Buongiorno,
sono alla ricerca di informazioni/documentazione sul fondo di investimento europeo ELTIF. Come e in che modalità è possibile accedervi? come funziona?
Grazie,
Nicolò Cometto
Buongiorno,
sono alla ricerca di informazioni/documentazione sul fondo di investimento europeo ELTIF. Come e in che modalità è possibile accedervi? come funziona?
Grazie,
Nicolò Cometto
Buonasera Dottor Cometto,
i Fondi di Investimento Europei a Lungo Termine (ELTIF) sono organismi di investimento collettivo specializzati nel finanziamento di progetti imprenditoriali e infrastrutturali di lungo periodo, rientrano nella categoria più ampia dei fondi di investimento alternativi (FIA, disciplinati dalla direttiva 2011/61/UE) e, come i FIA, sono e gestiti da un gestore di fondi di investimento alternativi (GEFIA).
In sostanza, si tratta di fondi chiusi (cioè con un numero fisso di quote di partecipazione) disciplinati dal Regolamento UE 2015/760 del 29 aprile 2015, che ne stabilisce funzionamento, operazioni ammissibili e caratteristiche dei soggetti gestori.
Tali fondi possono raccogliere risorse da investitori sia professionali sia retail, secondo regole e limiti diversi che garantiscono maggior tutela agli investitori al dettaglio.
Il Regolamento, in premessa, specifica che gli ELTIF si dovrebbero focalizzare su una tipologia di progetti imprenditoriali per i quali è difficile trovare soggetti subito disposti a investire in essi. Infatti, le norme stesse richiedono agli ELTIF di investire almeno il 70 per cento del proprio patrimonio in strumenti finanziari emessi da imprese con le seguenti caratteristiche:
In generale, i principali strumenti nei quali gli ELTIF possono investire sono:
Inoltre, il Regolamento stabilisce che fino ad un massimo del 30 per cento, e a talune condizioni, il patrimonio dell'ELTIF possa essere impiegato per ricevere prestiti in contante al fine di disporre di ulteriore liquidità necessaria a effettuare un determinato investimento.
Gli ELTIF sono anche concepiti come veicolo d'investimento mediante il quale la Banca europea per gli investimenti (BEI) può convogliare i suoi finanziamenti a favore delle infrastrutture o delle PMI europee in attuazione del Piano Juncker.
Gli ELTIF possono essere costituiti:
In Italia, la Consob, sentita la Banca d'Italia per i profili di competenza, rilascia l'autorizzazione sia ai FIA per la costituzione di un ELTIF sia ai GEFIA per la relativa gestione.
L'ESMA - autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati - tiene il registro pubblico in cui sono iscritti tutti gli ELTIF autorizzati, i relativi gestori e in cui sono indicate anche le autorità nazionali di riferimento.
Un cordiale saluto,
Ciro Ascione
- Ciro Ascione
- 2016-01-12T19:03:49Z
Buonasera Dottor Cometto,
i Fondi di Investimento Europei a Lungo Termine (ELTIF) sono organismi di investimento collettivo specializzati nel finanziamento di progetti imprenditoriali e infrastrutturali di lungo periodo, rientrano nella categoria più ampia dei fondi di investimento alternativi (FIA, disciplinati dalla direttiva 2011/61/UE) e, come i FIA, sono e gestiti da un gestore di fondi di investimento alternativi (GEFIA).
In sostanza, si tratta di fondi chiusi (cioè con un numero fisso di quote di partecipazione) disciplinati dal Regolamento UE 2015/760 del 29 aprile 2015, che ne stabilisce funzionamento, operazioni ammissibili e caratteristiche dei soggetti gestori.
Tali fondi possono raccogliere risorse da investitori sia professionali sia retail, secondo regole e limiti diversi che garantiscono maggior tutela agli investitori al dettaglio.
Il Regolamento, in premessa, specifica che gli ELTIF si dovrebbero focalizzare su una tipologia di progetti imprenditoriali per i quali è difficile trovare soggetti subito disposti a investire in essi. Infatti, le norme stesse richiedono agli ELTIF di investire almeno il 70 per cento del proprio patrimonio in strumenti finanziari emessi da imprese con le seguenti caratteristiche:
- aventi sede in uno Stato membro (o, a talune a condizioni, in un Paese terzo);
- non finanziarie;
- non quotate oppure quotate ma con capitalizzazione inferiore a 500 milioni di euro.
In generale, i principali strumenti nei quali gli ELTIF possono investire sono:
- strumenti rappresentativi di equity o quasi-equity;
- strumenti di debito;
- prestiti erogati dall'ELTIF a un'impresa con una scadenza non superiore al ciclo di vita dell'ELTIF;
- azioni o quote di uno o più altri ELTIF, fondi di venture capital (EuVECA) o per l'imprenditoria sociale (EuSEF);
- partecipazioni dirette o indirette attraverso imprese in singole attività reali per un valore di almeno dieci milioni di euro, a titolo indicativo si tratta di progetti in: infrastrutture energetiche, di trasporto e di comunicazione, strutture nel settore dell'istruzione, sanitarie e di previdenza sociale o impianti industriali.
Inoltre, il Regolamento stabilisce che fino ad un massimo del 30 per cento, e a talune condizioni, il patrimonio dell'ELTIF possa essere impiegato per ricevere prestiti in contante al fine di disporre di ulteriore liquidità necessaria a effettuare un determinato investimento.
Gli ELTIF sono anche concepiti come veicolo d'investimento mediante il quale la Banca europea per gli investimenti (BEI) può convogliare i suoi finanziamenti a favore delle infrastrutture o delle PMI europee in attuazione del Piano Juncker.
Gli ELTIF possono essere costituiti:
- a partire dal 9 dicembre 2015, data di entrata in vigore del citato Regolamento UE 760/2015;
- esclusivamente da FIA - già regolarmente istituiti ai sensi della sopra citata direttiva UE 61/2011 - previa autorizzazione dell'autorità nazionale di riferimento.
In Italia, la Consob, sentita la Banca d'Italia per i profili di competenza, rilascia l'autorizzazione sia ai FIA per la costituzione di un ELTIF sia ai GEFIA per la relativa gestione.
L'ESMA - autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati - tiene il registro pubblico in cui sono iscritti tutti gli ELTIF autorizzati, i relativi gestori e in cui sono indicate anche le autorità nazionali di riferimento.
Un cordiale saluto,
Ciro Ascione
Dott. Ascione Buongiorno,
La ringrazio per la chiara e completa risposta.
Cordialmente,
Nicolò Cometto