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Nei giorni scorsi, il Ministero dello sviluppo economico, dando seguito alle novità apportate dalla legge di Bilancio 2017 (l. 11 dicembre 2016, n. 232) alla disciplina della Nuova Sabatini, ha pubblicato due provvedimenti:
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la circolare (n. 14036 del 15 febbraio 2017) che disciplina l'accesso alla cosiddetta “Sabatini 4.0”;
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il decreto direttoriale che stabilisce che a partire dal 1° marzo sarà possibile presentare la domanda di agevolazione per i “beni 4.0”. Il provvedimento segue il decreto direttoriale del 22 dicembre 2016, con il quale era stata disposta la riapertura dello sportello per la “Sabatini ordinaria” a partire dal 2 gennaio 2017.
Come è noto, la legge di Bilancio ha prorogato la Nuova Sabatini di due anni (scadenza 31 dicembre 2018) e ha stanziato nuove risorse per un totale di 560 milioni di euro, prevedendo una riserva del 20% di tale stanziamento per l’acquisto di “beni 4.0”: impianti, macchinari e attrezzature destinati alla realizzazione di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
L’elenco dettagliato di tali beni è riportato negli allegati 6/A e 6/B della circolare e per questi è prevista una maggiorazione del contributo pari al 30%: 3,575% invece del 2,75%.
La circolare conferma la struttura dell’agevolazione (beneficiari, procedure, caratteristiche del finanziamento), dà indicazioni per la corretta attuazione dei nuovi interventi e fornisce la nuova modulistica, che è stata aggiornata per consentire l’indicazione anche degli investimenti in tecnologie digitali.
Di seguito le principali indicazioni:
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trattandosi di una proroga, il limite massimo di 2 milioni di euro fa riferimento a tutti gli investimenti realizzati a decorrere dall’avvio dell’operatività dell’agevolazione;
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a partire dal 1° marzo la nuova modulistica, che prevede uno spazio dedicato ai “beni 4.0”, va utilizzata anche per le domande presentate prima di tale data;
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beneficiano del contributo maggiorato solo gli investimenti e i macchinari che rientrano negli allegati 6/A e 6/B della circolare. Si sottolinea che gli allegati 6/A e 6/B riprendono sostanzialmente gli allegati A e B della legge di Bilancio, in cui sono indicati i beni che possono usufruire dell’iperammortamento (v. circolare sulla legge di Bilancio dell’Area Politiche Fiscali). Vi sono comunque alcune differenze nell’allegato 6/A (Beni materiali) rispetto al corrispondente allegato A della legge di Bilancio:
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al punto 3 dell’elenco non sono ricompresi gli impianti;
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non è incluso il revamping perché la nuova Sabatini si applica solo ai beni nuovi di fabbrica;
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comprende i sistemi per la tracciatura e la pesatura dei rifiuti;
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gli investimenti dichiarati “4.0”, se non rientranti negli elenchi di cui agli allegati 6/A e 6/B, non sono ammessi alle agevolazioni e non saranno automaticamente ammessi come investimenti ordinari;
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la “Sabatini 4.0” non segue la regola fissata dalla legge di Bilancio per l’iperammortamento dei software e sistemi operativi, secondo la quale l’impresa può beneficiare dell'iperammortamento (140%) sui beni dell'allegato B solo se ha acquistato anche un bene dell'allegato A per i quali la percentuale di ammortamento è pari al 250%. Pertanto i beni dell’allegato 6/B sono “indipendenti” e possono essere agevolati anche se non c’è un acquisto contestuale di un bene dell’allegato 6/A.
Inoltre, rispondendo alle segnalazioni ricevute, si sottolinea che la percentuale di utilizzo dell’agevolazione riportata nel grafico sul sito del Ministero dello sviluppo economico fa riferimento alla totalità delle risorse pubbliche stanziate per la Nuova Sabatini a partire dal 2013.
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E' on line dal 2 ottobre il sito di Confindustria dedicato al tema Industria 4.0 a cui è possibile accedere dalla home page di Confindustria, cliccando sul banner Industry 4.0 in alto a sinistra, o attraverso il seguente link http://preparatialfuturo.confindustria.it/.
Il sito, sviluppato in collaborazione con SFC, ha l'obiettivo di creare un "contenitore" di competenze, informazioni, aggiornamenti e materiale formativo.
Il portale è articolato in diverse sezioni. La sezione AGEVOLAZIONI illustra tutte le misure del Piano in modo chiaro e aggiornato per permetterne di valutarne le opportunità; la sezione FORMAZIONE, che oltre ai moduli elearning e webinar di approfondimento, contiene anche “espedienti” come il Quiz 4.0 o le video pillole che servono a veicolare i temi fondamentali di Industria 4.0 e ad illustrarne tutti gli aspetti: le misure del Piano nazionale, le tecnologie, i modelli di business che cambiano, il lavoro e le professionalità del futuro.
La sezione MEDIA, che oltre alle news, vuole dare rilievo nazionale a tutti gli eventi realizzati sul territorio attraverso la MAPPA INDUSTRIA 4.0.
Inoltre, il sito ha una sezione dedicata alla rete dei Digital Innovation Hub (DIH) di Confindustria, con i riferimenti di contatto operativi per facilitare lo scambio di best practices e informazioni tra i DIH. Nella stessa sezione è possibile accedere allo strumento CHECK UP AZIENDALE, che permette una prima valutazione del grado di digitalizzazione dell'impresa.
Il sito verrà costantemente aggiornato e ulteriormente implementato, ad esempio con la sezione InduSTORY in cui saranno le imprese stesse a raccontare il loro percorso di trasformazione verso il 4.0.
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A questo link, è disponibile la Proposta di legge sulla Sharing Economy.
http://www.makingspeechestalk.com/ch/comment_sea/?id_speech=45
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Iperammortamento – Ulteriori chiarimenti sull’individuazione dei beni agevolabili e
sul requisito di interconnessione
Circolare Ministero dello sviluppo economico 23 maggio 2018
Gli impianti di trattamento e recupero delle acque reflue impiegati nell’industria tessile possono essere ammessi al beneficio dell’iperammortamento in quanto riconducibili ai “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità” – voce n. 9. È sufficiente che tali impianti svolgano una sola delle due funzioni (trattamento o recupero). Infine, ai fini del rispetto del requisito dell’interconnessione, lo “scambio informativo” non deve necessariamente avvenire con il sistema gestionale della produzione, è sufficiente che si realizzi anche con altri sistemi interni tra i quali, ad esempio, i sistemi di monitoraggio e controllo remoto degli impianti aziendali.
