Roma, 28 febbraio 2020
I temi della settimana
SI INFORMA CHE IL PRESIDENTE BOCCIA DOMENICA PRIMO MARZO SARA' OSPITE DI MEZZ'ORA IN PIÙ IN DIRETTA SU RAI TRE ALLE 14.30
CORONAVIRUS: NON ISOLIAMO L'ITALIA DAL MONDO. SERVE UN PIANO DI RILANCIO E LA RESPONSABILITÀ DI TUTTI
tag: crescita, coronavirus, politica, turismo, infrastrutture, made in
L'emergenza Coronavirus va governata e non subita e dobbiamo cercare di andare verso una normalizzazione. In un momento nel quale c'è un potenziale effetto recessivo su tutto il Paese, non ci vuole un piano di emergenza, ma un piano straordinario che compensi l'arretramento che purtroppo arriverà. Così il Presidente Boccia in un'intervista al Corriere della Sera ha commentato le conseguenze dell'emergenza Covid-19 sull'economia. Dobbiamo ripartire subito. Per l'economia si deve lavorare al più presto alla dotazione infrastrutturale del Paese con regole ipersemplificate che permettano di attivare subito e a ritmo sostenuto le risorse di bilancio già stanziate. Va anche allargato in tutta Italia il Fondo di garanzia alle microattività, turistiche e non solo, che stanno subendo gli effetti più gravi. In più serve un programma di inclusione dei giovani nelle imprese e nell'amministrazione, con un ricorso deciso alla decontribuzione. Bisogna rispettare le indicazioni dell'OMS e le precauzioni, ma più che il contagio del Covid-19 a preoccupare è l'irrazionalità delle risposte politiche. Anziché debellare il virus rischiamo di isolarci. Per questo ieri abbiamo lanciato un appello congiunto di tutte le associazioni di imprese, banche e dei grandi sindacati. Ci siamo uniti tutti, come rare volte in passato, perché la situazione è delicata. Senza polemica ma con molta forza, chiediamo a tutti di lavorare insieme. Tra i mali del Paese ci sono il non saper fare sistema, non valutare gli effetti collaterali per l'economia e la società di alcune scelte che facciamo e i danni che subisce l'immagine dell'Italia nel mondo. L'export, il turismo e il Made in Italy stanno subendo per questo pesanti contraccolpi.
CORONAVIRUS: APPELLO IMPRESE E SINDACATI. SUPERARE INSIEME QUESTA FASE E RIPRENDERE ATTIVITÀ
tag: imprese, sindacati, produzione
Il nostro Paese sta in questi giorni affrontando una situazione di forte criticità a causa della diffusione del Coronavirus. Ciò impone a noi parti sociali, al Governo, alle Regioni, a tutte le autorità e agli esponenti della società civile di lavorare insieme, mettendo a fattor comune gli sforzi e agendo in maniera coordinata per consentire al nostro Paese di superare questa fase in maniera rapida ed efficace. Questo l'appello lanciato da imprese e sindacati (ABI, Alleanza Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Rete Imprese Italia, Cgil, Cisl e Uil). Nei giorni scorsi sono state tempestivamente assunte diverse misure per contenere il rischio sanitario a beneficio di tutti i cittadini. Gli esperti e le organizzazioni internazionali, a partire dall'OMS, ci hanno rassicurato sui rischi del virus e sulle corrette prassi per gestire questa situazione, che tutti noi siamo chiamati a rispettare.
Dopo i primi giorni di emergenza, è ora importante valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione, consentendo di riavviare tutte le attività ora bloccate e mettere in condizione le imprese e i lavoratori di tutti i territori di lavorare in modo proficuo e sicuro a beneficio del Paese, evitando di diffondere sui mezzi di informazione una immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro Made in Italy e il turismo.
Oltre alle misure urgenti che il Governo ha adottato, o si appresta ad adottare, di necessario sostegno alle imprese e al reddito dei lavoratori, questo è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel Paese che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura.
Un ruolo importante dovrà essere svolto anche dalle Istituzioni europee, per creare le migliori condizioni per un rilancio economico dell'Italia nell’interesse della stessa Unione europea.
