
Roma, 23 ottobre 2020
CORONAVIRUS: SIAMO ANCORA IN FASE DI EMERGENZA. I LUOGHI DI LAVORO SONO SICURI
"Provo sconforto per un Paese in confusione. Basta una conferenza stampa per illustrare un Dpcm, per lasciare un intero Paese senza indicazioni". Lo ha detto il Presidente Carlo Bonomi, in occasione dell’Assemblea degli industriali di Verona, che si è svolta all’Arena, senza pubblico. "Noi italiani - ha aggiunto - meritiamo chiarezza. Abbiamo dimostrato un alto senso civico e senso di sacrificio, non possiamo accettare un altro lunedì post conferenza stampa dove nessuno ha contezza di ciò che c'è da fare". Il Presidente già nel corso delle sue conclusioni al convegno dei Giovani imprenditori due giorni prima aveva evidenziato che "siamo ancora in fase di emergenza non di ripartenza” aggiungendo che “sull'emergenza Covid nessuno di noi era preparato. Riconosco al Governo che non poteva esserlo, perché nessuno se lo aspettava. Affrontarla è stato un ruolo immane, ma dall'emergenza bisognava pensare al futuro e non l’abbiamo fatto” ha sottolineato. “Si sapeva di una possibile seconda ondata, ma cosa è stato fatto? Due terzi delle risorse messe in campo non sono state utilizzate. Qualcosa forse non ha funzionato. Ed ora ci troviamo a dire che la curva è ripartita e non siamo in grado di monitorarla. Non ci sono i tamponi, non ci sono le strutture pronte e sono passati alcuni mesi. L'emergenza oggi non è nei luoghi di lavoro, tema di acceso confronto nelle settimane di uscita dal lockdown. I luoghi di lavoro sono in linea con la percentuale di contagio. Anzi, sono i più sicuri. Oggi – ha continuato il Presidente - nel Paese dobbiamo ricostruire la fiducia dal basso, oppure vuol dire che non abbiamo capito nulla degli otto mesi passati. Oggi noi dobbiamo ricostruire il Paese. Siamo in un’economia di guerra e dobbiamo ricreare fiducia su quattro temi: l’Europa, la globalizzazione e le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione. Oltre che sulla gestione del Covid, dove vediamo che purtroppo abbiamo addirittura paura del nostro vicino e dei suoi comportamenti”. Infine, secondo il Presidente, è importante che questo stesso clima di fiducia ci sia anche nel rapporto tra Governo e imprese e tra imprese e sindacati.
LAVORO: SU BLOCCO LICENZIAMENTI USCIRE DA LOGICHE POLITICHE
“Nell'affrontare temi come il blocco dei licenziamenti il Governo deve uscire da logiche politiche; abbiamo un Paese dove il Pil è in calo del 10%”, avverte il presidente Carlo Bonomi, dopo gli annunci di un possibile prolungamento del blocco dei licenziamenti, sul quale è in atto un serrato confronto Governo-sindacati. “Sediamoci a un tavolo, confrontiamoci – ha detto - ma usciamo da queste logiche politiche. Anche il fondo Sure è andato tutto a finanziare la cig e il blocco dei licenziamenti, che va bene in emergenza, ma ora guardiamo al futuro perché quelle risorse erano per le politiche attive del lavoro. E non è solo Confindustria a esprimere che qualcosa non va nel blocco dei licenziamenti. Lo hanno detto anche la Banca d'Italia e l'Ocse. Voglio un Paese che torni a sognare e voglio consegnare un Paese migliore ai nostri figli".
BELTRAME NOMINATA PRESIDENTE BUSINESSMED. DA PANDEMIA COLPO DURISSIMO ALL’EXPORT
Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per l'Internazionalizzazione di Confindustria, è stata nominata presidente per il trennio 2020-2023 di BusinessMed nel corso dell'assemblea generale straordinaria di Union Mediterranenne des Confederations d'Entreprises - l'organizzazione di rappresentanza del settore privato dei paesi del Mediterraneo. “Occorre ripensare i modelli di sviluppo socioeconomico della regione ed il ruolo fondamentale delle 'Confindustrie' delle imprese europee, africane e mediterranee”, ha commentato. “Le misure di lockdown hanno danneggiato tutti i paesi aperti all'export, come l'Italia. Nel 2019 le esportazioni valevano un terzo del pil, mentre nel 2020 l'export del made in Italy vedrà un calo di oltre il 14%. Un colpo durissimo per la nostra economia e per il nostro Paese” ha dichiarato Beltrame, intervenendo al XIII Forum Eurasiatico a Verona. “Dobbiamo invertire tutti questi trend e far sì che vengano ricostruiti tutti gli strumenti per realizzare un'arena commerciale internazionale in cui poter operare in tutta sicurezza. In Italia le strategie devono includere il sostegno alla promozione del made in Italy e maggiori investimenti, a partire dal Piano industria 4.0” ha concluso la vicepresidente.
ITS: BENE PIANO RILANCIO DEL GOVERNO. 2 MILIARDI DAL RECOVERY FUND
“Il progetto di rilancio degli Its annunciato da Lucia Azzolina è un segnale importante e mi auguro che si concretizzi al più presto con il più ampio consenso in Parlamento, nel Governo e anche in altri ministeri”. Così il vicepresidente Giovanni Brugnoli commentando con il Sole 24 Ore la proposta della Ministra Azzolina di attingere al Recovery Fund per rafforzare gli Its con un finanziamento di 2 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di incrementare del 50% il numero di diplomati Its e del 150% il numero di iscritti da qui al 2025, in stretto raccordo con il fabbisogno di profili di elevata specializzazione tecnica proveniente dal mondo del lavoro. “Noi imprenditori abbiamo creduto negli Its sin dal loro debutto, e questi istituti, con i numeri, si stanno confermando strumento molto efficace per l'occupabilità dei giovani e per la competitività delle imprese. Per Confindustria sono un asset fondamentale che abbiamo sempre sostenuto in tutti i confronti avuti con le istituzioni. Felice di questo passo avanti, ma non ci siano ripensamenti, perché l'investimento sugli Its è fondamentale per far crescere l'intero Paese”.