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Sistemi di additivazione
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I sistemi impiegati con la finalità di additivare le sostanze pericolose in modo da evitare il contatto diretto del lavoratore con tali sostanze, consentendo in tal modo la manipolazione in sicurezza, sono riconducibili alla categoria “Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0”
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“interconnessione” e “integrazione automatizzata”
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Con riferimento all’interconnessione e all’integrazione automatizzata, il Mise chiarisce alcuni aspetti riportati nella circolare n. 4/E del 2017 :
- le modalità di realizzazione dell’integrazione automatizzata non sono limitate solo alla movimentazione e tracciabilità, ma possono essere ricondotte in senso alla “logistica di fabbrica”, che comprende varie funzioni di gestione quali: materiali, produzione, distribuzione fisica dei prodotti finiti;
- l’integrazione di tipo informativo con il sistema logistico può essere soddisfatta attraverso l’impiego di beni immateriali tra quelli indicati nell’allegato B e con l’impiego di più sistemi operanti in modo concorrente e complementare;
- con riferimento ai protocolli di interconnessione e indirizzamento, oltre ai protocolli riconducibili a standard omologati (es. CEI EN 62591 per le comunicazioni wireless) possono essere ammessi anche i protocolli riconducibili a standard market driven ampiamente utilizzati dalle imprese
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È in corso di pubblicazione il decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo economico del 29 aprile 2015, che stanzia nuove risorse per il rilancio dei contratti di sviluppo - strumenti agevolativi “negoziali” dedicati al sostegno di investimenti strategici ed innovativi di grandi dimensioni - e fissa la data per la presentazione delle domande di accesso all’agevolazione.
Il Decreto stanzia 250 milioni di euro, provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020, ai quali potranno aggiungersi ulteriori risorse derivanti dalla programmazione comunitaria e nazionale per il periodo 2014-2020. Per la distribuzione delle risorse è previsto un vincolo territoriale che prevede l’attribuzione per l’80% al Mezzogiorno e per il 20% alle regioni del Centro-Nord.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 10 giugno 2015, secondo le modalità indicate sul sito di Invitaliawww.invitalia.it, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., nella sezione Contratti di Sviluppo.
Si allega una nota di aggiornamento sui contratti di sviluppo, che riporta una sintetica descrizione dello strumento e un aggiornamento sul suo utilizzo negli anni 2012-2014.
Contratti di sviluppo_aprile2015.pdf|Visualizza dettagli
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Si allega la nota di approfondimento, elaborata dall'area Politiche Fiscali, sui profili di natura fiscale più rilevanti esaminati nella circolare dell'Agenzia delle entrate e del Mise sull'applicazione del super e dell'iperammortamento.
In particolare, la nota si sofferma sugli aspetti che Confindustria aveva messo in evidenza nelle sue interlocuzioni con l’Amministrazione finanziaria, avviate già all’indomani dall’approvazione della Legge di Bilancio 2017.
Proroga super-ammortamento e iper-ammortamento - prime osservazioni alla Circ. n. 4E del 30 marzo 2017.pdf|View Details
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Si allega il documento del Ministero dello sviluppo economico, che risponde ai quesiti relativi ai profili tecnologi dell'iperammortamento.
Si tratta dei quesiti raccolti in questi mesi dal sistema e sui quali Confindustria ha richiesto indicazioni al Mise.
FAQ_iper-ammortamento_allegatoA.pdf|Visualizza dettagli
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In allegato, trovate l'intervista che il Vicepresidente di Confindustria con delega alle Politiche industriali, Giulio Pedrollo ha rilasciato a Nicoletta Picchio sul tema "Industria 4.0". Tra le questioni affrontate: la creazione della rete di Digital Innovation Hub, il ruolo di Confindustria a supporto delle imprese, la formazione e tanto altro.
Buona lettura!
Intervista Pedrollo_sole24ore.pdf|Visualizza dettagli
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La DG Connect della Commissione europea ha avviato una consultazione per la revisione della strategia UE sull’elettronica con l'obiettivo di mettere in evidenza i punti di forza e le risorse dell’Europa nei settori dell’elettronica, robotica e automazione e così identificare future iniziative politiche, azioni e investimenti necessari a garantire che l’Europa tragga tutti i benefici connessi alla trasformazione digitale.
Il sondaggio può anche essere compilato in modalità “anonima” a meno che non si desideri ricevere il report dei risultati del sondaggio e sarà aperto fino al 26 aprile 2018 alle 17:00.
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Facciamo seguito alla comunicazione inviata ai Direttori delle Associazioni del sistema per ricordare che Confindustria ha siglato con l’Ente Italiano di Normazione (UNI) una convenzione per l’abbonamento alla consultazione della raccolta completa delle norme UNI da parte delle aziende aderenti al nostro sistema Confindustria (vd allegato 1).
Nel riconoscere il ruolo svolto dalla normazione tecnica volontaria a supporto della competitività e dell’innovazione delle imprese, Confindustria e UNI hanno reso disponibile – sperimentalmente - la consultazione on-line dei testi integrali di tutte le norme tecniche nazionali, i recepimenti di quelle europee EN e le adozioni di quelle internazionali ISO, ad un prezzo molto conveniente.
In via sperimentale per l’anno in corso, le aziende aderenti al sistema Confindustria potranno visualizzare i testi integrali delle norme UNI - fino al 31 dicembre 2016 - al prezzo forfettario di 25,00 € (+ IVA) al mese.
A titolo di confronto, l’attuale abbonamento alla raccolta completa è commercializzato al prezzo di 12.000,00 € (+ IVA), con la possibilità di scarico delle norme al prezzo di 15,00 € (+ IVA) cad.
Per consentire ai propri associati di godere di queste speciali condizioni di abbonamento, le organizzazioni confederate dovranno sottoscrivere il patto di adesione alla Convenzione (vd allegato 2) e dare la massima divulgazione all’iniziativa attraverso i mezzi ritenuti più idonei, sulla base del format che, a titolo esemplificativo, è stato predisposto in accordo con UNI (vd allegato 3).
La convenzione è stata siglata alla fine dello scorso mese di febbraio. Ad oggi si possono registrare già 64 patti di adesione sottoscritti e 331 aziende associate che hanno aderito.