Leggi l'intervista del Presidente Boccia al Corriere della Sera e al Foglio e guarda l'intervista del Direttore Generale Panucci a in Mezz'ora in più
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Non-isolare-Italia-si-pensi-ora-piano-rilancio-boccia-al-Corriere-della-sera
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Grande-preoccupazione-per-impatto-economico-del-Coronavirus-Vincenzo-Boccia-al-Foglio
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Emergenza+Coronavirus-Marcella-Panucci-interviene-a-In-mezz-ora-in-piu
https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa
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Roma, 21 febbraio 2020
I temi della settimana
GOVERNO: SITUAZIONE ECONOMICA STA PEGGIORANDO E FIBRILLAZIONI NON AIUTANO
tag: pil, coronavirus, occupazione, politica
C'e' un clima di fibrillazione nel governo che non aiuta, specialmente in una fase in cui l'economia rallenta all'interno del paese e in chiave globale dato anche l'effetto del Coronavirus. Cosi il Presidente Boccia ha commentato la polemiche all'interno della maggioranza di governo. Bisognerebbe concentrarsi su tre pilastri fondamentali che sono: infrastrutture, risolvendo il nodo risorse, inclusione giovani con un grande piano di formazione e semplificazione. L'obiettivo dovrebbe essere l'incremento dell'occupazione e la crescita. Anche gli ultimi dati sulla cassa integrazione rappresentano un segnale che conferma delle previsioni economiche che non sono sicuramente positive, non è una situazione che ci si può limitare a constatare, bisogna invece reagire.
CRISI D'IMPRESA: DA NUOVO CODICE RISCHI PER PMI. BENE APERTURA DEL MINISTRO BONAFEDE
tag: imprese, governo, riforme
Sul nuovo Codice della crisi d'impresa, la riforma del diritto fallimentare, Confindustria sta lavorando da anni, si e' messa in discussione e ha offerto un contributo fondamentale. Ora, alle battute finali, il Governo si sta arroccando su posizioni che rischiano di compromettere un equilibrio faticosamente raggiunto e di creare un grave danno alle piccole e medie imprese. Cosi il Presidente Boccia è intervenuto sull'approvazione in via preliminare in Consiglio dei Ministri del decreto legislativo sulla riforma del codice della crisi d'impresa. Dopo aver ricevuto un immediato riscontro, il Presidente Boccia ha cosi commentato questa mattina a margine dell'inaugurazione del biennio della scuola di giornalismo Luiss:"apprezziamo che il ministro Bonafede, di fronte alle nostre osservazioni critiche nei confronti del provvedimento - osservazioni puntualmente rilanciate dal presidente della Piccola Industria Carlo Robiglio sul Sole 24 Ore di questa mattina - ci abbia prontamente contattati per comunicarci la disponibilità ad aprire un confronto. D'altra parte già in passato, di fronte a delle divergenze, il ministro si è mostrato aperto al dialogo".
Leggi l'intervento di Carlo Robiglio sul Nuovo Codice della Crisi d'impresa e l'intervento della DG sul Foglio
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/CARLO-ROBIGLIO-AL-SOLE-24-ORE-CON-NUOVO-CODICE-DELLA-CRISI-A-RISCHIO-MIGLIAIA-DI-PMI
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Marcella-Panucci-a-Foglio-La-giustizia-lo-spread-per-la-crescita-e-la-fiducia-delle-imprese
Robiglio Sole24Ore 21-02-2020.pdf|Visualizza dettagli panucci al foglio.pdf|Visualizza dettagli
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Roma, 14 febbraio 2020
I temi della settimana
ECONOMIA: PER IL CSC ANCHE IL 2020 INIZIA SENZA CRESCITA. RISCHI DA CINA
tag: pil, produzione, export, mercati
A inizio 2020 persiste una sostanziale stagnazione, che segue la flessione di fine 2019 (-0,3% stimato nel 4 trimestre). Lo segnala il Centro studi di Confindustria nella Congiuntura flash di febbraio. Dopo il tonfo della produzione a dicembre l'industria inizia l'anno ancora debole ma con segnali di stabilizzazione, in base al Pmi (Purchasing Managers' Index) risalito a 48,9 a gennaio e agli ordini manifatturieri in deciso recupero. Tengono i servizi, dove il Pmi è salito a gennaio (51,4), continuando a segnalare debole aumento dell'attività, fin dalla metà del 2019. Tra i rischi il Csc segnala l'emergenza sanitaria legata al coronavirus in Cina che ha già prodotto effetti negativi reali in trasporti, turismo, consumi domestici, attività di molte imprese, spesso parte di catene del valore internazionali. Gli indicatori economici daranno presto conto di questi impatti.
