CONFINDUSTRIA PIEMONTE - Convegno “Riforme costituzionali: l’opportunità di una svolta per l’Italia”
Confindustria Piemonte organizza il prossimo 15 novembre 2016, a partire dalle ore 14.30, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino (Via Vincenzo Vela 17), il Convegno “Riforme costituzionali: l’opportunità di una svolta per l’Italia”.
L’obiettivo dell’evento è quello di approfondire le argomentazioni che sottendono alle proposte di modifica della Costituzione, per le quali il 4 dicembre prossimo è stato indetto il referendum.
Verranno illustrate le ragioni del supporto per il Sì del Sistema confindustriale. Si ritiene infatti che le riforme rispondano agli obiettivi prioritari delle imprese: migliorare e semplificare il processo legislativo, risolvere i problemi di scarso coordinamento tra i vari livelli di governo garantendo certezza delle decisioni pubbliche, ridare modernità al Paese e dotarlo di una governance nuova e credibile.
UCIMU - Ordini di macchine utensili: terzo trimestre globalmente in leggero calo (-5,8%) riduzione degli ordini esteri (-6,8%) crescita costante degli ordini interni (+11%)
Nel terzo trimestre 2016, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha registrato un calo del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Proprio come era accaduto nel secondo trimestre del 2016, il risultato è stato determinato dal negativo andamento dei mercati esteri.
L’indice degli ordini esteri ha segnato un arretramento del 6,8% rispetto al periodo luglio-settembre 2015, evidenziando la debolezza della domanda internazionale rilevata già dagli ultimi dati di export disponibili.
Infatti, anche secondo l’elaborazione UCIMU sui dati ISTAT relativa ai primi sette mesi del 2016 (ultima rilevazione disponibile), le esportazioni di macchine utensili italiane sono diminuite del 4,7%. A fronte dell’incremento delle vendite in Germania (+9,6%), Francia (+37,4%), Polonia (+5,8%), rallentano le vendite negli Stati Uniti (-7,9%) secondo mercato di sbocco e Cina (-16,8%) terza area di destinazione del made in Italy di settore.