Roma, 11 febbraio 2022
I temi della settimana
CARO ENERGIA: BONOMI AL TG1, E’ LA VERA MINA SULLA STRADA DELLA RIPRESA. SERVONO MISURE STRUTTURALI
“Il caro energia è la vera mina sulla strada della ripresa italiana". Così il Presidente Carlo Bonomi, ospite del Tg1, ricordando le stime del Centro Studi di Confindustria, secondo le quali "quest'anno l'industria pagherà una bolletta di 37 miliardi rispetto agli 8 degli anni passati”. Bonomi è tornato, dunque, sul tema dei rincari energetici che sta mettendo a dura prova il sistema industriale. Dai dati del CSC “emerge chiaramente la dimensione del fenomeno. Non servono più interventi congiunturali ma occorrono misure strutturali”. Tra gli interventi invocati da Confindustria, il Presidente ha ricordato “la necessità che si aumenti la disponibilità di energia a favore dell'impresa italiana, che potrebbe avvenire sia con l'aumento della produzione di gas nazionale sia attraverso l'aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili". Secondo Bonomi, “il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una grande occasione storica per fare quelle riforme che il Paese aspetta da tantissimo tempo e che non eravamo mai riusciti a fare", sottolineando che “se ci saranno le condizioni e queste riforme verranno fatte, allora l'impresa italiana potrà e dovrà investire, crescere, creare occupazione: unica strada per rispondere ai bisogni delle categorie che più hanno sofferto, in particolare i giovani e le donne. Il lavoro è una parte fondante della nostra Costituzione. Noi come imprenditori italiani ne avvertiamo tutta la responsabilità. Tutti dobbiamo scoprire una nuova stagione di doveri”, ha concluso Carlo Bonomi.
INCENTIVI 4.0, CONFINDUSTRIA: BENE PROROGA PER LA CONSEGNA DI IMPIANTI E MACCHINARI
Confindustria esprime apprezzamento per la conferma annunciata dal Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, di rinviare a dicembre 2022 il termine di consegna delle macchine e degli impianti ordinati nel 2021 che godono degli sgravi 4.0, previsti dalla precedente Legge di Bilancio. Per Confindustria e le sue Associazioni il termine di consegna fissato attualmente al giugno 2022 è un vincolo che deve essere assolutamente posticipato a fine anno. La critica congiuntura attuale, dovuta alla carenza di materie prime e ai problemi legati alla logistica, ha infatti reso evidente l’oggettiva impossibilità per il sistema manifatturiero di rispettare i tempi di consegna dei beni. Proprio per questo, Confindustria sta lavorando dallo scorso autunno con il Mise alla proroga e ribadisce la necessità di riavviare un tavolo di confronto per valutare l’impatto delle misure ed eventuali adattamenti al Piano Industria 4.0. Il Piano, da sempre sostenuto da Confindustria, non va depotenziato perché rappresenta un determinante strumento di politica industriale per la modernizzazione del sistema produttivo, che ha aiutato le imprese a realizzare investimenti in chiave innovativa, digitale e sostenibile: leve fondamentali per affrontare le transizioni in atto.
CONCORRENZA: LA DG MARIOTTI IN AUDIZIONE, BENE GLI INTERVENTI MA COLMARE CRITICITA’ E LACUNE
“La concorrenza è una strategia di politica economica che spinge le imprese all’efficienza nell’uso del capitale; indirizza le risorse verso quelle più produttive; attiva innovazione, spingendo le imprese a ripensare di continuo prodotti e processi, migliorando la qualità della vita e il lavoro delle persone”. Così il Direttore Generale Francesca Mariotti nel corso dell’audizione di Confindustria in Senato sulla legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. “Sebbene gli interventi siano in larga parte condivisibili, non mancano criticità e lacune – ha avvertito la DG - che andrebbero affrontate soprattutto per: garantire un’effettiva parità di trattamento tra operatori pubblici e privati in alcuni ambiti, come quello sanitario; prestare maggiore attenzione agli investimenti delle imprese, rivedendo alcune modalità di calcolo degli indennizzi per i gestori uscenti, come nel caso della distribuzione del gas naturale, nonché garantendo l’effettiva tutela degli investimenti in innovazione, come nel caso dei farmaci equivalenti”. Oltre ad apprezzare, “dal punto di vista del metodo, l’approvazione con cadenza annuale”, Francesca Mariotti ha evidenziato “la necessità che gli interventi guardino realmente al futuro assetto dei mercati, definito anzitutto dalle politiche europee per la transizione green, per far sì che le politiche pro-concorrenziali tengano conto dei relativi processi di trasformazione in atto. Quanto ai contenuti specifici, Confindustria ha più volte evidenziato la necessità di una normativa organica in tema di concessioni – ha sottolineato la DG - che garantisca procedure competitive trasparenti e preveda una durata della concessione coerente con l’investimento realizzato dall’impresa, valutando una quota di uscita nel caso di avvicendamento dei concessionari. In materia di servizi pubblici locali, condivisibili le finalità di apertura dei mercati e di contrasto all’eccessivo ricorso all’affidamento in house. Particolarmente apprezzabili – ha ricordato infine Mariotti - le due deleghe in tema di revisione dei procedimenti amministrativi in funzione pro-concorrenziale”.
CONFINDUSTRIA: 110 ANNI DELLA RIVISTA DI POLITICA ECONOMICA. NEL SECONDO VOLUME FOCUS SULLA DEMOGRAFIA
Inverno demografico, decrescita e bassa natalità: questo il tema a cui è dedicato il secondo volume della Rivista di Politica Economica di Confindustria. La RPE compie 110 anni e, ancora oggi, offre una lettura documentata e di proposta su fenomeni che nel medio e lungo periodo avranno impatti rilevanti sull’economia e sulla società, a testimonianza dell’attenzione e dell’impegno che da sempre gli imprenditori pongono sulle tendenze e sulle vicende del Paese. Fondata nel 1911, la Rivista di Politica Economica - a cui è stato conferito nel 1993 il Premio all’Elevato Valore Culturale dal Ministero dei Beni e Attività Culturali - è una delle più antiche e prestigiose pubblicazioni italiane di economia. E’ da sempre riconosciuta come luogo di approfondimento, di scambio culturale e di confronto libero di idee fondato su evidenze e dati. Proprio in questa logica, si è tenuta - presso l’Università Luiss Guido Carli e con il sostegno di Unicredit - la presentazione del secondo volume celebrativo della Rivista di Politica Economica «La deriva demografica. Popolazione, economia, società», dedicata ai temi della demografia e delle sue conseguenze per l’Italia e l’Europa. Dal dibattito - al quale sono intervenuti tra gli altri Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano; Pier Carlo Padoan, Presidente di Unicredit; Vincenzo Boccia, Presidente Università Luiss Guido Carli; Stefano Manzocchi, Prorettore per la Ricerca Università Luiss Guido Carli e Direttore della Rivista di Politica Economica – è emerso chiaramente che l’Italia sta vivendo un inverno demografico, ulteriormente aggravato dalla pandemia che ha causato sia un eccesso di mortalità e sia una riduzione delle nascite ben più ampia di quella attesa dalle previsioni. L’invecchiamento demografico, in Italia, è a livelli record nel panorama internazionale anche nel periodo della pandemia (nel 2020 l’età media della popolazione era di 46 anni, l’anno precedente 45,7 anni). Ma il cammino verso la decrescita della popolazione italiana, accompagnato dall’invecchiamento demografico e da una bassa natalità, mina alcune delle condizioni principali per lo sviluppo economico e la sostenibilità dei nostri sistemi di welfare e mette in evidenza come la crisi attuale sia frutto di tendenze di lungo periodo e di interventi poco incisivi.
Guarda l’intervista di Bonomi al Tg1
Leggi l’ Audizione sul Ddl Concorrenza e leggi e scarica la Rivista di Politica Economica
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Bonomi-al-TG-1-caro-energia-vera-mina-per-la-crescita-necessari-interventi-strutturali
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Audizione-DDL-annuale-per-il-Mercato-e-la-Concorrenza-2021
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/110-anni-della-Rivista-di-Politica-Economica-Presentato-il-secondo-volume
|
Roma, 4 febbraio 2022
I temi della settimana
QUIRINALE, BONOMI: SODDISFAZIONE PER LA CONFERMA DI SERGIO MATTARELLA
“Desidero esprimere soddisfazione, da parte di tutta Confindustria, per la conferma di Sergio Mattarella al Quirinale: la sua autorevolezza e prestigio nel ruolo di garante della Costituzione e delle scelte europee e atlantiche è un presidio di credibilità nazionale”. Così il Presidente Carlo Bonomi sull’elezione del Capo dello Stato. “Apprezziamo altresì che il Parlamento abbia, infine, trovato convergenza su una soluzione che è garanzia istituzionale di lungo periodo e che rilancia l’azione del Governo, evitando ogni rischio di crisi e rafforzando la fiducia degli italiani e delle imprese di fronte alle tante sfide che abbiamo davanti – ha proseguito Bonomi. Ora è tempo solo di lavorare con grande urgenza contro il rallentamento della ripresa dovuto all’impennata dei prezzi energetici e delle materie prime, nonché alla sfiducia che aveva temibilmente preso a serpeggiare sui mercati verso la capacità dell’Italia di mettere a terra, presto e bene, le ingenti risorse del PNRR”.
SALUTE, BONOMI: TASSELLO FONDAMENTALE PER COESIONE SOCIALE E SVILUPPO ECONOMICO
"In questi difficili anni, la pandemia ha reso ancora più evidente il valore universale della salute come presupposto di qualità di vita e di libertà individuale. E, allo stesso tempo, ci ha restituito la consapevolezza che la salute costituisce il tassello fondamentale senza il quale non ci sono coesione sociale e sviluppo economico”. Così il Presidente Carlo Bonomi, intervenendo in videomessaggio a Expo Dubai 2020 all'evento Health Innovation Global Forum 2022. “La filiera della salute costituisce uno dei principali settori industriali, che vale quasi l'11% del PIL con circa 2,5 milioni di occupati qualificati – ha aggiunto Bonomi. Le pandemie non conoscono confini e per fronteggiarle serve un forte coordinamento e una stretta collaborazione fra gli Stati e i loro sistemi sanitari. Per questo i Governi devono assumere impegni comuni sull'utilizzo condiviso dei dati, nella farmaceutica, nelle tecnologie, nei servizi sanitari. Un altro aspetto sul quale è necessaria la massima collaborazione fra gli Stati è quello delle supply chain, per evitare che l'efficienza dei sistemi sanitari venga compromessa dall'interruzione delle catene di fornitura. In Italia c'è un sistema pubblico qualificato e un sistema imprenditoriale eccellente. Ora serve una condivisione di intenti e una forte sinergia tra tutti gli attori in gioco, perché i traguardi delle life sciences sono un traguardo per il Paese intero”.
Leggi il comunicato stampa sull’elezione al Quirinale:
https://bit.ly/3rsg1CE
|
Roma, 28 gennaio 2022
I temi della settimana
CARO ENERGIA: IL MINISTRO ROBERTO CINGOLANI AL CONSIGLIO GENERALE PER UN CONFRONTO SULLE MISURE
Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani è intervenuto sul tema dei rincari energetici al Consiglio Generale di Confindustria, guidato dal Presidente Carlo Bonomi e alla presenza degli imprenditori rappresentanti del Sistema associativo. Obiettivo dell’incontro la condivisione di possibili azioni, frutto di una riflessione costruttiva e non ideologica, per contrastare il drammatico impatto dei costi dell’energia sul sistema produttivo, con potenziali gravi conseguenze sociali ed economiche per il Paese. Una tempesta che rischia di paralizzare definitivamente il sistema industriale italiano, già interessato da molteplici decisioni di chiusura, e che richiede un deciso intervento di politica industriale dagli effetti congiunturali e strutturali immediati, oltre a una progettualità di lungo termine. Il pacchetto di misure più urgenti, proposto da Confindustria, riguarda la cessione della produzione nazionale di gas ai settori industriali per 10 anni con anticipazione dei benefici finanziari per l’anno 2022; l’intervento immediato per la cessione ai settori industriali a rischio chiusura di energia rinnovabile elettrica “consegnata al GSE” per un quantitativo di circa 25TWh e trasferita ad un prezzo di 50 €/Mwh; l’aumento delle aliquote di agevolazione per le componenti parafiscali della bolletta elettrica nei limiti previsti dalla normativa Europea (art. 39 elettrico ex Com200/2014/UE).
DL SOSTEGNI TER: LA DELUSIONE DELL’INDUSTRIA. INTERVENTI SU CARO ENERGIA INSUFFICIENTI, AGIRE IN TEMPI STRETTI E CON VISIONE DI LUNGO TERMINE
L’industria ha accolto con un coro di critiche unanime le misure per contrastare il caro energia contenute nel DL sostegni ter. “Gli interventi del Governo sono insufficienti a calmierare i prezzi”, ha dichiarato Banzato, Presidente di Federacciai. Sulla stessa linea Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica, e Lamberti, Presidente di Federchimica, secondo cui “Non c'è nulla per calmierare l'aumento del 500% dei prezzi del gas. Servono interventi strutturali”. Il Presidente di Assocarta Poli ha parlato di “piccoli interventi spot”, mentre il Direttore Generale di Assovetro, Da Riz, ha sottolineato che è sempre più alto il rischio chiusura. FederlegnoArredo, con il Presidente Feltrin ha chiesto un'azione più incisiva” mentre per il Presidente di Federalimentare Vacondio e il numero uno di SMI Tamborini, è necessario che il Governo corregga la rotta per “evitare il peggio”. Il Presidente di Assistal Carlini ha invocato “un atto di coraggio” mentre secondo Zanardi, Presidente di Assofond, è “inconcepibile la decisione di utilizzare il credito d'imposta per fronteggiare l'emergenza perché è un meccanismo che non risolve i seri problemi di liquidità del settore”. Il Presidente di Anima Nocivelli ha rilanciato le proposte di Confindustria, definendole “una soluzione concreta e a lungo termine” che, secondo Somma, Presidente di Confindustria Basilicata e Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda “non sono state prese in considerazione dal Governo”. Confindustria Energia ha chiesto “interventi strutturali e di politica industriale, tra cui la massimizzazione della produzione nazionale di gas e l'incremento delle agevolazioni per i settori industriali energivori a maggiore rischio chiusura o delocalizzazione", mentre per Valvassori di Anfia, il caro energia corrisponde ad “una vera pandemia, con intere filiere industriali non riescono a decidere se produrre in perdita o fermarsi”. Il Presidente di Federmeccanica Visentin, ha esortato il Governo “a mettere mano alla politica energetica nazionale” e il leader di Confindustria Lombardia Buzzella, ha espresso delusione per le misure del Governo perché “non incontrano le esigenze delle imprese”. Secondo Camilli, Presidente di Unindustria, il DL “è un piccolo aiuto non risolutivo, mentre serve un piano di lungo termine”. Delusione anche da Confindustria Campania, con il Presidente Traettino che ha invocato “un’inversione di rotta con misure strutturali”. D’accordo Gay, Presidente di Confindustria Piemonte, secondo cui “serve un intervento complessivo in tempi stretti e con visione di lungo termine”. Risso, Presidente di Confindustria Genova ha evidenziato come le misure siano solo congiunturali, con il rischio sempre più concreto “che le nostre imprese siano costrette a ridurre o sospendere la produzione”. Secondo Fontana, Presidente di Confindustria Puglia e Bari-Bat “le imprese chiedono che l'Italia faccia una scelta forte di politica industriale” e per Schiavoni, Presidente di Confindustria Marche “le misure sono insufficienti per le imprese che pagano un prezzo altissimo”. Per Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico “se il Governo proseguirà in questa direzione, si andrà incontro ad una tempesta perfetta”. Ha parlato di “piccole mance” il Presidente di Confindustria Sicilia Albanese, mentre secondo Bigazzi, Presidente Confindustria Toscana “non c'è consapevolezza della gravità della situazione”.
CONGIUNTURA FLASH: IL CARO ENERGIA COLPISCE L’INDUSTRIA. ALMENO -0,8 L’IMPATTO SUL PIL 2022
Le nubi sulla risalita del PIL italiano, che già si stavano addensando a fine 2021, sono diventate più fitte all’inizio del 2022 e le stime vedono una frenata del PIL nel 4° trimestre. Questo lo scenario delineato dalla Congiuntura flash di gennaio del Centro Studi Confindustria. Con gli attuali prezzi abnormi dell’energia, i margini erosi, la scarsità di commodity e l’aumento dei contagi, il rischio è che il PIL subisca uno stop nel 1° trimestre, con un impatto di almeno -0,8% sul 2022. Il costo insostenibile del gas (+723% a dicembre sul pre-crisi) e dell’elettricità in Italia, sommandosi ai rincari degli altri input, sta causando temporanee chiusure di imprese nei settori energivori. L’impatto sulla produzione industriale in Italia sarà registrato tra dicembre e gennaio (dopo il +0,7% medio a ottobre-novembre). Il balzo dell’inflazione sarà transitorio solo se si raffredderà l’energia. Gli elevati contagi frenano i consumi di servizi, che tornano a scendere. Sul fronte degli investimenti le attese delle imprese diventano pessimiste, mentre il credito resta stabile e l’occupazione in recupero fino a novembre. L'export italiano tra luci e ombre: nell’Eurozona si diffondono sfiducia e timore, prosegue la frenata negli USA, mentre gli emergenti vanno avanti piano.
PNRR: AL VIA IL ROADSHOW DI CONFINDUSTRIA E MEF SUL TERRITORIO
Confindustria e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con le Associazioni del Sistema Confindustria, hanno organizzato un roadshow sul territorio per presentare alle imprese le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il ciclo di incontri, che si svolgeranno prevalentemente in modalità webinar, è rivolto alle imprese associate e non. Per ogni tappa è previsto un focus tematico specifico. Il 25 gennaio si è svolto il primo appuntamento in Confindustria Emilia-Romagna, dedicato alla ricerca. Ad introdurre la giornata il Direttore Generale dell'Associazione, Luca Rossi mentre il Direttore Affari Legislativi di Confindustria, Antonio Matonti, ha illustrato agli imprenditori le opportunità legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Gli interventi di Giorgio Centurelli del Ministero dell'Economia e delle Finanze e Antonio Di Donato del Ministero dell'Università e della Ricerca, hanno fatto particolare riferimento ai bandi R&I pubblicati a fine 2021. La prossima tappa è prevista nel Lazio, il 31 gennaio alle ore 15.30 in Unindustria, con un webinar dedicato alla missione 1 del PNRR, con focus sulla digitalizzazione, l’innovazione e la competitività. Gli incontri successivi, sempre in modalità webinar, si terranno in Lombardia, Toscana, Campania, Piemonte e Calabria. Si svolgerà invece in presenza l’appuntamento in Sicilia, in programma a marzo 2022.
Leggi la Congiuntura Flash del CsC e la news sul roadshow sul PNRR
https://bit.ly/CF_gen22
https://bit.ly/3GcQly6
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA
22 - 29 MAGGIO 2021
LUNEDI’ 24/05: h 10.00 – Webinar “Direttiva relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea”, organizzato dal Parlamento Europeo in Italia – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.facebook.com/PEItalia
(MAURIZIO STIRPE, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali)
MARTEDI’ 25/05: h 11.00 – Tavola rotonda “Sovranità sui dati. La missione europea di Italia e Francia”, organizzato da OVHcloud e Atos, in collaborazione con Ambasciata di Francia in Italia – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://gaia-x1618409969599.site.digitevent.com/it/page/informazioni-utili/
(LUIGI GUBITOSI, Vice Presidente di Confindustria per il Digitale)
MARTEDI’ 25/05: h 11.00 – In occasione del Consiglio di Presidenza di Confindustria Campania (chiuso alla stampa), l’Associazione ha organizzato una sessione pubblica dalle ore 11.00 – in streaming
Per seguire l’evento: https://us02web.zoom.us/j/89569371782?pwd=YUJjbExMQlhkcU5oSmlyMTNOMldsUT09#success - password 958667
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
MARTEDI’ 25/05: h 11.00 – Conferenza stampa - Inaugurazione di ADI Design Museum – Compasso d’Oro – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.facebook.com/search/top?q=adi%20design%20museum - www.adi-design.org
(BARBARA BELTRAME, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione)
MARTEDI’ 25/05: h 17.00 – Evento “La Moda negli Usa Post Covid”, organizzato da Ambasciata d’Italia a Washington in collaborazione con Confindustria, Confindustria Moda, Agenzia ICE – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://zoom.us/webinar/register/WN_c-MFP2j3Qo-EqbjytqzCIA
(BARBARA BELTRAME, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione)
MERCOLEDI’ 26/05: h 11.30 – Assemblea Assoimprenditori Alto Adige “Nuovi pensieri” – in streaming
Per seguire l’evento: www.assoimprenditori.bz.it - https://www.youtube.com/watch?v=JCDu-gzwXy8
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
MERCOLEDI’ 26/05: h 12.00 – Evento “La Fabbrica del futuro. Ricerca e sviluppo, sostenibilità e lifelong learning”, organizzato da Ansa e Philip Morris Italia – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.ansa.it/
(FRANCESCA MARIOTTI, Direttore Generale di Confindustria)
MERCOLEDI’ 26/05: h 16.30 – Evento “IO&TECH – Tecnologie, sicurezza e rischi”, organizzato da Confindustria Alto Adriatico e Unis&f – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://www.unisef.it/courses/io-tech-tecnologie-sicurezza-e-rischi
(MARIA CRISTINA PIOVESANA, Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura)
GIOVEDI’ 27/05: h 09.00 – Evento “CINA: Scenario e prospettive per le imprese della moda”, organizzato da Confindustria, Confindustria Moda in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Pechino e la Camera di Commercio Italiana in Cina – in streaming
Per registrarsi all’evento https://cameraitacina.glueup.cn/event/32004/register/
(BARBARA BELTRAME, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione)
GIOVEDI’ 27/05: h 09.30 – XXVII Giornata Nazionale Orientagiovani “STEAM SPACE: il rinascimento della scuola italiana”, organizzata da Confindustria – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.confindustria.it/home
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria – video messaggio; GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano)
GIOVEDI’ 27/05: h 09.30 – Nell’ambito del Bioeconomy Day, evento “La bioeconomia circolare per la ripartenza post-pandemia” – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-bioeconomia-circolare-per-la-ripartenza-post-pandemia-154702091119
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
GIOVEDI’ 27/05: h 18.30 – Milano - Sede Fondazione Feltrinelli, Via Pasubio 5, Presentazione volume "La Fiera di Milano. 1920-2020" – in streaming
Per seguire l’evento: https://fondazionefeltrinelli.it/live/ - https://www.facebook.com/FondazioneFeltrinelli/
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
VENERDI’ 28/05: h 10.30 – Presentazione del “Rapporto Regionale PMI 2021”, a cura di Confindustria e Cerved – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://confindustria.zoom.us/webinar/register/WN_2HlkqcCkRjCnla7olGzwtw
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria; CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
VENERDI’ 28/05: h 10.30 – Webinar “Gli strumenti di allerta e la crisi di impresa post Covid-19: effetti, soluzioni e prospettive”, organizzato da Sicindustria – Delegazione Caltanissetta – in streaming
Per registrarsi all’evento: http://convegni-diritto.ilsole24ore.com/convegno-sicindustria-28-05-21/
(EMANUELE ORSINI, Vice Presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco)
---
SPECIALE B20
MARTEDI’ 25/05: h 15.00 – Evento “The EU Recovery Fund: Outlook for Italy”, organizzato da Bloomberg – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://onlinexperiences.com/scripts/Server.nxp?LASCmd=AI:4;F:QS!10100&ShowUUID=5BFD552F-9682-43A3-BB55-5DF49AB8AA3F?AffiliateData=Sales
(EMMA MARCEGAGLIA, B20 Italy Chair)
GIOVEDI’ 27/05: h 12.00 – Stakeholder Talks “Shared values: Building an Inclusive and Sustainable Future”, organizzato da OCSE – in streaming
Per registrarsi all’evento:
https://oecdtv.webtv-solution.com/8061/or/pre_mcm_stakeholder_talks.html
(EMMA MARCEGAGLIA, B20 Italy Chair)
VENERDI’ 28/05: h 09.30 – Techonology Forum 2021 “People, Planet, Prosperity: le tecnologie per la trasformazione nell’era post-Covid”, organizzato da The European House Ambrosetti – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://innotechhub.ambrosetti.eu/index.php/user/auth
(EMMA MARCEGAGLIA, B20 Italy Chair)
--------------------------------------------
Area Comunicazione 21-05-2021
|

Roma, 21 maggio 2021
ECONOMIA: INDUSTRIA MIGLIORA MA RESTANO INCERTEZZE. DRAGHI GARANZIA DI CREDIBILITA’
"Pur con una necessaria prudenza, è ragionevole supporre che il contesto dell'industria sia destinato a migliorare ulteriormente nei prossimi mesi. Ma le prospettive della domanda interna restano appese all'incertezza” ha affermato il Presidente Carlo Bonomi, all'Assemblea privata di Confindustria. "Risolvere questa incertezza è il compito maggiore al quale è chiamato il Governo guidato da Mario Draghi. Il cui avvento è stato senza alcun dubbio la novità più positiva da diversi anni a questa parte nella vita pubblica italiana. Mario Draghi – ha proseguito Bonomi - ha immediatamente accresciuto il peso dell'Italia nei consessi europei e internazionali. E' per l'Italia un moltiplicatore di autorevolezza e credibilità. Bisogna sperare che duri il più a lungo possibile. Confindustria - ha sottolineato il Presidente - affianca comunque il premier in questo sforzo, collaborando con le altre Confederazioni europee sulle scelte di Bruxelles e guidando quest'anno il B20, il principale tavolo globale delle business policy". E, accennando a diversi aspetti dell'azione di Governo, il Presidente Bonomi in particolare ha rilevato: “Draghi ha inserito la sua azione in una visione generale del Paese per il futuro. L'abbiamo ritrovata nelle prime 80 pagine del Pnrr che l'attuale Governo ha presentato. Finalmente la giusta enfasi sulle riforme strutturali, la necessità di intervenire sul blocco degli ascensori sociali e di contrastare l'aumento della povertà e dei divari con l'annuncio di molte misure pro-concorrenza in numerosi ambiti dell'economia italiana, come abbiamo sempre chiesto".
GIUBILEO 2025: “STELLA POLARE” DEL PNRR PER MASSIMIZZARE GLI EFFETTI SUL PIL. UN PROGETTO PER COINVOLGERE TUTTO IL PAESE
“Tutto il Paese deve essere coinvolto. Vorrei davvero vedere un sistema Paese che si muove”. Intervenendo all’Assemblea privata e nel corso di una conferenza stampa il Presidente Carlo Bonomi, ha lanciato un appello per lavorare insieme ad un piano per il Giubileo 2025, come "cornice di un grande progetto Paese. Il contesto è quello del Pnrr e occorre focalizzare gli interventi su una stella polare che possa fare da cornice, per massimizzare l'effetto sul Pil con una onda lunga, perché abbiamo la necessità di crescere come Paese e con una percentuale superiore di quella che abbiamo adesso. Con questo progetto Confindustria invita tutti alla collaborazione, dallo Stato italiano al Vaticano, agli enti locali, alle imprese, e si rivolge anche ai candidati sindaco al Comune di Roma, puntando ad una partnership tra gli interventi pubblici e privati". Il progetto per il Giubileo 2025 sarà coordinato dal Professor Marcello Messori.
LAVORO: SU AMMORTIZZATORI NON SI VEDONO PASSI AVANTI. NEL DL SOSTEGNI BIS ANCORA APPROCCIO EMERGENZIALE
“Finché non si affronta seriamente la riforma degli ammortizzatori non si imbocca la strada giusta. Era stata annunciata sia dal Governo precedente che dal Governo attuale, ma ancora non si vedono passi avanti". Così il Presidente Carlo Bonomi, in conferenza stampa, che ha evidenziato: "avevamo presentato una proposta di riforma a luglio e siamo ancora in attesa; tutti dicono che vogliono fare la riforma ma io non vedo passi concreti, mentre è l'unica strada per affrontare seriamente il rilancio del mondo del lavoro. Poi - ha aggiunto Bonomi - all'interno del Dl sostegni bis sono state introdotte alcune misure, che rappresentano un inizio di percorso, come l'abbassamento della soglia a 100 dipendenti nel contratto di espansione. E’ un primo passo, ma riteniamo che debba essere universale e accompagnato da strumenti reali di flessibilità in entrata”. Quanto al contratto di ricollocazione il Presidente ha affermato che “la scadenza al 31 ottobre per l’attivazione lo rende di fatto inutilizzabile”. Piu in generale, il Presidente ha osservato che il Dl Sostegni bis “ha ancora un approccio molto emergenziale e poco di ripartenza”.
Leggi l’intervento del Presidente Bonomi all’Assemblea Privata di Confindustria
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/assemblea-privata-confindustria-il-discorso-del-presidente-bonomi-e-la-relazione-annuale-sulle-attivita-svolte
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA
8 - 15 MAGGIO 2021
MERCOLEDI’ 12/05: h 10.30 – Osservatorio Accredia organizzato con Censis “Recovery Plan e certificazione accreditata: l’opportunità per il rilancio italiano” – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.youtube.com/channel/UClG4mQWmOev1JXoKeG9o5Ew - https://www.accredia.it/evento/osservatorio-accredia-recovery-plan-e-certificazione-accreditata-lopportunita-per-il-rilancio-italiano/
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria - Video messaggio)
MARTEDI’ 11/05: h 14.00 – Business Forum ITALIA-MINAS GERAIS (Brasile) – in streaming
Per accreditarsi all’evento inviare mail a [email protected] (con nome testata, nome e cognome, email e recapito telefonico)
(BARBARA BELTRAME, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione)
---
SPECIALE B20
MERCOLEDI’ 12/05: h 16.30 – Conferenza stampa in occasione del CBI B7 Summit 2021
Per accreditarsi all’evento inviare mail a [email protected]
(EMMA MARCEGAGLIA, B20 Italy Chair)
----------------------------------------------
Area Comunicazione 10-05-2021
|
Roma, 7 maggio 2021
TRANSIZIONE 4.0: UN ERRORE LO STOP DELLA RAGIONERIA ALLA CESSIONE DEI CREDITI. IL GOVERNO CI RIPENSI
“Sono deluso, amareggiato, preoccupato. Questo è un momento determinante per la ripresa e la crescita del paese. Le aziende stanno ricominciando ad avere fiducia, a programmare investimenti, ma combattono ancora con il problema della liquidità e con l'aumento vertiginoso del prezzo delle materie prime, che pesa sui conti. Questo cambio di rotta non ci voleva, è una batosta. Spero che il governo ci ripensi”. Così il Vice Presidente per le Filiere e le medie imprese Maurizio Marchesini in un’intervista al Sole24Ore sul blocco, da parte della Ragioneria dello Stato, della norma inserita del Dl Sostegni che consente la cessione a terzi dei crediti fiscali per gli incentivi di Transizione 4.0 e bonus mobili. “Si mette a rischio un'impalcatura fondamentale. Già si cominciavano a vedere i risultati positivi del superbonus nel mondo dell'edilizia, con una ripresa di tutta la filiera. È troppo presto per vedere gli effetti di Transizione 4.0, ma abbiamo valutato che la possibilità di cedere il credito di imposta avrebbe dato un impulso molto forte agli investimenti, addirittura raddoppiandoli. Tra l'altro non è comprensibile questo atteggiamento del governo, dal momento che il digitale è uno dei driver del Pnrr, come ha indicato l'Unione Europea nelle linee guida del Recovery Plan”.
