Il 15 gennaio u.s. il dipartimento delle Finanze del MEF ha rilasciato i dati relativi all'utilizzo dell'ACE (aiuto alla crescita economica di cui all'art. 1 del d.l. n. 201/2011) da parte delle società di capitali nel periodo d'imposta 2012.
Tra i trend di maggiore interesse si sottolinea la consistente crescita del numero dei soggetti che ha fatto ricorso alla misura (239.000 società, +16% rispetto al periodo precedente) ed il considerevole incremento del volume delle deduzioni complessivamente accordate in base alla stessa (4.2 miliardi, rispetto a 1.8 miliardi del 2011).
Le società di maggiori dimensioni sono quelle che beneficiano di più dell'incentivo. Ai soggetti con ricavi oltre i 50 milioni di euro va infatti il 51% delle deduzioni totali. Tuttavia, in generale, il ricorso all'ACE tende a crescere al crescere dei ricavi della società.
Per quanto concerne i settori economici, quello finanziario-assicurativo si conferma, come nel 2011, protagonista assoluto: sebbene solo il 2% delle società che fanno ricorso all'ACE possa essere ricondotto all'ambito finanziario-assicurativo, il comparto ottiene il 38% delle deduzioni totali (1.6 miliardi).
Le società manifatturiere si collocano al secondo posto, sia in termini di frequenza di accesso (18.5% - il primo posto spetta al commercio al dettaglio e all'ingrosso, circa 19.5%) che per volume di deduzioni spettanti (23% del totale, ovvero 978 milioni).
È opportuno sottolineare, che in virtù della diversa e più vantaggiosa modalità di calcolo , i soggetti IRPEF che hanno avuto accesso all'ACE nel 2012 (es. tramite società di persone o gli imprenditori individuali) hanno beneficiato di deduzioni per 931 milioni (leggermente meno di quanto raccolto dall'intero comparto manifatturiero delle società di capitali), un dato che evidenzia una sostanziale sproporzione nei meccanismi di riconoscimento dell'incentivo.
ACE e suo utilizzo 26 gennaio 2015.pdfVisualizza dettagli