Confindustria e UNI auspicano la più ampia diffusione dell’iniziativa attraverso le Associazioni del sistema affinché tutte le aziende associate possano usufruire dei vantaggi derivanti dalla conoscenza dei contenuti di tutte le norme tecniche, in particolare per le imprese:
· con certificazioni di sistema e di prodotto (a supporto delle quali sono richieste le norme in originale o servizi equivalenti che ne garantiscano la disponibilità);
· che rispettano specifiche tecniche nella produzione di beni e servizi (per soddisfare le richieste di conformità da parte dei clienti/committenti privati e pubblici, nonché delle autorità di controllo);
· che desiderano essere più competitive, migliorando e innovando prodotti, servizi e processi, aumentando la sicurezza e riducendo l’impatto ambientale.
Per maggiori informazioni, consultare il sito www.uni.com/accordoConfindustria, oppure rivolgersi al Settore Vendite UNI (Call center: 02 70024200; E-mail: [email protected]), o agli uffici dell’Area Politiche Industriali di Confindustria.
La documentazione qui richiamata è disponibile all'interno della libreria della comunità, nella cartella "sistema qualità e normazione tecnica"
Allegato 1 - Testo convenzione Confindustria UNI.pdf|Visualizza dettagli Allegato 3 - Nota per aziende associate.docx|Visualizza dettagli allegato 2 - Patto di adesione convenzione Confindustria UNI.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Marco Gentili DDF48984-E213-753D-C125-66F90048D2B1 [email protected]
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Segnaliamo che, nel quadro di un rilancio della normazione tecnica quale strumento di competitività per lo sviluppo del sistema produttivo, Confindustria ha organizzato, in collaborazione con CNA, Confartigianato e Confcommercio, un momento di confronto fra i diversi stakeholders, anche in vista dell’ormai prossimo rinnovo delle cariche sociali dell’Ente Italiano di Normazione (UNI).
L’evento programmato avrà luogo venerdì 7 aprile 2017 presso Confindustria (Viale dell’Astronomia, 30 Roma – Sala Pininfarina), i cui lavori inizieranno alle ore 10.30 (e conclusione attesa non oltre le 13,30).
In allegato il programma dell'evento. Ulteriori dettagli dell'iniziativa sono disponibili sul sito di Confindustria al link: https://goo.gl/KUpX3E
Nel raccomandare la più ampia diffusione dell'evento, segnaliamo che le conferme di partecipazione vanno inviate al seguente indirizzo elettronico: [email protected]
progr 7 aprile_Layout.pdf|Visualizza dettagli
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E' stata pubblicata ieri la circolare dell'Agenzia delle Entrate e del Ministero dello sviluppo economico su super e iperammortamento corredata delle linee guida tecniche, che forniscono chiarimenti sulla natura tecnica delle caratteristiche indicate negli allegati A e B della legge di bilancio 2017.
La circolare può essere scaricata al seguente link
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Documentazione/Provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/Circolari/Archivio+circolari/Circolari+2017/Marzo+2017/Circolare+n.4+del+30032017/CIRCOLARE+n.4_E+del+30-03-2017.pdf
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Considerato il notevole successo che ha riscosso l'iniziativa della convenzione con UNI per l'accesso alle norme a condizioni agevolate, abbiamo il piacere di informare che abbiamo prorogato fino al 31 dicembre 2017 con l’Ente Italiano di Normazione (UNI) la convenzione per l’abbonamento alla consultazione della raccolta completa delle norme UNI da parte delle aziende aderenti al sistema Confindustria.
Nel riconoscere il ruolo svolto dalla normazione tecnica volontaria a supporto della competitività e dell’innovazione delle imprese, Confindustria e UNI hanno reso disponibile – anche per il prossimo anno - la consultazione on-line dei testi integrali di tutte le norme tecniche nazionali, i recepimenti di quelle europee EN e le adozioni di quelle internazionali ISO, ad un prezzo molto conveniente.
Le aziende aderenti al sistema Confindustria potranno visualizzare i testi integrali delle norme UNI al prezzo forfettario di 300 Euro + iva per l'intero anno solare 2017.
Per consentire ai propri associati di godere di queste speciali condizioni di abbonamento, le organizzazioni confederate, che ancora non vi hanno provveduto, dovranno sottoscrivere il patto di adesione alla Convenzione e dare la massima divulgazione all’iniziativa attraverso i mezzi ritenuti più idonei, sulla base del format che, a titolo esemplificativo, è stato predisposto in accordo con UNI (vd allegato).
Ad oggi i patti di adesione sottoscritti superano le novanta unità per un totale di quasi seicento aziende aderenti.
Confindustria e UNI auspicano la più ampia diffusione dell’iniziativa affinché tutte le aziende associate possano usufruire dei vantaggi derivanti dalla conoscenza dei contenuti di tutte le norme tecniche, in particolare per le imprese:
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con certificazioni di sistema e di prodotto (a supporto delle quali sono richieste le norme in originale o servizi equivalenti che ne garantiscano la disponibilità);
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che rispettano specifiche tecniche nella produzione di beni e servizi (per soddisfare le richieste di conformità da parte dei clienti/committenti privati e pubblici, nonché delle autorità di controllo);
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che desiderano essere più competitive, migliorando e innovando prodotti, servizi e processi, aumentando la sicurezza e riducendo l’impatto ambientale.
Invitiamo pertanto, a dare il massimo risalto a tale iniziativa considerato il notevole vantaggio economico che ne deriverebbe alle imprese associate.
Per maggiori informazioni, consultare il seguente link
Oppure rivolgersi al Settore Vendite UNI (Call center: 02 70024200; E-mail: [email protected]), o agli uffici dell’Area Politiche Industriali di Confindustria.
Nota per aziende associate.docx|Visualizza dettagli
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La circolare 23 marzo 2016, n. 26673 del Ministero dello sviluppo economico ha aggiornato le modalità per l’utilizzo della Nuova Sabatini a seguito delle modifiche introdotte dal decreto interministeriale del 25 gennaio 2016 (v. circolare dell’Area Politiche Industriali n. 19950).
