Un gruppo di Senatori PD ha posto un interrogazione sull'autotrasporto al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio e al Ministro delle Economia e Finanza, Pier Carlo Padoan (22.07.2015)
- Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
in data 28 novembre 2013, presso la sede del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, veniva raggiunta un'intesa tra il Governo e le associazioni di categoria dell'autotrasporto maggiormente rappresentative, che scongiurava il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto già indetto dal 9 al 13 dicembre;
nel protocollo d'intesa il Governo dichiarava di volere riservare particolare attenzione al settore dell'autotrasporto, perché considerato settore vitale per l'economia del Paese;
si riconosceva, già allora, l'urgenza di tutelare, con misure normative ed amministrative mirate, gli autotrasportatori italiani dal dilagare dei fenomeni di concorrenza sleale posta in essere da parte dei colleghi comunitari che effettuano regolarmente operazioni di trasporto merci sul territorio italiano, in regime di cabotaggio;
in un più ampio quadro di impegni e decisioni volti a riconoscere tutele e garanzie al settore autotrasportistico nazionale, si prevedeva al punto 11 (undici) del suddetto protocollo d'intesa, il mantenimento dello stanziamento pari a 330 milioni di euro per l'anno 2014, per finanziare misure agevolative, al fine di sostenere il settore dell'autotrasporto e in particolare le piccole e piccolissime imprese, consentendo loro di livellare i costi medi di gestione rispetto a quelli dei concorrenti operanti a livello europeo;
si prevedeva inoltre di definire l'ammontare delle risorse strutturali per il settore dell'autotrasporto da inserire nella legge di bilancio per il triennio 2015 -2017;
per il periodo d'imposta 2013, veniva applicata una deduzione forfetaria per spese non documentate (art. 66, comma 5, primo periodo, del TUIR, testo unico delle imposte sul reddito di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986 e successive modifiche e integrazioni) pari a: 19,60 euro al giorno per trasporti effettuati all'interno del comune sede dell'impresa, 56,00 euro per quelli effettuati oltre i confini del territorio comunale ma all'interno della Regione o delle Regioni confinanti e 92,00 per tutti i trasporti effettuati oltre tali ambiti territoriali;
considerato che:
a seguito dell'incontro del 27 gennaio 2015, tra il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti, Umberto Del Basso De Caro, e le associazioni di categoria degli autotrasportatori per fare il punto circa le disposizioni normative riguardanti il settore contenute da ultimo nella legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190 del 2014) e delle conseguenti azioni attivate e da porre in essere, veniva stilato un verbale d'intesa in cui si ribadiva che per le deduzioni forfetarie di spese non documentate venivano garantiti gli stessi importi delle deduzioni previste e applicate nel 2013;
solo in data 2 luglio 2015, nell'imminenza della scadenze fiscali, l'Agenzia delle entrate, con proprio comunicato stampa, rendeva note le misure agevolative per l'anno d'imposta 2014 a favore delle imprese artigiane di autotrasporto merci, inerenti al recupero delle somme versate come contributo al Servizio sanitario nazionale (SSN) e le deduzioni per le spese non documentate;
nel caso del recupero dei contributi versati al SSN si pone un tetto di 300 euro per ciascun veicolo, per quanto concerne le deduzioni per le spese non documentate si arriva ad un taglio medio del 70 per cento rispetto al 2014,
si chiede di sapere:
quali misure urgenti il Governo intenda adottare per il corrente anno (anno d'imposta 2014), al fine di riconoscere e tutelare le legittime aspettative maturate da tutti gli operatori del comparto vettoriale artigiano del settore dell'autotrasporto nazionale a seguito delle rassicurazioni arrivate, anche nel 2015, circa il mantenimento dei livelli agevolativi previsti per il 2013 per le spese non documentate;
quali misure strutturali, di medio - lungo periodo, sia necessario prevedere per una reale salvaguardia delle imprese italiane operanti nel settore dell'autotrasporto merci, definendo con chiarezza le numerose questioni ancora aperte che pregiudicano gravemente la permanenza in vita di troppe imprese, con tutte le conseguenze personali e occupazionali immaginabili.
(4-04330)