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sui mercati cinesi delle materie prime gli speculatori si stanno ritirando alla stessa velocità con cui si erano mossi a intensificare le operazioni.
L’interesse degli investitori è calato dopo che le borse di Shanghai, Dalian e Zhengzhou - nell’intento di limitare la speculazione - hanno aumentato le commissioni sulle transazioni e i cosiddetti margini, ovvero l’ammontare dei depositi a garanzia. Rispetto al picco del 22 aprile, quando in un solo giorno erano passati di mano 80,6 milioni di contratti con un controvalore equivalente a ben 261 miliardi di dollari, i volumi di scambio a si sono più che dimezzati. Secondo Bloomberg si è scesi a 114 miliardi, mentre il numero di transazioni venerdì era di appena 20 milioni di contratti, addirittura sotto i livelli dell’anno scorso.
sui mercati cinesi delle materie prime gli speculatori si stanno ritirando alla stessa velocità con cui si erano mossi a intensificare le operazioni.
L’interesse degli investitori è calato dopo che le borse di Shanghai, Dalian e Zhengzhou - nell’intento di limitare la speculazione - hanno aumentato le commissioni sulle transazioni e i cosiddetti margini, ovvero l’ammontare dei depositi a garanzia. Rispetto al picco del 22 aprile, quando in un solo giorno erano passati di mano 80,6 milioni di contratti con un controvalore equivalente a ben 261 miliardi di dollari, i volumi di scambio a si sono più che dimezzati. Secondo Bloomberg si è scesi a 114 miliardi, mentre il numero di transazioni venerdì era di appena 20 milioni di contratti, addirittura sotto i livelli dell’anno scorso.
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Il presidente del Senato brasiliano, Renan Calheiros, ha deciso in serata di confermare il voto sull'impeachment contro Dilma Rousseff previsto per mercoledì 11 maggio. Al termine di una riunione d'emergenza a Brasilia, Calheiros ha deciso di ignorare la decisione del presidente ad interim della Camera, Waldir Maranhao, che oggi aveva annullato la votazione dei deputati dello scorso 17 aprile, favorevole all'impeachment. La decisione apre un conflitto istituzionale senza precedenti tra i due rami del parlamento brasiliano.
Insomma un vero e proprio pasticcio in cui Rousseff, la presidente in carica, ha riacquistato per alcune ore la speranza di non essere destituita per 180 giorni, il tempo necessario per costruire la sua difesa.
«Tutti sappiamo che sono vittima di un golpe, ma invito alla calma e alla cautela», ha commentato il presidente. A meno di tre mesi dall'avvio delle Olimpiadi di Rio de Janeiro il Brasile è impantanato in una profonda crisi politico-istituzionale oltre che economica.
Maranhao ha sostituito il presidente Eduardo Cunha, principale accusatore di Rousseff. Cunha è stato destituito dal Tribunale supremo in seguito agli scandali di corruzione che hanno investito Petrobras, colosso energetico del Paese. Sono diverse le irregolarità che secondo Maranhao sono state commesse durante la votazione ala Camera, lo scorso 17 aprile a Brasilia. Ma questo non è bastato a influenzare il collega del Senato, Calheiros
Il presidente del Senato brasiliano, Renan Calheiros, ha deciso in serata di confermare il voto sull'impeachment contro Dilma Rousseff previsto per mercoledì 11 maggio. Al termine di una riunione d'emergenza a Brasilia, Calheiros ha deciso di ignorare la decisione del presidente ad interim della Camera, Waldir Maranhao, che oggi aveva annullato la votazione dei deputati dello scorso 17 aprile, favorevole all'impeachment. La decisione apre un conflitto istituzionale senza precedenti tra i due rami del parlamento brasiliano.
Insomma un vero e proprio pasticcio in cui Rousseff, la presidente in carica, ha riacquistato per alcune ore la speranza di non essere destituita per 180 giorni, il tempo necessario per costruire la sua difesa. «Tutti sappiamo che sono vittima di un golpe, ma invito alla calma e alla cautela», ha commentato il presidente. A meno di tre mesi dall'avvio delle Olimpiadi di Rio de Janeiro il Brasile è impantanato in una profonda crisi politico-istituzionale oltre che economica.