La circolare ha introdotto alcune modifiche e semplificazioni per le imprese, che sono state sintetizzate in una nota del Ministero. In particolare, le novità riguardano:
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la modulistica: i nuovi moduli da utilizzare per la domanda di agevolazione e per le successive comunicazioni sono allegati alla circolare e possono essere consultati sul sito del Ministero;
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la dichiarazione di completamento dell’investimento: la dichiarazione deve essere presentata entro 60 giorni, pena la revoca del contributo, ed è sottoscritta solo dal legale rappresentante dell’impresa (mentre nella disciplina precedente era prevista anche la firma del presidente del collegio sindacale/revisore legale/esperto contabile);
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domanda di erogazione della prima quota di contributo: alla domanda devono essere allegate le dichiarazioni liberatorie dei fornitori che attestano il requisito “nuovo di fabbrica”. Rispetto alla disciplina precedente, non è più necessario accorpare le liberatorie in un unico file e non è più necessaria la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la conformità delle liberatorie allegate agli originali: tale dichiarazione è stata infatti inserita nel modulo di domanda stesso. Inoltre, il modulo di domanda deve essere sottoscritto solo dal legale rappresentante (mentre nella disciplina precedente era prevista anche la firma del presidente del collegio sindacale/revisore legale/esperto contabile). Si ricorda, infine, che il decreto del 25 gennaio ha introdotto un termine per la presentazione della domanda di prima erogazione pari a 120 giorni dalla data di conclusione dell’investimento e che il suo mancato rispetto determina la revoca dell’agevolazione;
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comunicazione delle variazioni: le variazioni dell’unità produttiva oggetto dell’investimento vanno comunicate via PEC alla banca/intermediario finanziario e al Ministero. Analoga comunicazione va fornita nel caso di variazione del soggetto beneficiario del contributo, che risulti da atto pubblico o scrittura privata.
La nuova procedura diventerà operativa dal 2 maggio 2016. A partire da questa data le domande potranno essere presentate utilizzando i nuovi moduli disponibili sul sito del Mise.
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A seguito di segnalazioni di alcune associazioni, precisiamo che, per le aziende aderenti al sistema Confindustria, la Convenzione per il 2017, acquistabile da subito, ha un prezzo di 300,00 €/anno (+IVA) non frazionabile, decorre dalla data di attivazione e scade il 31 dicembre 2017.
Per maggior chiarezza, tale precisazione è stata inserita anche nel format che vi alleghiamo nuovamente.
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Proroga convenzione Confindustria - UNI

Considerato il notevole successo che ha riscosso l'iniziativa della convenzione con UNI per l'accesso alle norme a condizioni agevolate, abbiamo il piacere di informare che abbiamo prorogato fino al 31 dicembre 2017 con l’Ente Italiano di Normazione (UNI) la convenzione per l’abbonamento alla consultazione della raccolta completa delle norme UNI da parte delle aziende aderenti al sistema Confindustria.
Nel riconoscere il ruolo svolto dalla normazione tecnica volontaria a supporto della competitività e dell’innovazione delle imprese, Confindustria e UNI hanno reso disponibile – anche per il prossimo anno - la consultazione on-line dei testi integrali di tutte le norme tecniche nazionali, i recepimenti di quelle europee EN e le adozioni di quelle internazionali ISO, ad un prezzo molto conveniente.
Le aziende aderenti al sistema Confindustria potranno visualizzare i testi integrali delle norme UNI al prezzo forfettario di 300 Euro + iva per l'intero anno solare 2017.
Per consentire ai propri associati di godere di queste speciali condizioni di abbonamento, le organizzazioni confederate, che ancora non vi hanno provveduto, dovranno sottoscrivere il patto di adesione alla Convenzione e dare la massima divulgazione all’iniziativa attraverso i mezzi ritenuti più idonei, sulla base del format che, a titolo esemplificativo, è stato predisposto in accordo con UNI (vd allegato).
Ad oggi i patti di adesione sottoscritti superano le novanta unità per un totale di quasi seicento aziende aderenti.
Confindustria e UNI auspicano la più ampia diffusione dell’iniziativa affinché tutte le aziende associate possano usufruire dei vantaggi derivanti dalla conoscenza dei contenuti di tutte le norme tecniche, in particolare per le imprese:
-
con certificazioni di sistema e di prodotto (a supporto delle quali sono richieste le norme in originale o servizi equivalenti che ne garantiscano la disponibilità);
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che rispettano specifiche tecniche nella produzione di beni e servizi (per soddisfare le richieste di conformità da parte dei clienti/committenti privati e pubblici, nonché delle autorità di controllo);
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che desiderano essere più competitive, migliorando e innovando prodotti, servizi e processi, aumentando la sicurezza e riducendo l’impatto ambientale.
Invitiamo pertanto, a dare il massimo risalto a tale iniziativa considerato il notevole vantaggio economico che ne deriverebbe alle imprese associate.
Per maggiori informazioni, consultare il seguente link
Oppure rivolgersi al Settore Vendite UNI (Call center: 02 70024200; E-mail: [email protected]), o agli uffici dell’Area Politiche Industriali di Confindustria.
Nota per aziende associate_dicembre 2016.docx|Visualizza dettagli
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L'Area Politiche industriali e l'Area Politiche regionali e della Coesione territoriali hanno promosso alcuni incontri sul territorio sul tema dei contratti di sviluppo, di recente rifinanziati dal MISE, con l'obiettivo di illustrare alle imprese del Sistema associativo le caratteristiche operative di questo strumento e le modalità di accesso ai relativi fondi.
Il calendario degli incontri è il seguente:
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26 maggio 2015, Napoli (Unione Industriali di Napoli)
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29 maggio 2015, Torino (Unione industriale di Torino)
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5 giugno 2015, Palermo (Associazione degli Industriali della Provincia di Palermo)
La partecipazione delle imprese del Sistema è libera.
Per informazioni potete rivolgervi alle segreterie delle rispettive associazioni e a Valentina Carlini (Area Politiche industriali).
Modified on by Valentina Carlini 3AFB177D-E3E3-3CC9-4125-66E2005E8118 [email protected]
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Il documento, che riprende e sistematizza posizioni già condivise con il Sistema nell’ambito dei diversi dossier che seguiamo a livello confederale, indica principi per politiche industriali e ambientali attente sia alle istanze di sviluppo che alle esigenze di tutela ambientale.
L’iniziativa è stata intrapresa al fine di utilizzare il documento come base ufficiale di confronto con la Politica su questi temi e con l'obiettivo di assicurare che i processi decisionali pubblici, riguardanti soprattutto la materia ambientale, siano maggiormente integrati e coordinati con le politiche di sviluppo industriale.