CORONAVIRUS: VICINI A POPOLO CINESE, LAVORIAMO PER IL RIPRISTINO OPERATIVITÀ IMPRESE
tag: internazionalizzazione, industria, associazioni
Confindustria esprime vicinanza e solidarietà alla nazione e al popolo cinese in questo momento di emergenza dovuto alla diffusione del coronavirus. La nostra associazione è impegnata in prima linea per supportare e assistere le aziende italiane operanti con la Cina, che si trovano ad affrontare difficoltà logistiche, di gestione delle risorse e di approvvigionamenti della merce. È infatti necessario garantire la piena operatività delle imprese per fronteggiare l'emergenza e favorire il ritorno ad una situazione di normalità e di piena cooperazione nel più breve tempo possibile. Per questo Confindustria si è attivata, con l’aiuto delle proprie associazioni, per individuare aziende italiane idonee a fornire alla Cina materiale medico e sanitario. Sul blog Affari Internazionali del sito di Confindustria sono presenti costanti aggiornamenti sulla situazione.
APPALTI: IMPRESE SCRIVONO A GUALTIERI. DA NORME SU RITENUTE RISCHIO BLOCCO ATTIVITÀ, SERVE RINVIO
tag: imprese, fisco, appalti, Agenzia delle Entrate
Con le nuove norme in materia di ritenute sugli appalti c'è un rischio di blocco delle attività per interi settori. Serve un rinvio o la loro abrogazione. Lo hanno scritto il 10 febbraio scorso al Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, i rappresentanti del mondo produttivo (Abi, Ance, Assonime, Confindustria e Rete Imprese Italia). Le associazioni hanno chiesto la soppressione delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti o, almeno, di procrastinarne l'entrata in vigore al primo luglio 2020, applicandole ai contratti stipulati dal primo gennaio 2020. Il 12 febbraio, dopo il sollecito delle imprese, l'Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare interpretativa, ma restano ancora diversi profili che richiedono ulteriori approfondimenti per consentire l'adeguamento dei processi gestionali e amministrativi, sia delle imprese committenti sia di quelle esecutrici. È stato introdotto un periodo transitorio, fino al 30 aprile 2020, di non applicazione delle sanzioni, ma questo non fa comunque venire meno gli effetti finanziari negativi per le imprese appaltatrici e subappaltatrici dovuti al divieto di utilizzo dei propri crediti fiscali per il pagamento dei debiti fiscali. Servirebbe un rinvio per permettere all'Agenzia delle Entrate di approntare un sistema automatizzato di rilascio della certificazione di affidabilità fiscale, necessaria alle imprese per l'esonero dalle nuove regole, per evitare l'ingolfamento degli uffici territoriali. Molte imprese infatti segnalano il concreto pericolo che la nuova disciplina possa bloccare l'attività di interi settori. Il mondo imprenditoriale rinnova, ancora una volta, la disponibilità ad individuare soluzioni alternative che - a parità di efficacia - evitino oneri spropositati a carico delle imprese derivanti da nuovi e insostenibili compiti di controllo.
Leggi la Congiuntura Flash di febbraio 2020 https://bit.ly/32y4x2H
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Roma, 7 febbraio 2020
I temi della settimana
CORONAVIRUS: VICINI A POPOLO CINESE. PREOCCUPAZIONE DELLE IMPRESE PER IMPATTO ECONOMICO
tag: imprese, export, turismo
Siamo l’unico Paese europeo che ha interrotto i collegamenti aerei con la Cina e facciamo un appello al governo perché i voli riprendano il prima possibile. Prima di tutto per ragioni umanitarie e di rapporti diplomatici tra i due Paesi e poi anche per morivi economici. Siamo molto vicini al popolo cinese per l’emergenza sanitaria che sta vivendo e non è isolandoci che mostriamo la nostra solidarietà. Così il presidente Boccia ha commentato le notizie sulla diffusione del coronavirus, esprimendo la preoccupazione del mondo delle imprese per il possibile impatto economico.
