Gentili Colleghi,
scrivo per chiederVi se per caso Vi è capitata una situazione di rimborso IRES richiesto in dichiarazione in un periodo di imposta rispetto al quale l'Agenzia delle Entrate, al fine del pagamento, richiede i documenti certificanti i crediti oltre il termine previsto per esercitare il potere di verifica.
C'è una sentenza della Cassazione del 2010 che testualmente dichiara quanto segue:
"Deve, invero, ribadirsi che in tema di imposte sui redditi, qualora il contribuente abbia evidenziato nella dichiarazione (ed anche in quella rettificata o corretta) un credito d'imposta, non occorre, da parte sua, al fine di ottenerne il rimborso, alcun altro adempimento, ma egli deve solo attendere che l'Amministrazione finanziaria eserciti, sui dati esposti in dichiarazione, il potere-dovere di controllo secondo la procedura di liquidazione delle imposte, prevista dal D.P.R. n. 600 del 1973, art. 36 bis, ovvero, ricorrendone i presupposti, secondo lo strumento della rettifica della dichiarazione; una volta che il credito si sia consolidato - attraverso un riconoscimento esplicito in sede di liquidazione, ovvero per effetto di un riconoscimento implicito derivante dal mancato esercizio nei termini del potere di rettifica - l'Amministrazione è tenuta ad eseguire il rimborso e il relativo credito del contribuente è soggetto alla ordinaria prescrizione decennale, decorrente dal riconoscimento del credito stesso."
A fronte del diniego, a Vostro avviso, potrebbe essere argomentabile l'illegittimità della richiesta documentale, considerando anche che gli anni in esame sono stati accertati e non vi è stata alcuna ripresa in merito ai crediti richiesti successivamente a rimborso?
Grazie mille per il Vostro utile considerevole pensiero.
Francesca Santini