Invitiamo pertanto le Associazioni che lo ritengano opportuno a diffondere ed utilizzare tale strumento ai vari livelli di confronto istituzionale.
Modified on by Marianna Faino 44223C8F-E48D-1061-C125-77EB004096C4
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Lo scorso 22 marzo confindustria è stata audita dalla Commissione attività Produttive della Camera dei Deputati nell'ambito dell'Indagine conoscitiva su "Industria 4.0, quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filieri industriali nazionali".
L'audizione è stata l'occasione per ribadire l'attenzione e l'interesse di Confindustria e del Sistema associativo su questo tema, esprimendo nel contempo l'auspicio affinché il Paese si doti di una strategia coerente di medio-lungo periodo di politica industriale che incorpori l’approccio Industria 4.0.
In allegato, è disponibile il documento di analisi e proposte elaborato da Confindustria con il supporto del sistema associativo e depositato in Commissione.
Audizione industria 4.0 Camera dei Deputati_22.3.2016.pdf|Visualizza dettagli
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Sono state presentate stamattina le previsioni economiche della Commissione europea di primavera: il contesto economico per la politica industriale!
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-4903_it.htm
Modified on by Eleonora Faina 7E224AB9-03FA-5D9A-C125-73DB00523D02
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Vi informiamo che l'incontro sul tema dei contratti di sviluppo previsto per questa mattina, presso la sede dell'Unione Industriali di Napoli sarà trasmesso in streaming al seguente link: http://www.unindustria.na.it/component/gsevent/article/5143-live-streaming.
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Nella sezione eventi sono disponibili le informazioni relative alla presentazione del nuovo rapporto sugli Scenari Industriali di Confindustria sul tema "Produzione e Commercio: Come cambia la Globalizzazione. La Manifattura italiana riparte su buone basi."
Sul sito di Confindustria sono disponibili il programma e le informazioni per l'accreditamento.
Modified on by Eleonora Faina 7E224AB9-03FA-5D9A-C125-73DB00523D02
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La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (10 marzo 2016) del decreto del 25 gennaio 2016 sulla Nuova Sabatini ha suscitato dubbi e preoccupazioni sulla transizione alla nuova disciplina e sull’entrata in vigore di alcune norme del decreto.
In particolare, gli aspetti più delicati riguardano le cause di revoca dei contributi relative al mancato rispetto dei termini per l’invio della “dichiarazione di ultimazione dell’investimento” (60 giorni), della richiesta di erogazione della prima quota di contributo (120 giorni, temine che non era previsto dal decreto del 2013) e delle richieste di erogazione delle quote successive alla prima.
I dubbi sono nati dal fatto che il decreto non specifica questi aspetti della transizione e, soprattutto, dal fatto che nei giorni scorsi il Mise ha inviato PEC alle imprese per comunicare l’entrata in vigore dei nuovi termini, ma senza indicare a partire da quando vanno rispettati.
Pertanto, abbiamo sollecitato un chiarimento del Ministero, che pubblicherà sul suo sito Internet una specifica FAQ.
Di seguito si anticipa il contenuto della FAQ.
D. Da quando decorrono i nuovi termini per la dichiarazione di ultimazione dell'investimento e per la richiesta di erogazione della prima quota di contributo previsti dal DM 25.01.2016? Tali termini sono retroattivi per le iniziative per le quali alla data di pubblicazione del Decreto sia già stato adottato il provvedimento di concessione del contributo?
R. I nuovi termini stabiliti dal DM 25.01.2016 non sono retroattivi, ma decorrono dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, ovvero 10 marzo 2016. Pertanto per un'impresa che avesse ultimato l’investimento prima del 10 marzo 2016, la decorrenza dei termini è:
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se alla data del 10 marzo 2016 è già trascorso il termine massimo di 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento senza aver dichiarato l’ultimazione dell’investimento, i 60 giorni per la trasmissione della dichiarazione di ultimazione ed i 120 giorni per la presentazione della richiesta di erogazione si conteggiano a partire dal 10 marzo 2016;
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se alla data del 10 marzo 2016 è già trascorso il termine massimo di 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento e l’impresa ha presentato la dichiarazione di ultimazione, ma non ancora la richiesta di erogazione, i 120 giorni per la presentazione della richiesta di erogazione si conteggiano a partire dal 10 marzo 2016;
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se alla data del 10 marzo 2016 non è ancora trascorso il termine massimo di 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, i 60 giorni per la trasmissione della dichiarazione di ultimazione ed i 120 giorni per la presentazione della richiesta di erogazione decorrono dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento (entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento).
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Nell'ambito delle attività di analisi in tema di infrastrutture, si segnalano due approfondimenti dell'Area Politiche Industriali (Infrastrutture, Logistica, Trasporti e SPL), riguardanti: (1) una Nota di Aggiornamento relativa alla programmazione delle Infrastrutture Strategiche Prioritarie, comprese negli Allegati Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) dal 2015 al 2018, e (2) una Nota sul Rapporto NUVEC-Agenzia Coesione 2018, concernente i tempi di realizzazione delle Opere Pubbliche.
Nel primo documento è riportata un'analisi dei costi, delle disponibilità finanziarie e dell'attuazione delle 25 opere prioritarie - per singola infrastruttura, per settore e per ubicazione geografica - nonché la variazione tra i dati stimati a maggio 2018 e quelli rilevati a fine 2016. In particolare, viene svolto un approfondimento per fasi di realizzazione in cui si collocano i lavori previsti.
Nel secondo documento vengono invece analizzati i tempi medi di realizzazione delle opere infrastrutturali, relativamente alla durata stimata per le diverse fasi di attuazione, con particolare attenzione ai cd. "tempi di attraversamento" da una fase all'altra, per classi dimensionali di investimento, per settore d'intervento, ente competente e regione.
Aggiornamento Infrastrutture Strategiche 2018.pdf|Visualizza dettagli
FIN_Nota Rapporto CPT 2018_Tempi OOPP.pdf|Visualizza dettagli
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Il prossimo 19 giugno 2015 la Delegazione di Confindustria a Bruxelles organizza un seminario sul tema “La strategia europea per il mercato unico digitale”, che nella seconda parte della giornata dedicherà una specifica sezione al tema della digitalizzazione dell'industria con rierimento ad "Industria 4.0".
