Massimo Dubini, IT GTM Business intelligence lead WHIRLPOOL EMEA
Francesco Tomasoni, Global Head of Data Modeling&Monetization
Big Data for business: cercare vantaggio competitivo nei dati - Roma, 21 ottobre 2015
Il 21 ottobre 2015 si è svolto a Roma presso la LUISS Guido Carli il convegno “Big data for business: cercare vantaggio competitivo nei dati” organizzato da Confindustria, in collaborazione con la LUISS Guido Carli e Il Sole24Ore.
Giovanni Sgalambro, Group CIO e Vice President Change Management Datalogic Spa
Massimo Dubini, IT GTM Business intelligence lead WHIRLPOOL EMEA
Francesco Tomasoni, Global Head of Data Modeling&Monetization
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XIII GIORNATA DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Il 27 ottobre 2015 si è tenuta all’Expo di Milano 2015, presso il Teatro della Terra, la XIII Giornata della Ricerca e dell’Innovazione di Confindustria.
Porre ricerca e innovazione alla base della crescita del Paese. La sfida è questa. Investire sulle competenze e sulle eccellenze delle imprese e del sistema pubblico di ricerca, facendone il cardine del rilancio economico italiano. La XIII Giornata della Ricerca e dell’Innovazione ha rappresentato una occasione di dibattito costruttivo con i più alti rappresentanti delle Istituzioni italiane ed estere, le imprese e i ricercatori pubblici e privati. Organizzare l’evento all’interno dell’esposizione universale, ha permesso di approfondire la “lezione” di Expo, di cogliere l’opportunità di un impegno comune per uno sviluppo sostenibile diffuso e di proseguire il confronto stimolante con diversi paesi all’avanguardia sui temi della R&I. La Giornata della Ricerca e dell’Innovazione vuole essere un passo concreto per favorire una collaborazione tra le imprese e il mondo della ricerca, necessaria alla crescita economica. La chiave per affrontare le grandi sfide con cui la società dovrà confrontarsi nei prossimi anni. La capacità delle imprese italiane di competere sui mercati internazionali è un patrimonio che il nostro Paese deve riconoscere e valorizzare ed è solo attraverso uno sforzo in termini di investimento in ricerca e innovazione che l’Italia può tornare a crescere. La Giornata ha raccontato alcune delle tante eccellenze italiane, le storie di successo che devono servire a restituire una fotografia reale del nostro Paese e fare da leva per un impegno sempre più ampio e diffuso. È per questo che anche quest’anno la Giornata si è posta l’obiettivo di raggiungere e sensibilizzare un vasto pubblico su questo importante tema attraverso la ormai consueta collaborazione con le testate giornalistiche e con la Rai. A questo proposito si allega l’articolo di riepilogo dell'evento pubblicato il 28 ottobre 2015 sul Sole 24 Ore e si segnala che il servizio realizzato da Rai Expo sulla Giornata R&I è disponibile al link: http://www.expo.rai.it/xiii-giornata-della-ricerca-e-innovazione-di-confindustria/
PROGRAMMA GRI XIII.pdfVisualizza dettagli Sole24Ore_XIII_GiornataR&I.pdfVisualizza dettagli
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Making the Connection - Studio Ocse: l'apprendimento peggiora nelle classi dove si usa troppo la tecnologia
Lo dice l'Ocse, l'organizzazione dei paesi al mondo più industrializzati: non vi è certezza che i grandi investimenti pubblici e familiari su computer in classe e connessioni internet a scuola migliorino le performance scolastiche dei nostri ragazzi. Il programma Ocse per la valutazione degli studenti, guidato da Andreas Schleicher, ha elaborato un dossier - "Making the connection" - che, tra molte cautele, sostiene: "Studenti incapaci di navigare attraverso un complesso paesaggio digitale non saranno in grado di partecipare completamente alla vita economica, sociale e culturale intorno a loro", tuttavia "i primi risultati comparativi basati sui test Pisa dicono che i quindicenni che usano moderatamente i computer a scuola tendono ad avere un miglior apprendimento dei coetanei che lo usano poco o nulla, ma quelli che lo utilizzano in modo massiccio tendenzialmente peggiorano nella lettura, in matematica e nelle scienze". Risulta, questo, nei paesi più avanzati, che negli ultimi quindici anni hanno investito forti risorse nell'informatica. Inoltre, la tecnologia scolastica spinta allarga la forbice di apprendimento ("skills divide") tra ricchi e poveri. In Italia siamo quarti (su quaranta) nel rapporto tra condizioni economiche e performance educative: i poveri che usano troppo internet vanno davvero male a scuola.
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/scuola/2015/09/15/news/pc-122898742/ |