Maranhao ha sostituito il presidente Eduardo Cunha, principale accusatore di Rousseff. Cunha è stato destituito dal Tribunale supremo in seguito agli scandali di corruzione che hanno investito Petrobras, colosso energetico del Paese. Sono diverse le irregolarità che secondo Maranhao sono state commesse durante la votazione ala Camera, lo scorso 17 aprile a Brasilia. Ma questo non è bastato a influenzare il collega del Senato, Calheiros
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Nel 2015 l'area è cresciuta del 3,4%, da un ritmo superiore al 5% sia nel 2013 sia nel 2014. La revisione deriva dal rallentamento di Nigeria e Sudafrica, senza le quali la previsione di crescita dell'Africa subsahariana sarebbe +4,4% nel 2016 e +5,4% nel 2017.
Nel 2015 l'area è cresciuta del 3,4%, da un ritmo superiore al 5% sia nel 2013 sia nel 2014. La revisione deriva dal rallentamento di Nigeria e Sudafrica, senza le quali la previsione di crescita dell'Africa subsahariana sarebbe +4,4% nel 2016 e +5,4% nel 2017.
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Prima l’immobiliare, poi le azioni e adesso le materie prime. In Cina si è sviluppata una nuova bolla, che sta già provocando ripercussioni a vasto raggio, ma che potrebbe diventare davvero pericolosa se esplodesse, come insegna il crollo delle Borse di Shanghai e Shengzhen, che l’estate scorsa ha mandato in fumo 5mila miliardi di dollari, con reazioni a catena che hanno destabilizzato a lungo i mercati finanziari globali.
Forti dell’esperienza, le autorità di vigilanza questa volta sembrano un po’ più reattive: la China Securities Regulatory Commission (Csrc), secondo indiscrezioni raccolte da Bloomberg, sarebbe pronta ad imporre limiti più rigidi alle oscillazioni di prezzo, se la volatilità raggiungesse livelli elevati come la settimana scorsa. Anche la China Futures Association ieri ha invocato controlli più severi per arginare i rischi, accentuati dalla presenza di un gran numero di speculatori non professionisti: piccoli risparmiatori che si erano tuffati in massa sulle Borse ma che adesso, scottati dalle azioni e spaventati dalla catena di default su obbligazioni, hanno scoperto il day trading sulle materie prime.
Il fenomeno - complice la presenza di 2.340 miliardi di liquidità in Cina a marzo - ha raggiunto dimensioni spaventose. La settimana scorsa in una sola seduta a Shanghai si è arrivati a scambiare future sulla vergella equivalenti a un terzo di tutta la produzione locale di acciaio. Per il minerale di ferro il volume a Dalian ha raggiunto livelli paragonabili all’output dei tre maggiori fornitori mondiali, Bhp Billiton, Rio Tinto e Vale, mentre per il cotone a Zenghzhou ci sono stati scambi per 41 milioni di balle: abbastanza per fabbricare 9 miliardi di pantaloni jeans, calcola Bloomberg .
Prima l’immobiliare, poi le azioni e adesso le materie prime. In Cina si è sviluppata una nuova bolla, che sta già provocando ripercussioni a vasto raggio, ma che potrebbe diventare davvero pericolosa se esplodesse, come insegna il crollo delle Borse di Shanghai e Shengzhen, che l’estate scorsa ha mandato in fumo 5mila miliardi di dollari, con reazioni a catena che hanno destabilizzato a lungo i mercati finanziari globali.
Forti dell’esperienza, le autorità di vigilanza questa volta sembrano un po’ più reattive: la China Securities Regulatory Commission (Csrc), secondo indiscrezioni raccolte da Bloomberg, sarebbe pronta ad imporre limiti più rigidi alle oscillazioni di prezzo, se la volatilità raggiungesse livelli elevati come la settimana scorsa. Anche la China Futures Association ieri ha invocato controlli più severi per arginare i rischi, accentuati dalla presenza di un gran numero di speculatori non professionisti: piccoli risparmiatori che si erano tuffati in massa sulle Borse ma che adesso, scottati dalle azioni e spaventati dalla catena di default su obbligazioni, hanno scoperto il day trading sulle materie prime.
Il fenomeno - complice la presenza di 2.340 miliardi di liquidità in Cina a marzo - ha raggiunto dimensioni spaventose. La settimana scorsa in una sola seduta a Shanghai si è arrivati a scambiare future sulla vergella equivalenti a un terzo di tutta la produzione locale di acciaio. Per il minerale di ferro il volume a Dalian ha raggiunto livelli paragonabili all’output dei tre maggiori fornitori mondiali, Bhp Billiton, Rio Tinto e Vale, mentre per il cotone a Zenghzhou ci sono stati scambi per 41 milioni di balle: abbastanza per fabbricare 9 miliardi di pantaloni jeans, calcola Bloomberg .
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Brazilian stocks rose to an 11-month high after Vale SA’s surprise profit spurred a rally in commodity shares.