Sul sito di Confindustria sarà possibile consultare il programma e il materiale informativo, nonché registrarsi all'evento.
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Con riferimento al ciclo di incontri sul territorio sul tema dei contratti di sviluppo, avviato lo scorso 26 maggio a Napoli, si ricorda che il prossimo appuntamento si terrà il prossimo 5 giugno a Palermo, presso la sede di Confindustria Sicilia.
In allegato il programma dell'incontro.
Programma_incontro_Contratti di Sviluppo_5giugno15.pdf|Visualizza dettagli
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L’ANAC con la delibera n. 949 del 13 settembre 2017 ha modificato il “Regolamento unico in materia di esercizio del potere sanzionatorio da parte dell’Autorità con integrazione dell’art. 6 del Regolamento stesso”.
L’Autorità, anche in base a quanto previsto dall’art. 213, comma 13, del nuovo Codice dei contratti, come modificato dal Decreto correttivo (Dlgs n. 56/2017) ha deliberato:
-di applicare il procedimento di oblazione a tutti i casi in cui la violazione accertata, non preveda l’applicazione della misura interdittiva dalla partecipazione alle gare, ovvero ai soli casi in cui non vi sia accertamento dell’elemento soggettivo della gravità della violazione e dunque:
a) nei confronti dei soggetti che rifiutano od omettono di fornire le informazioni o di esibire i documenti richiesti dall’Autorità; ovvero che hanno fornito informazioni o esibito documenti non veritieri ovvero in ritardo, senza giustificato motivo;
b) nei confronti delle Stazioni appaltanti che omettono o ritardano l’inserimento dei C.E.L. nella banca dati dell’Osservatorio;
c) nei confronti dei soggetti che non ottemperano alla richiesta della S.O.A. volta all’accertamento dei titoli autorizzativi a corredo dei C.E.L. rilasciati da committenti non tenuti all’applicazione del codice;
d) nei confronti dei Rup delle S.A. che omettono o ritardano la comunicazione e trasmissione all’Autorità, ai sensi dell’art. 106, co. 14, e 213, co. 13, del d.l.vo 50/2016, delle varianti in corso d’opera, per i contratti di appalto per lavori, servizi o forniture;
e) nei confronti dei Rup delle Stazioni Appaltanti che omettono o ritardano la comunicazione all’Autorità ai sensi dell’art. 213, co. 13, del codice, della nuova scheda tipo, come previsto nella delibera sul contenuto del Casellario, della relazione dettagliata sul comportamento dell’operatore economico;
f) nei confronti delle S.A. che omettono o ritardano ai sensi dell’art. 106, co. 8, del d.l.vo 50/2016, in caso di mancata/ritardata comunicazione all’Autorità delle modificazioni al contratto di appalto per lavori, servizi o forniture;
g) nei confronti dei Rup delle S.A., ai sensi dell’art. 107, co. 4, del d.l.vo 50/2016, per l’omessa o ritardata comunicazione all’Autorità, circa le sospensioni di lavori che superino il quarto del tempo contrattuale complessivo;
L’Autorità ha inoltre deliberato:
-di quantificare la sanzione pecuniaria applicabile in misura ridotta in:
Euro 500 nel caso in cui la violazione contempli il rifiuto o l’omissione (art. 213, c.13, 1° periodo);
Euro 1000 nel caso in cui la violazione contempli la produzione di dichiarazioni e/o documentazione non veritiere (art. 213, c.13, 2° periodo);
-di apportare al Regolamento unico in materia di esercizio del potere sanzionatorio da parte dell’Autorità la modifica dell’art. 6 che viene così riformulato con l’aggiunta del punto di cui alla lett. h), come di seguito:
Articolo 6
Fase istruttoria
h) la facoltà per il soggetto responsabile della violazione, nei casi in cui non ricorra in astratto l’ipotesi per l’applicazione di misure interdittive dalla partecipazione alle gare, di aderire al pagamento in misura ridotta previsto dall’art.16 della Legge 689/81 L’intervenuto pagamento, entro 60 giorni dalla contestazione degli addebiti, estingue il procedimento.
Si unisce in allegato il testo della delibera che entrerà in vigore dal giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
del.949.2017.reg.pdf|Visualizza dettagli
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La prima iniziativa sul territorio sul tema dei contratti di sviluppo, tenutasi lo scorso 26 maggio a Napoli, ha visto un’ampia partecipazione di imprese. Il Sistema ha così ribadito il prorpio interesse per lo strumento, utile soprattutto per promuovere gli investimenti nel Mezzogiorno.
Dopo le presentazioni dei relatori, è stato destinato ampio spazio a domande dei presenti in sala. Tra i temi sollevati si segnalano: le modalità di presentazione di progetti da parte di raggruppamenti e Reti d'impresa; la possibilità di finanziare progetti di ricerca e sviluppo; la necessità di valorizzare il nesso funzionale tra le imprese proponenti; i livelli di aiuto in funzione della dimensione d'impresa.
In seguito, le aziende che si erano già registrate hanno avuto la possibilità di svolgere incontri "one to one" con i tecnici di Invitalia sui singoli progetti di investimento.
Come corollario dell'incontro e alla luce dell'interesse manifestato dalle imprese, si può quindi ritenere plausibile che le risorse attualmente a disposizione per i contratti di sviluppo (250 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione – FSC) possano rivelarsi insufficienti a soddisfare le richieste. L'auspicio è quello che si proceda quanto prima ad aumentare la dotazione iniziale con ulteriori risorse dei FSC e dei fondi strutturali, così come proposto da Confindustria.
In allegato le slide presentate da Invitalia.
CDS_25_5_2015 (1).pdf|Visualizza dettagli
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La sezione, fondata sul meccanismo della risk sharing finance facility, è destinata alla concessione di garanzie a copertura delle prime perdite su portafogli costituiti da finanziamenti concessi dalla BEI per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e l’innovazione industriale.
L’ammontare minimo dei portafogli è di 500 milioni di euro e la sezione ha una dotazione iniziale di 100 milioni di euro, che potrà essere ampliata anche attraverso i fondi strutturali (programmazione 2014-2020).
Il decreto definisce i criteri, le modalità di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio dei finanziamenti che saranno concessi dalla BEI; individua le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia concedibile dal Fondo di garanzia nonché le modalità di gestione e di escussione della medesima garanzia.