SCUOLA: LE IMPRESE NON TROVANO I PROFILI CHE CERCANO. LA FIERA DEGLI ITS PER FAR CONOSCERE LE OPPORTUNITÀ
Ogni anno le imprese cercano 20mila diplomati provenienti dagli Istituti Tecnici Superiori, ma ne trovano solo 5 mila. Sono ancora bassi, quindi, i numeri dei diplomati in queste vere e proprie Accademie del Made in Italy. Un segmento dell’istruzione professionalizzante terziaria in cui, grazie al contatto diretto con il mondo produttivo, i ragazzi maturano competenze nell’innovazione tecnologica multidisciplinare e digitale. “L’Italia è il secondo paese manifatturiero in Europa ma senza orientare i ragazzi e le ragazze verso la “seconda gamba” dell’istruzione terziaria, che sono gli ITS quale alternativa all’università, non riusciremo a competere in un mondo sempre più interconnesso e tecnologico, perché i “super-tecnici” avranno sempre più un ruolo chiave”, ha detto Giovanni Brugnoli, Vice Presidente per il Capitale Umano di Confindustria. “Servono più giovani che scelgano gli ITS, e dobbiamo convincere loro ma anche rivolgerci a insegnanti e famiglie. Perché le opportunità sono tantissime e vanno conosciute”. È questo il senso degli ITS POP DAYS, la prima fiera virtuale degli Istituti Tecnici Superiori, organizzata da Confindustria e Umana, in collaborazione con Indire. Un viaggio di tre giorni, dal 5 al 7 maggio, per vedere da vicino le peculiarità e le potenzialità di queste realtà formative. Hanno partecipato migliaia tra studenti e docenti, con la possibilità di navigare tra le 92 Fondazioni ITS iscritte tra le 109 presenti in Italia. La città digitale dove visitare gli stand, dialogare in diretta e partecipare a incontri e webinar resterà attiva per un mese.
CONFINDUSTRIA E LUISS LANCIANO L’OSSERVATORIO DELLE IMPRESE ESTERE IN ITALIA
Al via l’Osservatorio Imprese Estere in Italia (OIE), un’iniziativa dell’Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) di Confindustria, in collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli. L’organismo sarà un punto di riferimento a livello nazionale per la raccolta, l’analisi e la divulgazione di dati e informazioni sulle aziende estere in Italia che sono 15.519 e occupano quasi 1,5 milioni di persone. “Sono particolarmente orgogliosa di presentare questo progetto” – ha affermato Barbara Beltrame Giacomello, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti esteri, in occasione del primo incontro dell’Osservatorio. “Oggi in Italia manca un organismo scientifico dedicato all’analisi delle imprese straniere che investono nel nostro Paese. Per questo abbiamo deciso di costituire una struttura che faccia da ponte tra esperti e studiosi del settore con i manager delle principali multinazionali straniere in Italia che fanno parte dell’Advisory Board di Confindustria (ABIE)” – ha spiegato Beltrame. “Sono certa che l’Osservatorio contribuirà a valorizzare il ruolo degli investitori esteri nel nostro Paese, creando le condizioni per mantenere la presenza dei gruppi e delle multinazionali in Italia e attraendo nuove realtà”.
Leggi le interviste di Marchesini e Brugnoli al Sole 24ore
https://bit.ly/2Szyj6c
https://bit.ly/3bbFesN
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA
1 - 8 MAGGIO 2021
LUNEDI’ 03/05: h 12.00 – Web Event “Recovery PA: la transizione burocratica nel PNRR”, organizzato da AC Advocacy&Communication Srl – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.lachirico.it/recoverypa3maggio/ - Password: chiricopnrr
(MAURIZIO MARCHESINI, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Media Imprese)
MARTEDI’ 04/05: h 10.30 – Presentazione del libro “Il futuro dei sistemi portuali italiani” di Pietro Spirito, organizzata da Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” – Dipartimento di Architettura e Disegno industriale – in streaming
Per accreditarsi all’evento inviare mail a [email protected]
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
da MERCOLEDI’ 05/05 a VENERDI’ 07/05 – “ITS POP DAYS”, organizzati da Confindustria, Umana e Indire (Istituto nazionale Documentazione Innovazione Ricerca educativa) – in streaming
Per seguire l’evento: www.confindustria.it
(GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano – 05/05 ore 10.30 e 07/05 ore 10.30)
MERCOLEDI’ 05/05: h 10.30 – Presentazione del Rapporto COTEC-BEI “The Digitalisation of SMEs in Italy” – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://cotec.it/eventi-cotec/
(LUIGI GUBITOSI, Vice Presidente di Confindustria per il Digitale)
MERCOLEDI’ 05/05: h 11.00 – Primo incontro dell’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss “Le imprese estere in Italia al tempo del Covid: spunti di resilienza” – in streaming
Per accreditarsi all’evento inviare mail a [email protected]
(BARBARA BELTRAME, Vive Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione)
MERCOLEDI’ 05/05: h 17.00 – Assemblea Piccola Industria di Confindustria Brescia “La sfida della formazione professionale: una leva per la ripartenza?” – in streaming
Per registrarsi all’evento scrivere mail entro il 4 maggio a [email protected]
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
VENERDI’ 07/05: h 09.00 – Convegno “Transizione energetica: prospettive di integrazione delle tecnologie basate sull’impiego dell’idrogeno per l’ambiente costruito”, organizzata da Distretto STRESS e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.innovationvillage.it/events/transizione-energetica-prospettive-di-integrazione-delle-tecnologie-basate-sullimpiego-dellidrogeno-per-lambiente-costruito/
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
VENERDI’ 07/05: h 17.30 – Auditorium Parco della Musica, Via Pietro de Coubertin, Sala Sinopoli, Carlo Bonomi riceve il Premio Guido Carli in occasione della XII Edizione della manifestazione – in streaming
Per seguire l’evento: www.ansa.it – www.corriere.it – www.tgcom24.it - https://www.facebook.com/fondazioneguidocarli/
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
----------------------------------------------
Area Comunicazione 30-04-2021
|
Roma, 30 aprile 2021
PNRR: SULLE RIFORME COINVOLGERE LE IMPRESE. TRASFORMAZIONE POSSIBILE MA SERVE PARTNERSHIP PUBBLICO PRIVATO
“In Italia siamo tutti molto presi a valutare le singole misure e le risorse da destinare ai vari capitoli. Invece il Recovery Plan deve diventare uno strumento di trasformazione del Paese, dell'economia e dello Stato”. Queste le prime considerazioni espresse dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, in un’intervista con Federico Fubini sul Corriere della Sera, a seguito della presentazione del PNRR alle Camere del Premier Mario Draghi. “La sfida, adesso, è riuscire a trasformare l'Italia in un Paese moderno, efficiente, aperto e inclusivo”. Per questo il Presidente Bonomi ha posto la questione centrale delle riforme, determinanti per scaricare a terra le risorse del Recovery Plan.
“Le riforme già ben definite sono 5 su 47” – ha spiegato Bonomi, aggiungendo che “due aree, quelle sulla pubblica amministrazione e sulla giustizia civile, sono abbastanza declinate. Le altre non ancora. Il primo capitolo da cui partire sono le semplificazioni, per le quali ci sarà un decreto il mese prossimo. Per 25 anni ci è sempre stato detto che non c'erano risorse per sostenere i costi sociali delle riforme. Ora le abbiamo. Quel che manca nel testo è la partnership pubblico-privato e uno dei nodi che più desta preoccupazione nel documento sul Recovery Fund è il mancato coinvolgimento delle imprese - ha osservato Bonomi nel corso del colloquio. “Credo che sia nell'interesse del presidente Draghi aprire su questo un'interlocuzione con il settore privato: lo svincola da chi vuole solo lo status quo. Il punto del piano è mettere risorse pubbliche perché facciano da leva agli investimenti privati. Ecco perché dobbiamo capire come il Governo intende eseguire le riforme. Infatti, se poi le imprese non capiscono e non condividono, gli investimenti privati non arrivano, l'Italia non diventa attrattiva, il Pil cresce meno, abbiamo meno occupati e quindi il debito è meno sostenibile”.
L’intervista ha affrontato anche il capitolo lavoro e l’intenzione del Ministro Orlando di puntare sui centri per l'impiego e la cassa integrazione. Un’impostazione che Confindustria non condivide. “Usciremo da questa crisi in un mondo completamente cambiato, anche se molti pensano che dopo si riparta da dove eravamo prima” - ha spiegato Bonomi. “Si cerca di difendere il lavoro dov'era e com'era, ma non sarà più così. Questo Paese non ha mai fatto delle vere politiche attive del lavoro, salvo quelle legate al reddito di cittadinanza, che non hanno mai funzionato”. E, secondo il Presidente, non è certo assumendo nella pubblica amministrazione che si risolve il problema: “Se l'obiettivo è aiutare cittadini e imprese di fronte alla burocrazia, siamo fuori strada. Possiamo mettere tutti i miliardi che vogliamo in quest'area del Recovery, ma il mondo del lavoro rimane ingessato”.
LAVORO: RIFORMARE POLITICHE ATTIVE E AMMORTIZZATORI. PER ORA L’UNICA PROPOSTA SUL TAVOLO E’ QUELLA DI CONFINDUSTRIA
“La richiesta di impostare delle politiche attive che funzionino una volta per tutte non è proporre schemi vecchi e superati, anzi. Si tratta di prendere atto del fallimento delle iniziative che in questi anni sono state avviate per rendere il nostro mercato del lavoro più inclusivo. Senza cooperazione fra pubblico e privato non si risolvono i problemi”. Così il Vicepresidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali Maurizio Stirpe risponde al Ministro Orlando, che dagli studi di La 7 ha definito la posizione del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, espressa al Corriere della sera, come uno schema dei secoli passati. “I dati parlano chiaro: il collocamento pubblico non funziona e sperare che i navigator risolvessero il problema è stata una illusione. Se i centri per l'impiego, fatte le debite eccezioni, non hanno rapporti con le imprese del territorio, domanda e offerta non si incontreranno mai. Liquidare con una battuta un tema che dovrebbe essere in cima alle priorità del Paese non fa che aumentare una polemica sterile – ha proseguito Stirpe. Le imprese hanno proposto delle soluzioni sia per le politiche attive che per gli ammortizzatori sociali. Il Presidente Bonomi ha voluto solo rimarcare la disponibilità di Confindustria a disegnare un sistema che semplifichi l'assunzione e la ricollocazione dei lavoratori. Credo che questa disponibilità andrebbe accolta, e non stigmatizzata. D’altronde, l’unica proposta che c’è sul tavolo in tema di ammortizzatori e politiche attive del lavoro è quella di Confindustria e su questa il ministero ancora non ha dato alcun riscontro. Con un approccio ideologico perdiamo tutti e non si va lontano”.
CSC, CONGIUNTURA FLASH: L’ECONOMIA ITALIANA INTRAVEDE LA RISALITA DALLA CRISI. NEL III TRIMESTRE PIL CON SEGNO POSITIVO
"In Italia sono iniziati da aprile i primi allentamenti delle restrizioni antiCovid. Questo condurrà nel secondo trimestre a un piccolo segno positivo del Pil, dopo la lieve contrazione nel primo (-0,4%). Si conferma lo scenario in cui un forte rimbalzo si avrà nel 3° trimestre, grazie alla crescita delle vaccinazioni anche se, nonostante il loro ritmo sia accelerato, restano rischi al ribasso". Questa la sintesi che si legge nell’analisi mensile del CsC Congiuntura Flash. "Dall’imponente piano NG-EU, ai nastri di partenza, arriverà un sostegno alla ripresa già nella seconda metà del 2021. Rimane ampio il gap tra servizi e manifattura. Nell’industria il PMI è salito a 59,8 a marzo e la produzione è stimata in crescita già nel 1° trimestre (+1,0%), pur con forte eterogeneità settoriale. Il nodo restano i servizi, dove l’attività è ancora in flessione (PMI sceso a 48,6); la graduale riapertura, nelle prossime settimane, di diverse attività terziarie induce a prevedere un progressivo ritorno in territorio positivo. Anche gli occupati sono in calo: da febbraio 2020 a marzo 2021 si è registrata una riduzione pari a 896mila unità.
MEZZOGIORNO: COSTRUIRE IL MEDITERRANEO, NEL PROGETTO DI CONFINDUSTRIA AL CENTRO L’ECONOMIA DEL MARE
Affermare l’importanza strategica dell’economia del mare per fare dell’Italia una piattaforma logistica del Mediterraneo. È questo l’obiettivo del progetto di Confindustria che ha prodotto una prima proposta in occasione del Pnrr e sarà completato entro il 2021, coinvolgendo le rappresentanze settoriali e territoriali. Il Piano nazionale affronterà le criticità che frenano lo sviluppo del mare e proverà a piantare i pilastri di una politica di settore: pianificazione infrastrutturale, riforme istituzionali, politica industriale e fiscalità capace di attrarre e stimolare investimenti. Al fianco delle linee trasversali, un’attenzione territoriale specifica è riservata al Mezzogiorno, nella convinzione che “qualsiasi prospettiva di ripartenza per l’Italia passa attraverso la risoluzione dello storico divario fra il Sud e il resto del Paese e, sempre più, tra le diverse aree del Sud”. Per questo le 8 Confindustrie meridionali hanno lavorato al progetto ‘Costruire il Mediterraneo’ che si propone di fare del Sud un sistema unitario di promozione dello sviluppo. Un Southern Range logistico euromediterraneo competitivo, green, sostenibile e socialmente inclusivo. Concretamente si tratta di una messa in rete del Mezzogiorno partendo dall’integrazione delle Zes e dei relativi porti che, in questa chiave, possono divenire “potenziali nodi territoriali di sviluppo anche per le aree interne”.
“Le nostre coste e l’economia del mare sono una risorsa da cui partire per mettere in connessione e rendere competitivi i territori e attrarre investimenti. La logistica e i trasporti sono vitali per l’economia e determinanti nei processi produttivi” - ha affermato Natale Mazzuca, Vicepresidente di Confindustria per l’Economia del mare. “Investire nelle aree meridionali e nella risorsa mare è fondamentale per un progetto unitario di ripresa del Paese. In questa fase di crisi le otto Confindustrie regionali del Sud si sono messe insieme, decise a integrare i sistemi portuali, tra di loro e con il Centro-Nord, e a ragionare in una visione di sistema paese e di coesione nazionale” – ha detto Vito Grassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze regionali e per le Politiche di coesione territoriale.
EXPO DUBAI: LUOGO PER RINASCITA INTERNAZIONALE, ITALIA SIA PROTAGONISTA
“L'Expo di Dubai sarà un'occasione di rilancio e di ripartenza. La pandemia ha messo in evidenza le debolezze dei mercati internazionali, anche per questo l'Esposizione deve diventare per l'Italia un’opportunità di rinascita, che dia modo al nostro paese di essere rappresentato in tutta la sua bellezza. Per noi imprenditori sarà molto importante portare il bagaglio delle nostre conoscenze, delle nostre competenze, del nostro Made in Italy”. Così la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione Barbara Beltrame Giacomello in un’intervista al Giornale di Vicenza al rientro dalla missione a Dubai con il Ministro Di Maio per la presentazione del Padiglione Italia. “Il nostro dialogo con il Commissariato Generale per l’Italia ad Expo Dubai è intenso e vogliamo essere protagonisti di questa vetrina internazionale e, di concerto con il Commissariato, stiamo promuovendo la più ampia partecipazione possibile delle imprese italiane. L’Esposizione Universale – ha continuato Beltrame – costituisce un’occasione di ricongiungimento e di ricostruzione dei rapporti con tutti i Paesi partecipanti. Expo sarà il luogo per creare quelle connessioni con le delegazioni dei paesi presenti a Dubai, che potranno consentire alle nostre imprese di affermarsi in un contesto ancora più ampio. Possiamo e dobbiamo cogliere le opportunità di Expo per una rinascita internazionale dell’Italia”.
Leggi l’intervista di Bonomi al Corriere della Sera
https://bit.ly/3eOGmDM
Leggi la congiuntura flash
http://bit.ly/CF_apr21
Leggi le interviste di Grassi e Mazzuca sul Sole24Ore e sul Mattino
https://bit.ly/3eGR8f2
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA
24 APRILE – 1 MAGGIO 2021
MERCOLEDI’ 28/04: h 14.00 – Webinar “Tutela ambientale e illeciti nel settore dei rifiuti”, organizzato da Confindustria, Arma dei Carabinieri, Unione Industriali di Napoli, Confindustria Campania, Confindustria Puglia, Confindustria Basilicata, Confindustria Calabria, Confindustria Sardegna e Confindustria Sicilia – in streaming
Per registrarsi all’evento: http://www.unindustria.na.it/servizi/ambiente/ultime-news-ed-eventi/1415-tutela-ambientale-e-illeciti-nel-settore-del-ciclo-dei-rifiuti
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
MERCOLEDI’ 28/04: h 16.00 – Webinar “Rapporto 2020 sull’industria marchigiana”, organizzato dal Centro Sudi di Confindustria Marche – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfNwhUUc-z1z9rgN85-TDiZy4IN20sluTCE9RqqmPifN_o62w/viewform
(MAURIZIO MARCHESINI, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Media Imprese)
GIOVEDI’ 29/04: dalle ore 16.50 – Nell’ambito del digital event “Recovery Plan. PNRR: sfide e opportunità per il sistema Italia”, organizzato da 24 Ore Eventi, Focus Lavoro (ore 16.50) e Focus Giovani (ore 17.50) – in streaming
Per seguire l’evento: https://virtualevent.ilsole24ore.com/recovery-plan/
(MAURIZIO STIRPE, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni industriali, ore 16.50; GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano, ore 17.50)
VENERDI’ 30/04: h 11.00 – Webinar “PNNR, dalle idee alla messa a terra dei progetti - Il settore rifiuti traccia la rotta”, organizzato da CONAI – in streaming
Per seguire l’evento: www.ricicla.tv
(MARIA CRISTINA PIOVESANA, Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura)
----------------------------------------------
Area Comunicazione 23-04-2021
|

Roma, 23 aprile 2021
PNRR: SERVE VISIONE STRATEGICA SU FILIERE CENTRALI DELLA MANIFATTURA. L’ITALIA E L’EUROPA RISCHIANO DI RESTARE INDIETRO
Il quadro macroeconomico proposto dal Documento di Economia e Finanza, le misure più urgenti per le imprese e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi i temi al centro dell’incontro tra il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e il Presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Gli effetti della pandemia sull’economia, sul lavoro e sui redditi sono diseguali nel mondo e tra Paesi avanzati. In questo quadro, l’Europa rischia di restare indietro e l’Italia più indietro dell’Europa stessa” - cosi Confindustria in una nota diffusa dopo l’incontro.
“Per un anno Confindustria ha sottolineato l’esigenza di coinvolgere tutte le forze economiche e sociali per convogliare l’ingente mole di risorse europee su finalità credibili e condivise. Ma il tempo per le imprese è trascorso invano e ora, nel confermare la disponibilità a collaborare con il Governo, Confindustria – ha proseguito la nota - pone l’accento su tre punti cruciali: il Def; il secondo tema riguarda le necessità più urgenti per le imprese: liquidità, patrimonializzazione, ristori, lavoro; Il terzo tema riguarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di cui non si conoscono ancora i dettagli. Confindustria ribadisce alcuni auspici di ordine generale, già formulati al Governo precedente. Un sistematico coinvolgimento delle parti sociali nell’attuazione del Piano, in linea con le indicazioni europee; una governance del Piano snella, la cui cabina centrale presso il MEF si occupi non solo della gestione dei flussi finanziari e rendicontazione dei progetti, ma dia supporto operativo alla gestione del PNRR; e infine serve una visione industriale strategica. Nel precedente PNRR non mancavano solo cronoprogrammi, costi e impatti, come invece richiedono le guidelines europee. Mancava qualunque approfondimento per le filiere centrali della nostra manifattura, automotive, siderurgia, componentistica, automazione industriale, chimica, farmaceutica, tessile-moda, alimentare. Così come era del tutto assente – ha aggiunto Confindustria - l’obiettivo di aumento della concorrenza e della produttività, due temi strettamente correlati tra loro perché la produttività negativa che l’Italia registra da 25 anni”.
PNRR: SAREBBE UN GRAVE ERRORE NON PROROGARE IL SUPERBONUS 110% . IL GOVERNO DEVE PUNTARE SUL MANIFATTURIERO
“Dalle indiscrezioni che circolano sul PNRR, sembra che da parte del Governo non ci sia la volontà di prorogare la misura del Superbonus 110% fino a dicembre 2023. Sarebbe un gravissimo errore perché danneggerebbe il settore delle costruzioni, che è volano dell’economia ed è ad alta intensità di occupazione. La proroga è necessaria, tanto più che il Superbonus è partito in ritardo viste le complessità amministrative”. Così Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco. “Una scelta miope quanto incomprensibile perché penalizza fortemente il settore manifatturiero. Invece di destinare ancora una volta ingenti risorse ad Alitalia, il Governo dovrebbe puntare sull’industria, l’unica ad aver reagito ai colpi della crisi e che continua a sostenere il Paese” – ha sottolineato Orsini. “Il Superbonus 110% è una misura che, con l’ammodernamento del patrimonio immobiliare del Paese, consente di raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica previsti dal PNRR”- ha concluso il Vice Presidente.
LAVORO: NON HA SENSO SPOSTARE ANCORA Il TERMINE PER I LICENZIAMENTI. AZZERARE I CONTATORI E TOGLIERE I TICKET
“Si pensa di mettere tutto il sistema sotto una bolla pensando che poi, finita la pandemia, tutto ritorni come prima. Ma non sarà così”. Questo il commento del Vice Presidente Maurizio Stirpe, in un’intervista a La Stampa, dopo l’incontro con il Ministro Orlando, in cui i sindacati hanno chiesto un’ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre. “Si teme uno tsunami occupazionale. Ma noi non abbiamo questa percezione” - ha spiegato Stirpe. “Pertanto non riusciamo a capire le ragioni per cui si debba modificare un provvedimento che già prevede uno sblocco graduale e che è stato assunto non più tardi di un mese fa”. E, rispondendo al segretario della CGIL Maurizio Landini, il Vice Presidente ha aggiunto: “noi siamo pronti a vaccinare e nessuno ha detto che vuole licenziare”. Quindi Maurizio Stirpe ha proposto una soluzione: “se si vuole fare di più basta azzerare i contatori della cig, in modo da assicurare ad ogni azienda 52 settimane di cassa integrazione, e togliere i ticket”. In questo modo, secondo il Vice Presidente, cadrebbe qualunque alibi, perché un’impresa che ha la possibilità di usufruire di ulteriori 52 settimane, non avrebbe motivo di licenziare un lavoratore non avendo altri costi a cui far fronte.“ Credo che questa modalità di cambiare continuamente le cose e spostare sempre i paletti avanti e indietro, ingeneri solo confusione, ci faccia perdere tempo e distolga l'attenzione dal problema dei problemi: la riforma degli ammortizzatori sociali” - ha fatto notare Stirpe.
CONFINDUSTRIA: BONOMI NOMINA RENZO ROSSO DELEGATO PER L’ECCELLENZA, BELLEZZA E GUSTO DEI MARCHI ITALIANI
Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha nominato Renzo Rosso, fondatore e presidente del Gruppo OTB, Delegato dell’Associazione per Eccellenza, Bellezza e Gusto dei Marchi Italiani. La delega a Renzo Rosso si aggiunge a quelle già affidate dal Presidente Bonomi lo scorso giugno a Gianfelice Rocca come Advisor per le Life Sciences, Stefan Pan come Delegato per l’Europa e Aurelio Regina per l’Energia. “L’industria italiana è riconosciuta in tutto il mondo per le sue caratteristiche di eccellenza in termini di design, cura, qualità dei materiali e delle lavorazioni. Un’immagine delle nostre produzioni – ha affermato il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi – che alimenta e veicola allo stesso tempo l’amore per l’Italia e l’attrattività del nostro Paese. Sono fiero di poter contare sull’energia e il pragmatismo di Renzo Rosso che, con la sua storia imprenditoriale di assoluto successo e prestigio internazionale, sarà un valido ambasciatore dei marchi italiani e offrirà un contributo significativo alle scelte strategiche e non più rinviabili che tutti noi siamo chiamati a prendere per il rilancio della nostra economia, in Europa e nel mondo”. “Il Made in Italy è un asset fondamentale del nostro Paese – ha aggiunto il neodelegato di Confindustria Renzo Rosso – e chi le dà valore sono le tante realtà imprenditoriali che portano avanti una tradizione unica e irripetibile. Ringrazio il Presidente Bonomi per la fiducia, sono pronto a dare il mio contributo e la mia esperienza, e conto sul supporto dei tanti marchi di prestigio italiani”.
B20: INSEDIATO L’INTERNATIONAL ADVOCACY CAUCUS. COORDINANO MARCEGAGLIA ED ELKANN. BESOS E AMBANI TRA I MEMBRI
Valorizzare il ruolo delle donne attraverso la creazione di un nuovo ambiente di lavoro e affrontare la sfida del cambiamento climatico. Queste i due temi cardine al centro del primo incontro dell’International Advocacy Caucus (IAC), l’organismo internazionale del B20 la cui nomina, dopo quella dell’Advisory Board, completa la governance del più autorevole fra gli Engagement Group istituiti dal G20. A coordinare questo gruppo insieme alla Chair del B20, Emma Marcegaglia, sarà John Elkann, Chairman e CEO EXOR N.V. e Stellantis Group. “Con l’International Advocacy Caucus, il B20 Italy 2021 completa la propria governance inserendo profili internazionali di altissimo livello. La sua prima riunione ha luogo esattamente tre mesi dopo l’avvio ufficiale dei lavori il 20,21 gennaio. Sono fiera del percorso fin qui svolto e sono certa che raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissi con la formulazione di proposte concrete per il G20, a partire dall’impiego, le donne e i cambiamenti climatici. La visione e l’esperienza delle donne e degli uomini che compongono il Caucus sarà fondamentale". Così Emma Marcegaglia, B20 Chair.
B20, SALUTE: INNOVAZIONE E COOPERAZIONE PUBBLICO PRIVATO AL CENTRO DEL PRIMO INCONTRO TRA IL MINISTRO SPERANZA E LA TASK FORCE
Più innovazione, non solo tecnologica, ma anche regolatoria, e nuovi modelli di collaborazione tra pubblico e privato che mettano al centro i pazienti. È questa la linea che emerge sia dalle voci governative che da quelle delle imprese e del mondo accademico durante il primo B20-G20 Dialogue, ospitato dalla Task Force Health & Life Sciences del B20, l'engagement group ufficiale G20 riservato alle imprese con oltre 1000 delegati delle maggiori aziende globali. L'evento digitale, organizzato dalla Task Force guidata dal Chair Sergio Dompé, ha visto la partecipazione di Emma Marcegaglia Presidente del B20, del Ministro della Salute Roberto Speranza e del Ministro della Salute indonesiano Budi Gunadi Sadikin, che nel 2022 ospiterà il G20. “Dagli interventi del Ministro Roberto Speranza e del Ministro Sadikin è emerso con chiarezza che per uscire dalla crisi, le partnership tra pubblico-privato e i pazienti sono al centro di una visione della Salute integrata condivisa sia da governi che dalle imprese – ha sottolineato Sergio Dompe’. Un altro punto fondamentale è l’importanza dell’ecosistema che unisce i tanti attori dell’innovazione. Con Emma Marcegaglia, con i Co-Chair che mi affiancano e la Task Force tutta, il B20 sta lavorando affinché per consegnare ai leader del G20 soluzioni che rendano permanente la fenomenale accelerazione nella ricerca e sviluppo che ci ha permesso di avere vaccini in meno di un anno invece che in un decennio”.