GOVERNO: SERVE UN PROGETTO A PARTIRE DA GIOVANI E INFRASTRUTTURE. PAESE ESCA DAL TORPORE
tag: lavoro, giovani, crescita, infrastrutture
Il governo, oggi in una fase di rodaggio, a nostro avviso deve avere due attenzioni, dovrebbe cominciare a pensare ad una politica di medio termine, e intanto dovrebbe lanciare operazione massiva a partire da infrastrutture e giovani. Ha avvertito il presidente di Boccia dal palco di Torino, per i 110 anni di Confindustria. Con la frenata del Pil, con dati previsionali che rallentano, e l'impatto della Cina sull'economia globale serve una reazione sia in chiave italiana che in chiave europea, bisogna agire su tre grandi assi: infrastrutture, formazione con un grande piano di inclusione dei giovani, e semplificazioni. Non possiamo andare avanti per emergenze. Servono riforme strutturali. Confindustria è critica verso questa tendenza al presentismo, alla ricerca del consenso immediato, che non ha visione del paese. Il paese deve uscire dal torpore.
TRENO DERAGLIATO: INCIDENTE TRAGICO. ALTA VELOCITA' E' UN MODELLO ED E' STRATEGICA
tag: infrastrutture
Siamo vicini alle famiglie delle vittime di questo tragico incidente e ci auguriamo che non venga strumentalizzato. L'alta velocita' è un fiore all'occhiello dell'Italia, che ci ha permesso di vincere gare all'estero. Cosi' il presidente Boccia ha commentato l'incidente ferroviario accaduto a Lodi.
Esportiamo il nostro sistema in tanti Paesi, che lo utilizzano anche come attrattivita' turistica. C'è un momento di emergenza che va gestito e va fatta chiarezza, ma un incidente non deve diventare un trauma perché l'alta velocita' è strategica per il Paese.
CSC: DALL'ECONOMIA DELLA TERZA ETA' OPPORTUNITÀ' PER LE IMPRESE. DOMANDA VALE 200 MLD
tag: pil, consumi, imprese
La dinamica demografica e, in particolare, l'invecchiamento della popolazione è una delle sfide più importanti per molti sistemi economici, soprattutto per l’Italia, che si caratterizza per una popolazione mediamente molto longeva (83 anni, 11 anni in più dell'aspettativa di vita media nel resto del mondo) e con una quota di over 65 tra le più alte al mondo, il 22,8% del totale. L’indice di vecchiaia ha toccato nel 2018 il livello di 173,1 (massimo storico): ogni 100 giovani ci sono 173 anziani (erano 130 nel 2000); l’indice di dipendenza degli anziani ha raggiunto il 35,7%, cioè ogni 3 persone attive nel mercato del lavoro 1 è over 65; il valore più elevato in Europa (31%) e il secondo al mondo dopo il Giappone (46%). La domanda direttamente attribuibile agli over 65 è ampia e in aumento: vale circa 200 miliardi di euro, quasi un quinto dei consumi delle famiglie italiane, e raggiungerà il 30% nel 2050. Rispetto a un decennio fa gli "anziani" sono in grado di generare una domanda potenziale maggiore, crescente e diversificata, anche considerato che la loro situazione reddituale e finanziaria è più solida e più stabile rispetto alle altre classi di età e ha risentito poco della lunga crisi economica. Catturare questa domanda potenziale è un'opportunità che le imprese non possono lasciarsi sfuggire.