Più in particolare, è previsto quanto segue:
Il portafoglio è costruito da BEI e può comprendere crediti concessi a imprese di qualsiasi dimensione, seppure con un’attenzione particolare alle PMI, alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese (questi ultimi secondo uno specifico accordo da stipulare tra MiSE, MEF e BEI). I progetti devono essere realizzati in Italia e deve trattarsi di:
- progetti di ricerca, sviluppo e innovazione finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramenti di quelli già esistenti;
- progetti ad elevato contenuto tecnologico e/o innovativo, finalizzati alla industrializzazione di prodotti, servizi o processi;
- altri progetti che la BEI considera innovativi e ammissibili sulla base dei propri criteri.
I finanziamenti possono essere erogati direttamente da BEI o indirettamente attraverso banche e intermediari finanziari. La dimensione finanziaria dei progetti varia a seconda che i finanziamenti siano erogati direttamente dalla BEI o indirettamente attraverso banche e intermediari finanziari:
- finanziamenti diretti: importo non inferiore a euro 15 milioni; il finanziamento può coprire fino al 50% del costo complessivo del progetto; la restituzione avviene sulla base di un piano di ammortamento;
- finanziamenti intermediati: importo compreso tra 500.000 euro e un valore massimo di euro 25 milioni. Se erogati a PMI e Midcap, i finanziamenti possono coprire l’intero importo del progetto ma entro il limite di 12,5 milioni di euro; se erogati a grandi imprese il finanziamento può coprire fino al 50% dei costi del progetto.
La durata dei finanziamenti sia diretti che indiretti è compresa tra 36 ed 84 mesi e vengono erogati in un’unica soluzione.
Le richieste di finanziamento sono valutate e deliberate dalla BEI o dalla banca in piena autonomia e coerenza con le proprie politiche del credito. Nel caso di finanziamenti indiretti, il decreto specifica comunque che la banca si impegna a rispettare le linee guida fornite dalla BEI per la selezione dei progetti, a informare i prenditori finali del fatto che il finanziamento rientra nell’operazione di risk sharing per l’innovazione e a fare in modo che il vantaggio finanziario connesso all’intervento BEI sia trasferito alle imprese creditrici.
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Costruzione del portafoglio
Il portafoglio viene costruito gradualmente dalla BEI man mano che vengono erogati finanziamenti sia diretti che indiretti. Nel caso di finanziamenti diretti, la BEI comunica al Gestore del Fondo l’inserimento del finanziamento nel portafoglio, indicando l’impresa beneficiaria, l’importo, una descrizione del progetto e le condizioni economiche. Analoga comunicazione viene inviata dalla BEI al Fondo nel caso di finanziamenti indiretti, con l’indicazione della banca, dell’importo, durata e condizioni economiche del finanziamento. La garanzia della sezione speciale diviene operativa a decorrere dalla data di ricezione delle comunicazioni.
La fase di costruzione del portafoglio dura 4 anni dalla data di avvio. Al termine della fase di costruzione del portafoglio la BEI comunica al Fondo l’ammontare e i dati riepilogativi dei finanziamenti erogati. La BEI può sia chiudere tale fase anche prima dei 4 anni, illustrando le motivazioni della decisione, sia chiedere l’estensione del periodo di costruzione del portafoglio per ulteriori 3 anni.
Il Fondo di garanzia concede alla BEI, a titolo oneroso, una garanzia massima del 20% sul portafoglio fino a un importo massimo di 100 milioni di euro. La garanzia è a prima richiesta, irrevocabile e incondizionata e opera anche durante il periodo di costruzione del portafoglio. La BEI comunicherà, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, la data di avvio della costruzione del primo portafoglio di finanziamenti.
L’Area Innovazione e Education e l’Area Politiche Industriali seguiranno l’andamento della risk sharing finance facility e forniranno aggiornamenti
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Nella sezione "Libreria" è possibile scaricare la Lente sull'UE n.43, nota di approfondimento sul Piano d'azione della Commissione europea sulla digitalizzazione dell'industria.
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Informiamo che il prossimo giovedì 7 luglio, si terrà in Confindustria - Sala Pininfarina, un seminario dal titolo "Bonifica dei siti contaminati: novità normative, direttiva IED, tecnologie innovative di risanamento" organizzato da Confindustria in collaborazione con RemTech.
Tra i diversi relatori interverranno l'On. Bratti (Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, Camera dei Deputati) e l'Ing. Laura D'Aprile (Ministero dell'Ambiente).
L'evento è pubblico e a partecipazione gratuita.
Per motivi organizzativi, si invita quanti interessati a trasmettere conferma di partecipazione all'indirizzo di posta elettronica: [email protected], entro il prossimo martedì 5 luglio.
Programma Bonifiche_30062016.pdf|Visualizza dettagli
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Dopo oltre un anno di raccolta dati, analisi e studio ACCREDIA, APQI, CONFINDUSTRIA, EFQM, QUINN - Consorzio Universitario in Ingegneria per la Qualità e l'Innovazione (già Qualital) e Fondazione SYMBOLA, hanno completato la ricerca sul tema “Qualità 2015: evoluzioni ed esperienze in Italia e nel Mondo”.
Il lavoro ha inteso focalizzare l’attenzione sulle evoluzioni del concetto di Qualità dagli anni ’90 ad oggi e sullo sviluppo che questo fattore ha avuto nei diversi settori, ma soprattutto in quello della produzione industriale, in Italia e nel mondo.
Partendo dal grande sviluppo delle ISO 9001 e dei relativi Sistemi di Certificazione e dall’esperienza dei modelli di eccellenza ispirati al TQM, sono state analizzate le varie accezioni nelle quali questo concetto è stato declinato e applicato per favorire la gestione ottimale dell’impresa e sostenerne competitività e sviluppo.
Il quadro emerso ed il confronto con ciò che si è fatto nel mondo ha portato alla formulazione di indicazioni operative per supportare, se non rilanciare, la diffusione della cultura della Qualità e quindi favorire la crescita delle nostre imprese e più in generale del Sistema Paese.
I risultati della ricerca e soprattutto le proposte di sviluppo, sono stati riportati in un documento sintetico che sarà presentato e distribuito ai partecipanti nell’incontro pubblico conclusivo che si terrà presso la sede di Confindustria a Roma il giorno 8 Luglio p.v..