Leggi il comunicato stampa sull’incontro con Draghi sul PNRR e sul Superbonus 110% e l’audizione sul Def
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/carlo-bonomi-incontra-il-presidente-del-consiglio-mario-draghi
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/DEF-in-linea-con-le-nostre-previsioni-sul-PNRR-Italia-si-gioca-il-futuro
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa
Leggi l’intervista di Stirpe a la Stampa
https://bit.ly/3xic8kS
Leggi il comunicato sulla nomina di Renzo Rosso a delegato del Presidente per l’eccellenza, la bellezza e il gusto dei marchi italiani
https://bit.ly/3tLilnc
Leggi le ultime notizie sul B20
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA
17 – 24 APRILE 2021
LUNEDI’ 19/04: h 10.00 – Webinar “La campagna vaccinale del Gruppo Hitachi”, organizzato da Unione Industriali di Napoli – in streaming
Per seguire l’evento: https://unindustrianapoli.webex.com/unindustrianapoli-it/j.php?MTID=me2bd98f16870a28d17e67558b446fefd
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
MARTEDI’ 20/04: h 10.00 – Evento Inps – Comitato Regionale per la Campania “Rendiconto sociale 2017-2019. Focus 2020 sulle prestazioni Covid-19” – in streaming
Per seguire l’evento:https://bit.ly/32obKDb
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
MARTEDI’ 20/04: h 17.30 – Incontro “Il Mezzogiorno alla prova del Next Generation EU”, organizzato da Fondazione Mezzogiorno Europa e Corriere del Mezzogiorno – in streaming
Per seguire l’evento: www.corrieredelmezzogiorno.it - https://www.facebook.com/corrieredelmezzogiorno/
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
MERCOLEDI’ 21/04: h 11.30 – Convegno “Adolescenti senza ristori. La prossima sfida per educatori, istituzioni e imprese”, organizzato da Mediatyche – in streaming
Per iscriversi all’evento: https://zoom.us/webinar/register/WN_BIlmwz-TSjG2HeI_zUUwAw
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
GIOVEDI’ 22/04: h 09.30 – Terza edizione di “Innovation Days – La fabbrica del futuro”, organizzata da Il Sole 24 Ore e Confindustria con il supporto di SFC-Sistemi Formativi Confindustria e il contributo di 4.Manager. Prima tappa del roadshow: Lombardia – in streaming
Per registrarsi e seguire l’evento: https://eventi.ilsole24ore.com/id2021/lombardia/
(MAURIZIO MARCHESINI, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Media Imprese)
VENERDI’ 23/04: h 10.00 – Webinar “Il Piano Europeo per un’Economia circolare. Obiettivo 2050”, organizzato da Parlamento Europeo - Ufficio in Italia in collaborazione con Askanews – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.facebook.com/PEItalia - https://www.facebook.com/askanews/
(MARIA CRISTINA PIOVESANA, Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura)
VENERDI’ 23/04: h 15.00 – Convegno on line “Semplificazione per il rilancio del Paese e per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione”, organizzato da Consiglio Nazionale Ingegneri – in streaming
Per iscriversi all’evento è necessario inviare mail a: [email protected]
(FRANCESCA MARIOTTI, Direttore Generale di Confindustria)
VENERDI’ 23/04: h 15.00 – XII Congresso Nazionale Anp “Obiettivo futuro. La scuola rilancia l’Italia” – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.anp.it/2021/04/13/xii-congresso-nazionale-anp-il-programma-dei-lavori/
(GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano)
VENERDI’ 23/04: h 16.30 – Premio Campiello – Campiello Giovani 2021 – in streaming
Per seguire l’evento: http://www.premiocampiello.org/confindustria/campiello/istituzionale.nsf/($linkacross)/5D55D58F2D319F8FC12586B500528588?opendocument
(RICCARDO DI STEFANO, Vice Presidente Confindustria e Presidente G.I. di Confindustria)
----------------------------------------------
Area Comunicazione 16-04-2021
|
Roma, 16 aprile 2021
CREDITO: LE IMPRESE HANNO BISOGNO DI RISPOSTE URGENTI. BENE LA PROROGA DELLA MORATORIA, MA SIA AUTOMATICA
“Le imprese hanno bisogno di risposte ora e non si può aspettare oltre. Il temo è scaduto”. Così Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il credito la finanza e il fisco, nel corso dell'Audizione sul tema della liquidità presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati. “La ripartenza dell’economia italiana - ha spiegato Orsini - è frenata da alcuni fattori. Innanzitutto, il forte rincaro delle materie prime, che eserciterà una pressione al ribasso sui margini delle imprese e sul loro cash flow. Inoltre, il forte calo degli investimenti privati (-9,1% nel 2020), che pur essendo attesi in ripresa dal 2021 (+ 9,2%), saranno frenati dal debito emergenziale contratto dalle imprese. Le misure varate dal Governo durante i primi mesi dell’emergenza hanno fornito sostegni e liquidità e contribuito alla tenuta del sistema. Ma la contropartita è un forte impatto sulla struttura finanziaria” – ha sottolineato il Vice Presidente. Guardando poi ai prestiti, Orsini ha detto che “sono aumentati significativamente (+7,6% rispetto all’anno precedente), grazie ai finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI (con oltre 1,8 milioni di operazioni per circa 155 miliardi di finanziamenti) e da garanzia Italia di SACE (che ha garantito circa 1.800 operazioni per circa 23 miliardi di finanziamenti). Si tratta in totale di quasi 180 miliardi” – ha osservato. Infatti, come stimato dal Centro Studi nel suo ultimo rapporto di previsione sull’economia italiana, il peso del debito calcolato in termini di anni di cash flow necessari per ripagare i debiti emergenziali, aumenterà in modo significativo in tutti i settori. “In particolare - ha detto Orsini - nell’industria si passa dai 2,2 anni del 2019 ai 5,4 anni del 2021. Nei servizi da 1,9 anni a 3,8, con alcuni settori in cui la situazione è davvero critica, come il commercio (da 2,2 anni a 11,5) e l’ospitalità (da 2 anni a 5,9). Una condizione che, non lascia spazio agli investimenti” – ha fatto notare il Vice Presidente. “Per questo - ha continuato il Vice Presidente esponendo le priorità delle imprese per uscire dalla crisi Covid - è indispensabile agire, innanzitutto, prolungando e potenziando le misure di sostegno alla liquidità. Nel medio periodo, va rafforzata la patrimonializzazione delle imprese e la diversificazione delle loro fonti finanziarie. In seguito alle anticipazioni sul DEF, in cui è prevista l’estensione della moratoria per le pmi per tutto il 2021 Orsini ha commentato che “va esattamente nella direzione indicata da Confindustria ed è indispensabile che sia automatica” E il Vice Presidente ha espresso soddisfazione anche per la proroga delle garanzie, anche se a livello europeo resta comunque essenziale un ripensamento complessivo delle regole. Infine Orsini ha ricordato che resta anche necessario consentire a tutte le imprese di allungare i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti dagli attuali 6 anni fino a 15 anni.
B20, MARCEGAGLIA: POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA. IMPRESE PRONTE A FARE LA LORO PARTE, AD OTTOBRE LE NOSTRE PROPOSTE A DRAGHI
“I lavori del B20 sono ancora in corso, presenteremo le nostre proposte al presidente Draghi a inizio ottobre. Questo Summit italiano sta suscitando un forte interesse da parte di moltissime imprese, da Jeff Bezos, che partecipa a un nostro gruppo, fino alla piccola azienda indiana. C’è la percezione che, in una situazione straordinaria come questa, G20 e B20 possano davvero contare e fare la differenza”. Così Emma Marcegaglia, Chair del B20 Italy 2021 al convegno digitale organizzato da PwC. “Il ruolo del business – ha proseguito la Presidente - è molto importante e noi dobbiamo impegnarci, assumendoci delle responsabilità”. Sul tema della sostenibilità - per la community del B20 – sono tre gli elementi fondamentali: uno standard nelle metriche con cui le aziende devono comunicare agli stakeholder i propri risultati; un carbon price globale, un segnale molto chiaro che fa andare gli investimenti nella stessa direzione; infine, una grande attenzione al tema delle tecnologie e della ricerca. “Se ci sono questi fattori – ha concluso la Marcegaglia - le imprese sono pronte a fare la loro parte, ad esempio, sulla riduzione delle emissioni, impegnandosi per combattere il Climate Change”.
CSC: IN ITALIA RISALITA INCERTA. A FINE 2022 GAP RECUPERATO MA ESITO CONDIZIONATO DA CAMPAGNA VACCINALE
L’Italia è in risalita dalla voragine ma l’esito è incerto. Il CSC nel Rapporto di previsione di primavera prevede un graduale recupero del PIL italiano, concentrato nella seconda metà di quest’anno, arrivando al +4,1% nel 2021 e al +4,2% nel 2022. A fine 2022 l’economia, secondo gli economisti di Confindustria, dovrebbe colmare la voragine aperta nel 2020 dalla pandemia. Rispetto allo scenario di ottobre, per il 2021 si ha una revisione al ribasso di 0,7 punti. Questa previsione è condizionata all’avanzamento della vaccinazione di massa in Italia ed Europa: l’ipotesi è che il Covid sia contenuto in modo efficace dai prossimi mesi. “Ma altri paesi europei recupereranno prima di noi. La Germania già a fine 2021. Tutta l'Europa continentale è in ritardo e c'è il pericolo di non riprendere la crescita precedente”, ha commentato il Presidente Carlo Bonomi aprendo i lavori del seminario. Per Bonomi sono quattro le principali incognite per la ripresa europea: “la rapidità del piano vaccinale, l'implementazione rapida ed efficace del Next Generation Eu, le scelte cruciali di politica finanziaria sui prestiti bancari alle imprese e la quarta è inerente i costi alti e la scarsa reperibilità di materie prime e semilavorati”. In chiusura dei lavori è intervenuto il Vice Presidente Maurizio Stirpe che ha detto: “Per gestire l'attuale fase di transizione, la riforma degli ammortizzatori è una priorità. Bisogna passare dalla difesa del singolo posto di lavoro, a quella dell'occupabilità dei lavoratori, in primis attraverso la formazione. E passare dalle politiche passive di sostegno al reddito alle politiche attive”, ha osservato Stirpe, sottolineando però che “ancora non siamo entrati nel merito della discussione al tavolo tra governo e parti sociali sulla riforma degli ammortizzatori”. Infine, in merito all’ipotesi di un'ulteriore estensione del blocco dei licenziamenti Stirpe ha affermato: “è una strategia miope che porterà più danni che benefici”.
Leggi l’audizione si rischi finanziari per le imprese e il comunicato sull’ estensione della moratoria
https://bit.ly/3e1XvcA
https://bit.ly/3tolzwL
Leggi il rapporto di previsione del Centro studi Confindustria
https://bit.ly/32moR7H
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA
10 – 17 APRILE 2021
SABATO 10/04: h 10.00 – Presentazione del Rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria “Liberare il potenziale italiano. Riforme, imprese e lavoro per un rilancio sostenibile” – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.confindustria.it/home
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria; MAURIZIO STIRPE, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni industriali)
MERCOLEDI’ 14/04: h 11.00 – In occasione del Webinar Lettura Jean Monnet 2021 – “Imprese e politica industriale per il post-Covid”, organizzato da Università di Parma – in streaming
Per seguire l’evento: www.unipr.it
(MAURIZIO MARCHESINI, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Media Imprese)
GIOVEDI’ 15/04: h 10.00 – Webinar “Le competenze per la Transizione 4.0”, organizzato da Confindustria Lombardia – in streaming
Per registrarsi all’evento, inviare mail a: [email protected]
(GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano)
---------------------------------------------
Area Comunicazione 09-04-2021
|
Roma, 9 aprile 2021
VACCINI: L’ACCORDO SUI PROTOCOLLI DEFINISCE LINEE DI INDIRIZZO UNITARIO A LIVELLO NAZIONALE. ORA LE IMPRESE POTRANNO DARE FORTE IMPULSO ALLA CAMPAGNA
“Un passo avanti importante che consentirà alle imprese di poter contribuire in modo concreto e in sicurezza alla campagna di vaccinazione”. Questo il commento di Confindustria in merito all’accordo siglato con le parti sociali, alla presenza del Ministro del lavoro e del Ministro della salute, in cui è stato definito sia il Protocollo per le vaccinazioni in azienda che l’aggiornamento di quello relativo alle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus siglato l’anno scorso. “Sono state definite linee di indirizzo unitario a livello nazionale, che delineano un quadro regolatorio univoco, in cui le imprese potranno collaborare attivamente alla realizzazione del piano vaccinale. E potranno farlo non solo mettendo a disposizione i propri spazi aziendali come hub vaccinali per l’intera popolazione ma, se riterranno, anche attuando piani vaccinali per i dipendenti, nel rispetto di regole e procedure definite nel Protocollo e nei documenti che questo richiama” – spiegava una nota dell’Associazione, chiarendo inoltre che “le aziende che non ritenessero di assumere direttamente l’onere organizzativo della procedura vaccinale, avranno la possibilità di ricorrere a forme convenzionali con strutture sanitarie private. Ora, quindi, non appena la disponibilità dei vaccini lo consentirà, sarà possibile dare un forte impulso alla campagna vaccinale e le circa 7500 imprese che si sono rese disponibili, potranno mettersi al fianco delle comunità per contribuire attivamente a questo grande sforzo che coinvolge l’intero Paese”.
Sul tema è intervenuto il Vice Presidente per il Lavoro e le Relazioni Industriali Maurizio Stirpe in un un’intervista al Corriere della Sera: “Con il protocollo che abbiamo firmato martedì sera siamo nelle condizioni di partire non appena l'autorità commissariale per l'emergenza Covid ci darà il via. Le aziende sono pronte ma in questa fase il vero problema è la scarsità dei vaccini” - ha detto. “Siamo orgogliosi di queste linee guida e Confindustria si è spesa con forza per arrivare al risultato. Quello firmato l'altro ieri sui vaccini in azienda è un'importante prova di maturità e responsabilità delle parti sociali” – ha osservato Stirpe, spiegando che “ci sono 400 imprese che stanno mettendo a disposizione i loro siti produttivi per le vaccinazioni di massa gestite dall'autorità sanitaria. Molte di più si erano candidate e l'autorità ha scelto le aree dove mancavano punti di riferimento logistici” – ha aggiunto.
SUSTAINABLE ECONOMY FORUM, BONOMI: PREOCCUPA LA SOSTENIBILITA’ SOCIALE. ITALIA PRIGIONIERA DI UNA VISIONE CHE NON RIESCE A CAMBIARE
L’emergenza sanitaria ha completamente modificato tutti gli orizzonti a livello globale mettendo in discussione gli equilibri in essere. Il rischio è una frattura insanabile nel tessuto sociale che tiene in piedi ogni comunità. Questo è l’allarme emerso al 'Sustainable Economy Forum', giunto alla terza edizione, promosso da San Patrignano e Confindustria, a cui hanno preso parte imprenditori, economisti di fama mondiale ed esponenti delle Istituzioni. "Il tema che più mi preoccupa, non solo come imprenditore ma come cittadino italiano - ha osservato il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi aprendo l'appuntamento - è la sostenibilità sociale. Come Confindustria vorremmo che la bassa partecipazione al mercato del lavoro, la rottura dell'ascensore sociale malgrado la spesa pubblica rilevantissima, l'integrazione delle donne, dei giovani, delle famiglie provocassero nella politica e nelle istituzioni lo stesso giustificatissimo senso di emergenza permanente che ci vede impegnati a battere il Covid. Purtroppo, non ci sembra affatto che sia così". Secondo Bonomi in un quadro complessivamente difficile, aggravato dalla pandemia in corso, "l'emergenza sociale è quella più difficile da affrontare. Le oltre 110.000 vittime del Covid in Italia finora, sono una cifra devastante ma - ha argomentato – è ugualmente spaventoso che l'Italia ci avesse messo sei anni per realizzare 850.000 occupati in più mentre nel solo 2020 ne abbiamo persi oltre la metà, malgrado il cosiddetto blocco dei licenziamenti. A perdere il lavoro - ha evidenziato il Presidente - sono stati ancora una volta i giovani, le donne, e i titolari di contratti a tempo, mentre si sono aggiunti un milione di poveri assoluti". Ora quindi, secondo Bonomi, serve "una revisione generale dell'intervento dello Stato e di alcuni pilastri fondamentali" come "una modifica dell'offerta formativa pubblica, una revisione generale della sanità; una reimpostazione della previdenza e anche le entrate fiscali vanno sottoposte a una revisione profonda e organica". Il Presidente Bonomi si è detto invece "ottimista" sulla sostenibilità ambientale e sulla transizione tecnologica e digitale che affronta il nostro Paese, anche se occorre inserirle in una cornice normativa chiara. Nel corso dell’evento è intervenuta anche la Vice Presidente Maria Cristina Piovesana che ha riaffermato il ruolo centrale delle imprese come strumento di democrazia e di inclusione sociale: "Confindustria – ha affermato - sente forte la responsabilità di dare il proprio contributo alle Istituzioni per politiche orientate alla crescita sostenibile e alla creazione di benessere diffuso”.
DL SOSTEGNI: INNOVAZIONI APPREZZABILI, MA RAFFORZARE L’AZIONE SU COSTI FISSI E LIQUIDITA’.
Nel DL sono presenti "alcune innovazioni apprezzabili ma hanno un perimetro d'azione limitato nonostante le ingenti risorse impiegate”. Così il Direttore Generale Francesca Mariotti nel corso dell’audizione sul Dl Sostegni. Due le priorità evidenziate dalla DG: “accelerare la campagna vaccinale e proseguire nella politica di sostegno, con gli opportuni adattamenti e ampliamenti che riguardano rispettivamente i costi fissi e l’emergenza liquidità delle imprese”. Tra le novità positive evidenziate: “il superamento del criterio dei codici Ateco e l'innalzamento della soglia di accesso da 5 a 10 milioni di fatturato ma – ha avvertito la DG - il sistema rimane ancora ‘non mirato’ a sostenere le imprese che hanno subito le maggiori perdite e che hanno più impatti occupazionali". In particolare Mariotti ha sottolineato l’assenza dal DL delle misure per favorire la liquidità e per rafforzare la struttura patrimoniale delle imprese, pertanto la DG ha indicato la necessità di varare "nell'immediato" quattro misure per allentare le tensioni finanziarie: "Modificare le regole in materia di Iva sui corrispettivi non incassati; favorire un più ampio ricorso alla compensazione dei crediti e debiti fiscali; prolungare la moratoria dei debiti delle Pmi scongiurando il rischio di riclassificazione non performing delle esposizioni sospese; allungare i tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti da sei anni a non meno di quindici modificando il Temporary Framework sugli aiuti di stato". Nel corso dell’Audizione la DG, ricordando il calo di 945 mila occupati subito nell'anno della pandemia l'Italia e con il Pil che sarà debole anche nel secondo trimestre, ha evidenziato la necessità prorogare la misura sul lavoro agile emergenziale: “Scade il 30 aprile ma occorre arrivare almeno fino al 30 settembre, quando auspicabilmente sarà raggiunta l’immunità di gregge”.
Guarda l’intervento del Presidente Bonomi al Forum di San Patrignano
https://bit.ly/3dMckQt
Leggi il comunicato sull’accordo su protocolli e l’intervista di Stirpe al Corriere della Sera
https://bit.ly/320wFw0
https://bit.ly/2PSrZpf
Leggi l’Audizione di Confindustria sul DL Sostegni
https://bit.ly/3g3Mt98
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA
3 – 10 APRILE 2021
MERCOLEDI’ 07/04: h 11.30 – Assemblea Confindustria Brindisi – in streaming
Per seguire l’evento: https://zoom.us/j/98868129013?pwd=Y1NZVklTei91Q3I3RjM0Y0xsUW5IZz09
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria – video messaggio)
GIOVEDI’ 08/04: h 09.00 – Sustainable Economy Forum – Web conference, promosso da Confindustria e San Patrignano – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://forum.sanpatrignano.org/it/ - L’evento si potrà seguire anche sul sito di Confindustria https://www.confindustria.it/home
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria – video messaggio; MARIA CRISTINA PIOVESANA, Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura)
SABATO 10/04: h 10.00 – Presentazione del Rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria “Liberare il potenziale italiano. Riforme, imprese e lavoro per un rilancio sostenibile” – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.confindustria.it/home
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
----------------------------------------------
Area Comunicazione 02-04-2021
|

Roma, 2 aprile 2021
ECONOMIA: SERVE UN GRANDE PATTO SULLA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI E INTERVENTI URGENTI SULLA LIQUIDITA’
“Dobbiamo fare un grande patto per riformare gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro, investendo su formazione, welfare e su come rendere occupabili le persone". Lo ha affermato il Presidente di Carlo Bonomi, ospite della trasmissione Stasera Italia su Rete4. Durante il colloquio con Barbara Palombelli il Presidente è tornato sulla posizione degli industriali in merito al blocco dei licenziamenti: “Come ha detto il Premier Draghi, bisogna guardare al futuro. Quindi bene il blocco fino a che c'è stata l'emergenza, ma ora serve guardare al futuro. Il Presidente del Consiglio ha detto che dal 1° luglio le aziende in CIG possono ripartire e questo non vuol dire licenziare” – ha sottolineato Bonomi, chiarendo che "noi chiediamo misure per assumere, non per licenziare. Dal 2014 al 2019 abbiamo creato 800mila posti di lavoro, mentre con la crisi Covid ne abbiamo persi 450mila – ha osservato il Presidente, aggiungendo che oggi i Neet, cioè le persone che non studiano e non cercano lavoro, sono aumentate di 250mila unità. “Le imprese stanno chiedendo misure per il futuro rivolte soprattutto a giovani e donne e noi dobbiamo dare risposte a queste persone”. Per Bonomi, quindi, occorre mettere in campo interventi per facilitare le assunzioni e per favorire la staffetta generazionale, a partire dalla riduzione del limite di 250 addetti per accedere al contratto di espansione. Tuttavia, secondo il Presidente, ogni considerazione sul futuro del lavoro e sulla tenuta social del Paese non può prescindere dalla tenuta dell’economia e delle imprese, creando i presupposi per la ripresa. “È necessario difendere le aziende, anche da una eccessiva vulnerabilità nei confronti di compratori esteri, che potrebbero trarre vantaggio dalla situazione di crisi in cui molte imprese italiane versano. Purtroppo, questo sta già succedendo: ci sono tanti comparti fortemente in crisi, a partire dal turismo e dalla cultura” – ha osservato, chiedendo di agire su un doppio binario: “sostenere in maniera forte i comparti che hanno sofferto di più, come il turismo e la cultura, e puntare su chi sta resistendo, come la manifattura”. Bonomi ha affrontato anche il tema del credito: “Molte imprese hanno contratto forti debiti emergenziali. Ci vorranno 5 anni per restituirli e sono a rischio le risorse per gli investimenti. Servono interventi urgenti”- ha sottolineato. Anche la campagna vaccinale è stata tra i punti centrali dell’intervista con Barbara Palombelli. Secondo il Presidente “dobbiamo investire tutte le nostre risorse per accelerare. Bisogna vaccinare quante più persone possibile nel minor tempo possibile. Altrimenti non spezzeremo la catena di trasmissione del virus. Le nostre imprese hanno risposto all’appello in 7.500. E’ un atto di generosità importante da parte dell'industria verso l’Italia” – ha detto, annunciando che l’Auditorium della Tecnica, il centro congressi della sede nazionale di Confindustria a Roma, diventerà entro fine aprile hub vaccinale della Regione Lazio.
EDUCATION, LA GUIDA DEL SOLE24ORE: GLI ITS SONO LA VERA SFIDA PER DARE VALORE AL CAPITALE UMANO
"Negli ultimi mesi si sta parlando sempre di più di ITS. Ed è un bene. Grazie anche al primo intervento del Presidente Draghi al Senato, in cui tra i molti temi trattati il Premier ha messo in risalto l'importanza degli ITS e la necessità di investire in istruzione tecnica nell'ambito del PNRR". Così il Vice Presidente per il Capitale Umano Giovanni Brugnoli in un intervento sulla Guida del Sole 24 Ore dedicata agli ITS. "Tutti ne parlano oggi, ma ben pochi, in passato, hanno voluto investire su questi istituti nei territori. “Le imprese invece, e in particolare quelle di Confindustria, dal primo giorno di vita degli ITS non sono mai mancate. Hanno partecipato da protagoniste, e continuano a farlo, alla didattica e alla governance. Il sistema ITS, infatti, è l'unico segmento dell'intero sistema educativo italiano in cui le imprese sono presenti sia nella fase di co-progettazione dei corsi, che nella stessa attività di indirizzo e di gestione dell'amministrazione. E’ questo l’elemento caratterizzante degli ITS rispetto a tutti gli altri percorsi di formazione. Perché gli ITS non esistono senza le imprese" – ha sottolineato Brugnoli. "Tutti i migliori studi e report internazionali sulla formazione del capitale umano sono concordi nel dire che conoscere e toccare con mano le tecnologie digitali, nonché apprendere in ambienti "phigital", fisici e digitali, in contesti aziendali, sono i fattori chiave per il successo nel mondo del lavoro. Sono questi stessi trend globali ad animare i lavori del B20, il business summit internazionale coordinato da Confindustria in vista del G20 – ha osservato il Vice Presidente.
"In questa Guida, giovani, genitori e insegnanti, possono scoprire come gli ITS rispondano perfettamente all'obiettivo di offrire una piena esperienza formativa 4.0. Nella maggior parte degli ITS, infatti, e sicuramente in quelli dove è più forte la presenza di imprese manifatturiere, la formazione si svolge sul campo per almeno un anno su due ed è arricchita dall'utilizzo di tecnologie abilitanti per la didattica. Internet delle cose, simulazioni tecnologiche e stampanti 3D. Linguaggi e dotazioni che tutte le realtà imprenditoriali devono avere se vogliono competere in una fase storica senza precedenti, in cui la crisi pandemica ha dato un forte impulso alle innovazioni digitali del 5G” – ha evidenziato Brugnoli.
Guarda l’intervista del Presidente Bonomi a Stasera Italia e leggi l’intervento di Brugnoli sulla Guida ITS del Sole24Ore.
https://bit.ly/2PRaPrX
https://bit.ly/39CT2eZ
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA 14 - 21 NOVEMBRE 2020
SABATO 14/11: h 10.00 – Evento CGIL “Futura: Lavoro, Ambiente, Innovazione” – in diretta
Per seguire l’evento: https://www.collettiva.it/
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
LUNEDI’ 16/11: h 10.00 – Webinar 2/4 - Debate: “Correcting labour Market imbalances and promoting employment and employability through social dialogue between Employers & trade Union organisations”, organizzato da BusinessMed – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_EMWmzBDoQRWvQGqwdhI_5w
(BARBARA BELTRAME, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione)
LUNEDI’ 16/11: h 13.15 – Nell’ambito di SME Assembly 2020, European Enterprise Promotion and Small - and Midcaps Awards Ceremony – in streaming
Per registrarsi all’evento: http://www.cvent.com/events/sme-assembly-2020/custom-17-bbf1b731f47240fb9eaaf758ff569b38.aspx
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
LUNEDI’ 16/11: h 15.00 – Webinar Premio Imprese per la Sicurezza 2020 – VII Edizione, organizzato da Confindustria e Inail – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://confindustria-it.zoom.us/webinar/register/WN_ambpRuUYSNW228gIOZVfjg
(MAURIZIO STIRPE, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali)
LUNEDI’ 16/11: h 15.00 – Premio Industria Felix “L’Italia che compete”, 1^ Giornata Edizione Nazionale digitale – in streaming
Per seguire l’evento è necessario registrarsi inviando mail a [email protected]
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
LUNEDI’ 16/11: h 16.30 – Evento e presentazione del libro di Mario Bonaccorso “L’uomo che inventò la bioeconomia”, organizzato da Svimez – in diretta
Per seguire l’evento: https://www.facebook.com/svimez/
(VITO GRASSI, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria)
MARTEDI’ 17/11: h 11.00 – Assemblea Confindustria Assoimmobiliare – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://www.assoimmobiliare.it/registrazione-assemblea-2020/
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
MARTEDI’ 17/11: h 11.00 – Evento Symbola di presentazione del Rapporto “100 italian architectural conservation stories. Innovazione, sostenibilità, bellezza” – in streaming
Per seguire l’evento: http://bit.ly/StreamingRestauro
(MARIA CRISTINA PIOVESANA, Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura)
GIOVEDI’ 19/11: h 09.30 – Evento Assirm Marketing Research Forum Live “La conoscenza evoluto in un futuro che cambia” – in streaming
Per seguire l’evento: https://www.assirmforum.it/it/agenda-2020/
(RICCARDO DI STEFANO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente G.I. di Confindustria)
VENERDI’ 20/11: h 09.50 – Undicesima Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese PMI Day, organizzata da Piccola Industria Confindustria – in streaming
- ore 09.00: PMI Day Confindustria Venezia Rovigo
Per seguire l’evento: https://us02web.zoom.us/j/81168554859?
pwd=Ynkyb1FvQ2s2Zm1UYnJUMi9ua3h0Zz09
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
- ore 09.30: PMI Day Confindustria Bari BAT
Per seguire l’evento: https://bit.ly/36IP5mP
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
- ore 10.00: PMI Day Unione Industriali Napoli
Per seguire l’evento:
https://us02web.zoom.us/j/88932762914?pwd=M3p3RjdJRFJnYnNkOG12bFI5OHN2Zz09 - password 958616
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria; GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano)
- ore 10.30: PMI Day Confindustria Bergamo
Per seguire l’evento: https://www.facebook.com/ConfindustriaBergamo/
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria – in video messaggio)
- ore 11.00: PMI Day Confindustria Romagna
Per seguire l’evento: https://www.youtube.com/watch?v=P8vRG07MwzI
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
- ore 11.40: PMI Day Confindustria Basilicata
Per seguire l’evento: https://us02web.zoom.us/j/85305605891
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
---------------------------------------------
Area Comunicazione 16-11-2020
|
Roma, 13 novembre 2020
RECOVERY FUND: L’ITALIA HA SEMPRE DIMOSTRATO DI NON SAPER SPENDERE I FONDI EUROPEI. ORA SUL PIANO UE SERVE GOVERNANCE UNICA PER NON DISPERDERE LE RISORSE
“Con il recovery fund la vera sfida del Paese sarà garantire l'esecuzione efficace e in tempi rapidi degli interventi”, ha affermato il presidente Carlo Bonomi, in un videomessaggio nel corso di un webinar di Confindustria Digitale. "Diventa pertanto fondamentale dotare il Piano nazionale di ripresa e resilienza di un unico “fondo recovery” in cui inserire le risorse senza spacchettarle tra ministeri. E anche di una governance unitaria, direttamente collegata alla Presidenza del Consiglio, che sappia mettere in sinergia i diversi livelli istituzionali coinvolti e assicuri efficienza e organicità nella gestione degli interventi. Spero che il mio Paese, con questo Governo, sia in grado di tradurre questa massa così forte sull'economia reale e non su interventi per sussidi" ha sottolineato Bonomi tornando sul tema nel corso del World Manufacturing Forum. “Se noi facciamo il conto del piano settennale dell'Europa, l'intervento del recovery fund, gli scostamenti delle leggi di Bilancio, stiamo parlando più o meno di 400 miliardi di euro a disposizione dell'Italia. Il Presidente Bonomi ha evidenziato la sua preoccupazione sulla capacità di spesa delle risorse Ue da parte dell’Italia sottolineando che “siamo un Paese che storicamente non ha mai dimostrato di essere in grado di spendere tutte le risorse dei Fondi di Coesione di cui, normalmente, ne utilizziamo il 48%. Inoltre, ha aggiunto il Presidente, “quando chiediamo del Piano ci viene detto che ci stanno lavorando ma poi ci dicono che non esiste ancora. Bisogna intervenire subito per il rilancio e la crescita perché quest'anno, leggendo quelli che sono i dati degli organismo internazionali, si prevede un rapporto tra debito e Pil al 170 per cento. È comprensibile perché siamo in un momento di crisi ma prima o poi quel debito dovrà essere restituito" ha avvertito Bonomi.
