Politiche Fiscali

Il decreto legge  24 giugno 2014, n. 91, c.d. “d.l. competitività”, ha adottato una serie di misure a favore dello sviluppo e del rilancio delle attività produttive, tra cui un credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi compresi nella divisione 28 della tabella ATECO.  

In considerazione dell’importanza che il nuovo incentivo riveste per il mondo industriale, sia dal lato delle imprese destinatarie del beneficio (investitori), sia dal lato delle imprese produttrici (nonché rivenditrici) dei beni agevolabili, riteniamo opportuno con la circolare allegata approntare un primo commento della disciplina agevolativa, con riserva di tornare sull’argomento non appena l’Agenzia delle entrate avrà diramato i necessari chiarimenti interpretativi.

Circolare Credito di imposta per investimenti in beni strumentali.pdf|Visualizza dettagli

Si allega la circolare mensile relativa alle novità fiscali del mese di giugno 2014. il documento fornisce altresì informazioni sulle attività esterne dell'area Politiche Fiscali  
Di seguito l'elenco dei temi trattati:

CMensileGiugno2014.pdf|Visualizza dettagli

Lo scorso 12 giugno, in occasione di un convegno organizzato dall’associazione “Nuova economia nuova società (NENS)” è stato presentato un articolato studio finalizzato a dimostrare che è possibile ridurre drasticamente l’evasione fiscale, introducendo modifiche legislative mirate ed utilizzando strumenti tecnologici che la rendono più difficile da attuare e più facile da individuare. 

Lo studio, in particolare, si concentra nel proporre una riforma del sistema IVA nazionale, nell’assunto che l’evasione di tale imposta rappresenti la base per evadere le imposte sui redditi e l’IRAP. Secondo lo studio il meccanismo di funzionamento dell’IVA è particolarmente vulnerabile ad azioni fraudolente: per tale motivo dovrebbe essere riformato.

Il documento allegato fornisce una sintesi dello studio, integrata con alcune osservazioni relative alle principali criticità che alcune misure proposte potrebbero sollevare, soprattutto per quanto attiene ai profili di compatibilità con le disposizioni comunitarie in materia di IVA.

Si allega anche il testo integrale dello studio.

Proposte Nens - Sintesi - 9 ottobre 2014.pdf

Proposte IVA.pdf

La richiesta dei codici IBAN  è stata recapitata alle caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC)  delle imprese, come risultanti dal Registro delle imprese.

L'Agenzia ricorda che per garantire la sicurezza della comunicazione (ovvero per non incorrere nel rischio in truffe online - c.d. phishing)  il codice IBAN deve essere comunicato esclusivamente attraverso i seguenti due canali:

Rimarcando il rischio di truffe l'Agenzia delle entrate avvisa che non accetta l'invio del codice IBAN per posta elettronica (tradizionale o PEC) e che essa stessa non invia e-mail (tradizionali o PEC) contenenti allegati da compilare e trasmettere, né software o applicazioni da scaricare su computer o dispositivi mobili.

Si ricorda che, come comunicato dalla stessa Agenzia, il 3 settembre 2014 è stata autorizzata l’erogazione di una nuova tranche di rimborsi in conto fiscale per complessivi 733 milioni di euro, a copertura di rimborsi aventi data presunta di erogazione fino al 15 settembre 2014. Con il nuovo stanziamento le somme erogate nei primi 9 mesi del 2014 risultano pari a circa 5.02 miliardi di euro, nel corso del 2013, le corrispondenti erogazioni ammontavano a circa 7.9 miliardi.

Si allega la circolare mensile relativa alle novità fiscali e in materia di aiuti di Stato dei mesi di luglio e agosto 2014. Il documento fornisce altresì informazioni sulle attività esterne dell'Area Politiche Fiscali. 
Di seguito l'elenco dei temi trattati:

IRES/IRPEF

IVA

VARIE

INTERNAZIONALE

ATTIVITA’ DELL’AREA

CMensileLuglioAgosto2014.pdf|Visualizza dettagli

Nel corso dell'Ecofin del 14 ottobre u.s., i ministri delle finanze della UE hanno raggiunto un importante accordo in materia di scambio automatico di informazioni che dovrebbe segnare un decisivo passo nella lotta all'evasione fiscale.

In particolare, l'intesa prevede di apportare delle modifiche alla Direttiva 2011/16/UE, estendendo lo scambio automatico di informazioni a tutte le tipologie di reddito (quindi non più solo agli interessi, ma anche a dividendi, capital gains, saldi di conto corrente).

Le nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2017 (per 27 degli Stati membri Ecofin; l'Austria dovrebbe avvalersi di una proroga fino al 2018) e si inquadrano nel contesto degli standard OCSE in materia di trasparenza fiscale.

Il ministro dell'economia italiano, presidente di turno dell'Ecofin, Pier Carlo Padoan ha commentato l'intesa esprimendo soddisfazione per "una riforma strutturale che cambierà il comportamento dei contribuenti nei confronti delle autorità fiscali".

In allegato, il comunicato stampa ufficiale.

Conclusioni Ecofin - 14 ottobre.pdf|Visualizza dettagli