Nel programma, è riportata l’articolazione dell’incontro che vuole essere anche un momento di confronto sul ruolo che giocano oggi i principi del quality management a supporto della competitività del sistema produttivo e più in generale del Sistema Paese. Il rapporto finale completo della ricerca sarà reso disponibile a partire dalla data dell’8 Luglio nei siti web dei partner.
La partecipazione all’evento è gratuita. >>> VEDI IL PROGRAMMA
Data la disponibilità limitata di posti si richiede la conferma compilando l’apposito form on line
http://apqi.wufoo.com/forms/per-un-futuro-di-qualita-registrazione/
indicando nome, cognome ed eventuale organizzazione di appartenenza.
L’evento si svolgerà presso la sede di Confindustria, in Viale dell'Astronomia, 30 -ROMA, Sala Pininfarina.
Per eventuali ulteriori informazioni potete contattarci all’indirizzo email [email protected].
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E' stato pubblicato sul sito del Mise (ma non ancora in Gazzetta Ufficiale) il decreto del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’economia e delle finanze del 25 gennaio 2016 chore del decreto, il mancato rispetto di tali termini comporta la revoca dell’agevolazione:
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conclusione dell’investimento oltre i 12 mesi dal finanziamento: gli investimenti vanno conclusi entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. In proposito si ricorda che la conclusione coincide con la data dell’ultimo titolo di spesa o, nel caso di leasing finanziario, con la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni;
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scadenza dei 60 giorni per inviare la “dichiarazione di ultimazione dell’investimento”: l’impresa è tenuta a comunicare l’avvenuta conclusione dell’investimento entro il termine di 60 giorni dalla conclusione stessa.
In questi anni si sono verificati frequenti casi di ritardo nell’invio di tale comunicazione, ma il ministero ha dato comunque seguito alle domande di agevolazione: con l’entrata in vigore del decreto il termine diventa perentorio;
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scadenza dei 120 giorni per l’invio della richiesta di erogazione della prima quota di contributo: l’impresa deve presentare al Ministero la richiesta di erogazione della prima quota di contributo entro 120 giorni dalla data di ultimazione dell’investimento. Si sottolinea che tale termine è stato introdotto dal nuovo decreto: fino ad oggi la richiesta di erogazione della prima quota poteva essere presentata in qualsiasi momento;
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richieste di erogazione delle quote di contributo successive alla prima: le richieste devono essere presentate con cadenza annuale, solo se decorsi 12 mesi dalla richiesta di erogazione precedente ed entro i 12 mesi successivi a tale termine. Si sottolinea che quest’ultimo termine è stato introdotto dal nuovo decreto;
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costituzione di una sede operativa in Italia entro i termini previsti per la conclusione dell’investimento: è stata estesa la possibilità di accedere all’agevolazione anche alle PMI che al momento della domanda non abbiano una sede operativa in Italia a condizione che provvedano all’apertura della sede entro i 12 mesi previsti per la conclusione dell’investimento.
Infine, tra le cause di revoca dell’art. 12 è stata ripresa anche la mancata apposizione sulla fattura della specifica dicitura (“Spesa di euro… realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art. 2, comma 4, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69”). Tale causa di revoca era già prevista dal decreto del 2013, ma il nuovo decreto concede all’impresa la possibilità di regolarizzare la fattura (v. art. 10, comma 6).
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Per dare prima attuazione alle disposizioni afferenti al Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori (art. 1, comma 92, L. 147/2013 e art. 1, comma 248, L. 190/2014) e nelle more dell’attivazione del Portale dell’Albo medesimo, con delibera n. 1 del 23 luglio 2015, il Comitato Centrale ha reso noto che è stata attivata, in via provvisoria e sperimentale, un’apposita funzione informatica, quale sezione speciale nell’ambito del “Portale dell’automobilista”, per verificare la regolarità delle imprese iscritte.
Fino al 30.09.2015, l’accesso alla funzione informatica è consentito, previa autenticazione, alle sole imprese di autotrasporto iscritte all’Albo per la verifica della propria posizione nonché per la segnalazione agli uffici competenti di eventuali anomalie.
Dal 1° ottobre 2015, la regolarità della posizione è attribuita all’impresa, qualora presenti contestualmente i seguenti requisiti:
- sia iscritta all’Albo e non sospesa
- sia iscritta alla CCIAA
- sia iscritta al Registro Elettronico Nazionale (REN)
- sia in regola con gli obblighi contributivi (regolarità previdenziale e assicurativa desumibile sulla base dei collegamenti telematici con INPS e INAIL).
La mancanza di uno o più requisiti determina lo stato di “non regolarità” dell’impresa iscritta all’Albo.
Con riguardo ai requisiti dell’assicurazione dei veicoli, dello svolgimento in concreto dell’attività economica e della congruità del parco veicolare e il numero dei dipendenti autisti, la regolarità è accertata solo previa istruttoria e sarà oggetto di successivo provvedimento.
Inoltre, dal 1.10.2015, l’accesso è consentito, previa autenticazione, anche ai committenti ai fini della verifica della regolarità del vettore, come prevista dall’art. 83 bis, comma 4 quater, del DL 112/08, conv. in L. 133/08.
Comitato Centrale Albo autotrasportatori Delibera 23.07.2015, n. 1.pdf|Visualizza dettagliE’ prevista un’apposita delibera di ratifica dell’attivazione della funzione informatica, da parte del Presidente dell’Albo, qualora ci sia un esito positivo della fase sperimentale.
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Il Parlamento europeo ha pubblicato lo studio “i costi della non-Europa nella sharing economy”, con l’obiettivo di individuare il costo di un mancato sviluppo di questo mercato per l'economia.
Lo studio mostra, tra l'altro, l'opportunità di un intervento europeo in materia di sharing economy, che garantisca un giusto equilibrio tra i profili di certezza del diritto, concorrenza e le protezione dei consumatori con quelli legati allo sviluppo di innovativi modelli di business. In particolare, viene rilevato come possibili distorsioni della concorrenza possano derivare dal diverso trattamento fiscale applicato agli operatori di sharing economy rispetto a quelli tradizionali. Inoltre, viene osservato come la diffusione di modelli di sharing economy potrebbe avere impatti significativi tanto sotto il profilo delle dinamiche e degli assetti del mercato del lavoro, quanto sotto il profilo della transizione a sistemi economici più sostenibili sotto il profilo ambientale.
EPRS_Study_The_Costs_of_N.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Eleonora Faina 7E224AB9-03FA-5D9A-C125-73DB00523D02
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