GOVERNO: IMPORTANTE RISTABILIRE LA FIDUCIA NEL PAESE. CAMBIARE ROTTA CON SCELTE CHIARE E CONDIVISE
“Va ristabilita la fiducia nel Paese, altrimenti tutte le misure prese dal Governo non si tradurranno in effetti positivi sull'economia”. Così il Presidente Carlo Bonomi, intervenendo alla 75esima Assemblea dell'Unione parmense degli industriali. “Il Governo deve rendersi conto che senza fiducia, le decisioni che vengono prese non si trasformeranno in niente. Lo stiamo già sperimentando: tutti gli interventi emergenziali che sono stati in messi in campo si sono trasformati in risparmio. Durante il periodo di pandemia, infatti, la propensione al risparmio degli italiani è aumentata del 18%, una cosa che non si vedeva dai tempi della crisi petrolifera degli anni Settanta. Infatti – ha aggiunto il Presidente - se noi non diamo una prospettiva credibile di sviluppo, il reddito, anche quello emergenziale, non si trasforma in spesa: i consumi sono bloccati e la domanda interna è ferma. Tutto viene trattenuto sotto forma di liquidità, la disoccupazione aumenta e tutti gli investimenti sono rimandati. Serve una rottura chiara - ha ribadito Bonomi - dare un significato alle misure e tracciare la rotta da seguire. Non bisogna chiudersi nel dividendo elettorale o in altre dinamiche, serve prendere le decisioni e comunicarle in maniera chiara, senza confusione. Inoltre nessun provvedimento che potremo mettere in campo in politica economica, misure istituzionali, o capitolo di spesa, potrà generare effetti positivi rilevanti e durevoli senza che la strategia in cui viene inserito sia compresa e validata da tutti gli agenti economici: imprese e mondo del lavoro”.
MANOVRA: DEVE CONTENERE INTERVENTI IMMEDIATI PER IL RILANCIO. SERVE DICUSSIONE MA TEMPI TROPPO RIDOTTI
“Dobbiamo focalizzarci su cosa serve subito. ll Recovery plan è una grande occasione ma è la manovra lo strumento per gli interventi immediati. Al momento ancora non si vede una bozza di testo su cui discutere. Dobbiamo intervenire subito per il rilancio e la crescita". Lo ha detto il presidente Carlo Bonomi nel corso del World Manufacturing Forum. “La possibilità di discussione in parlamento sarà ridotta nei tempi e questo non è mai positivo. Questo ci porta ad avere sostanzialmente un monocameralismo, con un ramo di parlamento che discuterà di pochi interventi sulla Manovra di Bilancio mentre l'altro sarà costretto all'approvazione con il voto di fiducia. Questo ultimamente sta avvenendo troppo spesso". Noi crediamo che puntare sulla digitalizzazione delle imprese rappresenti uno dei volani per rilanciare la domanda interna e la ripresa economica. Quindi - ha aggiunto - ci auguriamo che nella prossima Manovra di Bilancio ci siano investimenti a breve per fare in modo di tradurre questi auspici in azioni concrete".
LAVORO: RIDISEGNARE LE POLITICHE ATTIVE VERSO L’OCCUPABILITA’. SERVE RENDERE STRUTTURALE L’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE
"Abbiamo illustrato le proposte che già a luglio avevamo avanzato al Governo, che prevedono un profondo ridisegno delle politiche attive sia nella fase di gestione della crisi che per quanto riguarda il funzionamento del mercato del lavoro". Così il vicepresidente per il Lavoro e le Relazioni industriali, Maurizio Stirpe, dopo l'incontro tra le parti sociali ed il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, sulla riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive. “Bisogna rafforzare i processi che favoriscono l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e attivare gli strumenti necessari per potenziare l'occupabilità", ha affermato Stirpe. "Noi riteniamo che debba essere reso strutturale e obbligatorio l'assegno di ricollocazione per favorire una partecipazione attiva del lavoratore alle attività di reinserimento. Va incentivata molto la collaborazione tra l'Anpal e le agenzie private per il lavoro, tenendo presente che anche i fondi interprofessionali possono dare un importante contributo".
XIX SETTIMANA DELLA CULTURA: IL PAESE RIPARTE DALLE IMPRESE, PUNTI DI RIFERIMENTO PER LE COMUNITA’ E I TERRITORI
“Non abbiamo voluto saltare questa edizione, nonostante il Covid. Anzi, proprio la fase difficile che stiamo vivendo ci ha spinto ancora di più a realizzarla, perché è dalle imprese che potrà arrivare una ripartenza. Sono le imprese, con la loro resilienza e capacità di reagire e innovare, a poter dare un futuro ai giovani. È l’impresa che può rappresentare sul territorio il soggetto cardine di una comunità, diventare punto di riferimento, garantire la pace sociale, fattore importantissimo specie in questo periodo”. Così in un’intervista al Sole24Ore la Vice Presidente di Confindustria per Ambiente, cultura e sostenibilità, Maria Cristina Piovesana illustrando il programma della XIX Settimana della Cultura d’Impresa, che ha preso il via il 5 novembre e si concluderà il 20. “La collaborazione con MuseImpresa – ha spiegato Piovesana - porta a riflettere sul lungo percorso compiuto dalle nostre imprese, i musei raccontano la storia, ma soprattutto mettono in evidenza la forza innovativa delle imprese nelle varie fasi della storia del Paese, proiettandola nel futuro. Incrocio di tradizione e innovazione. Dovranno essere i giovani a recepire la forza di questo racconto e proiettarlo in avanti, come nel Pmi day, avvicinandosi al mondo del lavoro e recependo i valori positivi dell’impresa”.
Leggi l’intervista di Maria Cristina Piovesana al Sole24ore sulla XIX settimana della cultura d’impresa
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Piovesana-Sole24Ore-impresa-perno-rilancio-giovani-territorio
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA 7 - 14 NOVEMBRE 2020
LUNEDI’ 09/11: h 17.30 – Webinar “Capitale Italia: la cultura imprenditoriale per la rinascita del Paese”, organizzato da Confindustria e Museimpresa nell’ambito della XIX Settimana della Cultura d’Impresa – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://confindustria-it.zoom.us/webinar/register/WN_e9Qzbe5lS4ythZkA1BjF-A
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria; MARIA CRISTINA PIOVESANA, Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura)
MARTEDI’ 10/11: h 15.00 – Forum OrientaMenti 2020 Virtual “Orientamento. Futuro. Competenze” – in streaming
Per registrarsi all’evento: http://www.saloneorientamenti.it/login
(GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano)
MERCOLEDI’ 11/11: h 10.00 – Evento di apertura del Forum per la Finanza Sostenibile “PMI italiane e sostenibilità” – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://finanzasostenibile.it/ev02-form-11-novembre-pmi-italiane-sostenibilita/
(CARLO ROBIGLIO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria)
MERCOLEDI’ 11/11: h 11.00 – Convegno “Investire, Accelerare, Crescere. Dall’Agenda Digitale al Recovery Fund: colmare i ritardi, rilanciare il Paese”, organizzato da Confindustria Digitale – in streaming
Per seguire l’evento: www.confindustriadigitale.it
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria (video messaggio); LUIGI GUBITOSI, Vice Presidente di Confindustria per il Digitale)
MERCOLEDI’ 11/11: h 17.00 – Intervento di chiusura della prima giornata del World Manufacturing Forum 2020 – in streaming
Per registrarsi all’evento: https://registrations.worldmanufacturing.org/
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
MERCOLEDI’ 11/11: h 18.00 – Assemblea Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino “#Migraction – Road to futurabile” – in streaming
Per seguire l’evento: www.futurabile.org
(RICCARDO DI STEFANO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente G.I. di Confindustria)
GIOVEDI’ 12/11: h 15.00 – Webinar “Politiche attive del lavoro”, organizzato da Confindustria Chieti Pescara – in streaming
Per seguire l’evento: https://it.surveymonkey.com/r/ForumPoliticheAttive
(GIOVANNI BRUGNOLI, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano)
GIOVEDI’ 12/11: h 17.00 – 75^ Assemblea dell’Unione Parmense degli Industriali – in streaming
Per registrarsi all’evento inviare mail a: [email protected]
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
VENERDI’ 13/11: h 14.00 – Congresso straordinario Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili “Economia, finanza e fisco: strumenti e proposte per una ripresa sostenibile del Paese” – in streaming
Per seguire l’evento: http://congresso-straordinario.ungdcec.it/
(RICCARDO DI STEFANO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente G.I. di Confindustria)
|
Roma, 6 novembre 2020
ITALIA 2030-2050: IL PIANO DI CONFINDUSTRIA PER DISEGNARE IL FUTURO DEL PAESE. DOMENICA 8 E 15 NOVEMBRE GLI INSERTI SPECIALI DEDICATI AL VOLUME
ALLEGATI AL SOLE24ORE
“Le sorti economiche e sociali dell’Italia fra dieci o trent’anni saranno definite da scelte e comportamenti adottati oggi”. È da questa consapevolezza che prende le mosse l’editoriale del Presidente Carlo Bonomi, pubblicato sul Sole 24 Ore, in cui illustra il Piano di Confindustria sul futuro del Paese, articolato nel volume “Il Coraggio del Futuro. Italia 2030-2050”. Una fotografia del Paese di oggi e un piano per disegnarne il domani, con una serie di proposte concrete, che fa perno su due assi portanti: la collocazione dell’Italia nell’Unione europea e la centralità dell’industria per le sorti del Paese. Il volume sarà disponibile per l’acquisto online nei prossimi giorni sul sito di Confindustria e il Sole 24 Ore, la seconda e la terza domenica di novembre, dedicherà al libro due inserti speciali. “Il ruolo delle aspettative è fondamentale: nessun provvedimento di politica economica genera effetti rilevanti e durevoli senza che la strategia in cui si inscrive venga compresa e validata dagli agenti economici”, ha scritto il Presidente. “Se l’incertezza connessa con la pandemia si salda con aspettative poco convincenti sul corso della politica economica, gli attori rimandano le decisioni ed il meccanismo della prosperità rischia di incepparsi” ha aggiunto Bonomi. Nel volume “Il Coraggio del Futuro. Italia 2030-2050”, Confindustria configura un’idea precisa del nostro Paese, di come è oggi e di come potrebbe diventare in futuro. Il Piano si pone l’obiettivo di una transizione economica ed ecologica che riconduca l’Italia su un sentiero di sviluppo significativo e sostenibile, con una crescita reale del PIL non inferiore a regime all’1,5 percento medio annuo. Le proposte riguardano numerosi aspetti dell’economia e della società: investimenti in ricerca, innovazione e nuove tecnologie; economia della conoscenza e del digitale; investimenti tecnologici per Industria 4.0, per la transizione energetica e digitale, per le infrastrutture e la mobilità sostenibile, per la coesione territoriale e per un nuovo Welfare, più universale ed equo. Per ciascuno di questi aspetti sono indicate proposte concrete e soprattutto coerenti, nella direzione di una economia e una società più avanzate, dove il ruolo e le responsabilità dei corpi intermedi sono ben delineati.
EUROPA: APPELLO CONGIUNTO CONFINDUSTRIA, BDI E MEDEF, SERVONO DECISIONI FORTI E COORDINATE
I leader delle Associazioni industriali di Italia, Francia e Germania, in un appello congiunto rivolto ai Governi nazionali e alle Istituzioni Ue, hanno espresso "seria preoccupazione nei confronti delle conseguenze sociali, economiche e politiche della pandemia" e hanno indicato la necessità di agire con decisioni forti, urgenti e coordinate, anche per affrontare sfide collaterali come, ad esempio, la lotta contro la povertà". La dichiarazione congiunta è stata siglata in occasione del secondo forum trilaterale tra Confindustria, la tedesca Bdi e la francese Medef, che si è svolto a Berlino in modalità online. Nel documento, i leader degli industriali dei tre principali paesi manifatturieri europei hanno formulato 6 proposte per l’avvio di progetti comuni per promuovere, attraverso investimenti pubblici e privati, la crescita green, la digitalizzazione e la solidarietà. "La pandemia di Covid-19 potrà anche finire nei prossimi mesi, ma l'impatto che ha già lasciato e che lascerà sulle nostre economie e sull'occupazione durerà per anni", ha commentato il presidente Carlo Bonomi, che con i leader degli industriali di Francia e Germania ha sottoscritto la posizione comune. “La priorità deve essere ripristinare la fiducia e rilanciare le attività economiche il prima possibile. Chiediamo ai nostri governi di presentare Piani di Ripresa e Resilienza solidi, che includano programmi ambiziosi di riforme e di investimenti, in particolare in grandi progetti integrati, europei e nazionali”.
AL VIA LA XIX SETTIMANA DELLA CULTURA D’IMPRESA, TUTTA IN FORMATO ONLINE
Si svolgerà in modalità virtuale la XIX edizione della Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Confindustria e da Museimpresa – associazione italiana archivi e musei d’impresa. Dal 5 al 20 novembre, un articolato programma di eventi digitali, approfondirà i temi relativi alla cultura d'impresa. "Capitale Italia. La cultura imprenditoriale per la rinascita del Paese" è il tema al centro di questa edizione. Come una vera e propria maratona digitale, questa diciannovesima edizione include convegni in diretta streaming, webinar, visite guidate, tour e mostre virtuali. Particolarmente rilevante l'incontro di lunedì 9 novembre alle ore 17.30, dedicato al tema portante della settimana, con la partecipazione del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, della vicepresidente per l'Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura di Confindustria, Maria Cristina Piovesana, del presidente di Museimpresa Antonio Calabrò e del presidente del gruppo tecnico Cultura di Confindustria, Antonio Alunni. Scopri tutte le iniziative in programma https://www.confindustria.it/home/appuntamenti/iniziative-progetti/dettaglio-evento/settimana-cultura-2020
DIGITALE: 18 IMPRESE E ASSOCIAZIONI ADERISCONO A GAIA-X, IL CLOUD EUROPEO PER L’ARCHIVIAZIONE, L’UTILIZZO E LA CONDIVISIONE DEI DATI
Sono 18, tra imprese e associazioni, le organizzazioni italiane presentate da Confindustria che hanno aderito a “Gaia-X”, il cloud europeo per l’archiviazione, l’utilizzo e la condivisione dei dati all’interno dell’Ue. Il livello delle adesioni conferma il forte interesse del settore privato nel progetto europeo che ha l’obiettivo di sviluppare forniture europee di servizi cloud e di definire i relativi standard. A partire dal luglio scorso, grazie alla collaborazione tra Confindustria e Dipartimento per la Trasformazione digitale, è stata avviata un’attività di informazione sul progetto che ha portato le imprese italiane a dare il loro notevole apporto. Confindustria esprime apprezzamento per l’impegno della Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano sul Progetto Gaia X. Al momento hanno aderito 25 Paesi Ue, con Cipro e Danimarca che si accingerebbero a farlo. Si tratta di un progetto che rafforza l’autonomia e la competitività dell’Unione Europea in un campo di importanza strategica per le imprese europee e per l’economia del continente.
Leggi l’editoriale del Presidente Bonomi sul Sole24ore e il documento congiunto degli imprenditori di Italia, Francia e Germania
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Decisioni-rapide-visione-lunga-e-condivisa-Italia-riparte-con-Europa-e-industria-editoriale-di-Bonomi-sul-Sole24Ore
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Uscire-dalla-crisi-un-appello-per-avvio-di-progetti-congiunti-per-la-ripresa
|
CALENDARIO CONFINDUSTRIA 24 – 31 OTTOBRE 2020
LUNEDI’ 26/10: h 11.00 – Assemblea Assoimprenditori Alto Adige “Insieme per la ripresa dell’Europa” – in streaming
Per seguire l’evento: sul canale Youtube https://youtu.be/UWAcYZn1v-I
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
MARTEDI’ 27/10: h 15.30 – Evento “Connessi e Sicuri la rete che vorremmo”, organizzato dai Gruppi Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Pisana, di Confindustria Livorno Massa Carrara e di Confindustria Toscana – in diretta
Per seguire l’evento: www.facebook.com/GGIPisa - sul canale Youtube https://bit.ly/35kLieT
(RICCARDO DI STEFANO, Vice Presidente di Confindustria e Presidente G.I di Confindustria)
MERCOLEDI’ 28/10: h 10.00 – Indo-Italian High Level Dialogue on Economic Relations, organizzato da Confindustria, Association India Italy for Cooperation and Partnership, Confederation of Indian Industry – in streaming
Per registrarsi e seguire l’evento: https://go.confindustria.it/indo-italian-high-level-dialogue-economic-relations
(BARBARA BELTRAME, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione)
GIOVEDI’ 29/10: h 10.00 – Assemblea Confindustria Romagna “Il coraggio del futuro” – in streaming
Per seguire l’evento: sul sito www.confindustriaromagna.it – sul canale Youtube https://youtube.com/c/ConfindustriaRomagna
(CARLO BONOMI, Presidente Confindustria)
|

Roma, 23 ottobre 2020
CORONAVIRUS: SIAMO ANCORA IN FASE DI EMERGENZA. I LUOGHI DI LAVORO SONO SICURI
"Provo sconforto per un Paese in confusione. Basta una conferenza stampa per illustrare un Dpcm, per lasciare un intero Paese senza indicazioni". Lo ha detto il Presidente Carlo Bonomi, in occasione dell’Assemblea degli industriali di Verona, che si è svolta all’Arena, senza pubblico. "Noi italiani - ha aggiunto - meritiamo chiarezza. Abbiamo dimostrato un alto senso civico e senso di sacrificio, non possiamo accettare un altro lunedì post conferenza stampa dove nessuno ha contezza di ciò che c'è da fare". Il Presidente già nel corso delle sue conclusioni al convegno dei Giovani imprenditori due giorni prima aveva evidenziato che "siamo ancora in fase di emergenza non di ripartenza” aggiungendo che “sull'emergenza Covid nessuno di noi era preparato. Riconosco al Governo che non poteva esserlo, perché nessuno se lo aspettava. Affrontarla è stato un ruolo immane, ma dall'emergenza bisognava pensare al futuro e non l’abbiamo fatto” ha sottolineato. “Si sapeva di una possibile seconda ondata, ma cosa è stato fatto? Due terzi delle risorse messe in campo non sono state utilizzate. Qualcosa forse non ha funzionato. Ed ora ci troviamo a dire che la curva è ripartita e non siamo in grado di monitorarla. Non ci sono i tamponi, non ci sono le strutture pronte e sono passati alcuni mesi. L'emergenza oggi non è nei luoghi di lavoro, tema di acceso confronto nelle settimane di uscita dal lockdown. I luoghi di lavoro sono in linea con la percentuale di contagio. Anzi, sono i più sicuri. Oggi – ha continuato il Presidente - nel Paese dobbiamo ricostruire la fiducia dal basso, oppure vuol dire che non abbiamo capito nulla degli otto mesi passati. Oggi noi dobbiamo ricostruire il Paese. Siamo in un’economia di guerra e dobbiamo ricreare fiducia su quattro temi: l’Europa, la globalizzazione e le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione. Oltre che sulla gestione del Covid, dove vediamo che purtroppo abbiamo addirittura paura del nostro vicino e dei suoi comportamenti”. Infine, secondo il Presidente, è importante che questo stesso clima di fiducia ci sia anche nel rapporto tra Governo e imprese e tra imprese e sindacati.
LAVORO: SU BLOCCO LICENZIAMENTI USCIRE DA LOGICHE POLITICHE
“Nell'affrontare temi come il blocco dei licenziamenti il Governo deve uscire da logiche politiche; abbiamo un Paese dove il Pil è in calo del 10%”, avverte il presidente Carlo Bonomi, dopo gli annunci di un possibile prolungamento del blocco dei licenziamenti, sul quale è in atto un serrato confronto Governo-sindacati. “Sediamoci a un tavolo, confrontiamoci – ha detto - ma usciamo da queste logiche politiche. Anche il fondo Sure è andato tutto a finanziare la cig e il blocco dei licenziamenti, che va bene in emergenza, ma ora guardiamo al futuro perché quelle risorse erano per le politiche attive del lavoro. E non è solo Confindustria a esprimere che qualcosa non va nel blocco dei licenziamenti. Lo hanno detto anche la Banca d'Italia e l'Ocse. Voglio un Paese che torni a sognare e voglio consegnare un Paese migliore ai nostri figli".
BELTRAME NOMINATA PRESIDENTE BUSINESSMED. DA PANDEMIA COLPO DURISSIMO ALL’EXPORT
Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per l'Internazionalizzazione di Confindustria, è stata nominata presidente per il trennio 2020-2023 di BusinessMed nel corso dell'assemblea generale straordinaria di Union Mediterranenne des Confederations d'Entreprises - l'organizzazione di rappresentanza del settore privato dei paesi del Mediterraneo. “Occorre ripensare i modelli di sviluppo socioeconomico della regione ed il ruolo fondamentale delle 'Confindustrie' delle imprese europee, africane e mediterranee”, ha commentato. “Le misure di lockdown hanno danneggiato tutti i paesi aperti all'export, come l'Italia. Nel 2019 le esportazioni valevano un terzo del pil, mentre nel 2020 l'export del made in Italy vedrà un calo di oltre il 14%. Un colpo durissimo per la nostra economia e per il nostro Paese” ha dichiarato Beltrame, intervenendo al XIII Forum Eurasiatico a Verona. “Dobbiamo invertire tutti questi trend e far sì che vengano ricostruiti tutti gli strumenti per realizzare un'arena commerciale internazionale in cui poter operare in tutta sicurezza. In Italia le strategie devono includere il sostegno alla promozione del made in Italy e maggiori investimenti, a partire dal Piano industria 4.0” ha concluso la vicepresidente.
ITS: BENE PIANO RILANCIO DEL GOVERNO. 2 MILIARDI DAL RECOVERY FUND
“Il progetto di rilancio degli Its annunciato da Lucia Azzolina è un segnale importante e mi auguro che si concretizzi al più presto con il più ampio consenso in Parlamento, nel Governo e anche in altri ministeri”. Così il vicepresidente Giovanni Brugnoli commentando con il Sole 24 Ore la proposta della Ministra Azzolina di attingere al Recovery Fund per rafforzare gli Its con un finanziamento di 2 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di incrementare del 50% il numero di diplomati Its e del 150% il numero di iscritti da qui al 2025, in stretto raccordo con il fabbisogno di profili di elevata specializzazione tecnica proveniente dal mondo del lavoro. “Noi imprenditori abbiamo creduto negli Its sin dal loro debutto, e questi istituti, con i numeri, si stanno confermando strumento molto efficace per l'occupabilità dei giovani e per la competitività delle imprese. Per Confindustria sono un asset fondamentale che abbiamo sempre sostenuto in tutti i confronti avuti con le istituzioni. Felice di questo passo avanti, ma non ci siano ripensamenti, perché l'investimento sugli Its è fondamentale per far crescere l'intero Paese”.
|
Roma, 8 maggio 2020
I temi della settimana
GOVERNO CI ASCOLTI. ALLE IMPRESE SERVONO STRUMENTI PER SUPERARE LA CRISI: IRAP, DEBITI PA, INVESTIMENTI
tag: imprese, fisco, credito, Irap, investimenti, debiti pa, lavoro
Siamo disponibili a un impegno comune ma vanno sentite le imprese. Da Confindustria, arriva una proposta al governo: togliere l'Irap. Siamo delusi dai provvedimenti del governo. Basta con interventi a pioggia che non hanno effetto. Bisogna dare alle imprese gli strumenti per superare la crisi. Veniamo convocati 24 ore prima e ci troviamo di fronte a decisioni prese. I provvedimenti non stanno funzionando: la cassa integrazione la stanno ancora anticipando gli imprenditori, i soldi per la liquidità non stanno arrivando. Sentiamo parlare di nazionalizzazioni, cosa che ci lascia stupefatti. La risposta del governo alla crisi si esaurisce in una distribuzione di denaro a pioggia. Possiamo andare avanti così alcuni mesi. Ma quando le risorse saranno finite senza nel frattempo aver fatto un solo investimento nella ripresa del sistema produttivo, allora la situazione sarà drammatica e si potrebbe rischiare il collasso sociale. Il governo dovrebbe ascoltare le aziende italiane. Noi slamo disponibili ad un impegno comune, siamo disponibili ad uno sforzo collaborativo molto alto, restando sui temi economici, ma occorre la lucidità di capire ciò che serve al sistema economico italiano con concretezza e serietà. Per le aziende occorrono azioni immediate ed efficaci: via l'Irap, quindi. E poi occorre il pagamento dei debiti commerciali alle imprese da parte dello Stato. Non solo: dei 55 miliardi del prossimo decreto solo 10 andranno alle imprese, e non produrranno effetti concreti. Piuttosto, bisogna parlare di investimenti, per far ripartire il paese. Ci sono 35 miliardi a disposizione, che potrebbero essere subito attivati: in 18 mesi è stato realizzato il ponte Morandi a Genova. Se si è fatto li, le opere pubbliche possono e devono essere realizzate in tempi rapidi anche nel resto del Paese. Servono proposte immediate e efficaci e invece sentiamo proposte come quella di ridurre l'orario e pagare lo stesso salario.
LAVORO: GRAVE ERRORE TORNARE A VECCHIE IDEOLOGIE. RIDUZIONE ORARIO NON FERMERÀ LA DISOCCUPAZIONE
tag: lavoro, disoccupazione, salari, sicurezza, sindacati
Sarebbe un errore tornare alle vecchie ideologie. Bisogna agire con concretezza e senza pregiudizi con l'unico obiettivo di risolvere i problemi delle aziende e dei lavoratori. Serve un cambio di passo nelle relazioni industriali e ne rapporti con il Governo. Cosi Confindustria ai sindacati alla vigilia del varo del decreto maggio e dopo le riaperture della Fase 2. Le aziende stanno riaprendo, ma in molti settori c'è un calo della domanda che sfiora il 90 per cento. La necessità di distanziamento, di lavorare per turni, garantire le norme di sicurezza generano un aumento dei costi tra il 30 a il 40 percento. Il possibile taglio dell'orario di lavoro a parità di salario ci preoccupa. Sono in gioco la produttività e la competitività del sistema Paese. La nostra produttività risulta già gravemente compromessa. Avanzare certe soluzioni significa cercare lo scontro con le imprese. In questo frangente invece è più che mai necessario puntare sugli investimenti per la ripresa del sistema produttivo. La riduzione dell'orario di lavoro non riuscirà ad attenuare il problema della disoccupazione. Per riuscirci bisogna mettere il sistema produttivo in condizione di accedere ai mercati con una frequenza maggiore rispetto al passato. Il virus ha provocato effetti asimmetrici tra i Paesi: è fondamentale perciò calibrare bene gli interventi affinché l'Italia non perda terreno. Il blocco dei licenziamenti deve essere perfettamente sovrapponibile al periodo di concessione della cassa integrazione per covid, altrimenti si verificherebbe un buco non giustificato. Non si salvano per legge le aziende dal fallimento. Anche il meccanismo delle riaperture tramite il sistema dei codici Ateco non convince. Le aziende che applicano rigorosamente il protocollo per la sicurezza stipulato dalle parti sociali il 24 aprile devono avere semaforo verde. Nel decreto di maggio inoltre va affrontata la questione della responsabilità dei contagi in capo agli imprenditori. Chi applica i protocolli sulla sicurezza in modo scrupoloso va tutelato. È necessario un meccanismo che riduca il rischio di contenziosi.
FORMAZIONE: SERVE UN PIANO PER IMMAGINARE LA SCUOLA DEL FUTURO, ACCESSIBILE E AVANZATA
tag: scuola, università, formazione, imprese
La scuola, improvvisamente, è diventato un luogo invisibile per milioni di studenti, genitori, educatori - cosi il Vicepresidente Brugnoli in una lettera aperta al Sole24ore. Questa situazione può essere l'occasione per riflettere sul futuro dell'insegnamento e sull'educazione. Abbiamo scoperto anche che serviva il PC ma, il 10% dei ragazzi, fra 6 e 17 anni, non ne dispone, così come accade a 34 famiglie su 100. Che fare allora: tornare in classe a scrivere con il gesso sull'ardesia, o piuttosto, impegnarsi in un grande progetto che consenta alla scuola italiana di usare, quantomeno, anche, gli schermi dei tablet? Il dubbio non è privo di fondamento dal momento che abbiamo scoperto quanto sia profondo, anche da questo punto dì vista, il gap tra nord e sud e l'accesso alla didattica online. Eppure ci sarebbero 130 milioni, circa, tra fondi del "Cura Italia" e PON, destinati proprio per fornire, a famiglie e scuole, PC, tablet e connettività. Sarà una prima toppa all'emergenza, non basterà, certo, ma si potrebbe inserire in un piano nazionale con più risorse, di più lungo respiro che potrebbe giovarsi dei fondi strutturali europei per le aree obiettivo convergenza. La scuola di oggi non può essere un'isola. Deve essere, invece, un grande laboratorio per imparare a conoscere e a conoscersi. Dobbiamo avere una scuola e una Università eccellente ma dobbiamo anche avere, con la medesima qualità e dignità, percorsi professionalizzanti di altissimo livello. Per questo la scuola deve contaminarsi anche con le eccellenze economiche e produttive e dei territori. Serve, proprio in questo momento progettare con insegnati, presidi, professori una scuola in cui laboratori e tecnologie abilitanti esaltino scienza e tecnologia, senza precludersi l'apporto derivate dalla capacità formativa delle imprese, che potranno così condividere il loro know-how di punte avanzate della quarta rivoluzione industriale: finestre spalancate in tempo reale sul cambiamento.
Leggi le interviste e gli interventi del Presidente designato Bonomi e dei Vice Presidenti Stirpe e Brugnoli
bonomi. corriere.pdf|Visualizza dettagli stirpe.foglio.pdf|Visualizza dettagli stirpe.sole24ore.pdf|Visualizza dettagli stirpe.messaggero.pdf|Visualizza dettagli lettera brugnoli. sole24ore.pdf|Visualizza dettagli - https://bit.ly/2WHhN2e - https://bit.ly/2SM9Nfk - https://bit.ly/2xJPAzs - https://bit.ly/3bfQ5PF
|
Roma, 30 aprile 2020
I temi della settimana
Il CONSIGLIO GENERALE APPROVA LA NUOVA SQUADRA 2020-2024
tag: imprese, associazioni, Confindustria
Oggi il Consiglio Generale di Confindustria, su proposta del presidente designato Carlo Bonomi, ha approvato la squadra di presidenza per il quadriennio 2020-2024. La votazione è avvenuta a distanza.
Della squadra fanno parte dieci vicepresidenti elettivi: Barbara Beltrame, con delega all’internazionalizzazione; Giovanni Brugnoli, con delega al Capitale umano; Francesco De Santis, con delega alla Ricerca e Sviluppo; Luigi Gubitosi, con delega al Digitale; Alberto Marenghi, con delega all’Organizzazione, allo Sviluppo e al Marketing Associativo; Maurizio Marchesini, con delega alle Filiere e alle Medie Imprese; Natale Mazzuca, con delega all’Economia del Mare e al Mezzogiorno; Emanuele Orsini, con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco; Maria Cristina Piovesana, con delega ad Ambiente e Sostenibilità; Maurizio Stirpe, con delega al Lavoro e alle Relazioni Industriali.
