercato del lavoro, per intercettare tempestivamente i bisogni di professionalità manageriali, dell'adeguamento del bagaglio professionale dei dirigenti (tema che interseca il precedente), di predisporre percorsi di outplacement, di dotarsi di efficaci strumenti che facilitino l'incontro tra domanda e offerta.
Partendo da quest'ultimo punto Confindustria ha evidenziato la necessità di ripensare profondamente il ruolo dell'Agenzia "Fondazione Fondirigenti-Giuseppe Taliercio" che, negli ultimi anni è andato sempre più attenuandosi.
Confindustria ha poi evidenziato la necessità, emersa chiaramente all'esito dell'incontro del 26 febbraio con gli enti bilaterali che fanno riferimento al contratto dei dirigenti di aziende industriali, di definire con maggiore nettezza le competenze da attribuire, rispettivamente, a Fondirigenti e a 4.Manager, anche al fine di definire le possibili o, meglio, necessarie sinergie.
Da ultimo, ha convenuto sull'opportunità di definire nel contratto percorsi che siano finalizzati alla prevenzione e, comunque, alla gestione dei riflessi occupazionali che riguardano i dirigenti nei processi di ristrutturazione aziendale.
E' stato allora deciso di affidare allo stesso gruppo di lavoro costituito per affrontare i temi della formazione, il compito di elaborare proposte in merito di politiche attive, anche a ragione delle evidenti connessioni tra le due tematiche, non escludendo, ad esempio che anche nel caso delle politiche attive sia possibile riconoscere ai dirigenti "voucher" spendibili in azioni di formazione e orientamento o riorientamento professionale.
Sono state stabilite, infine, le date dei prossimi incontri: 19 marzo ore 14,30 per il confronto sulle tematiche Previndai; 26 marzo ore 14,30 sul Fasi; 9 aprile, ore 14,30 con oggetto ancora da definire.