Il divieto settoriale nel Land del Tirolo, motivato dal Governo austriaco con l'esigenza di ridurre l'inquinamento nel proprio territorio, previsto a partire da luglio 2016, è stato oggetto di un parere della Commissione Europea, sollecitata dai Governi italiano e tedesco.
Il divieto doveva essere attuato in due fasi: la prima, con attuazione dal prossimo 1° luglio, relativamente ai mezzi pesanti che trasportano rifiuti, materiali pietrosi e terrosi, materiale di scavo, tronchi, sughero e automezzi; la seconda, con attuazione dal successivo 1° ottobre, relativamente ai mezzi pesanti che trasportano minerali ferrosi e non, acciaio (eccetto armature e costruzioni), marmo, travertino, piastrelle di ceramica.
Si evidenzia come il divieto era stato già adottato nel 2003 dall’Austria e nel 2005 la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) aveva stabilito che tale divieto era incompatibile con il principio della libera circolazione delle merci, essendo sproporzionato rispetto allo scopo di tutelare la qualità dell'aria. L'Austria aveva adottato, quindi, nuove misure, quali l'imposizione di un limite di velocità sul tratto autostradale e il divieto di circolazione per i camion appartenenti a determinate classi Euro. Tuttavia, nonostante quanto disposto dalla CGUE, era stato introdotto un ulteriore divieto a partire dal 2008 per i camion con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate che trasportavano determinate tipologie di merci; anche in questo caso, nel 2011 la CGUE aveva stabilito che il divieto medesimo costituiva una restrizione alla libera circolazioni delle merci e che potevano essere poste in essere misure meno restrittive.
Con il parere dell’11 marzo 2016, avente ad oggetto il prossimo divieto settoriale nel Land del Tirolo, la Commissione Europea ha ritenuto nuovamente che le misure previste dall’Austria non risultano proporzionate rispetto all'obiettivo di ridurre gli ossidi d'azoto ed ha sottolineato l’esigenza di adottare misure “alternative”, che non impattano direttamente sulla libera circolazione delle merci. Tra queste, il parere indica un'ulteriore riduzione dei limiti di velocità dei veicoli leggeri a 80 km/h lungo l'asse del Brennero, oppure di differenziare il pedaggio secondo la classe Euro dei veicoli.
La Commissione ha anche proposto di vietare la circolazione ai veicoli più obsoleti, una misura che favorirebbe il rinnovo del parco leggero e pesante. La modalità per attuare questa misura, come suggerisce la Commissione, potrebbe essere l’anticipazione del divieto di transito permanente ai veicoli con motore Euro 3 già entro la fine del 2016.
Confindustria, alla luce dell’intenso lavoro svolto con le Associazioni interessate e in collaborazione con i competenti uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per contrastare l’introduzione dell’ennesimo divieto settoriale di transito per i mezzi pesanti, ha particolarmente apprezzato il parere della Commissione UE che esprime forti riserve sulla sua prevista adozione, poiché così come formulato il divieto danneggia il libero scambio delle merci.
Parere Commissione UE 11.03.2016-divieto settoriale Tirolo.pdf|Visualizza dettagli