Leggi la nota del Centro Studi Confindustria http://bit.ly/Silver_economy
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Roma, 31 gennaio 2020
I temi della settimana
DEBITI PA: TEMA DIRIMENTE PER LE IMPRESE IN UN MOMENTO DI TENSIONE FINANZIARIA
tag: credito, imprese, PA investimenti
La sentenza con cui l'Unione Europea ha bacchettato l'Italia a causa dei ritardi nei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione è un elemento dirimente perchè riguarda non solo le tensioni finanziarie all'interno delle imprese ma è anche una grande priorità per poter programmare investimenti. Così il Presidente Boccia ha commentato la sentenza dell'Unione Europea, che ha bacchettato l'Italia per il ritardo nei pagamenti della Pa verso le imprese. Abbiamo fatto dei passi in avanti poi la cosa si è normalizzata e ci si è di nuovo distratti. Questo Paese deve tornare ad avere al centro il rispetto dei luoghi di lavoro se vuole un incremento dell'occupazione. Bisogna puntare sull'attrazione degli investimenti, sulle infrastrutture, sul rispetto dei termini di pagamento verso le nostre imprese per il lavoro che svolgono verso le amministrazioni pubbliche.
LAVORO: INCREMENTARE L'OCCUPAZIONE DEVE ESSERE LA PRIORITA' DI TUTTI
tag: lavoro, debito, crescita, Europa
Gli ultimi dati Istat sul lavoro sono "la conseguenza di una economia che rallenta in chiave europea e in chiave globale. Incrementare l'occupazione deve essere la priorità dei cittadini italiani, della politica italiana, del governo del Paese e dell'Europa". Lo ha detto il presidente Boccia ieri a margine della presentazione della nuova edizione della Rivista di Politica Economica, sotto la direzione di Giampaolo Galli. La rivista, fondata nel 1911, è una delle più antiche pubblicazioni economiche italiane ed ha sempre accolto analisi e ricerche di studiosi appartenenti a diverse scuole di pensiero. Ora riparte con una monografia con periodicità semestrale, in questo primo numero dedicata al problema del debito pubblico. Lavoro, crescita e debito, come ha ricordato Boccia, sono state le parole chiave delle Assise di Confindustria del 2018: "abbiamo lanciato la politica dei fini. Prima occorre individuare gli obiettivi, poi gli strumenti e infine stanziare le risorse. L'Italia - ha sottolineato Boccia - deve avere una visione lunga, di medio termine, e larga , deve essere una operazione massiva. Per questo la stabilità politica è una pre-condizione, ma non basta. La nostra è un'Europa che va avanti per traumi - ha precisato il Presidente Boccia. Dobbiamo aspettare i prossimi traumi o dobbiamo puntare sul realismo, per mettere in atto un percorso virtuoso? Se hai davanti a te un orizzonte temporale breve come fai a pensare a una politica di ampio respiro? La percezione del tempo è dirimente".
WHIRPOOL: BASTA INSEGUIRE LE EMERGENZE, ATTRARRE INVESTIMENTI
tag: investimenti, crescita, questione industriale
"Bisogna evitare di fare dibattiti sulle sole emergenze e costruire le condizioni per cui si fidelizzino gli investitori e si attraggano gli investimenti". Così il presidente Boccia è intervenuto sulla vicenda Whirlpool. "Dobbiamo ricominciare seriamente a parlare di crescita, occorre costruire un'operazione in cui si riattraggano gli investimenti e si punti sulla questione industriale" che non e' - ha fatto notare - una "questione degli industriali ma è una grande questione che riguarda tutto il Paese".
GREEN NEW DEAL: A BRUXELLES GLI INCONTRI DEL COMITATO ENERGIA CON JORGENSEN E SASSOLI
tag: energia, sostenibilità, clima, Europa
Il gruppo tecnico Energia di Confindustria ha incontrato, nei giorni scorsi a Bruxelles, i principali rappresentanti delle istituzioni europee - tra cui Ditte Juul Jørgensen, direttore generale per l’Energia della Commissione europea, e David Sassoli, presidente del Parlamento europeo - per dare voce al tessuto manifatturiero italiano, nell’ambito delle future politiche climatiche del vecchio continente. A poche settimane dall'insediamento definitivo della nuova Commissione europea, il tavolo di Confindustria si è fatto portavoce delle istanze dell’industria nazionale, vessata da costi energetici strutturalmente superiori alla media europea. Dagli incontri è emerso come il Green New Deal sia una sfida che l'impresa italiana è pronta a sostenere perchè si tratta di una grande opportunità e non di un rischio".
