Roma, 30 agosto 2019
I temi della settimana
CRISI GOVERNO: ORA PRIORITA' E' MANOVRA, TAGLIO CUNEO FISCALE, INFRASTRUTTURE E IVA. CRUCIALE NOMINA COMMISSARIO UE
tag: governo, Mattarella, conti pubblici, IVA; manovra, lavoro, cuneo fiscale,infrastrutture
In un momento in cui l’economia ristagna e si registra una frenata di ordini e fatturato servono responsabilità e realismo e un progetto di politica economica. Cosi il presidente Boccia ha commentato la crisi di governo e le tensioni politiche in vista della formazione di un possibile nuovo esecutivo. Confindustria confida nella saggezza e nelle valutazioni del presidente Mattarella, che ha conferito l'incarico a Giuseppe Conte. Ma le imprese giudicheranno i programmi e i singoli provvedimenti. Per noi occorre superare le incertezze e quindi il punto non è solo e tanto fare presto, ma fare che cosa.
A noi interessano più sviluppo, più crescita, più occupazione da realizzare a partire dalla prossima manovra di bilancio puntando a un taglio del cuneo fiscale per rafforzare i salari dei lavoratori, a un piano di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro e a massicci investimenti in infrastrutture. I conti vanno messi subito in sicurezza e va evitato l'aumento dell'Iva, ma indicando con quali risorse.
Per questo facciamo appello alla responsabilità e al realismo delle forze politiche affinché rendano chiari i loro programmi indicando cosa intendono fare, con quali risorse e con che effetti sull’economia reale.
Occorre lavorare per ottenere un Commissario Ue di peso in materia economica e per questo va indicato il prima possibile un nome autorevole.
ECONOMIA: ITALIA INDEBOLITA, FORTE RIDUZIONE DELLA DOMANDA ESTERA. FAR RIPARTIRE LA FIDUCIA DI IMPRESE E FAMIGLIE
tag: produzione, oridni, fatturato, export, fiducia, Pil
L’andamento negativo del fatturato era atteso. Conferma quanto già era risultato evidente dai dati di produzione (anch’essa diminuita in giugno e nei mesi primaverili): l’economia italiana si è indebolita nel secondo trimestre - dopo un temporaneo recupero a inizio anno - e non mostra segnali di inversione di tendenza. Cosi il Centro studi di Confindustria ha commentato i dati Istat che hanno fatto registrare un riduzione di fatturato e ordinativi nel secondo trimestre e rispetto al mese precedente. In particolare sono stati i ricavi interni a contribuire maggiormente a tale dinamica e, dal punto di vista settoriale, i comparti di produzione di automobili, il chimico e il farmaceutico. E' infatti il settore industriale a riflettere le maggiori difficoltà penalizzato da un contesto internazionale estremamente vulnerabile e dal rallentamento delle economie europee. Preoccupa soprattutto la crisi manifatturiera in Germania, paese al quale l’economia italiana è strettamente legata attraverso le catene produttive, specie nel settore automotive.
Il calo degli ordinativi (-0,9% a giugno e -0,4% nel secondo trimestre) preannuncia una dinamica fiacca, se non negativa, dell’attività manifatturiera italiana nei mesi estivi. L’anello debole è la domanda estera, come mostra la forte riduzione delle commesse straniere nel secondo trimestre.
La debolezza della domanda estera si somma a un contesto interno già cagionevole. La fiducia di imprese e famiglie in agosto è nuovamente diminuita, dopo il temporaneo balzo in luglio, prolungando la tendenza negativa in atto ormai da diversi mesi (specie nel manifatturiero). La sfiducia e l’incertezza spingono imprese e famiglie a gestire in maniera più prudenziale i bilanci, contribuendo a frenare ulteriormente la dinamica dei consumi e degli investimenti, già fiacca. In tal modo, le preoccupazioni degli operatori si trasmettono all’economia reale. È cruciale perciò impegnarsi per fare ripartire la fiducia, tra gli italiani e nell’Italia.
EUROPA: CONFINDUSTRIE UE INSIEME PER PIU' CRESCITA E MENO DISUGUAGLIANZA. A DICEMBRE A ROMA IL SUMMIT CON MEDEF E BDI
tag: Europa, crescita, imprese
Più crescita in Europa per ridurre le disuguaglianze e rilanciare il ruolo degli attori sociali. Così il Presidente Boccia è intervenuto a Parigi ad una due giorni organizzata dal Medef (la Confindustria francese) per confrontarsi sulle nuove sfide dal clima alla sostenibilità, al lavoro. Ci sono grandi punti di convergenza tra la Confindustria italiana, quella francese e tedesca sul ruolo dei corpi intermedi. E' finita la fase della crescita fine a se stessa, dobbiamo lavorare per per ridurre i divari e migliorare la condizione di tutti. Sembra non esserci c'è più il collegamento tra democrazia e crescita. Il punto è come invertire questa tendenza e far interagire democrazia, economia e libertà. Su questo l'Europa deve avviare un percorso comune e le imprese devono interrogarsi e giocare un ruolo fondamentale.
A dicembre, a Roma ci sarà un incontro a tre con Medef e Bdi, l'organizzazione degli industriali tedeschi. Un'intesa tra le prime tre manifatture d'Europa e i tre paesi europei che partecipano al G7 per un nuovo paradigma economico e per restituire all'Europa il ruolo di difensore della libertà politica come precondizione della libertà economica e del benessere diffuso.