A questi componenti si aggiungono i 3 vicepresidenti di diritto: Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria; Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori; Vito Grassi, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali.
Bonomi ha tenuto per sé le deleghe al Centro Studi, all’Europa e alle Politiche Industriali.
Il prossimo appuntamento è al 20 maggio quando l’Assemblea dei delegati eleggerà formalmente il designato Bonomi alla presidenza di Confindustria per il quadriennio 2020-2024.
Leggi la news https://bit.ly/3f8oVNx
GIOVANI IMPRENDITORI: ELEZIONE NUOVO PRESIDENTE SLITTA AL 26 GIUGNO
tag: imprese, associazioni, Confindustria
L’emergenza Covid-19 modifica ma non ferma la corsa elettorale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, slittando in avanti, al prossimo 26 giugno, la data dell’elezione del nuovo presidente del Movimento.
Nonostante l’attesa e le speranze, la proroga si rende necessaria a garantire la prima fase del voto, assicurando ai comitati regionali di candidare in condizioni di sicurezza e rispetto dei processi elettorali locali i membri del consiglio centrale entrante.
Il nuovo presidente verrà eletto con una votazione online e il passaggio di consegne con il vertice uscente avverrà non appena le regole sul distanziamento sociale negli uffici lo consentiranno. A tal proposito, il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi, spiega: “Siamo tutti chiamati a modificare la nostra quotidianità e adeguarci alle regole che l’emergenza ci impone. Per questo – conclude Rossi - pur desiderando incontrarci per questo rito di passaggio, abbiamo adeguato i nostri meccanismi elettorali. Resta invece immutabile lo spirito di innovazione, osservazione e critica che da sempre accompagna noi Giovani Imprenditori e che, ora più che mai, metterà a disposizione del Paese”.
DEF: CADUTA DEL PIL TRA L'8 e 10%. SERVONO TRASFERIMENTI DIRETTI ALLE IMPRESE E PIANO EUROPEO
tag: crescita, economia, conti pubblici, credito
Confindustria è stata audita sul Documento di Economia e Finanza per il 2020. Nel corso dell'audizione abbiamo evidenziato che, rispetto alle nostre previsioni economiche di fine marzo, il perdurare del blocco delle attività produttive fino a inizio maggio determinerà una caduta aggiuntiva del PIL cui va aggiunto l’impatto del peggioramento significativo delle esogene internazionali. Dalle prime indicazioni la caduta del PIL si collocherebbe, nel 2020, tra l’8 e il 10% su base annua. Per questa ragione, abbiamo sostenuto che la riapertura delle attività - garantendo la massima sicurezza dei lavoratori dentro e fuori le fabbriche - sarà fondamentale per evitare un tracollo economico ulteriore. Inoltre, rispetto alle altre proposte contenute nel DEF, è: positiva la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per evitare una ulteriore contrazione del PIL nel 2021 e per restituire credibilità agli obiettivi programmati; auspicabile un rinvio dell’entrata in vigore di sugar e plastic tax; necessario un mix di misure che comprenda anche trasferimenti diretti alle imprese da parte dello Stato per compensare le perdite, e forme innovative di acquisizione temporanea di pacchetti di minoranza; opportuno superare il fenomeno del ritardo dei pagamenti dei debiti della PA attraverso il rafforzamento delle compensazioni e la riorganizzazione della PA stessa per rafforzarne la capacità amministrativa; indispensabile raggiungere un'intesa a livello europeo che porti al varo di un piano coordinato di almeno 1.500 miliardi di euro aggiuntivi, che dovrà essere affiancato da un grande piano di investimenti nazionale.
DL LIQUIDITÀ': MISURE NON ANCORA SUFFICIENTI. SEMPLIFICARE E RAFFORZARE GLI STRUMENTI
tag: credito, semplificazione, debiti pa
Confindustria ha espresso le sue osservazioni nel corso dell' audizione sul Decreto Liquidità. Nel complesso gli interventi sono positivi ma, come abbiamo evidenziato, non ancora sufficienti per contrastare l'impatto pesantissimo che la pandemia sta provocando sul tessuto produttivo italiano, il cui fabbisogno di liquidità nel 2020, provocato dalla caduta dell’attività economica e dei fatturati, è stimato in 57 miliardi con fine dell’epidemia a giugno e 138 miliardi con fine epidemia a dicembre.
Per garantire l'efficacia delle misure è pertanto necessario accelerarne l'operatività e semplificarne l'accesso prevedendo di inserire meccanismi di autocertificazione da parte delle imprese per quanto concerne sia i requisiti di accesso alle garanzie, sia la destinazione delle risorse. Dalla rapida implementazione delle misure di sostegno, deriva, infatti, l'efficacia del provvedimento. Inoltre, abbiamo sottolineato la necessità che, in vista del prossimo decreto si rafforzino gli strumenti di sostegno alle imprese, ampliandone eventualmente il mix e rifinanziando il Fondo di garanzia, ma anche che si mettano in campo meccanismi volti a sostenere la patrimonializzazione e capitalizzazione delle imprese. Infine, abbiamo richiamato l'urgenza di una accelerazione dei pagamenti da parte delle PA e dell’utilizzo di eventuali crediti di imposta, incidendo significativamente sui vincoli che ne frenano la fruizione a partire dal limite massimo annuo per le compensazioni orizzontali, e tempi più celeri per il recupero dei crediti, specie quelli IVA.
CORONAVIRUS: AD APRILE UN BILANCIO SULLA SOLIDARIETÀ DEL SISTEMA
tag: associazioni, imprese, solidarietà
Nel mese di aprile sono state quasi 250 le aziende del sistema e circa 50 le associazioni impegnate in donazioni e iniziative di solidarietà. 60 quelle che hanno messo in campo attività per la riconversione. E quasi 70 le associazioni che hanno offerto servizi per l'emergenza. Oggi si chiude un mese difficile in cui l'Italia si è fermata per concentrare le energie nella lotta contro il Coronavirus. Quello che abbiamo raccolto è un bilancio ricco di iniziative, per essere vicini ai territori, per aiutare i più deboli, per sostenere il tessuto produttivo durate l'emergenza e per guardare con fiducia e progettualità alla ripartenza. Ancora una volta il sistema unito è stato attore di impegno e responsabilità nei confronti del Paese.
Leggi la news https://bit.ly/2VQxxAN
Leggi le audizioni sul Decreto Liquidità e sul Def
Audizione DL Liquidità - 28 aprile 2020.pdf|Visualizza dettagli Audizione Confindustria DEF 2020.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 24 aprile 2020
I temi della settimana
LIQUIDITÀ URGENTE PER LE IMPRESE: CRUCIALE AGIRE CON NUOVO DECRETO E SBLOCCARE DEBITI PA
tag: imprese, credito, debiti Pa
Confindustria ha ribadito che il settore economico è in grande difficoltà ed è quindi fondamentale agire con tempismo. Il nuovo decreto deve arrivare prima possibile. È molto importante che si definisca questo provvedimento in tempi brevi e che si stanzino risorse considerevoli per evitare che dall'emergenza sanitaria si passi a quella economica. Il decreto liquidità deve essere rafforzato con misure specifiche per iniettare liquidità e non drenarla, ponendo così le premesse per la ripresa economica, guardando anche al tema degli investimenti. Auspichiamo che il nuovo decreto punti su due aspetti importanti: il potenziamento dei sistemi di garanzia attraverso una forte emissione di risorse e l'allungamento dei tempi di restituzione dei prestiti. In particolare, sull’estensione dell'arco temporale per restituire i prestiti - il cui limite è fissato a 6 anni - è assolutamente necessario intervenire per spostarlo molto più avanti, arrivando almeno a 15-20 anni. Ci sono ancora oltre 50 miliardi di debiti della PA verso le imprese. Lo Stato deve onorare i propri debiti, a maggior ragione in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando. Si può anche immaginare un meccanismo per aumentare i limiti per le compensazioni tra debiti e crediti delle imprese verso lo Stato.
OLTRE 50 MLD IL DEBITO DELLA PA VERSO LE IMPRESE. TEMPI MEDI DI 54 GIORNI
tag: imprese, debiti Pa
Il CSC ha riassunto in un'infografica la situazione dei ritardati pagamenti della Pa verso le imprese. Dai dati Eurostat, le pubbliche amministrazioni italiane, alla fine del 2018, avevano 53 miliardi di euro di debiti verso le imprese fornitrici, collocandosi al primo posto tra le PA europee. Secondo i dati dell’ultima relazione annuale di Banca d’Italia (maggio 2019), i debiti commerciali delle PA sarebbero diminuiti dal 3,2% del PIL del 2017 al 3,0 nel 2018. La Banca d’Italia stima che circa la metà di tale importo sia legata al ritardo nei pagamenti rispetto alle scadenze contrattuali. Il tempo medio di pagamento delle PA indicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel 2018, è stato pari a 54 giorni. Questo arco temporale (che è ponderato per l'importo delle fatture) è calcolato solo sulle fatture pagate, quindi non include le informazioni sulle fatture non ancora pagate. Ciò significa che il tempo medio effettivo è sicuramente superiore. Occorre ricordare che i termini di pagamento per le pubbliche amministrazioni previsti dalla Direttiva 2011/7/UE sono pari a 30 giorni, elevati a 60 per la sanità.
CORONAVIRUS: LE INIZIATIVE SOLIDALI DEL SISTEMA PROSEGUONO CON LO SGUARDO RIVOLTO ALLA RIPARTENZA
tag: associazioni, imprese, solidarietà
Nelle ultime due settimane sono state oltre 100 le aziende del sistema e almeno 17 le associazioni impegnate in donazioni e iniziative di solidarietà. Quasi 30 quelle che hanno messo in campo attività per la riconversione. E almeno 24 le associazioni che hanno offerto servizi per l'emergenza. Il sistema prosegue nel sostegno ai territori e rimane punto di riferimento delle comunità. Ora però lo sguardo del tessuto produttivo si rivolge sempre più alla ripartenza. L'impegno delle imprese è teso a tutelare la salute dei collaboratori coniugando lavoro e sicurezza, elementi essenziali di un binomio imprescindibile per la vita del Paese.
Leggi la news
https://bit.ly/352tnJ6
Guarda l'intervista del Direttore Generale su Rai News. Leggi l'infografica del Csc sui pagamenti Pa e l'intervista di Carlo Robiglio al Mattino.
https://bit.ly/2xVzhQf
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/valutazione-delle-politiche-pubbliche/tutti/dettaglio/pagamenti-pubblica-amministrazione-ancora-lenti
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Robiglio-Mattino-Prestiti-entro-dieci-giorni-piccole-imprese-crollano
|
Roma, 17 aprile 2020
I temi della settimana
IL CONSIGLIO GENERALE DESIGNA IL 31°PRESIDENTE: SARA' CARLO BONOMI. ORA TUTTI UNITI PER LA RICOSTRUZIONE DEL PAESE
tag: imprese, associazioni, crescita,
Il Consiglio Generale di Confindustria ha designato Presidente Carlo Bonomi con 123 preferenze. Hanno votato tutti i 183 aventi diritto. Alla candidata concorrente Licia Mattioli sono andate 60 preferenze. Nessuna scheda bianca, nessuna nulla. Il risultato è stato validato dai Probiviri Sergio Arcioni, Luca Businaro, Gabriele Fava e Antonio Serena Monghini assistiti dal notaio Cesare Quaglia. Il Consiglio generale si è svolto a distanza e alla presenza, nella sede di Confindustria, del Presidente Vincenzo Boccia, della Dg Marcella Panucci e dei due candidati. La nomina dovrà avere il gradimento dell'assemblea dei delegati, convocata il 20 maggio, che di fatto eleggerà il 31° presidente di Confindustria per il mandato 2020-24. Il 30 aprile il Consiglio generale dovrà esprimersi sulla squadra dei Vicepresidenti scelta dal presidente designato.
Ora dobbiamo essere tutti uniti ha commentato il Presidente Boccia in conclusione del Consiglio Generale - una riunione on line, a causa del lockdown imposto dal Covid-19. Dobbiamo riscoprire i valori della nostra comunità. Saranno tempi difficili, saranno tempi di impegni, sacrifici e l'auspicio che rivolgiamo tutti noi è che Carlo Bonomi sia il presidente della ricostruzione dell'economia del paese. Per questo, per l'istituzione Confindustria gli saremo vicini, tutti compatti, perché sappiamo distinguere il momento del confronto serrato, che porta allo scambio di idee e all'elezione, e l'altro momento che è quello di lavorare tutti insieme.
Dopo l'investitura il presidente designato Bonomi ha parlato della sfida che attende il mondo imprenditoriale per il dopo pandemia. Sono onorato, ma non è tempo di gioire. Il Pil è una voragine tremenda, serve impegno di tutti per cambiare l'Italia. Non posso non ricordare ciò che tutti gli imprenditori stanno vivendo in Italia e non posso non tenerne conto nell'assumere la presidenza dobbiamo essere immediatamente operativi e affrontare con energia la sfida che abbiamo davanti. Portare la posizione di Confindustria su tutti i tavoli, di fronte a una classe politica molto smarrita che sembra non avere idea della strada che deve percorrere questo paese e che ci ha esposto a un pregiudizio fortemente anti-industriale. In questa situazione occorre una Confindustria unita, ha concluso Bonomi, in consiglio generale, con un ringraziamento alla Mattioli per essersi confrontata e aver arricchito di idee la campagna elettorale.
MES: USARE RISORSE SENZA CONDIZIONALITA', IL PAESE HA BISOGNO DI TUTTI GLI STRUMENTI
tag: Europa, Governo,
In un momento così delicato per la vita nazionale è di vitale importanza riuscire a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per assicurare al Paese le risorse necessarie a superare l’emergenza sanitaria e avviare l’indispensabile fase della ripresa economica. Confindustria fa pertanto appello al Governo e a tutte le forze politiche affinché si utilizzino a questo fine i fondi messi a disposizione dal Mes senza condizionalità che non siano quelle della lotta al virus e alle sue conseguenze. Evitiamo polemiche sui termini, che possono creare solo danni, e concentriamoci sulla sostanza delle cose mobilitando le risorse nazionali per la difesa delle imprese e del lavoro.
CORONAVIRUS: LA SOLIDARIETA' DEL SISTEMA CONTINUA, LE IMPRESE SONO AL SERVIZIO DI COMUNITA' E TERRITORI
tag: associazioni, imprese, solidarietà,
Questa settimana sono state oltre 70 le associazioni e le imprese del sistema impegnate in donazioni e iniziative di solidali, 13 quelle che hanno messo in campo attività per la riconversione. E 10 le associazioni che hanno offerto servizi per l'emergenza.
Continuiamo ad aggiornare i numeri della solidarietà, tasselli importanti di un unico grande mosaico che vede le imprese al fianco e al servizio delle comunità in cui operano. Beni di prima necessità, attrezzature mediche, mascherine, servizi, strumenti didattici, alcool e tanto altro: l'impegno delle aziende e delle associazioni è sempre ampio e variegato, per venire incontro alle specifiche esigenze dei territori e del Paese. Tutti i dettagli nella news on line sul sito di Confindustria.
Leggi la news
https://bit.ly/2RHPLBZ
|
Roma, 10 aprile 2020
I temi della settimana
FASE 2: RITROVARE LA SPERANZA E PROGRAMMARE INSIEME LE SOLUZIONI. LE IMPRESE SI FARANNO TROVARE PRONTE
tag: imprese, crescita, governo, cabina regia
Siamo molto uniti e compatti per uscire insieme da una crisi che è nazionale. Cosi il Presidente Boccia ha commentato le polemiche sull'avvio della cosiddetta fase 2 dopo il lockdown ( in allegato intervista al Mattino). Chi ha la leadership della rappresentanza deve agire di conseguenza facendo proposte, evitando preconcetti e combattendo strumentalizzazioni, per non essere solo portavoce di preoccupazioni e di disagio e portare soluzioni. Dopo la Fase 1 dell’immediata liquidità a breve per consentire la sopravvivenza del sistema economico occorre passare alla Fase 2 con graduali aperture delle fabbriche e degli uffici nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie per la sicurezza dei lavoratori – per affrontare e vincere la guerra contro i contagi e la recessione affinché non diventi depressione - e poi alla Fase 3 attraverso massivi investimenti pubblici che compensino e supportino la progressiva ripresa. Dobbiamo recuperare lo spirito di coesione, di unità nazionale, di comunità che in questa fase difficile stiamo vivendo, occorre insieme ai sindacati e alle forze politiche, al governo e alla comunità scientifica, lavorare sin da ora per immaginare, sognare e costruire le precondizioni e gli strumenti per ripartire. Occorre seguire le indicazioni della comunità scientifica e non perdere la lucidità. Vediamo invece molte strumentalizzazioni, la ricerca delle colpe e degli untori e poca concentrazione sulle soluzioni. A volte si ha l'impressione che emerga il peggio del Paese: preconcetti, pregiudizi, rancore. In molti stanno sottovalutando la responsabilità del linguaggio e questo amareggia e delude molto. L'economia non deve prevalere sulla salute che resta la priorità, ma occorre prevedere da subito percorsi di uscita dall’emergenza. Il governo formerà per questo una cabina di regia. Occorre salvaguardare la salute ed evitare il default delle nostre imprese e del lavoro. Dobbiamo trasformare l'incertezza in speranza. Le imprese si devono preparare a riposizionarsi in termini di prodotti e di servizi. Questa è la sfida che ci aspetta. E dobbiamo farci trovare pronti alla ripartenza.
DL LIQUIDITÀ: CRUCIALE CHE LE RISORSE ARRIVINO SUBITO ALLE IMPRESE. SERVONO SEMPLIFICAZIONI E VALUTAZIONE SUI TEMPI
tag: credito, export, semplificazioni
Diamo atto al governo e ai ministri Gualtieri e Patuanelli di aver conseguito un risultato importante sotto il profilo delle risorse e degli strumenti mobilitati a favore del sistema produttivo. Adesso è importante che queste risorse giungano con tempestività alle imprese. Così il presidente Boccia nel commentare il contenuto del Decreto Liquidità pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Oggi più che mai occorre semplificare comprendere che stiamo vivendo in una fase di emergenza e che dobbiamo imparare a usare nuove regole utili a fronteggiare una situazione straordinaria. Il ministro Gualtieri ha promesso che se dovessero sorgere criticità sul Decreto Liquidità il governo è pronto a intervenire tempestivamente per superarle
Il punto non sono le risorse che dipenderanno dalla durata di questa emergenza sanitaria ed economica ma la possibilità reale che esse arrivino davvero e tempestivamente al mondo dell'economia del Paese - ha ribadito Boccia in un'intervista al Mattino. Non possiamo lavorare con le vecchie regole, siamo nel pieno di una economia di guerra. Nel Dopoguerra, se avessimo avuto le regole attuali, a partire da Basilea, non saremmo mai diventati la seconda manifattura d'Europa e una delle potenze economiche mondiali. Per essere veloci, il Fondo di garanzia non deve bloccarsi sulle procedure - questo vale per le piccole, le medie e le grandi imprese - ne avere imbuti a livello centrale. Occorrerà inoltre affrontare la questione delle imprese con un piano di ristrutturazione del debito, nel pieno del processo di transizione, per evitare che vengano escluse in una fase delicata. Anche sui tempi della restituzione dei prestiti ci sono delle perplessità. Avevamo chiesto una restituzione a 30 anni, come si fa per i debiti di guerra. Le imprese intendono pagare e fare la loro parte. Questa liquidità serve per la sopravvivenza economica.
EUROPA: PRIMO ACCORDO NELLA GIUSTA DIREZIONE. SERVONO STRUMENTI DI FINANZIAMENTO PER RIPARTIRE
tag: debito, conti pubblici, Europa, Mes, eurobond
Comincia ad esserci una consapevolezza in Europa, la prima decisione di ieri va nella direzione giusta. Servono sia il Mes senza condizioni sia gli eurobond. Il primo per governare l'emergenza economica dei fondamentali europei, gli eurobond per la "fase 3", per finanziare una massiva operazione investimenti pubblici. Così il Presidente Boccia ha commentato a Radio 24 l'attesa decisione dell'Eurogruppo, che ora passerà sul tavolo del Consiglio Europeo della prossima settimana. L’Europa deve tornare ai suoi valori fondamentali – Pace, Protezione, Prosperità – e auspichiamo che il nuovo asse Francese, Spagnolo e Italiano possa indicare a tutti la nuova direzione di marcia con l’adozione tra l’altro di strumenti di finanziamento, come gli Eurobond, per la difesa interessi comuni e il rilancio delle nostre economie e dell’occupazione. Leggi il daily brief di Confindustria Bruxelles
https://mailchi.mp/7d9b179ec428/oggi-in-europa-daily-brief-10-aprile-2020-edizione-straordinaria?e=540a73064b
CORONAVIRUS: IL SISTEMA AL FIANCO DI COMUNITÀ E TERRITORI. OGNI SETTIMANA SI MOLTIPLICANO LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ
tag: associazioni, imprese, solidarietà,
Questa settimana almeno 15 sono state le associazioni impegnate in donazioni, e 15 quelle che hanno offerto servizi per l'emergenza. Circa 70 aziende del sistema si sono impegnate in iniziative di solidarietà e 18 tra associazioni e imprese hanno messo in campo attività per la riconversione.
Questi i numeri, in continuo aggiornamento, che siamo riusciti mappare grazie anche alle vostre segnalazioni su [email protected]. Il sistema continua a lavorare fianco a fianco con comunità e territori nella battaglia contro il Coronavirus. E la solidarietà è la più forte testimonianza dei simboli di rinascita e rinnovamento che questa Pasqua porta con sè. Tutti i dettagli nella news on line sul sito di Confindustria. Leggi la news https://bit.ly/3c6hsMH
L'Area Comunicazione augura a tutti Buona Pasqua
Leggi l'intervista del Presidente Boccia al Mattino e ascolta l'intervista a Radio 24 e Tg2 post
intervista boccia mattino.pdf|Visualizza dettagli
https://bit.ly/3ciV3Mv
https://bit.ly/3eaW2js
https://bit.ly/3aU53vb
Leggi il comunicato stampa sul Dl liquidità https://bit.ly/39Wieui
|
Roma, 3 aprile 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS: SOLIDARIETÀ E IMPEGNO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE AZIENDE DEL SISTEMA PER AFFRONTARE L'EMERGENZA
tag: associazioni, imprese, solidarietà,
Da oggi sul sito di Confindustria un riepilogo in continuo aggiornamento sulle attività che le associazioni e le aziende del sistema stanno mettendo in campo per affrontare l'emergenza Cronavirus. Tre le parole chiave di questa solidarità e impegno: donazioni, servizi, riconversioni. Tantissime le iniziative raccolte, esempio tangibile di come il cuore delle imprese batta all'unisono con quello del Paese, delle comunità e dei territori in cui operano, di come sia forte il nostro sistema che lavora insieme. Non smettete di segnalarci le vostre iniziative su [email protected]
Leggi la news https://bit.ly/39H90SD
PREVISIONI CSC: ITALIA COLPITA AL CUORE. PIL -10% NEL PRIMO SEMESTRE. AGIRE SUBITO PER PROGRAMMARE RIPARTENZA
tag: pil, crescita, produzione, Europa,
Il Covid-19 affonda il Pil poi il rimbalzo con un primo parziale recupero. Il Centro Studi Confindustria nelle consuete previsioni per il 2020 e il 2021 stima che l'enorme caduta del Pil che stiamo già vivendo tocchi il -10% cumulato nei primi due trimestri dell'anno.
Ipotizzando poi un superamento della fase acuta dell'emergenza a fine maggio si vede una risalita fino a chiudere il 2020 in calo del 6% e con un +3,5% nel 2021. L' emergenza Covid-19, con la chiusura delle attività produttive, affonda la produzione industriale in marzo (-16,6%) e nel primo trimestre (-5,4%). La flessione nel trimestre è la maggiore registrata da undici anni. Le previsioni si fondano sull'ipotesi di una graduale ripresa dell'attività produttiva: dal 40% di inizio aprile, al 70% di inizio maggio, al 90% a inizio giugno ed a fine mese al 100%. Ogni settimana in più di blocco peserà come un macigno: lo 0,75% del Pil. L'economia italiana è colpita al cuore. Bisogna agire immediatamente con interventi massivi in una misura che oggi nessuno conosce, su scala nazionale e con azioni straordinarie dell'Europa: le istituzioni Ue sono all'ultima chiamata per dimostrare di essere all'altezza. Servono gli eurobond, una seconda tornata da 25 miliardi di misure di sostegno con risorse Ue che restituirebbe mezzo punto di Pil, un piano europeo straordinario di investimenti pubblici da 3mila miliardi in tre anni che alzerebbe la crescita di 2,5 punti in Italia e di 1,9 nell'Eurozona.
Leggi il rapporto di previsione, l'indagine sulla produzione industriale e il commento del CSC sulle previsioni per l'Europa
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/rapporto-previsione-economia-italiana-scenari-geoeconomici-primavera-2020
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/indagine-rapida-produzione-industriale-Italia-marzo-2020
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/commento-csc-previsione-forte-ribasso-economia-ue
BOCCIA : DOBBIAMO COSTRUIRE LA REAZIONE. EMERGENZA IMMEDIATA E' LA LIQUIDITÀ
tag: crescita, pil, credito, imprese
Nel Paese c'è oggi bisogno di un momento di grande convergenza nazionale, per costruire sia la fase attuale, cioè quella di come reagiamo a questa transizione, e preparando anche il dopo. Così il Presidente Boccia ha commentato le previsioni del Centro Studi e le decisioni della Ue. Tantissimi settori sono a rischio dall'auto, alla moda, alle calzature, ai tanti settori chiusi. Dobbiamo aiutare le imprese in questa fase di transizione. Stiamo combattendo una guerra al virus e una guerra alla recessione perché non diventi strutturale, non diventi depressione. E ancora con troppe incognite. L'emergenza è la liquidità e la necessità di puntare su un fondo di garanzia per far arrivare credito a trent'anni nelle casse delle imprese. Ci aspettiamo inoltre che l'Europa prenda consapevolezza. Dalla riunione del 7 aprile deve cominciare a preoccuparsi della fase due cioè come governare la fase di transizione delle imprese e tenere presente quello che l'asse Francia-Spagna-Italia sta facendo per dare trazione all'Europa.
Guarda l'intervista del Presidente Boccia a TgR Piazza Affari su Rai3
https://bit.ly/3dTcqos
BOCCIA SCRIVE ALLE ASSOCIAZIONI DI CONFINDUSTRIA: E' IL MOMENTO DELLA RESPONSABILITÀ. MANTENERE GLI IMPEGNI NEI PAGAMENTI
tag: credito, imprese, associazioni
La tenuta del sistema economico e delle filiere dipende anche da noi, dalla nostra etica della responsabilità e dai nostri comportamenti, per questo faccio un appello a tutte le nostre imprese, scrive il Presidente Boccia in una lettera agli associati. Mantenere gli impegni presi nei pagamenti, salvo gravi e comprovate difficoltà, è la decisione che garantisce continuità a tutto il nostro sistema. Adesso è il momento della responsabilità sociale, possiamo e vogliamo essere il centro e i promotori della nuova rinascita. Dobbiamo difendere la dignità delle nostre imprese, nel mantenere in piedi le nostre filiere, nel comprendere che non ci sono scorciatoie per nessuno e che questa sfida epocale la vinceremo insieme, rispettando noi per primi i nostri impegni, per non far crollare il sistema e per non perdere quel bene essenziale del mondo dell'economia che è la fiducia tra noi: fornitori e clienti. E' il tempo della coerenza e della responsabilità, che richiede di essere all'altezza, esemplari e consapevoli che i nostri comportamenti saranno parte determinante del futuro che costruiremo, un futuro in cui pur nei momenti difficili la fiducia deve prevalere sull'ansietà e la passione sulla rabbia.
Leggi la lettera del Presidente in allegato
Lettera del Presidente Boccia ai Presidenti delle Associazioni.pdf.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 27 marzo 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS: ASSOCIAZIONI E AZIENDE DEL SISTEMA INSIEME PER AFFRONTARE L'EMERGENZA
tag: donazioni, servizi, riconversioni,associazioni, aziende,
Donazioni, servizi, riconversioni: queste le parole chiave della solidarietà e dell'impegno che le associazioni e le aziende del sistema hanno messo in campo per affrontare l'emergenza Coronavirus. Tantissime le iniziative che abbiamo messo insieme in un documento, in allegato, che riassume come il cuore delle imprese batta all'unisono con quello del Paese, delle comunità e dei territori in cui operano. Un primo riepilogo in continuo aggiornamento, a cui vi chiediamo di contribuire con segnalazioni su [email protected]. L'esempio di quanto sia forte il nostro sistema che lavora insieme per contrastare le devastanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche del Covid-19.
Coronavirus_News da associazioni e imprese Sistema.pdf|Visualizza dettagli
BOCCIA A PIAZZAPULITA: SE DURA FINO A MAGGIO RISCHIAMO CALO DEL 6% DEL PIL. L'URGENZA E' LA LIQUIDITÀ
tag: crescita, pil, credito, imprese
Orientativamente abbiamo fatto un calcolo fino a maggio, perché una delle criticità di questa vicenda è che non sappiamo la durata, quindi diventa difficile dare una quantificazione di risorse. Ed è evidente che se dovesse durare fino a maggio potremmo avere un calo del prodotto interno lordo fino al 6%. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenendo a Piazza Pulita su La7. In questa fase di emergenza è cruciale garantire alle aziende paralizzate di avere le liquidità necessarie per restare "vive" e poter rilanciare l'attività una volta che sarà stata superata la fase più acuta. E poi trasformare il debito accumulato in questi mesi in debito di lungo periodo, a 30 anni.
Guarda l'intervento integrale
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Boccia-piazzapulita-serve-liquidita-per-le-imprese
|

Roma, 20 marzo 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS: DECRETO CURA ITALIA PRIMA RISPOSTA. SERVE PIANO SHOCK E AZIONI INCISIVE
tag: governo, imprese, conti pubblici
ll Governo ha varato il cosiddetto decreto legge Cura Italia che contiene misure volte al potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per imprese, lavoratori e famiglie. Confindustria in una nota ha evidenziato che si tratta di una prima risposta, un provvedimento necessario e importante, anche da un punto di vista quantitativo, in quanto interviene su tutti i capitoli più rilevanti - sanità, lavoro, liquidità, fisco - e sulle maggiori criticità emerse con l’emergenza epidemiologica. Non mancano aspetti da rafforzare e da perfezionare, ma è da apprezzare la capacità di reazione messa in campo dal Governo rispetto alle conseguenze economiche della crisi.
Si tratta comunque di un primo passo per affrontare l’emergenza economica, che necessita di un’azione successiva altrettanto rapida, incisiva negli strumenti e massiva da un punto di vista delle risorse, per consentire di affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza determinerà sulle imprese e sull’economia del Paese, prima che diventino irreversibili.
Serve un piano shock che impegni risorse quantitativamente rilevanti, che sostenga la liquidità delle imprese, a partire da rateizzazioni fiscali e meccanismi di compensazione, e faccia leva su tutte quelle misure necessarie per far fronte ai rilevanti cali della domanda privata e, quindi, di fatturato delle imprese.
Nel riconoscere, pertanto, l’importante sforzo compiuto dal Governo, riteniamo cruciale che si dia fin d’ora il quadro delle prossime “tappe”, per restituire fiducia rispetto a un percorso di ricostruzione che dovrà far seguito a un evento correttamente equiparato a una guerra. Serve un comitato nazionale per l’emergenza economica - e Confindustria è a disposizione - che metta insieme proposte e le realizzi quanto prima.
CORONAVIRUS: EUROPA STA ANDANDO FINALMENTE NELLA GIUSTA DIREZIONE. SERVE GRANDE REAZIONE CORALE
tag: europa, conti pubblici, flessibilità
Non possiamo che apprezzare l’Unione europea per le misure annunciate la scorsa settimana dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e da Dombrovskis e Vestager nel tentativo di fornire una prima risposta a un’emergenza che, da nazionale, si è ben presto trasformata in europea e globale, a dimostrazione che non esistono confini. Cosi il presidente Boccia ha commentato le misure che l'UE sta mettendo in campo.
La direzione è quella giusta: iniziative per fronteggiare innanzitutto l’emergenza sanitaria e per mitigare i già devastanti effetti, sul piano economico e sociale, prodotti dalla scelta di lockdown che, con gradazioni diverse, tutti gli Stati membri stanno via via assumendo. Nei giorni scorsi si era invece assistito ad una preoccupante mancanza di solidarietà europea verso il nostro Paese, sottolineato anche dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Oggi è di fondamentale importanza per i governi e per le imprese europee di ogni dimensione l’impegno della Commissione a ricorrere fino in fondo a tutta la flessibilità consentita dalle regole del Patto di Stabilità e Crescita e agli strumenti consentiti dal regime degli Aiuti di Stato.
È venuto il momento per l’Europa di varare una grande stagione riformista che abbia il coraggio di adottare strumenti nuovi come gli eurobond per un’azione shock che non può valere meno di 3.000 miliardi di euro da immettere immediatamente nell’economia reale e da rimborsare a lungo o lunghissimo periodo. Dobbiamo prepararci fin d’ora, mentre gestiamo la fase dell’emergenza, a una grande reazione dell'Europa.
CORONAVIRUS: PARTI SOCIALI SIGLANO PROTOCOLLO SICUREZZA SUL LAVORO. INDUSTRIA AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ'
tag: lavoro, sicurezza, sindacati
Il 14 marzo, è stato firmato il protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
Questo accordo permetterà in questa fase di emergenza di comprendere e considerare le fabbriche italiane al servizio del Paese a partire dalle filiere dell'agroalimentare e del farmaceutico per garantire a tutti noi i beni primari e tutelare ogni filiera della produzione. L'industria italiana si mette al servizio della comunità- ha commentato il Presidente Boccia.
Dando attenzione prioritaria alla salute delle persone nei luoghi del lavoro, ciò consentirà anche di superare questa fase delicata e prepararci alla ripresa economica appena ne usciremo.
Sono tredici i punti del Protocollo (in allegato) dove vengono indicate le misure di precauzione da adottare per evitare i contagi: si va dagli ingressi in azienda alla gestione delle mense e degli spazi comuni, dai dispositivi di sicurezza alla possibilità di rimodulare le attività fino alla gestione di un eventuale caso di Coronavirus.
CORONAVIRUS: CREDITO FONDAMENTALE PER RESISTERE. BENE MORATORIA E SUPPORTO DELLA BANCHE
tag: credito, banche, imprese
Apprezziamo quanto il sistema bancario sta facendo per le imprese a partire dalle moratorie sui prestiti. Così il presidente Boccia ha commentato le iniziative del sistema bancario per supportare il sistema produttivo in questa fase di emergenza. Sono utili e tempestivi gli interventi di istituti, come Intesa Sanpaolo, che mettono a disposizione dell’economia reale risorse aggiuntive per rafforzare la capacità di resistenza e reazione dell’apparato produttivo del Paese messo a dura prova dall’emergenza sanitaria. È un bel segnale di essere e fare sistema in un momento così delicato e particolare.
Leggi i comunicati stampa su decreto Cura Italia, Protocollo sicurezza , Europa e credito
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Coronavirus-Boccia-fabbriche-servizio-Paese
https://www.confindustria.it/coronavirus/info
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa
|
Roma, 13 marzo 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS: IMPRESE PRONTE A GARANTIRE LA SICUREZZA NELLE FABBRICHE. IN ARRIVO PROTOCOLLO CON LINEE GUIDA
tag: lavoro, sicurezza, sindacati
Abbiamo definito una bozza di Codice di autoregolamentazione che contiene le precauzioni necessarie per tenere insieme continuità produttiva e tutela della salute dei lavoratori. Cosi il Presidente Boccia è intervenuto oggi, con il Direttore Generale Panucci, nel corso della video conferenza con il Governo e i sindacati, dopo le polemiche e le proteste sulle condizioni di sicurezza igienico-sanitaria nei siti produttivi.
Su questo protocollo si sta lavorando e si auspica che ci possa essere una veloce convergenza, in modo da dare a imprese e lavoratori delle linee guida certe.
Anche in nome di questa chiarezza bisogna bloccare le iniziative estemporanee dei sindaci sul territorio. Non si può chiudere tutto. Si tratta di un atto di responsabilità verso l’intero Paese e a questo proposito abbiamo ribadito la nostra disponibilità per rafforzare la produzione delle mascherine. Intanto il Presidente Conte ha garantito che la Produzione Civile distribuirà gratuitamente Kit di protezione individuale ai lavoratori.
CORONAVIRUS: NON BLOCCARE TOTALMENTE LE FABBRICHE, SISTEMA PRODUTTIVO GIA' PIEGATO
tag: produzione, trasporti
Nel corso della settimana il Governo con l'aggravarsi della situazione epidemiologica ha introdotto misure più restrittive alla circolazione di merci e persone. E' stata richiesto da alcune forze politiche anche il fermo produttivo. Confindustria ha espresso forte preoccupazione per la richiesta della Regione Lombardia di esasperare le misure di contenimento del contagio fino a prevedere il fermo totale delle fabbriche e dei trasporti. Il giusto e necessario proposito di fronteggiare l’emergenza sanitaria non può e non dove aggravare l’emergenza economica che sta già piegando l’intero sistema produttivo del Paese. I provvedimenti fin qui varati dal governo, se rispettati da tutti con scrupolo e responsabilità, offrono una soluzione equilibrata alla grave situazione del momento contemperando esigenze diverse ed evitando di provocare danni che potrebbero rivelarsi irreparabili. L’immagine dell’Italia nel mondo, già fortemente compromessa, ne uscirebbe tra l’altro definitivamente distrutta con un effetto di spiazzamento per le nostre imprese che non potrà che ripercuotersi sui fatturati e l’occupazione. Con spirito collaborativo e con l’obiettivo di contrastare nel modo più efficace possibile gli effetti negativi del coronavirus in campo economico Confindustria ha inviato al governo una nota nella quale ribadisce l’urgenza d’intervenire con politiche anticicliche fondate sul rilancio degli investimenti pubblici, l’adozione di misure per garantire liquidità alle imprese, l’ampliamento dell’uso degli ammortizzatori sociali, interventi di carattere fiscale.
CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA: SE CHIUDE TUTTO IL SISTEMA INDUSTRIALE RISCHIO PER APPROVVIGIONAMENTI
tag: produzione, settori
Con la chiusura totale delle sistema produttivo si rischia, nel breve termine, di non poter garantire gli approvvigionamenti necessari per le famiglie italiane anche a seguito delle difficoltà nei trasporti con l’estero. Superata l’emergenza, il rischio è di compromettere la capacità del sistema produttivo di intercettare la ripresa economica che arriverà. Così in una nota il Centro Studi di Confindustria.
L’industria metalmeccanica costituisce, a esempio, il cuore pulsante del sistema industriale italiano, è trasversale nella struttura produttiva nazionale e realizza macchinari e beni strumentali che sono necessari all’attività di numerose imprese in svariati settori (non solo industriali). Il comparto metalmeccanico ha un peso rilevante nell’economia italiana: genera infatti il 48% del valore aggiunto manifatturiero (100 miliardi di euro), dà lavoro al 42% degli occupati manifatturieri (circa 1,6 milioni di occupati), produce il 48% delle esportazioni italiane (in valore circa 200 miliardi di euro) e il 40% delle importazioni. L’attivo del suo interscambio (60 miliardi di euro) contribuisce al totale riequilibrio della bilancia commerciale italiana, strutturalmente deficitaria nei settori energetico ed agro-alimentare.
Il suo blocco genererebbe effetti diretti e indiretti molto gravi nel sistema produttivo, certamente più ampi di quelli prodotti dall’interruzione dell’attività nel solo settore metalmeccanico poiché inciderebbe sulla continuità della catena di approvvigionamento per svariate aziende.
Si consideri che mediamente un giorno lavorativo in meno incide per circa il 3% della produzione mensile; uno stop di 10 giorni avrebbe un impatto negativo immediato, pari a circa un terzo della produzione industriale di marzo. Inoltre, creerebbe una disruption lungo le filiere di fornitura e determinerebbe un ritardo nella consegna degli ordini già ricevuti. Questo aggiungerebbe anche un grave danno reputazionale per le nostre imprese e per l'Italia, con ricadute anche sull’attività futura.
CORONAVIRUS: DA BLOCCO AL BRENNERO GRAVISSIMI DANNI AL NOSTRO EXPORT E AGLI SCAMBI UE
tag: trasporti, Europa
L'Austria ha di fatto in questi giorni bloccato il valico del Brennero con verifiche e controlli che hanno paralizzato la circolazione. Confindustria ha chiesto al Governo e alla Commissione europea di intervenire urgentemente e con decisione sul governo austriaco per far cessare il blocco dei transiti stradali di merci del Brennero.
Tutti gli sforzi che le imprese italiane stanno attuando in queste settimane per continuare a produrre e a non bloccare l'economia, osservando regole ferree per la sicurezza sanitaria, vengono letteralmente distrutti da pseudo-misure di prevenzione strumentali e opportunistiche messe in atto dal governo regionale del Tirolo e avallati dal governo federale austriaco sul transito autostradale del Brennero.
Vengono sottoposti al controllo diretto della temperatura gli autisti dei mezzi che trasportano merci italiane che devono anche solo attraversare il Tirolo per andare in Germania e in Nord Europa. Questa semplice e insensata operazione, che non ha alcuna efficacia precauzionale, ha generato code di 70-80 chilometri e costretto la notte scorsa migliaia di autisti a passare tutta la notte ai bordi dell'autostrada. La situazione odierna non è cambiata, anzi è peggiorata dal fatto che la necessaria regolazione del flusso verso il Brennero ha generato blocchi e intasamenti da Bolzano fino a Trento e Verona.
Il blocco dei trasporti italiani verso il nord Europa sta causando danni incalcolabili per il nostro export e per gli scambi europei. Le nostre imprese rischiano di essere escluse dalle catene produttive europee di numerosi settori industriali e tutto questo non potrà che peggiorare ulteriormente la crisi economica generata dall'emergenza sanitaria.
In questi giorni, in queste ore, al Valico stradale del Brennero stiamo assistendo alla più sconfortante dimostrazione dell'assenza dell'Europa, che tutta insieme subisce danni incalcolabili per il comportamento ingiustificabile e vessatorio di un piccolo governo regionale.
E' assolutamente necessario un intervento straordinario e urgente della Commissione europea per mantenere la libertà di movimento di persone e merci e sanzionare l’Austria e qualsiasi altro Stato membro adotti misure che non hanno nulla a che fare con l’emergenza sanitaria e che appaiono palesemente dannose e discriminatorie e violano gravemente i Trattati europei.
Leggi i comunicati stampa e guarda l'Intervista del DG a Bloomberg
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Panucci-Bloomberg-misure-urgenti-economia
|
Roma, 6 marzo 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS, L'APPELLO AL GOVERNO: UN PIANO STRAORDINARIO PER CONTRASTARE IL RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA
tag: investimenti, infrastrutture, parti sociali, crescita, semplificazioni, occupazione
Serve un grande piano straordinario di investimenti che punti a realizzare infrastrutture materiali, sociali e immateriali all’avanguardia. Servono investimenti pubblici, serve riattivare rapidamente tutti i cantieri e non solo quelli delle opere considerate prioritarie: la domanda pubblica deve compensare l’arretramento di quella privata. Queste le proposte fatte da Confindustria al premier Conte durante l'incontro a Palazzo Chigi con le parti sociali dello scorso mercoledì.
Oltre a interventi urgenti che rimuovano le situazioni di blocco operativo e produttivo delle imprese bisogna immaginare un piano massivo e straordinario che si snodi su sei grandi assi, di cui i primi tre assumono carattere di urgenza e immediatezza. Si tratta di rilancio degli investimenti pubblici e delle infrastrutture, come primo motore della crescita economica; piano di rilancio a livello europeo; misure volte a garantire liquidità alle imprese; avvio di un nuovo e vasto programma di semplificazioni; incentivi all’occupazione giovanile; un piano di azioni volte ad attrarre, stimolare e rilanciare gli investimenti privati.
Confindustria ritiene che sia giunto il momento per l’economia italiana ed europea di un “whatever it takes” della politica economica, che abbia però un chiaro indirizzo nell’allocazione delle risorse e degli effetti da realizzare. È indispensabile un’ampia convergenza nazionale sugli obiettivi e le proposte tra forze politiche, Governo, istituzioni territoriali e parti sociali.
CORONAVIRUS, BOCCIA: SERVE UNO SHOCK ECONOMICO COME NEL DOPOGUERRA
tag: investimenti, infrastrutture, parti sociali, crescita, smart working, export
Al tavolo con il premier Conte c’è stata grande convergenza con tutte le associazioni di categoria sui punti discussi: governare l’emergenza sanitaria ma, allo stesso tempo, evitare e non subire l’emergenza economica che sta contagiando il paese più velocemente della questione sanitaria; evitare che, non affrontando subito la questione economica, si possa trasformare anche in emergenza sociale. Prima prendiamo consapevolezza, meglio è. Così ha commentato il presidente Boccia in un'intervista all'Huffington Post, tesi ribadite al TG5 di ieri sera e questa mattina durante un collegamento con Class CNBC. Occorre, subito, un intervento compensativo per fronteggiare l’arretramento della domanda privata. Ricordiamo un numero. Noi esportiamo 550 miliardi all’anno. Di questi, 450 vengono dalla manifattura, che non può lavorare solo con lo smart working. Se rimandiamo le fiere e gli ordini arrivano tra qualche mese, se gli altri paesi bloccano i voli e i clienti pospongono le visite negli stabilimenti, se questa questione diventa anche francese, spagnola, tedesca, tutto questo comporterà un drammatico rallentamento dell’export del paese. Altro che manovra: in termini economici è come aver subito gli effetti di un conflitto.
INDAGINE DEL CSC: DUE IMPRESE SU TRE GIA' DANNEGGIATE DAL CORONAVIRUS
tag: imprese, csc, sondaggio
Le imprese lanciano un allarme sugli effetti del coronavirus sull'economia. Il 65% delle aziende in Italia denuncia difficoltà legate al calo dei consumi: blocchi o rinvii di ordini, cali e cancellazioni. È il dato emerso da un sondaggio elaborato dal Centro Studi Confindustria in collaborazione con l'Area Affari Internazionali che ha riguardato 4mila aziende associate e non. Gli effetti già si sentono. L'emergenza coronavirus sta creando pesanti contraccolpi sull'attività delle imprese: così afferma il 65% delle aziende, che sale attorno al 70%, superiore alla media, in Lombardia e Veneto, le aree più colpite. A soffrire di più sono i settori della ristorazione e dell'alloggio, con un dato che sfiora il 99%, seguito dai trasporti e magazzinaggio, 82% e il commercio all'ingrosso e al dettaglio, con il 73%. È una contrazione della domanda del mercato domestico, oltre ad una perdita di immagine, ciò che mettono in evidenza le imprese come problema principale. La diffusione del Covid-19 sta causando anche danni relativi al fatturato delle aziende, come indicato dal 27% dei rispondenti. Nel turismo si segnala una forte percentuale di riduzione e cancellazione delle prenotazioni. Anche nel settore manifatturiero, il 60% delle imprese denuncia di aver percepito un impatto negativo: i settori più colpiti sono l'abbigliamento e lavorazione dei pellami, 73%; l'elettronica, 71,9%; la chimica, 71,1%. Sul campione analizzato ha influito il clima emergenziale e non può considerarsi statisticamente rappresentativo della popolazione di imprese italiane ma altamente indicativo di come venga percepita l’emergenza stessa su scala territoriale e settoriale.
Leggi, ascolta e guarda le interviste del Presidente Boccia all’Huffington Post, Radio24, Mezz’ora in più, Tg5 e Class Cnbc
https://www.huffingtonpost.it/entry/un-piano-shock-come-nel-dopoguerra-intervista-a-vincenzo-boccia-confindustria_it_5e60d1f8c5b62d548c9dd181?
https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/24mattino-le-interviste/il-meglio-di/boccia-confindustria-coronavirus-attivare-domanda-pubblica-infrastrutture-e-fronte-credito-104616-ADrtJc
http://confindustria.telpress.it/news/2020/03/01/2020030103125106241.MP4
http://confindustria.telpress.it/news/2020/03/01/2020030103124206248.MP4
http://confindustria.telpress.it/news/2020/03/05/2020030502724610312.MP4
http://confindustria.telpress.it/news/2020/03/06/2020030602967908648.MP4
A questo link le proposte di Confindustria al Governo e l'Indagine sugli effetti del Covid-19 per le imprese italiane
https://www.confindustria.it/wcm/connect/cea875ab-58b0-40a3-b648-f88dde682b1f/Assi+portanti+di+azione+e+reazione+all%27arretramento+dell%27economia.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-cea875ab-58b0-40a3-b648-f88dde682b1f-n2H45ZC
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/indagine-effetti-Covid-19-imprese-italiane
|
Roma, 28 febbraio 2020
I temi della settimana
SI INFORMA CHE IL PRESIDENTE BOCCIA DOMENICA PRIMO MARZO SARA' OSPITE DI MEZZ'ORA IN PIÙ IN DIRETTA SU RAI TRE ALLE 14.30
CORONAVIRUS: NON ISOLIAMO L'ITALIA DAL MONDO. SERVE UN PIANO DI RILANCIO E LA RESPONSABILITÀ DI TUTTI
tag: crescita, coronavirus, politica, turismo, infrastrutture, made in
L'emergenza Coronavirus va governata e non subita e dobbiamo cercare di andare verso una normalizzazione. In un momento nel quale c'è un potenziale effetto recessivo su tutto il Paese, non ci vuole un piano di emergenza, ma un piano straordinario che compensi l'arretramento che purtroppo arriverà. Così il Presidente Boccia in un'intervista al Corriere della Sera ha commentato le conseguenze dell'emergenza Covid-19 sull'economia. Dobbiamo ripartire subito. Per l'economia si deve lavorare al più presto alla dotazione infrastrutturale del Paese con regole ipersemplificate che permettano di attivare subito e a ritmo sostenuto le risorse di bilancio già stanziate. Va anche allargato in tutta Italia il Fondo di garanzia alle microattività, turistiche e non solo, che stanno subendo gli effetti più gravi. In più serve un programma di inclusione dei giovani nelle imprese e nell'amministrazione, con un ricorso deciso alla decontribuzione. Bisogna rispettare le indicazioni dell'OMS e le precauzioni, ma più che il contagio del Covid-19 a preoccupare è l'irrazionalità delle risposte politiche. Anziché debellare il virus rischiamo di isolarci. Per questo ieri abbiamo lanciato un appello congiunto di tutte le associazioni di imprese, banche e dei grandi sindacati. Ci siamo uniti tutti, come rare volte in passato, perché la situazione è delicata. Senza polemica ma con molta forza, chiediamo a tutti di lavorare insieme. Tra i mali del Paese ci sono il non saper fare sistema, non valutare gli effetti collaterali per l'economia e la società di alcune scelte che facciamo e i danni che subisce l'immagine dell'Italia nel mondo. L'export, il turismo e il Made in Italy stanno subendo per questo pesanti contraccolpi.
CORONAVIRUS: APPELLO IMPRESE E SINDACATI. SUPERARE INSIEME QUESTA FASE E RIPRENDERE ATTIVITÀ
tag: imprese, sindacati, produzione
Il nostro Paese sta in questi giorni affrontando una situazione di forte criticità a causa della diffusione del Coronavirus. Ciò impone a noi parti sociali, al Governo, alle Regioni, a tutte le autorità e agli esponenti della società civile di lavorare insieme, mettendo a fattor comune gli sforzi e agendo in maniera coordinata per consentire al nostro Paese di superare questa fase in maniera rapida ed efficace. Questo l'appello lanciato da imprese e sindacati (ABI, Alleanza Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Rete Imprese Italia, Cgil, Cisl e Uil). Nei giorni scorsi sono state tempestivamente assunte diverse misure per contenere il rischio sanitario a beneficio di tutti i cittadini. Gli esperti e le organizzazioni internazionali, a partire dall'OMS, ci hanno rassicurato sui rischi del virus e sulle corrette prassi per gestire questa situazione, che tutti noi siamo chiamati a rispettare.
Dopo i primi giorni di emergenza, è ora importante valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione, consentendo di riavviare tutte le attività ora bloccate e mettere in condizione le imprese e i lavoratori di tutti i territori di lavorare in modo proficuo e sicuro a beneficio del Paese, evitando di diffondere sui mezzi di informazione una immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro Made in Italy e il turismo.
Oltre alle misure urgenti che il Governo ha adottato, o si appresta ad adottare, di necessario sostegno alle imprese e al reddito dei lavoratori, questo è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel Paese che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura.
Un ruolo importante dovrà essere svolto anche dalle Istituzioni europee, per creare le migliori condizioni per un rilancio economico dell'Italia nell’interesse della stessa Unione europea.
Leggi l'intervista del Presidente Boccia al Corriere della Sera e al Foglio e guarda l'intervista del Direttore Generale Panucci a in Mezz'ora in più
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Non-isolare-Italia-si-pensi-ora-piano-rilancio-boccia-al-Corriere-della-sera
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Grande-preoccupazione-per-impatto-economico-del-Coronavirus-Vincenzo-Boccia-al-Foglio
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Emergenza+Coronavirus-Marcella-Panucci-interviene-a-In-mezz-ora-in-piu
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa
boccia. foglio 26.2.pdf|Visualizza dettagli intervista.boccia corriere. 28.2.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 21 febbraio 2020
I temi della settimana
GOVERNO: SITUAZIONE ECONOMICA STA PEGGIORANDO E FIBRILLAZIONI NON AIUTANO
tag: pil, coronavirus, occupazione, politica
C'e' un clima di fibrillazione nel governo che non aiuta, specialmente in una fase in cui l'economia rallenta all'interno del paese e in chiave globale dato anche l'effetto del Coronavirus. Cosi il Presidente Boccia ha commentato la polemiche all'interno della maggioranza di governo. Bisognerebbe concentrarsi su tre pilastri fondamentali che sono: infrastrutture, risolvendo il nodo risorse, inclusione giovani con un grande piano di formazione e semplificazione. L'obiettivo dovrebbe essere l'incremento dell'occupazione e la crescita. Anche gli ultimi dati sulla cassa integrazione rappresentano un segnale che conferma delle previsioni economiche che non sono sicuramente positive, non è una situazione che ci si può limitare a constatare, bisogna invece reagire.
CRISI D'IMPRESA: DA NUOVO CODICE RISCHI PER PMI. BENE APERTURA DEL MINISTRO BONAFEDE
tag: imprese, governo, riforme
Sul nuovo Codice della crisi d'impresa, la riforma del diritto fallimentare, Confindustria sta lavorando da anni, si e' messa in discussione e ha offerto un contributo fondamentale. Ora, alle battute finali, il Governo si sta arroccando su posizioni che rischiano di compromettere un equilibrio faticosamente raggiunto e di creare un grave danno alle piccole e medie imprese. Cosi il Presidente Boccia è intervenuto sull'approvazione in via preliminare in Consiglio dei Ministri del decreto legislativo sulla riforma del codice della crisi d'impresa. Dopo aver ricevuto un immediato riscontro, il Presidente Boccia ha cosi commentato questa mattina a margine dell'inaugurazione del biennio della scuola di giornalismo Luiss:"apprezziamo che il ministro Bonafede, di fronte alle nostre osservazioni critiche nei confronti del provvedimento - osservazioni puntualmente rilanciate dal presidente della Piccola Industria Carlo Robiglio sul Sole 24 Ore di questa mattina - ci abbia prontamente contattati per comunicarci la disponibilità ad aprire un confronto. D'altra parte già in passato, di fronte a delle divergenze, il ministro si è mostrato aperto al dialogo".
Leggi l'intervento di Carlo Robiglio sul Nuovo Codice della Crisi d'impresa e l'intervento della DG sul Foglio
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/CARLO-ROBIGLIO-AL-SOLE-24-ORE-CON-NUOVO-CODICE-DELLA-CRISI-A-RISCHIO-MIGLIAIA-DI-PMI
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Marcella-Panucci-a-Foglio-La-giustizia-lo-spread-per-la-crescita-e-la-fiducia-delle-imprese
Robiglio Sole24Ore 21-02-2020.pdf|Visualizza dettagli panucci al foglio.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 14 febbraio 2020
I temi della settimana
ECONOMIA: PER IL CSC ANCHE IL 2020 INIZIA SENZA CRESCITA. RISCHI DA CINA
tag: pil, produzione, export, mercati
A inizio 2020 persiste una sostanziale stagnazione, che segue la flessione di fine 2019 (-0,3% stimato nel 4 trimestre). Lo segnala il Centro studi di Confindustria nella Congiuntura flash di febbraio. Dopo il tonfo della produzione a dicembre l'industria inizia l'anno ancora debole ma con segnali di stabilizzazione, in base al Pmi (Purchasing Managers' Index) risalito a 48,9 a gennaio e agli ordini manifatturieri in deciso recupero. Tengono i servizi, dove il Pmi è salito a gennaio (51,4), continuando a segnalare debole aumento dell'attività, fin dalla metà del 2019. Tra i rischi il Csc segnala l'emergenza sanitaria legata al coronavirus in Cina che ha già prodotto effetti negativi reali in trasporti, turismo, consumi domestici, attività di molte imprese, spesso parte di catene del valore internazionali. Gli indicatori economici daranno presto conto di questi impatti.
CORONAVIRUS: VICINI A POPOLO CINESE, LAVORIAMO PER IL RIPRISTINO OPERATIVITÀ IMPRESE
tag: internazionalizzazione, industria, associazioni
Confindustria esprime vicinanza e solidarietà alla nazione e al popolo cinese in questo momento di emergenza dovuto alla diffusione del coronavirus. La nostra associazione è impegnata in prima linea per supportare e assistere le aziende italiane operanti con la Cina, che si trovano ad affrontare difficoltà logistiche, di gestione delle risorse e di approvvigionamenti della merce. È infatti necessario garantire la piena operatività delle imprese per fronteggiare l'emergenza e favorire il ritorno ad una situazione di normalità e di piena cooperazione nel più breve tempo possibile. Per questo Confindustria si è attivata, con l’aiuto delle proprie associazioni, per individuare aziende italiane idonee a fornire alla Cina materiale medico e sanitario. Sul blog Affari Internazionali del sito di Confindustria sono presenti costanti aggiornamenti sulla situazione.
APPALTI: IMPRESE SCRIVONO A GUALTIERI. DA NORME SU RITENUTE RISCHIO BLOCCO ATTIVITÀ, SERVE RINVIO
tag: imprese, fisco, appalti, Agenzia delle Entrate
Con le nuove norme in materia di ritenute sugli appalti c'è un rischio di blocco delle attività per interi settori. Serve un rinvio o la loro abrogazione. Lo hanno scritto il 10 febbraio scorso al Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, i rappresentanti del mondo produttivo (Abi, Ance, Assonime, Confindustria e Rete Imprese Italia). Le associazioni hanno chiesto la soppressione delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti o, almeno, di procrastinarne l'entrata in vigore al primo luglio 2020, applicandole ai contratti stipulati dal primo gennaio 2020. Il 12 febbraio, dopo il sollecito delle imprese, l'Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare interpretativa, ma restano ancora diversi profili che richiedono ulteriori approfondimenti per consentire l'adeguamento dei processi gestionali e amministrativi, sia delle imprese committenti sia di quelle esecutrici. È stato introdotto un periodo transitorio, fino al 30 aprile 2020, di non applicazione delle sanzioni, ma questo non fa comunque venire meno gli effetti finanziari negativi per le imprese appaltatrici e subappaltatrici dovuti al divieto di utilizzo dei propri crediti fiscali per il pagamento dei debiti fiscali. Servirebbe un rinvio per permettere all'Agenzia delle Entrate di approntare un sistema automatizzato di rilascio della certificazione di affidabilità fiscale, necessaria alle imprese per l'esonero dalle nuove regole, per evitare l'ingolfamento degli uffici territoriali. Molte imprese infatti segnalano il concreto pericolo che la nuova disciplina possa bloccare l'attività di interi settori. Il mondo imprenditoriale rinnova, ancora una volta, la disponibilità ad individuare soluzioni alternative che - a parità di efficacia - evitino oneri spropositati a carico delle imprese derivanti da nuovi e insostenibili compiti di controllo.
Leggi la Congiuntura Flash di febbraio 2020 https://bit.ly/32y4x2H
|
Roma, 7 febbraio 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS: VICINI A POPOLO CINESE. PREOCCUPAZIONE DELLE IMPRESE PER IMPATTO ECONOMICO
tag: imprese, export, turismo
Siamo l’unico Paese europeo che ha interrotto i collegamenti aerei con la Cina e facciamo un appello al governo perché i voli riprendano il prima possibile. Prima di tutto per ragioni umanitarie e di rapporti diplomatici tra i due Paesi e poi anche per morivi economici. Siamo molto vicini al popolo cinese per l’emergenza sanitaria che sta vivendo e non è isolandoci che mostriamo la nostra solidarietà. Così il presidente Boccia ha commentato le notizie sulla diffusione del coronavirus, esprimendo la preoccupazione del mondo delle imprese per il possibile impatto economico.
GOVERNO: SERVE UN PROGETTO A PARTIRE DA GIOVANI E INFRASTRUTTURE. PAESE ESCA DAL TORPORE
tag: lavoro, giovani, crescita, infrastrutture
Il governo, oggi in una fase di rodaggio, a nostro avviso deve avere due attenzioni, dovrebbe cominciare a pensare ad una politica di medio termine, e intanto dovrebbe lanciare operazione massiva a partire da infrastrutture e giovani. Ha avvertito il presidente di Boccia dal palco di Torino, per i 110 anni di Confindustria. Con la frenata del Pil, con dati previsionali che rallentano, e l'impatto della Cina sull'economia globale serve una reazione sia in chiave italiana che in chiave europea, bisogna agire su tre grandi assi: infrastrutture, formazione con un grande piano di inclusione dei giovani, e semplificazioni. Non possiamo andare avanti per emergenze. Servono riforme strutturali. Confindustria è critica verso questa tendenza al presentismo, alla ricerca del consenso immediato, che non ha visione del paese. Il paese deve uscire dal torpore.
TRENO DERAGLIATO: INCIDENTE TRAGICO. ALTA VELOCITA' E' UN MODELLO ED E' STRATEGICA
tag: infrastrutture
Siamo vicini alle famiglie delle vittime di questo tragico incidente e ci auguriamo che non venga strumentalizzato. L'alta velocita' è un fiore all'occhiello dell'Italia, che ci ha permesso di vincere gare all'estero. Cosi' il presidente Boccia ha commentato l'incidente ferroviario accaduto a Lodi.
Esportiamo il nostro sistema in tanti Paesi, che lo utilizzano anche come attrattivita' turistica. C'è un momento di emergenza che va gestito e va fatta chiarezza, ma un incidente non deve diventare un trauma perché l'alta velocita' è strategica per il Paese.
CSC: DALL'ECONOMIA DELLA TERZA ETA' OPPORTUNITÀ' PER LE IMPRESE. DOMANDA VALE 200 MLD
tag: pil, consumi, imprese
La dinamica demografica e, in particolare, l'invecchiamento della popolazione è una delle sfide più importanti per molti sistemi economici, soprattutto per l’Italia, che si caratterizza per una popolazione mediamente molto longeva (83 anni, 11 anni in più dell'aspettativa di vita media nel resto del mondo) e con una quota di over 65 tra le più alte al mondo, il 22,8% del totale. L’indice di vecchiaia ha toccato nel 2018 il livello di 173,1 (massimo storico): ogni 100 giovani ci sono 173 anziani (erano 130 nel 2000); l’indice di dipendenza degli anziani ha raggiunto il 35,7%, cioè ogni 3 persone attive nel mercato del lavoro 1 è over 65; il valore più elevato in Europa (31%) e il secondo al mondo dopo il Giappone (46%). La domanda direttamente attribuibile agli over 65 è ampia e in aumento: vale circa 200 miliardi di euro, quasi un quinto dei consumi delle famiglie italiane, e raggiungerà il 30% nel 2050. Rispetto a un decennio fa gli "anziani" sono in grado di generare una domanda potenziale maggiore, crescente e diversificata, anche considerato che la loro situazione reddituale e finanziaria è più solida e più stabile rispetto alle altre classi di età e ha risentito poco della lunga crisi economica. Catturare questa domanda potenziale è un'opportunità che le imprese non possono lasciarsi sfuggire.
Leggi la nota del Centro Studi Confindustria http://bit.ly/Silver_economy
|
Roma, 31 gennaio 2020
I temi della settimana
DEBITI PA: TEMA DIRIMENTE PER LE IMPRESE IN UN MOMENTO DI TENSIONE FINANZIARIA
tag: credito, imprese, PA investimenti
La sentenza con cui l'Unione Europea ha bacchettato l'Italia a causa dei ritardi nei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione è un elemento dirimente perchè riguarda non solo le tensioni finanziarie all'interno delle imprese ma è anche una grande priorità per poter programmare investimenti. Così il Presidente Boccia ha commentato la sentenza dell'Unione Europea, che ha bacchettato l'Italia per il ritardo nei pagamenti della Pa verso le imprese. Abbiamo fatto dei passi in avanti poi la cosa si è normalizzata e ci si è di nuovo distratti. Questo Paese deve tornare ad avere al centro il rispetto dei luoghi di lavoro se vuole un incremento dell'occupazione. Bisogna puntare sull'attrazione degli investimenti, sulle infrastrutture, sul rispetto dei termini di pagamento verso le nostre imprese per il lavoro che svolgono verso le amministrazioni pubbliche.
LAVORO: INCREMENTARE L'OCCUPAZIONE DEVE ESSERE LA PRIORITA' DI TUTTI
tag: lavoro, debito, crescita, Europa
Gli ultimi dati Istat sul lavoro sono "la conseguenza di una economia che rallenta in chiave europea e in chiave globale. Incrementare l'occupazione deve essere la priorità dei cittadini italiani, della politica italiana, del governo del Paese e dell'Europa". Lo ha detto il presidente Boccia ieri a margine della presentazione della nuova edizione della Rivista di Politica Economica, sotto la direzione di Giampaolo Galli. La rivista, fondata nel 1911, è una delle più antiche pubblicazioni economiche italiane ed ha sempre accolto analisi e ricerche di studiosi appartenenti a diverse scuole di pensiero. Ora riparte con una monografia con periodicità semestrale, in questo primo numero dedicata al problema del debito pubblico. Lavoro, crescita e debito, come ha ricordato Boccia, sono state le parole chiave delle Assise di Confindustria del 2018: "abbiamo lanciato la politica dei fini. Prima occorre individuare gli obiettivi, poi gli strumenti e infine stanziare le risorse. L'Italia - ha sottolineato Boccia - deve avere una visione lunga, di medio termine, e larga , deve essere una operazione massiva. Per questo la stabilità politica è una pre-condizione, ma non basta. La nostra è un'Europa che va avanti per traumi - ha precisato il Presidente Boccia. Dobbiamo aspettare i prossimi traumi o dobbiamo puntare sul realismo, per mettere in atto un percorso virtuoso? Se hai davanti a te un orizzonte temporale breve come fai a pensare a una politica di ampio respiro? La percezione del tempo è dirimente".
WHIRPOOL: BASTA INSEGUIRE LE EMERGENZE, ATTRARRE INVESTIMENTI
tag: investimenti, crescita, questione industriale
"Bisogna evitare di fare dibattiti sulle sole emergenze e costruire le condizioni per cui si fidelizzino gli investitori e si attraggano gli investimenti". Così il presidente Boccia è intervenuto sulla vicenda Whirlpool. "Dobbiamo ricominciare seriamente a parlare di crescita, occorre costruire un'operazione in cui si riattraggano gli investimenti e si punti sulla questione industriale" che non e' - ha fatto notare - una "questione degli industriali ma è una grande questione che riguarda tutto il Paese".
GREEN NEW DEAL: A BRUXELLES GLI INCONTRI DEL COMITATO ENERGIA CON JORGENSEN E SASSOLI
tag: energia, sostenibilità, clima, Europa
Il gruppo tecnico Energia di Confindustria ha incontrato, nei giorni scorsi a Bruxelles, i principali rappresentanti delle istituzioni europee - tra cui Ditte Juul Jørgensen, direttore generale per l’Energia della Commissione europea, e David Sassoli, presidente del Parlamento europeo - per dare voce al tessuto manifatturiero italiano, nell’ambito delle future politiche climatiche del vecchio continente. A poche settimane dall'insediamento definitivo della nuova Commissione europea, il tavolo di Confindustria si è fatto portavoce delle istanze dell’industria nazionale, vessata da costi energetici strutturalmente superiori alla media europea. Dagli incontri è emerso come il Green New Deal sia una sfida che l'impresa italiana è pronta a sostenere perchè si tratta di una grande opportunità e non di un rischio".
|
Roma, 24 gennaio 2020
I temi della settimana
ASSISI, UN MANIFESTO PER L'ECONOMIA A MISURA D'UOMO
tag: sostenibilità
Il Manifesto di Assisi ci dice che l'Italia può essere protagonista di una nuova stagione riformista europea in chiave ambientale, sociale ed economica. È la grande sfida che crea convergenze e annulla le differenze. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenendo oggi ad Assisi alla presentazione del documento per l'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica. È un manifesto molto bello - ha spiegato Boccia - ne siamo particolarmente orgogliosi ricordando tra l'altro che l'industria italiana è la prima in chiave di economia circolare in Europa.
In allegato il testo del Manifesto.
GOVERNO: TAGLIO CUNEO IMPORTANTE MA NON SUFFICIENTE. SERVE COSTRUIRE LE CONDIZIONI PER LA CRESCITA
tag: crescita, fisco, lavoro, infrastrutture, parti sociali, fmi
Il taglio del cuneo fiscale è un primo passo importante. Siamo stati i primi insieme ai sindacati a porre la questione del cuneo fiscale nel patto per la fabbrica e prima ancora nelle assise di Confindustria a febbraio 2018 a Verona, in cui le parole chiave erano lavoro, crescita e debito. Così il presidente Boccia ha commentato positivamente le misure annunciate dal governo per il taglio del cuneo fiscale.
La riduzione del cuneo fiscale allo studio del governo va bene, è un aspetto necessario, ma non sufficiente di una riforma che deve essere più ampia e deve puntare alla riduzione complessiva del carico fiscale e al rilancio degli investimenti. Ora bisogna andare avanti con un grande piano di inclusione dei giovani e delle donne nel mondo del lavoro e a costruire la condizioni della crescita, a partire da una dotazione infrastrutturale del paese, avendo una grande attenzione al debito pubblico. Le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale confermano infatti per l'Italia una crescita timida. Non possiamo accontentarci di questi numeri.
AUTOSTRADE: NON DIVENTI UN CASO DI STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA
tag: infrastrutture, autostrade
Per quanto riguarda la società Autostrade occorre distinguere le responsabilità penali dalle questioni economiche, anche per salvaguardare l'immagine del paese. Cosi il presidente Boccia ha commentato il dibattito sulla revoca delle concessioni autostradali. La vicenda non deve diventare un caso di strumentalizzazione politica e le sentenze saranno emesse dalla magistratura.
ORIENTAGIOVANI : NEI PROSSIMI TRE ANNI 200MILA POSTI DI LAVORO IN SETTORI TECNICO-SCIENTIFICI. IMPRESE NON TROVANO UN GIOVANE SU DUE
tag: lavoro, education, formazione, settori, made in italy
Nel corso della XXVI giornata di Orientagiovani promossa da Confindustria e Luiss con il sostegno di Umana e la partecipazione di Unindustria è stato presentato il fabbisogno delle competenze più richieste dalle imprese nel prossimo triennio. In tutta Italia, hanno preso parte all'iniziativa oltre 90 associazioni industriali con il coinvolgimento di circa 20mila studenti. Secondo le previsioni frutto di elaborazioni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria sulla base di dati Istat e Unioncamere saranno circa 200mila i posti di lavoro a disposizione nel prossimo triennio (2020-2022) nei settori della meccanica, dell’ICT, dell’alimentare, del tessile, della chimica e del legno-arredo. Gli imprenditori cercano con urgenza figure professionali che in più di 1 caso su 3 sono di difficile reperimento, addirittura per gli under 29 si farà fatica a selezionarne 1 su 2. L'offerta formativa è infatti carente soprattutto per le competenze scientifiche e tecniche medio-alte.
Leggi gli approfondimenti sul dossier Orientagiovani: https://bit.ly/36fXHis
Manifesto_Assisi_ita.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 17 gennaio 2020
I temi della settimana
ECONOMIA: CSC CONFERMA STAGNAZIONE E CRESCITA DEBOLE. RISCHI DA IRAN E LIBIA
tag: pil, produzione, investimenti, export, petrolio
L'economia italiana è appena sopra lo zero, con più occupazione, consumi in debole aumento e tassi sovrani stabili. Per la crescita mancano gli investimenti, che non ripartono, e il credito, che è in calo. Questa l'analisi del centro Studi Confindustria nella Congiuntura Flash. Si conferma anche nel 4° trimestre 2019 il persistere di una sostanziale stagnazione. L'industria è ancora in difficoltà: a dicembre gli ordini sono in parziale recupero, ma il Pmi (Purchasing Managers' Index) è crollato ancor di più (46,2) e il CSC stima una produzione in calo nel trimestre. L'export cresce a fatica, con i mercati extra-Ue cruciali, ma aumentano i rischi. L'instabilità in Iran e Libia potrebbe causare uno shock petrolifero. Il petrolio caro frenerebbe il Pil: un'energia più costosa sottrae risorse a famiglie e imprese nei paesi importatori, come l'Italia. Perciò, tende a frenare la dinamica di consumi e investimenti. Simulazioni con il modello econometrico CSC indicano che un prezzo del petrolio a 70 dollari nel 2020 (dai 63 previsti inprecedenza) avrebbe un impatto sul PIL in Italia di -0,1% all'anno. Se il Brent arrivasse a 80 dollari, sulla scia di una crisi più acuta, il Pil potrebbe perdere lo 0,2%, erodendo la crescita già anemica. A ciò si potrebbe sommare l'impatto derivante da un ribasso della Borsa, sulla scia di maggiore incertezza e aspettative più negative per l'economia.
GOVERNO: TAGLIO CUNEO IMPORTANTE MA NON SUFFICIENTE. SERVE RIFORMA FISCALE ORGANICA PER RILANCIARE LA CRESCITA E GLI INVESTIMENTI
tag: crescita, fisco, lavoro, infrastrutture, parti sociali
La riduzione del cuneo fiscale allo studio del governo va bene, è un aspetto necessario, ma non sufficiente di una riforma fiscale che deve essere più ampia e deve puntare alla riduzione complessiva del carico fiscale e al rilancio degli investimenti. Cosi il presidente Boccia ha commentato l'avvio delle consultazioni da parte del Governo sulla riforma fiscale e sul taglio del cuneo. Ci auguriamo che dopo questa fase post legge di bilancio, si metta mano a una politica per lo sviluppo, l'incremento dell'occupazione e la crescita nel Paese; e' determinante per tutti. Occorre avere un piano di medio-termine, non si possono fare operazioni singole e spot, ma bisogna pensare ad un intervento organico di politica economica. Siamo a disposizione del governo per tutte le proposte che si riterrà di affrontare. Il rallentamento dell'economia globale, le criticità in Medio Oriente, la recessione in Germania, sono le concause di una stagnazione che era prevedibile. Questo scenario ci impone ancora di più la progettazione di un'operazione anticiclica, a partire dalle infrastrutture, sia in chiave italiana che europea. Prima ne prendiamo consapevolezza, e meglio è per tutti.
DAZI: DOPO ACCORDO USA-CINA IN PRIMO PIANO LA NEGOZIAZIONE CON L'EUROPA. ACCORDI ANTIDOTO AL PROTEZIONISMO
tag: internazionalizzazione, export, dazi, Europa, made in italy
In uno scenario internazionale governato da incertezza e spinte protezionistiche, gli accordi commerciali di nuova generazione conclusi negli anni recenti dall'Unione europea con i paesi terzi sono uno strumento strategico per sostenere gli scambi esteri. Insomma, sono antidoto al protezionismo Usa e volano per l'export italiano.
E' quanto sottolinea una nota del Centro studi di Confindustria, rimarcando che, dopo l' intesa commerciale tra Stati Uniti e Cina, torna in primo piano la negoziazione Usa-Ue per disinnescare l'introduzione di nuovi dazi. La sfida è tra Europa e mondo ed Il punto è che cosa facciamo come Europa - ha commentato il presidente Boccia. Dobbiamo portare la questione industriale al centro nell'interesse dell'Italia.
Nel mondo sono attivi 302 accordi commerciali preferenziali. L'Unione europea è la maggiore promotrice di questi trattati: ne ha sottoscritti 42 (con 73 paesi), molti di più di Usa (13) e Cina (15). Gli accordi hanno avuto un forte impatto positivo sulle esportazioni europee. In particolare sugli accordi con Corea del Sud, Canada e Giappone, le tre più grandi economie avanzate extra-Ue, dopo gli Stati Uniti. Secondo stime Csc, hanno generato una maggiore crescita delle vendite italiane in Corea del Sud di circa il 55% e in Canada (con il Ceta di settembre 2017) di quasi il 10% in due anni. L'effetto positivo in Giappone è già visibile ma ridotto, dato il breve periodo di applicazione dell'accordo. Inoltre, le piccole e medie imprese, che rappresentano la maggioranza degli esportatori italiani ed europei, sono tra i maggiori beneficiari degli accordi di nuova generazione. Tra i settori, in tutti e tre i paesi considerati le performance migliori sono concentrate nel made in Italy (sistema moda, abbigliamento-calzature-tessile, alimentari e bevande) e nei primi due comparti per peso sul totale esportato dall'Italia nel mondo (macchinari e prodotti in metallo).
Leggi la Congiuntura Flash e la nota sugli accordi commerciali del Centro Studi Confindustria
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/Congiuntura-flash-gennaio-2020
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/scenari-geoeconomici/tutti/dettaglio/accordi-commerciali-UE-antidoto-protezionismo-USA-e-volano-per-export-italiano
|
Roma, 10 gennaio 2020
I temi della settimana
GOVERNO: ECONOMIA SIA AL CENTRO DEL TAGLIANDO DI GENNAIO. PREVISIONI NON FANNO BEN SPERARE
tag: governo, crescita, produzione, infrastrutture
La nostra idea è molto chiara: speriamo che in questo tagliando che il governo intende fare a gennaio la questione economica del Paese sia al centro, per risolvere i grandi nodi aperti. Così il presidente Boccia, nel corso della conferenza stampa per la presentazione dell'accordo Confindustria-Confimprese, ha commentato i dati economici che evidenziano la produzione industriale in frenata nel 2019 e la produttività prevista in calo anche per il 2020. Lo scenario globale, con possibili nuove sanzioni Usa, e i dati previsionali non fanno ben sperare, per questo dobbiamo reagire. È importante, e lo chiediamo da tempo, aprire un tavolo di convergenza Paese per una grande operazione di politica economica anticiclica: attivare cantieri, incrementare l'occupazione, collegare territori e includere persone. Bisogna partire da un piano infrastrutturale, e non possiamo parlare ogni giorno solo delle emergenze, ma bisogna guardare al futuro.
RIAPRE LA PIAZZA DI CONNEXT, LE IMPRESE MOLTIPLICANO IL LORO VALORE. TRA LE NOVITA' FILIERE E PRODOTTI FLAGSHIP
tag: imprese, Connext, Confindustria, alleanze, filiere
È in corso la campagna per le iscrizioni delle aziende in vista della nuova edizione di Connext 2020, termine ultimo il 27 gennaio. La call per le Startup è attiva invece fino al 13 gennaio. Dopo il successo dello scorso anno, per questa seconda edizione si punta ad un coinvolgimento massiccio del manifatturiero con le imprese industriali più rappresentative e a numeri di partecipazione più alti, nel grande spazio espositivo del MiCo di Milano il 27 e 28 febbraio 2020. Connext torna con risultati che si consolidano e crescono - ha detto il presidente Vincenzo Boccia - Confindustria pone l'attenzione sull'attività di servizio per le imprese associate, in una logica di apertura, per le aziende che si connettono, si conoscono, si alleano e crescono insieme. Un valore aggiunto che facciamo per le imprese che si associano a Confindustria. Una forte attenzione viene riservata alle filiere, con l’identificazione di imprese leader nel ruolo di capofila. Come ulteriore elemento di novità, viene data visibilità a prodotti ‘flagship’, oggetti simbolo come la nave o l’auto elettrica, che faciliteranno possibili alleanze. Connext 2020 amplia la sua proiezione internazionale e si apre quest'anno a tutte le imprese estere interessate a partecipare. Ridefiniti i 4 driver dell’evento per rendere più efficace la profilazione nel Marketplace e nello spazio fisico del MiCo: Fabbrica Intelligente; Le città del futuro; Pianeta sostenibile; La persona al centro del progresso. Grande visibilità ai “Laboratori” trasversali e tematici, dedicati ai temi di attualità per le imprese.
LAVORO: DATI MOSTRANO MIGLIORAMENTO, MA SERVE CAUTELA. RISCHIO CHE SIA OCCUPAZIONE DI SCARSA QUALITA'
tag: lavoro, crescita, occupati
Le stime mensili su occupati e disoccupati a novembre 2019 pubblicate dall'Istat mostrano, a prima vista, un trend mensile di miglioramento del mercato del lavoro. Su base mensile infatti si registra una crescita dell’occupazione, un aumento anche della disoccupazione e, soprattutto, un riassorbimento dell’inattività, che scende ai minimi storici. Ciò sta ad indicare che, rispetto al mese precedente, più individui partecipano al mercato del lavoro, perché occupati o attivamente impegnati nella ricerca di un’occupazione. Ma bisogna sottolineare che queste stime mensili dell’Istat nulla dicono sul fronte della qualità dell’occupazione. L’aumento dell’occupazione, infatti, andrebbe commentato con cautela visto che esiste il rischio che questa occupazione aggiuntiva sia per lo più part-time e in settori dei servizi a basso valore aggiunto. D’altronde è ciò che è stato osservato anche nello scorso anno, a dimostrazione che non ci può essere creazione di occupazione di qualità senza crescita del PIL. Quindi se la crescita dell'occupazione è incontrovertibile, emerge però da una lettura più attenta dei dati che si tratta di un'occupazione di qualità scarsa, tanto in termini di intensità oraria e quanto di produttività del lavoro.
IRAN: IMPRESE PREOCCUPATE DA POSSIBILE ESCALATION
tag: internazionalizzazione, Iran, export
Di fronte alla crisi Iran-Usa le imprese italiane certamente sono preoccupate perchè determina incertezza e ansia nel mondo dell'economia, e non solo in Italia ovviamente. Così il presidente Boccia ha commentato la grave crisi Iran- Usa scatenata dall'uccisione del generale Soleimani. Ci auguriamo che questi venti di guerra si calmino quanto prima. L’Iran è anche un buon mercato di sbocco per l’export italiano e anche per la posizione geografica del Paese, che dovrebbe essere una posizione di grande potenzialità: l'Italia non è Sud Europa ma centrale tra Europa, Mediterraneo e Africa e potremmo fare molto come Paese e come operatori economici in questi Paesi.
Guarda i materiali della campagna stampa per Connext 2020
https://connext.confindustria.it/2020/
|
Roma, 20 dicembre 2019
I temi della settimana
MANOVRA: POCO O NULLA PER LA CRESCITA. INDUSTRIA 4.0 UNICO PROVVEDIMENTO PER LO SVILUPPO
tag: crescita, industria 4.0, governo, fisco, evasione, giustizia, settori
Si tratta di una manovra che punta poco, molto poco, sulla crescita. Cosi Il Presidente Boccia ha commentato la manovra che sarà approvata domenica alla Camera. Siamo parzialmente soddisfatti di alcuni aspetti che riguardano Industria 4.0 e per il mancato aumento dell'Iva. Ma restano grandi perplessità e siamo molto critici su altri aspetti tra cui la plastic tax e la sugar tax, perché incidono sui fattori e sui prodotti, in sostanza aumentano la tassazione con il rischio di non avere nessun effetto sui comportamenti. Il capitolo Industria 4.0 è forse l'unico che va nella direzione dell'innovazione e dello sviluppo. Nel complesso, dobbiamo dire che l'impianto della manovra licenziato al Senato ha rispettato le esigenze che le imprese hanno ripetutamente esposto al Governo. Anche se è rimasta incompiuta la promessa di una stabilizzazione. Prendiamo atto positivamente che è stata inserita come impegno la visione programmatica di almeno tre anni.
Per il sistema delle imprese resta una grande preoccupazione sulla confisca preventiva prima delle sentenze, introdotta dal decreto fiscale. Con la premessa che l'evasione è un danno per le imprese oneste e che va sanzionata duramente, ma questo provvedimento non dà certezza del diritto, anche con il combinato disposto di una prescrizione che diventa lunga si corre il rischio di essere imputati a vita e causare nel frattempo danni irreparabili alle imprese. Occorrono certezza del diritto e tempi stretti per i processi penali e civili.
FCA-PEUGEOT: OPERAZIONE STRATEGICA PER IL NOSTRO PAESE
tag: industria, europa, auto
La fusione Fca-Peugeot è un'ottima occasione per il Paese: una bellissima operazione dal punto vista strategico che ci rende orgogliosi. Cosi Il presidente Boccia ha commentato l'annuncio dell'inizio della fusione che porterà alla nascita del quarto polo automobilistico mondiale. E' necessario costruire giganti a livello europeo per affrontare la sfida globale con altri paesi, specie in alcuni settori dove la concorrenza è su larga scala. Questa fusione è quindi un'opportunità di crescita e una nuova occasione per supportare i territori in una fase storica cruciale quale il passaggio dalla combustione termica al motore elettrico, evoluzione che potrà essere affrontata dal nuovo Gruppo con ancora maggiore forza ed energia. E' necessario per il settore in generale, che è strategico per il nostro paese, far ripartire il confronto con il governo, con il tavolo che era stato avviato lo scorso 18 ottobre.
Leggi in allegato l'intervista sul sole24ore su Industria 4.0
intervista. Catania industria 4.0.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 13 dicembre 2019
I temi della settimana
DECRETO FISCALE: APPELLO DELLE IMPRESE. CON MISURE PREVENTIVE A RISCHIO CERTEZZA DEL DIRITTO E ATTIVITÀ' D'IMPRESA
tag: industria, governo, fisco, evasione, giustizia
Serve certezza diritto. Il Presidente Boccia ha lanciato un appello al premier Conte sulle norme introdotte dal decreto fiscale, in particolare le confische preventive prima delle sentenze sull'evasione; appello ripreso da molte imprese e associazioni sul territorio. Chi evade va punito e severamente perché fa un danno alla collettività e agli imprenditori onesti. Ma colpire le imprese prima delle sentenze definitive può comportare il fatto di rovinarne per sempre la reputazione e quindi comprometterne il futuro senza ritorno. Rischiamo di perdere realtà importanti e posti di lavoro magari per un errore di accertamento. Ci auguriamo che su questo si possa trovare una semplificazione ed evitare dogmi. Bisogna costruire un percorso che vada anche oltre la legge di bilancio, un percorso di medio termine. Intanto le imprese da tutta Italia hanno alzato la voce. Le misure previste nel decreto fiscale collegato alla manovra rischiano infatti di mettere fortemente a repentaglio l'esercizio dell'attività di impresa, generano forte incertezza nell'attività d'azienda sotto il profilo giuridico e allontanano qualsiasi nuovo investimento nel Paese. L'introduzione dell'ipotesi di confisca allargata, strumento pensato per combattere la criminalità organizzata, applicabile anche nel caso di un ordinario controllo fiscale porterebbe, senza alcuna sentenza neppure di primo grado, al blocco dei conti correnti aziendali e dunque al blocco sine die delle attività ordinarie delle imprese.
MANOVRA: BENE CORREZIONI MA RESTANO MOLTI DUBBI. MANCA UNA PROSPETTIVA DI CRESCITA
tag: industria, manovra, governo, plastica, alimentari, trasporti, crescita
Sulla manovra stiamo andando nella direzione di una correzione in positivo su plastic, sugar tax, e auto aziendali, ma abbiamo ancora alcune premure come quella della confisca preventiva. Anche sulle concessioni la norma introdotta rischia di essere discriminatoria. La decisione di aumentare l'Ires del 3,5% per tre anni solo per alcuni concessionari dello Stato, colpendo il settore della logistica e dei trasporti ha molto avvilito le categorie interessate. Sembra essere una norma che punisce arbitrariamente un settore e speriamo possa essere oggetto di ulteriore meditazione. C'è da dire che questa Legge di Bilancio non sembra indicare una prospettiva di crescita meno incerta: è una manovra per sopravvivere, siamo ancora lontani da una politica industriale di ampio profilo. Siamo ancora una volta alla gestione dell'emergenza finalizzata alla sopravvivenza di un governo con evidenti problemi al suo interno. Servirebbe un piano di medio termine in grado di dare una prospettiva al Paese, sbloccare i cantieri e far ripartire gli investimenti.
|
Roma, 6 dicembre 2019
I temi della settimana
TRILATERALE BDI-CONFINDUSTRIA-MEDEF: SERVE UNA POLITICA INDUSTRIALE PER UN’EUROPA PIU’ FORTE E COESA
tag: industria, Europa, governo, investimenti
Realizzare massicci investimenti per una crescita inclusiva, sostenibile e competitiva, aumentare di 250-300 miliardi di euro gli investimenti destinati al Green Deal, sostenere la leadership digitale europea, definire un'ambiziosa strategia di politica industriale europea pronta a sostenere lo sviluppo delle tecnologie nelle catene del valore strategiche e promuovere con determinazione scambi e investimenti internazionali aperti ed equi. Sono i cinque messaggi chiave contenuti nella dichiarazione congiunta sottoscritta da Confindustria, Bdi e Medef in occasione del primo Business Forum trilaterale che si è svolta a Roma, il 4 e il 5 dicembre, tra le tre associazioni imprenditoriali per assicurare crescita e stabilità alla Ue. Il documento, che è stato presentato al premier Conte a Palazzo Chigi, sarà illustrato anche ai Governi di Germania e Francia e ai nuovi Commissari Ue. Ringraziamo
il premier perchè ci ha dedicato molto tempo e ci ha fatto molte domande e questo rappresenta un atto di sensibilità e rispetto nei confronti della nostra confederazione e dei colleghi stranieri, ha detto il presidente Boccia al termine dell’incontro. Il messaggio, condiviso anche dal premier, è che l'Europa dal punto di vista industriale sia imprescindibile. In particolare Bdi, Confindustria e Medef chiedono ai rispettivi governi di attuare le riforme strutturali necessarie per ridare competitività alle imprese e rendere le economie molto più dinamiche. Chiedono inoltre alle istituzioni dell’Ue di agire con determinazione per promuovere un modello europeo che possa soddisfare una duplice ambizione: rafforzare la sovranità e la competitività dell’Unione per fare dell’Ue un attore globale, nonché garantire la crescita, l’occupazione, il benessere e la prosperità dei suoi cittadini.
DL FISCALE: DA SANZIONI PREVENTIVE DANNI NON RIPARABILI ALLE IMPRESE
tag: governo, parlamento, fisco, 231, giustizia penale, civile
In audizione avevamo esposto le nostre perplessità e, soprattutto, le ragioni per cui riteniamo che combattere l'evasione puntando quasi del tutto sul penale non porta ad alcun risultato efficace. Così Confindustria all'indomani del via libera al decreto fiscale con il corredo di misure che prevedono il carcere per gli evasori, inasprendo le pene. Contestiamo al governo un approccio repressivo e una serie di interventi che criminalizzano le imprese: l'approvazione del decreto fiscale è una conferma. Le prime bozze di modifiche all'articolo 39 in materia di repressione penale puntavano a riequilibrare alcuni punti critici, introducendo, per esempio, dei limiti alla confisca. Poi, però, stato presentato un emendamento per estendere il campo di applicazione del decreto 231 a quattro nuovi reati tributari, con un pesante corredo di misure interdittive. Una norma con forte impatto sull'operatività delle imprese.
Crediamo che il problema non si risolva raddoppiando l'entità delle pene, ma piuttosto incentivando le condotte virtuose.
Poi, per quanto riguarda l’idea delle manette agli evasori, il timore non è per le sanzioni più o meno dure, una volta accertata una responsabilità. A preoccupare è tutto ciò che precede il giudizio.
Gli effetti della sospensione della prescrizione sono destinati, tra l'altro, a combinarsi con l'introduzione delle nuove fattispecie di reato, aggravando l'attività dei tribunali. Il rischio è di ritrovarsi con le imprese sospese nell'ambito di un giudizio penale dai tempi infiniti con un danno, una volta accertata la loro non colpevolezza, non più riparabile.
EX ILVA: EMERGENZA VA GESTITA MA OCCORRE GUARDARE OLTRE, AL FUTURO DELL'INDUSTRIA
tag. governo, ilva, industria, lavoro
Non amiamo l'intervento pubblico, ma è chiaro che con siti strategici come questi occorre fare una riflessione ispirata al buon senso e al pragmatismo così il presidente Boccia, ha commentato la trattativa in corso con l'azienda che ha annunciato oltre 4000 esuberi per il 2023. E' un sito produttivo che è collegato a tanti stabilimenti in Italia, con un vastissimo indotto e che rifornisce l'Italia e l'Europa. E' determinante per la nostra dimensione di industria primaria: se non siamo competitivi su questo in termini di filiera perderemo competitività anche in altri settori. La domanda che dobbiamo farci è da un lato come governare queste emergenze e criticità, ma dall'altro dobbiamo analizzare le motivazioni e a andare oltre con piani programmatici di medio e lungo termine. Un'azienda può avere un momento congiunturale e quindi arretrare, cosa che va comunque gestita con tutti gli elementi essenziali, ammortizzatori compresi. Ma da troppo tempo siamo un po' distratti sulla questione dell'attrazione degli investimenti, della fidelizzazione degli investitori nel Paese, manca un'idea di politica industriale.
Leggi sul Trilaterale l'intervista del Presidente a le Figaro e la dichiarazione congiunta e sul dl fiscale l'intervista alla Dg al Corriere della Sera
Rome Trilateral 4 dec - Joint declaration ITALIANO.pdf|Visualizza dettagli le figaro.pdf|Visualizza dettagli intervista dg dl fiscale.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 2 dicembre 2019
FISCO: APPROCCIO REPRESSIVO E ANTINDUSTRIALE, DANNI IRREVERSIBILI PER LE IMPRESE COLPITE DA MISURE PREVENTIVE
tag: industria, governo,parlamento dl fiscale, legge 231
Confindustria ha espresso forte preoccupazione per le modifiche peggiorative al dl fiscale introdotte con un emendamento nel week end. Si inaspriscono le sanzioni penali per i reati tributari scegliendo di adottare un approccio iper repressivo. Confindustria è contro l’evasione fiscale e le condotte illegali, che rappresentano una forma di concorrenza sleale per le imprese oneste. Siamo però convinti che un contrasto efficace si possa realizzare soltanto attraverso interventi bilanciati che contemperino il sistema sanzionatorio penale/amministrativo con controlli efficaci e incentivi a far emergere condotte non trasparenti.
La continua criminalizzazione delle attività economiche rischia al contrario di creare danni irreversibili, soprattutto a seguito della possibilità di applicare fin dalla fase delle indagini misure cautelari, che spesso si trasformano in condanne prima ancora di una sentenza definitiva.
I piccoli miglioramenti alla norma del decreto fiscale sui reati tributari su cui il governo ha trovato un accordo (in particolare le limitazioni alla confisca allargata, che comunque rimane problematica) sono di fatto annullati da una estensione ampia della 231 - e delle relative misure interdittive - anche ai reati tributari.
Tutto ciò, associato alla riforma della prescrizione, rischia di determinare effetti aberranti, lasciando le persone e le imprese per anni in attesa di giudizi. Dopo tanto tempo neanche una sentenza di assoluzione sarebbe più in grado di restituire reputazione e recuperare attività economiche e patrimoni persi.
Il governo e le forze politiche riflettano bene sull’impatto di queste decisioni sull’economia del paese in una fase tutt’altro che positiva.
APPALTI: MODIFICHE INTRODOTTE COMPLICANO LE PROCEDURE E PENALIZZANO L'ATTIVITA' D'IMPRESA
tag: infrastrutture, appalti, credito, governo e parlamento
Confindustria esprime preoccupazione anche per l'approvazione della norma sulle ritenute fiscali in tema di appalti. La modifica al DL Fisco approvata, infatti, pur circoscrivendo l'ambito di applicazione del nuovo meccanismo di versamento sulle ritenute fiscali, non supera le numerose criticità evidenziate già in occasione della audizione alla Camera e penalizza l'attività di impresa senza perseguire in maniera efficace l'obiettivo di contrasto all'evasione.
La misura, infatti, introduce modalità operative complesse, che appesantiscono gli oneri amministrativi a carico del committente, con gravi conseguenze anche sul piano finanziario poiché viene sottratta ulteriore liquidità alle imprese coinvolte. Inoltre, prevede ingiustificatamente la responsabilità solidale del committente nel pagamento delle sanzioni fiscali per irregolarità commesse delle imprese appaltatrici, subappaltatrici o affidatarie negli obblighi di versamento delle ritenute fiscali sui loro dipendenti.
Leggi il comunicato di Confindustria sulle modifiche al DL Fisco, l'audizione di Confindustria e l'intervista di Marco Gay
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa/dettaglio/DL-FISCALE-PREOCCUPAZIONE-PER-APPROCCIO-REPRESSIVO
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/decreto-fiscale-giudizio-critico-servono-misure-non-solo-minaccia-carcere
intervista gay dl fiscale.pdf|Visualizza dettagli
|
Roma, 29 novembre 2019
I temi della settimana
INFRASTRUTTURE: SERVE PIANO SHOCK PER RISANARE I TERRITORI. SBLOCCARE 60 MLD GIA' STANZIATI.
tag: governo, industria, infrastrutture
L’Italia è bloccata. Per gli investimenti in infrastrutture come per la manutenzione del territorio non si può vivere solo di emergenze, è fondamentale imparare a gestire la normalità, con interventi pianificati e il rispetto dei tempi. Così il Presidente Boccia nelle interviste al Tg2 Post e Repubblica è intervenuto sui gravi disagi causati dal maltempo. All’Italia servono soluzioni concrete e una visione strategica della sua dotazione infrastrutturale, un piano shock. Un grande piano per rendere più competitivi i territori e le imprese e attivare un circolo virtuoso per l’economia e l’occupazione.
Con la Germania in difficoltà, l'economia del Nord che rallenta e il Sud in recessione, chiediamo un'operazione anticiclica infrastrutturale che vale oltre 60 miliardi di risorse, tutte già stanziate. Serve avviare le opere, creare occupazione, collegare territori, includere persone. La grande priorità del Paese da affrontare con un cronoprogramma chiaro e snellendo le procedure. Basta con i tempi biblici per aprire i cantieri. Con quelle risorse è possibile risanare il
territorio.
MANOVRA: SPERIAMO IN UN PASSO INDIETRO SU MISURE A DANNO DELLE IMPRESE. CONFRONTO SERRATO CON GOVERNO
tag. governo, industria, manovra, settori, evasione fiscale
Siamo critici su un impianto che va ad incidere sui fattori di produzione, plastic tax, sugar tax, auto aziendali, ma apprezziamo il metodo di confronto di Gualtieri e Patuanelli. Così il Presidente Boccia ha commentato le modifiche alla manovra e la convocazione del tavolo sulla plastica. Confidiamo in un passo indietro su questi provvedimenti per costruire un percorso di transizione che faccia dell'Italia una punta avanzata. Speriamo che alcune criticità legate alla manovra, che sono oggetto di questo confronto serrato si possano rimuovere. Allo stesso tempo la cosa importante è superare alcune incertezze di diritto come la confisca preventiva prima delle sentenze sull'evasione. Speriamo che il governo possa comprendere che dobbiamo remare tutti in un'unica direzione nell'interesse del Paese.
MES: NESSUN TIMORE PER ITALIA, MA APRIRE UN CONFRONTO CON L'EUROPA A TUTTO CAMPO
tag: Europa, Conti pubblici, governo
Con l'Ue, piuttosto che il problema della rischiosità e sostenibilità del debito italiano al centro dei timori sulla revisione del Mes, bisogna aprire un confronto a tutto campo, una stagione riformista che ponga al centro la crescita economica. Così Boccia ha commentato la polemica politica intorno all'approvazione del Mes (il meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto fondo salva stati). Sono fiducioso che il premier, così come il commissario designato Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni, sapranno difendere la posizione dell'Italia. L'Italia ha i fondamentali a posto, siamo la seconda manifattura d'Europa, dobbiamo solo stare attenti a costruire una legge finanziaria di medio termine che abbia come attenzione l'incremento del lavoro e che non faccia aumentare il debito.
EX ILVA: BENE RIPRESA DEL DIALOGO. LAVORARE PER ADATTARE IL PIANO INDUSTRIALE E PROSEGUIRE LA PRODUZIONE
tag. governo, industria, arcelor mittal , occupazione
Un bel messaggio la ripresa del confronto. Speriamo che porti a ripristinare il tempo necessario per arrivare a una soluzione più sostenibile. Così il
presidente Boccia è intervenuto sulla ripresa del negoziato fra il governo e ArcelorMittal sul futuro dell'ex Ilva. Adesso vediamo gli elementi sul tavolo. Se serve una soluzione ponte possiamo immaginare un intervento pubblico, ma non su base strutturale. Con gli approcci ideologici non si governa il Paese. Non amiamo sotto il profilo culturale il coinvolgimento di aziende e risorse pubbliche, ma è evidente che stiamo parlando di uno dei comparti fondamentali dell'industria italiana, osserva il leader degli industriali. Deve prevalere il realismo e non i dogmi. È positivo che Governo e azienda siano tornati a parlarsi, l’obiettivo deve essere un piano industriale serio che tenga conto della congiuntura negativa dell’acciaio in tutto il mondo. Sarebbe stato molto meglio evitare questa crisi, ma a questo punto ci auguriamo che il confronto serrato tra le parti si possa adattare il piano industriale, utilizzare gli ammortizzatori sociali vista la congiuntura e mantenere la mission di realizzare l'acciaieria più sostenibile del mondo in termini ambientali, sociali e economici.
Leggi l'intervista del Presidente Boccia a Repubblica e guarda l'intervista a Tg2 Post
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Italia-bloccata-intervista-del-Presidente-Boccia-al-Tg2Post
intervista repubblica 25.11.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Alessia Cifone 5D14BC0E-976B-3767-C125-74EC004D7A57 [email protected]
|
Roma, 22 novembre 2019
I temi della settimana
EX ILVA: REINTRODURRE LO SCUDO PENALE E AVVIARE UN CONFRONTO SERRATO CON L'AZIENDA
tag. governo, industria, arcelor mittal, occupazione
Bisogna reintrodurre immediatamente lo scudo penale, perché senza quello non c'è commissario né privato che venga a firmare alcunché. Così il presidente Boccia ha commentato gli ultimi sviluppi del caso Ex-Ilva. Si apra un confronto serrato a tutto campo per la salvaguardia dell'azienda e dell'occupazione. Ci auguriamo che il governo non prenda la deriva di una sparuta minoranza di deputati che si oppone ideologicamente e non propone nessuna alternativa credibile. Occorre buon senso, pragmatismo e realismo per risolvere la questione. Se spengono l'altoforno saremo in una situazione di emergenza e non è auspicabile da parte di nessuno. Non serve la rincorsa agli alibi e alle colpe, ma servono soluzioni importanti nell'interesse del Paese e di un territorio che è il nostro Mezzogiorno che ha bisogno e fame di lavoro. Noi ci auguriamo che prevalga un concetto di sostenibilità a 360 gradi che salvaguardi sia la sostenibilità ambientale sia quella sociale ed economica. Bisogna cambiare paradigma di pensiero e pensare non solo a come governare l'emergenza che abbiamo davanti, ma serve riflettere sul perché non riusciamo ad attrarre investitori e perché alcuni vanno via dal Paese.
MANOVRA: DA PLATIC TAX EFFETTI NEGATIVI PER IMPRESE. LAVORIAMO CON IL GOVERNO ALL'ELIMINAZIONE
tag: industria, plastica, alimentare, manovra, parlamento
Spero che il Governo e il ministro Gualtieri stiano lavorando per eliminare la plastic tax e ridurre gli effetti negativi sulle imprese. Così il presidente di Confindustria ha commentato le modifiche e gli emendamenti annunciati alla manovra. Confindustria è critica sulla plastic tax perché penalizza prodotti e non comportamenti, è una tassa che la categoria non merita. Abbiamo avuto un confronto con Gualtieri e Patuanelli, hanno compreso le nostre ragioni sia sulla plastica che sulla sugar tax e sull'auto. Abbiamo evidenziato gli effetti negativi sull'economia reale di queste tasse. Ci hanno detto che avrebbero approfondito per calmierare queste tasse, ma per noi la soluzione sarebbe eliminarle del tutto.
EXPORT: PER LE ECCELLENZE DEL MADE IN ITALY OPPORTUNITA' PER 45 MILIARDI
tag: industria, made in Italy, mercati
L’Italia è campione di qualità nel mondo attestandosi al terzo posto nella classifica internazionale degli esportatori dei beni finali di consumo di fascia alta. Le eccellenze del made in Italy (il bello e ben fatto) valgono 86 miliardi di euro di export nel mondo, rappresentano il 15,6 per cento delle esportazioni complessive dell’Italia e sono trasversali a tutti i principali comparti. È quanto emerge dalla decima edizione di “Esportare la Dolce Vita”, il rapporto realizzato dal Centro Studi di Confindustria con il sostegno di Sace Simest e in collaborazione con Confindustria Ceramica, Cosmetica Italia, Federalimentare e Ucina. La ricerca quest’anno si focalizza su “Il potenziale dei beni finali di consumo belli e ben fatti sui mercati esteri” con l’obiettivo di fornire un quadro delle aree geografiche, i settori su cui puntare e il tipo di concorrenza con cui è necessario misurarsi. I prodotti belli e ben fatti (BBF) sono tutti quei beni finali di consumo che l'Italia esporta a prezzi elevati e che si contraddistinguono per design, cura, qualità dei materiali e delle lavorazioni, contribuendo a diffondere nel mondo l’immagine dello stile di vita italiano. La studio stima per il BBF un ulteriore potenziale di export di quasi 45 miliardi di euro, di cui 33,5 mld verso i paesi avanzati e 10,9 verso gli emergenti. I paesi avanzati su cui puntare sono: Stati Uniti (8,2 miliardi di euro), Germania (3,3 miliardi), Giappone (2,6 miliardi), Regno Unito (2,5 miliardi) e Francia (2,1 miliardi). Tra le economie emergenti i mercati principali risultano Cina (3,3 miliardi di euro), Emirati Arabi Uniti (1,3 miliardi), Qatar (0,8 miliardi), Arabia Saudita (0,8 miliardi) e Russia (0,6 miliardi). Stati Uniti, Cina e Germania sono quindi i principali mercati per opportunità di export, anche se per ragioni diverse.
Leggi il rapporto del Centro studi Esportare la Dolce Vita
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/rapporto-Esportare-la-dolce-vita-export-per-le-eccellenze-del-Made-in-Italy-opportunita-per-45-miliardi-di-euro
|
Roma, 8 novembre 2019
I temi della settimana
EX ILVA: SERVE SOLUZIONE PER GARANTIRE PRODUZIONE E OCCUPAZIONE. POLITICA SI ASSUMA LA RESPONSABILITA', NON E' IL MOMENTO DEGLI ALIBI E DELLE COLPE
tag. governo, industria, arcelor mittal , occupazione
Bisogna trovare una soluzione per salvaguardare la continuità produttiva, l'indotto e l'occupazione e anche lo stesso risanamento ambientale. Non possiamo permetterci di perdere l'Ilva. Cosi il presidente Boccia ha commentato la decisione di Arcelor Mittal di recedere dal contratto di cessione dell'acciaieria di Taranto e le reazioni del Governo. E' una responsabilità della politica, adesso risolvere le questioni che ha determinato. La produzione di acciaio per un paese industriale come il nostro è strategica e incide sulla tenuta economica locale e nazionale e sull'occupazione: l'impianto di Taranto ha diecimila dipendenti diretti cui si aggiungono le imprese e i lavoratori dell'indotto. Il nostro auspicio è che si creino le condizioni perché la produzione siderurgica rimanga tra gli asset fondamentali della manifattura del paese. Manca nel dibattito pubblico e politico una riflessione potente, profonda, importante sul perché accade tutto questo. Il gioco degli alibi e delle colpe non ci porta da nessuna parte.
La vicenda dell'ex Ilva conferma l'attitudine a sottovalutare gli effetti dei provvedimenti sull'economia reale. Ignorando, in questo caso, che la sostenibilità è un concetto complessivo e armonico e che accanto alla sostenibilità ambientale occorre dunque tener conto anche della sostenibilità sociale e della sostenibilità economica. Ci troviamo alla presenza di investitori esteri che, anche a causa del ritiro della tutela legale loro concessa per poter sviluppare il programma di risanamento e rilancio industriale, decidono di abbandonare lo stabilimento. Il che, al di là delle intenzioni della multinazionale, dimostra l'incapacità come paese di attrarre investitori o, peggio, una vera e propria abilità a farli andar via ponendo non poche questioni in una fase delicata della vita economica.
MANOVRA: SI SOMMANO MISURE A DANNO DELLE IMPRESE. LUNEDI'IN AUDIZIONE LE PROPOSTE DI CONFINDUSTRIA
tag: industria, plastica, alimentare, manovra, parlamento
Sulla manovra ci troviamo a dover dare un giudizio sostanzialmente negativo. Lunedì andremo in audizione e faremo un quadro dettagliato delle misure che non vanno bene, dalla plastic tax alla sugar tax, alla confisca dei beni per gli evasori prima delle sentenze definitive. Così il presidente Boccia ha commentato le ultime modifiche alla manovra approdata in Parlamento e in vista dell'audizione di Confindustria prevista per l'11 novembre. Questa manovra è prociclica, non aiuta le imprese e addirittura la distribuzione la si fa a danno delle imprese per altre cose. La redistribuzione delle risorse la si fa a tutela dei fattori di produzione non contro i fattori di produzione. Nella legge di Bilancio riconosciamo un’attenzione a Industria 4.0, un intervento, che viene rifinanziato, che va nella giusta direzione e un piccolo intervento sul cuneo fiscale. Ma a fronte di queste piccole aperture, si inseriscono più tasse che penalizzano interi settori, come plastica, bevande, auto aziendali. Tutto questo aggrava ancora una volta le aziende e soprattutto non avrà effetti di stimolo sui consumi.
FISCO: SU EVASIONE SCELTE DEMAGOGICHE CHE RISCHIANO DI PENALIZZARE LE IMPRESE ONESTE
tag: manovra, fisco, diritto, semplificazione
Il contrasto dell'evasione fiscale necessita di strumenti vari e sofisticati e dovrebbe sempre partire dai lavori analitici già a disposizione del Governo. Non tenerne conto rischia di generare soluzioni inutili, ispirate più da ragioni di gettito e dalla volontà di fornire risposte semplici e demagogiche, anziché dalla volontà di mettere in atto un contrasto reale e serio. Così Confindustria in audizione sul decreto fiscale collegato alla manovra (testo allegato). Servono azioni più meditate per non penalizzare in modo sproporzionato e indiscriminato il sistema imprenditoriale. Da un lato occorrono interventi che non si limitino a minacciare il carcere come unica risposta sanzionatoria, ma che disegnino pene, anche severe, in funzione del disvalore sociale della condotta e delle oggettive caratteristiche e condizioni di chi la mette in atto. Una seria ed efficace azione di contrasto, dovrebbe agire anche su altri fronti e non solo su quello repressivo, puntando su strumenti di carattere premiale per incentivare comportamenti virtuosi. Dall'altro lato, la lotta all'evasione non deve penalizzare i contribuenti onesti. Chi quotidianamente svolge attività d'impresa non dovrebbe subire ulteriori e ingiustificate riduzioni di liquidità, né essere costretto a districarsi tra vincoli e procedure. In sostanza, per contrastare il fenomeno dell'evasione, molto più efficace sarebbe continuare a puntare sui moderni strumenti elettronici che, dalla fatturazione ai pagamenti, possono rivelarsi una carta vincente, purché realizzino ciò che promettono, a partire dalla semplificazione degli adempimenti.
Leggi l'intervento del presidente Boccia sull'Ex Ilva sul Foglio e il comunicato stampa di Confindustria, e il testo dell'audizione sul decreto fiscale
lettera boccia al foglio.6.11.pdf|Visualizza dettagli ARCELOR MITTAL.comunicato stampa.docx|Visualizza dettagli DL FISCALE - Audizione Confindustria - speech - 5 novembre 2019.doc|Visualizza dettagli
|
Roma, 25 ottobre 2019
I temi della settimana
MANOVRA: LOTTA AD EVASIONE GIUSTA MA SERVE CERTEZZA DEL DIRITTO. RISCHIO CONFUSIONE E PARALISI PER IMPRESE
tag: manovra, fisco, diritto
Tra le criticità che Confindustria rileva nella manovra un aspetto è legato alla questione evasione: occorre certezza di diritto, avverte il presidente Boccia. Confindustria condivide l'impegno per la lotta al fenomeno, perché l'evasione, è una concorrenza sleale, ma le logiche punitive preventive che rischiano solo di generare ansia e confusione e paralizzare le attività. I contenziosi che molte volte hanno interpretazioni estensive e poi arrivano a sentenza definitiva essendo poca cosa, è un elemento su cui questo Governo deve fare molta attenzione.
MANOVRA: DA PLASTIC TAX E SUGAR TAX CONTRACCOLPI PER LE IMPRESE DEL SETTORE
tag: industria, alimentare, plastica, manovra
Si dimostra cecità nell'introduzione della sugar e plastic tax perché invece di penalizzare i comportamenti si penalizzano i prodotti. Questa manovra rischia di aumentare le tasse su due settori senza aspettare la necessaria fase di transizione. Su questo ci sono criticità rilevanti per le imprese. C'è un confronto in merito ad una ridefinizione della manovra e speriamo che su questi punti si possa recuperare buonsenso e valutare gli effetti sull'economia reale che certe scelte possono generare. La sugar tax rischia di incidere sull'industria elementare italiana; come la tassa sulla plastica che avrà effetti rilevanti in termini di occupazione.
EX ILVA: SERVE SENSO DI RESPONSABILITA'. SCORAGGIARE CHI INVESTE PORTERA' PAESE AD ARRETRARE
tag. governo, industria, arcelor mittal
Sull'ex Ilva serve che il governo recuperi senso di responsabilità, così il presidente Boccia commenta le tensioni tra l'Arcelor Mittal e il Governo sull'immunità penale. Occorre certezza del diritto, aiutare chi investe, all'interno delle regole del gioco e della correttezza. Se si continuano a prendere decisioni che prescindono dagli effetti dell'economia reale e che spaventano gli investitori il paese è destinato ad arretrare in termini economici ed anche sociali.
SOSTENIBILITA': CONFINDUSTRIA ADERISCE MANIFESTO DI ASSISI PER UN'ECONOMIA A MISURA D'UOMO
tag: industria, sostenibilità
La sfida che abbiamo davanti è prima di tutto culturale. Per questo coinvolge l'intera società: la politica, l'economia, le persone. Così il presidente Vincenzo Boccia sul domenicale del Sole 24 Ore. Si tratta di definire un nuovo paradigma di pensiero che sappia incidere in profondità nei comportamenti di ciascuno di noi. Parliamo di futuro. Della nostra capacità di interpretarlo e consegnarlo ai più giovani. E parliamo di sostenibilità, che deve diventare un nuovo modo di pensare e agire. Il presidente Boccia spiega il motivo per cui Confindustria ha firmato con convinzione il "Manifesto per un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica", promosso dall'associazione Symbola e che ha già raccolto un'ampia adesione tra imprenditori, professionisti, associazioni datoriali e culturali, accademici, sindacalisti e sacerdoti. Confindustria deve essere una punta avanzata culturale perché l'industria italiana non sia solo un'eccellenza in termini di bellezza, armonia, equilibrio, tecnologia e design ma lo sia anche in termini di coesione culturale e di modello d'azione.
Leggi l'intervento del presidente Boccia sul domenicale del Sole24Ore
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Economia-a-misura-d-uomo-Il-Presidente-Boccia-su-Il-Sole-24-Ore
|
Roma, 18 ottobre 2019
I temi della settimana
MANOVRA:RISORSE LIMITATE. SERVE UN PIANO INFRASTRUTTURALE ANTICICLICO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE
tag: manovra, governo, conti pubblici, infrastrutture
Aprire i cantieri rende più sostenibile la manovra 2021. Non avevamo grandi aspettative per il 2020 per la consapevolezza del nodo risorse, non perché non avessimo fiducia nel governo. Così il presidente Boccia, ha commentato l'approvazione della manovra in Consiglio dei Ministri. Bisogna guardare al medio termine perché tutto e subito non si può fare. Occorre concentrarsi su un altro fronte, quello dell'avvio delle opere infrastrutturali per cui ci sono 70 miliardi già stanziati. In questo modo si potrebbe realizzare una politica anticiclica senza ricorrere a deficit. Bisogna avere un sano realismo, capire ciò che possiamo fare e andare oltre la legge di bilancio, con una visione di medio termine, tre o quattro anni. Nell'immediato occorre realizzare un'azione anticiclica puntando sulle infrastrutture. Se il fine è creare occupazione, a partire dai giovani, occorre costruire un percorso che tenga conto delle risorse e della questione temporale, usando i finanziamenti quanto prima. E aprendo i cantieri. Questa linea di azione ci metterebbe anche in una condizione di sostenibilità per la manovra del prossimo anno. Bisognerebbe varare un piano transeuropeo infrastrutturale finanziandolo con eurobond o con altri strumenti. Anche la Germania potrebbe avere un suo interesse ad una operazione anticiclica, dal momento che è in recessione. Sarebbe un bel messaggio, costruire una grande svolta della politica.
MANOVRA: TASSA SULLA PLASTICA RISCHIA DI PENALIZZARE CONSUMATORI E IMPRESE
tag: ambiente, industria, consumi
Confindustria esprime forte contrarietà in merito all’introduzione di una tassa sugli imballaggi in plastica prevista dal documento programmatico di bilancio 2020.
La misura non ha finalità ambientali, penalizza i prodotti e non i comportamenti, e rappresenta unicamente un’imposizione diretta a recuperare risorse ponendo ingenti costi a carico di consumatori, lavoratori e imprese. Le imprese già oggi pagano il contributo ambientale Conai per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica per un ammontare di 450 milioni di euro all’anno, dei quali 350 vengono versati ai Comuni per garantire la raccolta differenziata.
L’introduzione di una “tassa sulla plastica” equivarrebbe, quindi, a una sorta di doppia imposizione e - come tale - sarebbe ingiustificata sia sotto il profilo ambientale che economico e sociale. Il tributo, peraltro, colpirebbe anche i prodotti di imballaggio contenenti materiale riciclato, andando a penalizzare gli enormi sforzi che le imprese stanno compiendo per la completa transizione verso l’economia circolare, sottraendo inoltre importanti risorse per gli investimenti in sostenibilità ambientale. La misura rischia, infine, di compromettere il buon funzionamento del Sistema dei consorzi per la gestione e il riciclo degli imballaggi, che da più di vent’anni ha consentito al nostro Paese di essere leader nell’economia circolare e di raggiungere tutti gli obiettivi europei per il riciclo.
AUTO: OGGI IL TAVOLO CON IL GOVERNO. LA PROPOSTA DI CONFINDUSTRIA PER LA TRANSIZIONE VERSO L'ELETTRICO
tag: industria, automotive, mise
Oggi Confindustria presenta il piano per l'auto al Ministro Patuanelli, un documento che mette insieme le istanze di tutte le componenti imprenditoriali (assemblatori, componentisti, petrolieri, produttori di energia) e allo stesso tempo si sforza di individuare delle policy e di "cifrare" gli investimenti necessari. Due miliardi di fondi entro il 2021, anche per la ricerca su batterie e idrogeno. Inizia oggi al ministero dello Sviluppo Economico una lunga marcia che dovrebbe portare all'adozione di una politica industriale per l'automotive capace di governare la transizione verso l'elettrico. Con il ministro si vedranno all'incirca 50 persone in rappresentanza delle associazioni di impresa, dei sindacati e di singole aziende del settore. La riunione di oggi dovrebbe servire molto probabilmente per individuare un metodo di lavoro e creare una sorta di cabina di regia.
GIOVANI IMPRENDITORI: AL VIA IL 34°CONVEGNO DI CAPRI. LE ECCELLENZE DELLE IMPRESE IN CAMPO PER IL PAESE
tag: manovra, governo, conti pubblici
Al via oggi a Capri il 34° Convegno dei Giovani Imprenditori per raccontare le eccellenze italiane e dare stimoli a tutti gli imprenditori e al Paese. Atteso, insieme ai 2000 partecipanti, un rappresentante del governo: il ministro Boccia. "Campioni il futuro inizia così" è un titolo che vuole cercare di cambiare il senso alla narrazione tradizionale che si fa del nostro Paese iniziando a parlare anche delle eccellenze. Ma per andare lontano servono gambe solide ma soprattutto crescita. Il convegno cade in un momento delicato: dalla manovra non ci aspettavamo fuochi d'artificio, sappiamo che la coperta è molto corta, ma qualcosa si può fare. Contiamo di portare un contributo alla stesura definitiva. Il messaggio che i Giovani di Confindustria vogliono dare al Paese sta nell'importanza che istituzioni, politica, imprese vadano nella stessa direzione, puntando ad una vera crescita e non fermandosi a commentare il numero che sta dopo lo zero virgola.
|