Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la risoluzione n. 2/DF pubblicata in data odierna, ha riconosciuto la possibilità di rimodulare il prelievo locale sugli immobili di impresa, inclusi nel gruppo catastale D, sostituendo la quota di IMU di competenza dei comuni, deducibile parzialmente solo ai fini delle imposte sui redditi, con l’analoga quota di TASI, interamente deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP.
Il dubbio sorgeva a causa del blocco degli aumenti dei tributi locali, introdotto dall'art. 1, comma 26 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) e prorogato anche per l'anno 2017 dall'art. 1, comma 42 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di Bilancio 2017).
La risposta positiva data dal MEF alla richiesta avanzata dal Comune (con l'assistenza di Confindustria), garantisce il rispetto del livello complessivo della pressione tributaria locale, riconoscendo la piena legittimità di politiche di rimodulazione del prelievo IMU/TASI sugli immobili di impresa.
Risoluzione-n.-2DF-del-29-maggio-2017-IMU.pdfVisualizza dettagli