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Roma, 24 gennaio 2020
I temi della settimana
ASSISI, UN MANIFESTO PER L'ECONOMIA A MISURA D'UOMO
tag: sostenibilità
Il Manifesto di Assisi ci dice che l'Italia può essere protagonista di una nuova stagione riformista europea in chiave ambientale, sociale ed economica. È la grande sfida che crea convergenze e annulla le differenze. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenendo oggi ad Assisi alla presentazione del documento per l'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica. È un manifesto molto bello - ha spiegato Boccia - ne siamo particolarmente orgogliosi ricordando tra l'altro che l'industria italiana è la prima in chiave di economia circolare in Europa.
In allegato il testo del Manifesto.
GOVERNO: TAGLIO CUNEO IMPORTANTE MA NON SUFFICIENTE. SERVE COSTRUIRE LE CONDIZIONI PER LA CRESCITA
tag: crescita, fisco, lavoro, infrastrutture, parti sociali, fmi
Il taglio del cuneo fiscale è un primo passo importante. Siamo stati i primi insieme ai sindacati a porre la questione del cuneo fiscale nel patto per la fabbrica e prima ancora nelle assise di Confindustria a febbraio 2018 a Verona, in cui le parole chiave erano lavoro, crescita e debito. Così il presidente Boccia ha commentato positivamente le misure annunciate dal governo per il taglio del cuneo fiscale.
La riduzione del cuneo fiscale allo studio del governo va bene, è un aspetto necessario, ma non sufficiente di una riforma che deve essere più ampia e deve puntare alla riduzione complessiva del carico fiscale e al rilancio degli investimenti. Ora bisogna andare avanti con un grande piano di inclusione dei giovani e delle donne nel mondo del lavoro e a costruire la condizioni della crescita, a partire da una dotazione infrastrutturale del paese, avendo una grande attenzione al debito pubblico. Le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale confermano infatti per l'Italia una crescita timida. Non possiamo accontentarci di questi numeri.
AUTOSTRADE: NON DIVENTI UN CASO DI STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA
tag: infrastrutture, autostrade
Per quanto riguarda la società Autostrade occorre distinguere le responsabilità penali dalle questioni economiche, anche per salvaguardare l'immagine del paese. Cosi il presidente Boccia ha commentato il dibattito sulla revoca delle concessioni autostradali. La vicenda non deve diventare un caso di strumentalizzazione politica e le sentenze saranno emesse dalla magistratura.
ORIENTAGIOVANI : NEI PROSSIMI TRE ANNI 200MILA POSTI DI LAVORO IN SETTORI TECNICO-SCIENTIFICI. IMPRESE NON TROVANO UN GIOVANE SU DUE
tag: lavoro, education, formazione, settori, made in italy
Nel corso della XXVI giornata di Orientagiovani promossa da Confindustria e Luiss con il sostegno di Umana e la partecipazione di Unindustria è stato presentato il fabbisogno delle competenze più richieste dalle imprese nel prossimo triennio. In tutta Italia, hanno preso parte all'iniziativa oltre 90 associazioni industriali con il coinvolgimento di circa 20mila studenti. Secondo le previsioni frutto di elaborazioni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria sulla base di dati Istat e Unioncamere saranno circa 200mila i posti di lavoro a disposizione nel prossimo triennio (2020-2022) nei settori della meccanica, dell’ICT, dell’alimentare, del tessile, della chimica e del legno-arredo. Gli imprenditori cercano con urgenza figure professionali che in più di 1 caso su 3 sono di difficile reperimento, addirittura per gli under 29 si farà fatica a selezionarne 1 su 2. L'offerta formativa è infatti carente soprattutto per le competenze scientifiche e tecniche medio-alte.
Leggi gli approfondimenti sul dossier Orientagiovani: https://bit.ly/36fXHis
Manifesto_Assisi_ita.pdf|Visualizza dettagli
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