Roma, 20 marzo 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS: DECRETO CURA ITALIA PRIMA RISPOSTA. SERVE PIANO SHOCK E AZIONI INCISIVE
tag: governo, imprese, conti pubblici
ll Governo ha varato il cosiddetto decreto legge Cura Italia che contiene misure volte al potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per imprese, lavoratori e famiglie. Confindustria in una nota ha evidenziato che si tratta di una prima risposta, un provvedimento necessario e importante, anche da un punto di vista quantitativo, in quanto interviene su tutti i capitoli più rilevanti - sanità, lavoro, liquidità, fisco - e sulle maggiori criticità emerse con l’emergenza epidemiologica. Non mancano aspetti da rafforzare e da perfezionare, ma è da apprezzare la capacità di reazione messa in campo dal Governo rispetto alle conseguenze economiche della crisi.
Si tratta comunque di un primo passo per affrontare l’emergenza economica, che necessita di un’azione successiva altrettanto rapida, incisiva negli strumenti e massiva da un punto di vista delle risorse, per consentire di affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza determinerà sulle imprese e sull’economia del Paese, prima che diventino irreversibili.
Serve un piano shock che impegni risorse quantitativamente rilevanti, che sostenga la liquidità delle imprese, a partire da rateizzazioni fiscali e meccanismi di compensazione, e faccia leva su tutte quelle misure necessarie per far fronte ai rilevanti cali della domanda privata e, quindi, di fatturato delle imprese.
Nel riconoscere, pertanto, l’importante sforzo compiuto dal Governo, riteniamo cruciale che si dia fin d’ora il quadro delle prossime “tappe”, per restituire fiducia rispetto a un percorso di ricostruzione che dovrà far seguito a un evento correttamente equiparato a una guerra. Serve un comitato nazionale per l’emergenza economica - e Confindustria è a disposizione - che metta insieme proposte e le realizzi quanto prima.
CORONAVIRUS: EUROPA STA ANDANDO FINALMENTE NELLA GIUSTA DIREZIONE. SERVE GRANDE REAZIONE CORALE
tag: europa, conti pubblici, flessibilità
Non possiamo che apprezzare l’Unione europea per le misure annunciate la scorsa settimana dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e da Dombrovskis e Vestager nel tentativo di fornire una prima risposta a un’emergenza che, da nazionale, si è ben presto trasformata in europea e globale, a dimostrazione che non esistono confini. Cosi il presidente Boccia ha commentato le misure che l'UE sta mettendo in campo.
La direzione è quella giusta: iniziative per fronteggiare innanzitutto l’emergenza sanitaria e per mitigare i già devastanti effetti, sul piano economico e sociale, prodotti dalla scelta di lockdown che, con gradazioni diverse, tutti gli Stati membri stanno via via assumendo. Nei giorni scorsi si era invece assistito ad una preoccupante mancanza di solidarietà europea verso il nostro Paese, sottolineato anche dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Oggi è di fondamentale importanza per i governi e per le imprese europee di ogni dimensione l’impegno della Commissione a ricorrere fino in fondo a tutta la flessibilità consentita dalle regole del Patto di Stabilità e Crescita e agli strumenti consentiti dal regime degli Aiuti di Stato.
È venuto il momento per l’Europa di varare una grande stagione riformista che abbia il coraggio di adottare strumenti nuovi come gli eurobond per un’azione shock che non può valere meno di 3.000 miliardi di euro da immettere immediatamente nell’economia reale e da rimborsare a lungo o lunghissimo periodo. Dobbiamo prepararci fin d’ora, mentre gestiamo la fase dell’emergenza, a una grande reazione dell'Europa.
CORONAVIRUS: PARTI SOCIALI SIGLANO PROTOCOLLO SICUREZZA SUL LAVORO. INDUSTRIA AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ'
tag: lavoro, sicurezza, sindacati
Il 14 marzo, è stato firmato il protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
Questo accordo permetterà in questa fase di emergenza di comprendere e considerare le fabbriche italiane al servizio del Paese a partire dalle filiere dell'agroalimentare e del farmaceutico per garantire a tutti noi i beni primari e tutelare ogni filiera della produzione. L'industria italiana si mette al servizio della comunità- ha commentato il Presidente Boccia.
Dando attenzione prioritaria alla salute delle persone nei luoghi del lavoro, ciò consentirà anche di superare questa fase delicata e prepararci alla ripresa economica appena ne usciremo.
Sono tredici i punti del Protocollo (in allegato) dove vengono indicate le misure di precauzione da adottare per evitare i contagi: si va dagli ingressi in azienda alla gestione delle mense e degli spazi comuni, dai dispositivi di sicurezza alla possibilità di rimodulare le attività fino alla gestione di un eventuale caso di Coronavirus.
CORONAVIRUS: CREDITO FONDAMENTALE PER RESISTERE. BENE MORATORIA E SUPPORTO DELLA BANCHE
tag: credito, banche, imprese
Apprezziamo quanto il sistema bancario sta facendo per le imprese a partire dalle moratorie sui prestiti. Così il presidente Boccia ha commentato le iniziative del sistema bancario per supportare il sistema produttivo in questa fase di emergenza. Sono utili e tempestivi gli interventi di istituti, come Intesa Sanpaolo, che mettono a disposizione dell’economia reale risorse aggiuntive per rafforzare la capacità di resistenza e reazione dell’apparato produttivo del Paese messo a dura prova dall’emergenza sanitaria. È un bel segnale di essere e fare sistema in un momento così delicato e particolare.
Leggi i comunicati stampa su decreto Cura Italia, Protocollo sicurezza , Europa e credito
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Coronavirus-Boccia-fabbriche-servizio-Paese
https://www.confindustria.it/coronavirus/info
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa