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Nota di aggiornamento sulla Programmazione delle Infrastrutture Strategiche Prioritarie e Nota sul Rapporto NUVEC-Agenzia Coesione 2018 sui Tempi di Realizzazione delle Opere Pubbliche
Marianna Salemi
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Nell'ambito delle attività di analisi in tema di infrastrutture, si segnalano due approfondimenti dell'Area Politiche Industriali (Infrastrutture, Logistica, Trasporti e SPL), riguardanti: (1) una Nota di Aggiornamento relativa alla programmazione delle Infrastrutture Strategiche Prioritarie, comprese negli Allegati Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) dal 2015 al 2018, e (2) una Nota sul Rapporto NUVEC-Agenzia Coesione 2018, concernente i tempi di realizzazione delle Opere Pubbliche.
Nel primo documento è riportata un'analisi dei costi, delle disponibilità finanziarie e dell'attuazione delle 25 opere prioritarie - per singola infrastruttura, per settore e per ubicazione geografica - nonché la variazione tra i dati stimati a maggio 2018 e quelli rilevati a fine 2016. In particolare, viene svolto un approfondimento per fasi di realizzazione in cui si collocano i lavori previsti.
Nel secondo documento vengono invece analizzati i tempi medi di realizzazione delle opere infrastrutturali, relativamente alla durata stimata per le diverse fasi di attuazione, con particolare attenzione ai cd. "tempi di attraversamento" da una fase all'altra, per classi dimensionali di investimento, per settore d'intervento, ente competente e regione.
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Iperammortamento – Ulteriori chiarimenti sull’individuazione dei beni agevolabili e sul requisito di interconnessione Circolare Ministero dello sviluppo economico 23 maggio 2018Iperammortamento – Ulteriori chiarimenti sull’individuazione dei beni agevolabili e sul requisito di interconnessione Circolare Ministero dello sviluppo economico 23 maggio 2018
Gli impianti di trattamento e recupero delle acque reflue impiegati nell’industria tessile possono essere ammessi al beneficio dell’iperammortamento in quanto riconducibili ai “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità” – voce n. 9. È sufficiente che tali impianti svolgano una sola delle due funzioni (trattamento o recupero). Infine, ai fini del rispetto del requisito dell’interconnessione, lo “scambio informativo” non deve necessariamente avvenire con il sistema gestionale della produzione, è sufficiente che si realizzi anche con altri sistemi interni tra i quali, ad esempio, i sistemi di monitoraggio e controllo remoto degli impianti aziendali. |
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Sistemi di additivazione |
I sistemi impiegati con la finalità di additivare le sostanze pericolose in modo da evitare il contatto diretto del lavoratore con tali sostanze, consentendo in tal modo la manipolazione in sicurezza, sono riconducibili alla categoria “Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0” |
“interconnessione” e “integrazione automatizzata” |
Con riferimento all’interconnessione e all’integrazione automatizzata, il Mise chiarisce alcuni aspetti riportati nella circolare n. 4/E del 2017 : - le modalità di realizzazione dell’integrazione automatizzata non sono limitate solo alla movimentazione e tracciabilità, ma possono essere ricondotte in senso alla “logistica di fabbrica”, che comprende varie funzioni di gestione quali: materiali, produzione, distribuzione fisica dei prodotti finiti; - l’integrazione di tipo informativo con il sistema logistico può essere soddisfatta attraverso l’impiego di beni immateriali tra quelli indicati nell’allegato B e con l’impiego di più sistemi operanti in modo concorrente e complementare; - con riferimento ai protocolli di interconnessione e indirizzamento, oltre ai protocolli riconducibili a standard omologati (es. CEI EN 62591 per le comunicazioni wireless) possono essere ammessi anche i protocolli riconducibili a standard market driven ampiamente utilizzati dalle imprese
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del.949.2017.reg.pdfVisualizza dettagli
Si allega il documento del Ministero dello sviluppo economico, che risponde ai quesiti relativi ai profili tecnologi dell'iperammortamento.
Si tratta dei quesiti raccolti in questi mesi dal sistema e sui quali Confindustria ha richiesto indicazioni al Mise.
FAQ_iper-ammortamento_allegatoA.pdfVisualizza dettagli
Proroga super-ammortamento e iper-ammortamento - prime osservazioni alla Circ. n. 4E del 30 marzo 2017.pdf|View Details
E' stata pubblicata ieri la circolare dell'Agenzia delle Entrate e del Ministero dello sviluppo economico su super e iperammortamento corredata delle linee guida tecniche, che forniscono chiarimenti sulla natura tecnica delle caratteristiche indicate negli allegati A e B della legge di bilancio 2017.
La circolare può essere scaricata al seguente link
progr 7 aprile_Layout.pdfVisualizza dettagli
Nei giorni scorsi, il Ministero dello sviluppo economico, dando seguito alle novità apportate dalla legge di Bilancio 2017 (l. 11 dicembre 2016, n. 232) alla disciplina della Nuova Sabatini, ha pubblicato due provvedimenti:
Come è noto, la legge di Bilancio ha prorogato la Nuova Sabatini di due anni (scadenza 31 dicembre 2018) e ha stanziato nuove risorse per un totale di 560 milioni di euro, prevedendo una riserva del 20% di tale stanziamento per l’acquisto di “beni 4.0”: impianti, macchinari e attrezzature destinati alla realizzazione di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
L’elenco dettagliato di tali beni è riportato negli allegati 6/A e 6/B della circolare e per questi è prevista una maggiorazione del contributo pari al 30%: 3,575% invece del 2,75%.
La circolare conferma la struttura dell’agevolazione (beneficiari, procedure, caratteristiche del finanziamento), dà indicazioni per la corretta attuazione dei nuovi interventi e fornisce la nuova modulistica, che è stata aggiornata per consentire l’indicazione anche degli investimenti in tecnologie digitali.
Di seguito le principali indicazioni:
Inoltre, rispondendo alle segnalazioni ricevute, si sottolinea che la percentuale di utilizzo dell’agevolazione riportata nel grafico sul sito del Ministero dello sviluppo economico fa riferimento alla totalità delle risorse pubbliche stanziate per la Nuova Sabatini a partire dal 2013.
Nota per aziende associate_dicembre 2016.docxVisualizza dettagli
Nota per aziende associate.docxVisualizza dettagli
In allegato, trovate l'intervista che il Vicepresidente di Confindustria con delega alle Politiche industriali, Giulio Pedrollo ha rilasciato a Nicoletta Picchio sul tema "Industria 4.0". Tra le questioni affrontate: la creazione della rete di Digital Innovation Hub, il ruolo di Confindustria a supporto delle imprese, la formazione e tanto altro.
Buona lettura!
Intervista Pedrollo_sole24ore.pdfVisualizza dettagli
Programma Bonifiche_30062016.pdfVisualizza dettagli
A questo link, è disponibile la Proposta di legge sulla Sharing Economy.
http://www.makingspeechestalk.com/ch/comment_sea/?id_speech=45
Nella sezione "Libreria" è possibile scaricare la Lente sull'UE n.43, nota di approfondimento sul Piano d'azione della Commissione europea sulla digitalizzazione dell'industria.
Il 19 aprile, la Commissione europea ha presentato il piano d’azione sulla digitalizzazione dell’industria europea. L’iniziativa si inserisce nel terzo pilastro della strategia per il Mercato Unico digitale, “Massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale europea”.
MEMO - Q&A on Digitising European industry
Il Parlamento europeo ha pubblicato lo studio “i costi della non-Europa nella sharing economy”, con l’obiettivo di individuare il costo di un mancato sviluppo di questo mercato per l'economia.
Lo studio mostra, tra l'altro, l'opportunità di un intervento europeo in materia di sharing economy, che garantisca un giusto equilibrio tra i profili di certezza del diritto, concorrenza e le protezione dei consumatori con quelli legati allo sviluppo di innovativi modelli di business. In particolare, viene rilevato come possibili distorsioni della concorrenza possano derivare dal diverso trattamento fiscale applicato agli operatori di sharing economy rispetto a quelli tradizionali. Inoltre, viene osservato come la diffusione di modelli di sharing economy potrebbe avere impatti significativi tanto sotto il profilo delle dinamiche e degli assetti del mercato del lavoro, quanto sotto il profilo della transizione a sistemi economici più sostenibili sotto il profilo ambientale.
EPRS_Study_The_Costs_of_N.pdfVisualizza dettagli
La circolare 23 marzo 2016, n. 26673 del Ministero dello sviluppo economico ha aggiornato le modalità per l’utilizzo della Nuova Sabatini a seguito delle modifiche introdotte dal decreto interministeriale del 25 gennaio 2016 (v. circolare dell’Area Politiche Industriali n. 19950).
La circolare ha introdotto alcune modifiche e semplificazioni per le imprese, che sono state sintetizzate in una nota del Ministero. In particolare, le novità riguardano:
La nuova procedura diventerà operativa dal 2 maggio 2016. A partire da questa data le domande potranno essere presentate utilizzando i nuovi moduli disponibili sul sito del Mise.
Lo scorso 22 marzo confindustria è stata audita dalla Commissione attività Produttive della Camera dei Deputati nell'ambito dell'Indagine conoscitiva su "Industria 4.0, quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filieri industriali nazionali".
L'audizione è stata l'occasione per ribadire l'attenzione e l'interesse di Confindustria e del Sistema associativo su questo tema, esprimendo nel contempo l'auspicio affinché il Paese si doti di una strategia coerente di medio-lungo periodo di politica industriale che incorpori l’approccio Industria 4.0.
In allegato, è disponibile il documento di analisi e proposte elaborato da Confindustria con il supporto del sistema associativo e depositato in Commissione.
Audizione industria 4.0 Camera dei Deputati_22.3.2016.pdfVisualizza dettagli
Facciamo seguito alla comunicazione inviata ai Direttori delle Associazioni del sistema per ricordare che Confindustria ha siglato con l’Ente Italiano di Normazione (UNI) una convenzione per l’abbonamento alla consultazione della raccolta completa delle norme UNI da parte delle aziende aderenti al nostro sistema Confindustria (vd allegato 1).
Nel riconoscere il ruolo svolto dalla normazione tecnica volontaria a supporto della competitività e dell’innovazione delle imprese, Confindustria e UNI hanno reso disponibile – sperimentalmente - la consultazione on-line dei testi integrali di tutte le norme tecniche nazionali, i recepimenti di quelle europee EN e le adozioni di quelle internazionali ISO, ad un prezzo molto conveniente.
In via sperimentale per l’anno in corso, le aziende aderenti al sistema Confindustria potranno visualizzare i testi integrali delle norme UNI - fino al 31 dicembre 2016 - al prezzo forfettario di 25,00 € (+ IVA) al mese.
A titolo di confronto, l’attuale abbonamento alla raccolta completa è commercializzato al prezzo di 12.000,00 € (+ IVA), con la possibilità di scarico delle norme al prezzo di 15,00 € (+ IVA) cad.
Per consentire ai propri associati di godere di queste speciali condizioni di abbonamento, le organizzazioni confederate dovranno sottoscrivere il patto di adesione alla Convenzione (vd allegato 2) e dare la massima divulgazione all’iniziativa attraverso i mezzi ritenuti più idonei, sulla base del format che, a titolo esemplificativo, è stato predisposto in accordo con UNI (vd allegato 3).
La convenzione è stata siglata alla fine dello scorso mese di febbraio. Ad oggi si possono registrare già 64 patti di adesione sottoscritti e 331 aziende associate che hanno aderito.
Confindustria e UNI auspicano la più ampia diffusione dell’iniziativa attraverso le Associazioni del sistema affinché tutte le aziende associate possano usufruire dei vantaggi derivanti dalla conoscenza dei contenuti di tutte le norme tecniche, in particolare per le imprese:
· con certificazioni di sistema e di prodotto (a supporto delle quali sono richieste le norme in originale o servizi equivalenti che ne garantiscano la disponibilità);
· che rispettano specifiche tecniche nella produzione di beni e servizi (per soddisfare le richieste di conformità da parte dei clienti/committenti privati e pubblici, nonché delle autorità di controllo);
· che desiderano essere più competitive, migliorando e innovando prodotti, servizi e processi, aumentando la sicurezza e riducendo l’impatto ambientale.
Per maggiori informazioni, consultare il sito www.uni.com/accordoConfindustria, oppure rivolgersi al Settore Vendite UNI (Call center: 02 70024200; E-mail: [email protected]), o agli uffici dell’Area Politiche Industriali di Confindustria.
La documentazione qui richiamata è disponibile all'interno della libreria della comunità, nella cartella "sistema qualità e normazione tecnica"
Allegato 1 - Testo convenzione Confindustria UNI.pdfVisualizza dettagli Allegato 3 - Nota per aziende associate.docxVisualizza dettagli allegato 2 - Patto di adesione convenzione Confindustria UNI.pdfVisualizza dettagli
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (10 marzo 2016) del decreto del 25 gennaio 2016 sulla Nuova Sabatini ha suscitato dubbi e preoccupazioni sulla transizione alla nuova disciplina e sull’entrata in vigore di alcune norme del decreto.
In particolare, gli aspetti più delicati riguardano le cause di revoca dei contributi relative al mancato rispetto dei termini per l’invio della “dichiarazione di ultimazione dell’investimento” (60 giorni), della richiesta di erogazione della prima quota di contributo (120 giorni, temine che non era previsto dal decreto del 2013) e delle richieste di erogazione delle quote successive alla prima.
I dubbi sono nati dal fatto che il decreto non specifica questi aspetti della transizione e, soprattutto, dal fatto che nei giorni scorsi il Mise ha inviato PEC alle imprese per comunicare l’entrata in vigore dei nuovi termini, ma senza indicare a partire da quando vanno rispettati.
Pertanto, abbiamo sollecitato un chiarimento del Ministero, che pubblicherà sul suo sito Internet una specifica FAQ.
Di seguito si anticipa il contenuto della FAQ.
D. Da quando decorrono i nuovi termini per la dichiarazione di ultimazione dell'investimento e per la richiesta di erogazione della prima quota di contributo previsti dal DM 25.01.2016? Tali termini sono retroattivi per le iniziative per le quali alla data di pubblicazione del Decreto sia già stato adottato il provvedimento di concessione del contributo?
R. I nuovi termini stabiliti dal DM 25.01.2016 non sono retroattivi, ma decorrono dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, ovvero 10 marzo 2016. Pertanto per un'impresa che avesse ultimato l’investimento prima del 10 marzo 2016, la decorrenza dei termini è:
E' stato pubblicato sul sito del Mise (ma non ancora in Gazzetta Ufficiale) il decreto del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’economia e delle finanze del 25 gennaio 2016 chore del decreto, il mancato rispetto di tali termini comporta la revoca dell’agevolazione:
In questi anni si sono verificati frequenti casi di ritardo nell’invio di tale comunicazione, ma il ministero ha dato comunque seguito alle domande di agevolazione: con l’entrata in vigore del decreto il termine diventa perentorio;
Infine, tra le cause di revoca dell’art. 12 è stata ripresa anche la mancata apposizione sulla fattura della specifica dicitura (“Spesa di euro… realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art. 2, comma 4, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69”). Tale causa di revoca era già prevista dal decreto del 2013, ma il nuovo decreto concede all’impresa la possibilità di regolarizzare la fattura (v. art. 10, comma 6).
La sezione, fondata sul meccanismo della risk sharing finance facility, è destinata alla concessione di garanzie a copertura delle prime perdite su portafogli costituiti da finanziamenti concessi dalla BEI per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e l’innovazione industriale.
Il decreto definisce i criteri, le modalità di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio dei finanziamenti che saranno concessi dalla BEI; individua le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia concedibile dal Fondo di garanzia nonché le modalità di gestione e di escussione della medesima garanzia.
La durata dei finanziamenti sia diretti che indiretti è compresa tra 36 ed 84 mesi e vengono erogati in un’unica soluzione.
La fase di costruzione del portafoglio dura 4 anni dalla data di avvio. Al termine della fase di costruzione del portafoglio la BEI comunica al Fondo l’ammontare e i dati riepilogativi dei finanziamenti erogati. La BEI può sia chiudere tale fase anche prima dei 4 anni, illustrando le motivazioni della decisione, sia chiedere l’estensione del periodo di costruzione del portafoglio per ulteriori 3 anni.
L’Area Innovazione e Education e l’Area Politiche Industriali seguiranno l’andamento della risk sharing finance facility e forniranno aggiornamenti
Nella sezione eventi sono disponibili le informazioni relative alla presentazione del nuovo rapporto sugli Scenari Industriali di Confindustria sul tema "Produzione e Commercio: Come cambia la Globalizzazione. La Manifattura italiana riparte su buone basi."
Sul sito di Confindustria sono disponibili il programma e le informazioni per l'accreditamento.
Per dare prima attuazione alle disposizioni afferenti al Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori (art. 1, comma 92, L. 147/2013 e art. 1, comma 248, L. 190/2014) e nelle more dell’attivazione del Portale dell’Albo medesimo, con delibera n. 1 del 23 luglio 2015, il Comitato Centrale ha reso noto che è stata attivata, in via provvisoria e sperimentale, un’apposita funzione informatica, quale sezione speciale nell’ambito del “Portale dell’automobilista”, per verificare la regolarità delle imprese iscritte.
Fino al 30.09.2015, l’accesso alla funzione informatica è consentito, previa autenticazione, alle sole imprese di autotrasporto iscritte all’Albo per la verifica della propria posizione nonché per la segnalazione agli uffici competenti di eventuali anomalie.
Dal 1° ottobre 2015, la regolarità della posizione è attribuita all’impresa, qualora presenti contestualmente i seguenti requisiti:
- sia iscritta all’Albo e non sospesa
- sia iscritta alla CCIAA
- sia iscritta al Registro Elettronico Nazionale (REN)
- sia in regola con gli obblighi contributivi (regolarità previdenziale e assicurativa desumibile sulla base dei collegamenti telematici con INPS e INAIL).
La mancanza di uno o più requisiti determina lo stato di “non regolarità” dell’impresa iscritta all’Albo.
Con riguardo ai requisiti dell’assicurazione dei veicoli, dello svolgimento in concreto dell’attività economica e della congruità del parco veicolare e il numero dei dipendenti autisti, la regolarità è accertata solo previa istruttoria e sarà oggetto di successivo provvedimento.
Inoltre, dal 1.10.2015, l’accesso è consentito, previa autenticazione, anche ai committenti ai fini della verifica della regolarità del vettore, come prevista dall’art. 83 bis, comma 4 quater, del DL 112/08, conv. in L. 133/08.
Comitato Centrale Albo autotrasportatori Delibera 23.07.2015, n. 1.pdfVisualizza dettagliE’ prevista un’apposita delibera di ratifica dell’attivazione della funzione informatica, da parte del Presidente dell’Albo, qualora ci sia un esito positivo della fase sperimentale.
Dopo oltre un anno di raccolta dati, analisi e studio ACCREDIA, APQI, CONFINDUSTRIA, EFQM, QUINN - Consorzio Universitario in Ingegneria per la Qualità e l'Innovazione (già Qualital) e Fondazione SYMBOLA, hanno completato la ricerca sul tema “Qualità 2015: evoluzioni ed esperienze in Italia e nel Mondo”.
Il lavoro ha inteso focalizzare l’attenzione sulle evoluzioni del concetto di Qualità dagli anni ’90 ad oggi e sullo sviluppo che questo fattore ha avuto nei diversi settori, ma soprattutto in quello della produzione industriale, in Italia e nel mondo.
Partendo dal grande sviluppo delle ISO 9001 e dei relativi Sistemi di Certificazione e dall’esperienza dei modelli di eccellenza ispirati al TQM, sono state analizzate le varie accezioni nelle quali questo concetto è stato declinato e applicato per favorire la gestione ottimale dell’impresa e sostenerne competitività e sviluppo.
Il quadro emerso ed il confronto con ciò che si è fatto nel mondo ha portato alla formulazione di indicazioni operative per supportare, se non rilanciare, la diffusione della cultura della Qualità e quindi favorire la crescita delle nostre imprese e più in generale del Sistema Paese.
I risultati della ricerca e soprattutto le proposte di sviluppo, sono stati riportati in un documento sintetico che sarà presentato e distribuito ai partecipanti nell’incontro pubblico conclusivo che si terrà presso la sede di Confindustria a Roma il giorno 8 Luglio p.v..
Nel programma, è riportata l’articolazione dell’incontro che vuole essere anche un momento di confronto sul ruolo che giocano oggi i principi del quality management a supporto della competitività del sistema produttivo e più in generale del Sistema Paese. Il rapporto finale completo della ricerca sarà reso disponibile a partire dalla data dell’8 Luglio nei siti web dei partner.
La partecipazione all’evento è gratuita. >>> VEDI IL PROGRAMMA
Data la disponibilità limitata di posti si richiede la conferma compilando l’apposito form on line
http://apqi.wufoo.com/forms/per-un-futuro-di-qualita-registrazione/
indicando nome, cognome ed eventuale organizzazione di appartenenza.
L’evento si svolgerà presso la sede di Confindustria, in Viale dell'Astronomia, 30 -ROMA, Sala Pininfarina.
Per eventuali ulteriori informazioni potete contattarci all’indirizzo email [email protected].
Il prossimo 19 giugno 2015 la Delegazione di Confindustria a Bruxelles organizza un seminario sul tema “La strategia europea per il mercato unico digitale”, che nella seconda parte della giornata dedicherà una specifica sezione al tema della digitalizzazione dell'industria con rierimento ad "Industria 4.0".
Sul sito di Confindustria sarà possibile consultare il programma e il materiale informativo, nonché registrarsi all'evento.
Con riferimento al ciclo di incontri sul territorio sul tema dei contratti di sviluppo, avviato lo scorso 26 maggio a Napoli, si ricorda che il prossimo appuntamento si terrà il prossimo 5 giugno a Palermo, presso la sede di Confindustria Sicilia.
In allegato il programma dell'incontro.
Programma_incontro_Contratti di Sviluppo_5giugno15.pdfVisualizza dettagli
La prima iniziativa sul territorio sul tema dei contratti di sviluppo, tenutasi lo scorso 26 maggio a Napoli, ha visto un’ampia partecipazione di imprese. Il Sistema ha così ribadito il prorpio interesse per lo strumento, utile soprattutto per promuovere gli investimenti nel Mezzogiorno.
Dopo le presentazioni dei relatori, è stato destinato ampio spazio a domande dei presenti in sala. Tra i temi sollevati si segnalano: le modalità di presentazione di progetti da parte di raggruppamenti e Reti d'impresa; la possibilità di finanziare progetti di ricerca e sviluppo; la necessità di valorizzare il nesso funzionale tra le imprese proponenti; i livelli di aiuto in funzione della dimensione d'impresa.
In seguito, le aziende che si erano già registrate hanno avuto la possibilità di svolgere incontri "one to one" con i tecnici di Invitalia sui singoli progetti di investimento.
Come corollario dell'incontro e alla luce dell'interesse manifestato dalle imprese, si può quindi ritenere plausibile che le risorse attualmente a disposizione per i contratti di sviluppo (250 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione – FSC) possano rivelarsi insufficienti a soddisfare le richieste. L'auspicio è quello che si proceda quanto prima ad aumentare la dotazione iniziale con ulteriori risorse dei FSC e dei fondi strutturali, così come proposto da Confindustria.
In allegato le slide presentate da Invitalia.
CDS_25_5_2015 (1).pdfVisualizza dettagli
Vi informiamo che l'incontro sul tema dei contratti di sviluppo previsto per questa mattina, presso la sede dell'Unione Industriali di Napoli sarà trasmesso in streaming al seguente link: http://www.unindustria.na.it/component/gsevent/article/5143-live-streaming.
L'Area Politiche industriali e l'Area Politiche regionali e della Coesione territoriali hanno promosso alcuni incontri sul territorio sul tema dei contratti di sviluppo, di recente rifinanziati dal MISE, con l'obiettivo di illustrare alle imprese del Sistema associativo le caratteristiche operative di questo strumento e le modalità di accesso ai relativi fondi.
Il calendario degli incontri è il seguente:
La partecipazione delle imprese del Sistema è libera.
Per informazioni potete rivolgervi alle segreterie delle rispettive associazioni e a Valentina Carlini (Area Politiche industriali).
Contratti di sviluppo_aprile2015.pdfVisualizza dettagli
Sono state presentate stamattina le previsioni economiche della Commissione europea di primavera: il contesto economico per la politica industriale!