Cari Colleghi,
per vostra opportuna informazione, ed eventuale diffusione alle aziende potenzialmente interessate, vi allego una nota verbale inviataci per conoscenza dall'Ambasciata ucraina a Roma con la quale si attira l'attenzione sui profili di rischio derivanti dall'eventuale partecipazione di imprese italiane al Forum Economico Internazionale previsto a Yalta, in Crimea, dal 20 al 22 aprile prossimo.
La presenza fisica di aziende italiane alla manifestazione e l'eventuale firma di accordi commerciali comportano il rischio di violazione sia della legislazione ucraina in tema di immigrazione che del sistema sanzionatorio varato dall'UE a seguito della crisi scoppiata nell'est del paese.
Si ricorda infatti che il Regolamento UE 692/2014 ha introdotto il divieto di importazione nell'Unione di merci originarie della Crimea e di Sebastopoli; a partire dal 31/07/2014 tale divieto è stato esteso agli investimenti e all'export di attrezzature e tecnologie nei settori trasporti, telecomunicazioni, energia e sfruttamento di risorse energetiche.
Cordiali saluti
Giovanni Dioguardi