The biggest iron-ore producer extended a three-day advance to 13 percent, contributing the most to the Ibovespa’s gains. Raw-material companies, which account for 20 percent of the gauge’s weighting, posted the biggest increase among 10 industries. Vale is beating more diversified rivals BHP Billiton Ltd. and Rio Tinto Group in equity and debt markets this year as the raw material surged almost 50 percent, allowing the company to post its first profit in three quarters.
The Ibovespa rose 0.3 percent to 54,614.63 at 11:31 a.m. in Sao Paulo, extending its monthly increase to 9.1 percent. The Bloomberg Commodity Index climbed to the highest level since November. Vale rallied 4.5 percent while oil producer Petroleo Brasileiro SA followed gains in crude.
Brazilian stocks rose to an 11-month high after Vale SA’s surprise profit spurred a rally in commodity shares.
The biggest iron-ore producer extended a three-day advance to 13 percent, contributing the most to the Ibovespa’s gains. Raw-material companies, which account for 20 percent of the gauge’s weighting, posted the biggest increase among 10 industries. Vale is beating more diversified rivals BHP Billiton Ltd. and Rio Tinto Group in equity and debt markets this year as the raw material surged almost 50 percent, allowing the company to post its first profit in three quarters.
The Ibovespa rose 0.3 percent to 54,614.63 at 11:31 a.m. in Sao Paulo, extending its monthly increase to 9.1 percent. The Bloomberg Commodity Index climbed to the highest level since November. Vale rallied 4.5 percent while oil producer Petroleo Brasileiro SA followed gains in crude.
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Si veda anche il Sole di martedì 26/4 a pagina 27 Morgan Stanley: "L'ultimo balzo della speculazione in Cina ha scioccato i mercati globali" Credit Suisse: "L'entrata degli investitori retail in questi (materie prime) mercati ha creato una bolla che potremmo veder scoppiare con le stesse modalità che abbiamo visto sui mercati azionari lo scorso anno".
Si veda anche il Sole di martedì 26/4 a pagina 27 Morgan Stanley: "L'ultimo balzo della speculazione in Cina ha scioccato i mercati globali" Credit Suisse: "L'entrata degli investitori retail in questi (materie prime) mercati ha creato una bolla che potremmo veder scoppiare con le stesse modalità che abbiamo visto sui mercati azionari lo scorso anno".
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If the vote puts an end to 43 years of U.K.’s EU membership, Britons’ right to stay, work and access to pensions, health care and public services in the countries of the bloc will be among a long list of issues to be negotiated within a two-year delay set out by Article 50 of the EU treaty. If talks fail, those privileges may not be maintained, according to a U.K. government memo published on Feb. 29.
At a conference in London on Thursday, French Economy Minister Emmanuel Macron warned that leaving the EU would have consequences. It would make the U.K. "just like Hong Kong, Jersey or Guernsey, " he said, adding ominously: "Leave the club and you’ll be alone."
U.K. statistics show 470,000 pensions were paid in other EU countries in August 2015, the most recent available data.
If the vote puts an end to 43 years of U.K.’s EU membership, Britons’ right to stay, work and access to pensions, health care and public services in the countries of the bloc will be among a long list of issues to be negotiated within a two-year delay set out by Article 50 of the EU treaty. If talks fail, those privileges may not be maintained, according to a U.K. government memo published on Feb. 29.
At a conference in London on Thursday, French Economy Minister Emmanuel Macron warned that leaving the EU would have consequences. It would make the U.K. "just like Hong Kong, Jersey or Guernsey, " he said, adding ominously: "Leave the club and you’ll be alone."
U.K. statistics show 470,000 pensions were paid in other EU countries in August 2015, the most recent available data.
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Finance minister George Osborne said a vote to leave the European Union would do permanent damage to the country's economy and could cost each household 4,300 pounds ($6,100) a year by 2030.
"Put simply: over many years, are you better off or worse off if we leave the EU? The answer is: Britain world be worse off, permanently so," Osborne said.
Osborne, writing in The Times newspaper, said a decision to leave would be "an extraordinary self-inflicted wound" which would damage trade and investment.
Finance minister George Osborne said a vote to leave the European Union would do permanent damage to the country's economy and could cost each household 4,300 pounds ($6,100) a year by 2030.
"Put simply: over many years, are you better off or worse off if we leave the EU? The answer is: Britain world be worse off, permanently so," Osborne said.
Osborne, writing in The Times newspaper, said a decision to leave would be "an extraordinary self-inflicted wound" which would damage trade and investment.
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